Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Phantom Lady    13/04/2012    1 recensioni
La generosità non si misura in soldi; quanti se ne prestano, quanti se ne regalano. La generosità si misura in sentimenti; in quanti se ne prestano, o regalano, senza pretendere nulla in cambio. E almeno su questo fronte Vash era già un bel pezzo avanti.
[accenni di LietchestainXSvizzera, Americancest]
----------------------------------
Grazie a chi recensirà! Sarebbe molto gentile! Godetevi questa storia e... buona lettura!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Austria/Roderich Edelstein, Canada/Matthew Williams, Liechtenstein, Svizzera/Vash Zwingli
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Auguri Hetalia!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- - - - - - - - - - - -Parte tre- - - - - - - - - - - -


Trovarono un bar ad angolo piuttosto discreto e vi entrarono.

C'erano delle grosse vetrine che partivano dal pavimento, dalla quale si potevano osservare le persone che correvano ammassate tra loro che si scaldavano col proprio sudore. Vash continuava a tenere uno sguardo omicida su Alfred, con il suo solito sorriso raggiante, che solo lui sapeva fare. Vash sorseggiava rumorosamente il suo caffè come se fosse un segno di sfida. Intanto Matthew era seduto al bancone del caffè che parlava deluso con il barman:- Davvero non posso metterci lo sciroppo d'acero sopra?-
-Mi spiace, ma non ne abbiamo- lo liquidò l'uomo e il canadese scese dalla sedia alta e andò a sistemarsi sul tavolo quadrato tra i due che, uno di fronte all'altro cominciarono a scambiarsi occhiate minacciose. Gli occhiali di Alfred, che al buio riflettevano la poca lucze che filtrava e celavano gli occhi, sembrava piuttosto inquietante.
Matthew cercò di interrompere la tensione:- Allora, qual buon vento, Vash?- domandò. Era la prima volta che aveva avuto l'occasione di incontrarlo, dopotutto nessuno si era mai accorto della sua presenza, perchè avrebbe dovuto farlo uno svizzero che aveva un problema per capello a causa del suo carattere?
Difatti Vash non lo notò, intento a fissare Alfred  in cagnesco. Bevvero entrambi l'ultimo sorso di caffè e Alfred si alzò afferrando il polso di Matthew e incazmminandosi verso l'uscita. Vash si alzò velocemente e disse:- Aspettate!- e i due si fermarono e lo svizzero li invitò a sedersi.
Alfred incrociò le dita e vi appoggiò il mento, assumendo l'aria di un boss mafioso, sistemandosi sul divanetto. Vash rizzò la schiena e, siccome la domanda che stava per fare era imbarazzante,  si avvicinò ai fratelli nord-americani.
-Innanzitutto... tu e lei non avete... vero?!-  domandò corrucciato. Aveva un'aria così terrificante che chiunque avrebbe mentito spudoratamente, tuttavia Alfred fu sincero.
-Oh- disse scoppiando in una sonora risata, poi si rimise composto e si avvicinò a Vash- io ho altri gusti!- rispose sorridendo a Matthew, che  si nascose tra i capelli e stava lentamente scivolando sotto il tavolo per l'imbarazzo. Della serie ogni riferimento è puramente casuale e non voluto.
E con questo aveva detto tutto. Dalla bocca di Vash uscì solo una "ah" pieno  di disappunto. Cos'era peggio, avere una sorellina incinta di uno sconosciuto o un omosessuale fin troppo espansivo? Decisamente una sorellina incinta di un omosessuale sconosciuto fin troppo espansivo. Ma fortunatamente non era il suo caso. Tuttavia, per la seconda ipotesi non si poteva fare nulla. Era così diverso il mondo al di fuori della sua Svizzera...
-Bene, ma mi assicuri che...- riattaccò Vash.
-Nel modo più assoluto! Anche perchè...- cominciò l'americano ma lo svizzero lo interruppe in visibile imbarazzo:- V-va bene, non entriamo in particolari  che potrebbero sconvolgere i miei poveri sensi vergini- fece sempre con la schiena dritta e un'aria distinta.
-Oh, ma io non ci tenevo a dilungarmi- replicò Alfred, poi chiese, sempre più curioso- Allora, che ti serve?-
-Un'idea...- cominciò,  ma fu il turno di Alfred di interrompere:- Un'idea cosa?- Vash provò a riprendere parola, ma l'americano ricominciò- Idea regalo? Wang é un esperto in questo, altrimenti potresti regalarle una bandiera dell'America e...-
Oramai il loro approccio era di parla-e-interrompi, in continuazione. -Ehi, come hai fatto a capire che è una "lei"?- domandò sorpreso.
-Penso che sia la tua preziosa Lili- ridacchiò. Poi si lamentò con Matthew- tu non sei così premuroso. Ma quando aprì gli occhi per guardarlo non lo vide. Controllò sotto il tavolo e no, questa volta la sua innata capacità di essere invisibile non c'entrava niente.
-Eccolo- disse Vash, indicando un ragazzo biondo che nascondeva il viso tra i capelli.  Alfred uscì di fretta e lo afferrò per l'orlo della sciarpa, trascinandolo per i talloni con la tracolla che strusciava a terra. Matthew si mise le gelide dita sotto la calda stoffa con su cui era ricamata la bandiera del Canada per evitare di soffocare.
Si sedettero  entrambi accanto a Vash e Alfred lo rimproverò:- Perchè te ne sei andato?- Matthew lo guardò imbarazzato e stava nuovamente scivolando dal divanetto  ma il fratello lo tirò su.
-Oh, pensavi che stessimo parlando di argomenti sconci- rise e Matthew si nascose ancora di più, imbarazzato, dato che il fratello aveva urlato a tutto il caffè gli affari suoi.
Tutti li guardarono e Vash interruppe la romanticissima scena tra i due fratelli lamentandosi:- Stavamo parlando di me- -Oh, giusto- fece Alfred sistemandosi. Accanto a lui Matthew incrociò le dita e posò gli avambracci sul bordo del tavolo tondo.
-Voglio farle un regalo bellissimo, e- lo disse a malincuore- questa volta non baderò a spese-
-Perfetto!- esordì Alfred, ho già in mente come farò. Innanzitutto avremmo un grandissimo casinò brulicante di hamburger e...-
-Che idea assurda!- lo interruppe Vash, poi si illuminò- A proposito di hamburger... ma che diamine c'era in quelli che hai dato a Lili?!-
-Cosa?! - gridò preoccupato, Vash lo  ide per la prima volta serio- N-non lo avrà d-davvero... mangiato...?!- rimase a bocca aperta.
-Sì! Ma che c'era dentro? Del veleno?!- replicò terrorizzato Vash.
-Erano scaduti! Non doveva mangiarli!- Alfred si alzò di scatto e fu seguito a ruota dallo svizzero, mentre Matthew si affrettava a prendere il portafogli e a pagare. Lasciò degli spiccioli al barman e corse dietro agli altri due e li raggiunse per fortuna.
Presero in fretta un autobus e arrivarono in tempo a casa da Lili.
Spalancarono la porta e dietro Vash spuntavano le facce dei due nord-americani.
Lo svizzero si fiondò dalla sorellina e la vide addormentata, la sua rosea e fanciullesca guancia poseta su un cuscino, i capelli corti sparsi sullo stesso. Stringeva al corpo una coperta, che la copriva per metà. Vicino a lei c'era una fumante tazza di teh caldo. Vash vide Roderich davanti ai fornelli con addosso un grembiulino, sulla quale si puliva le mani.
-Ehi- fece silenziosamente- Che combini nella mia cucina con i miei ingredienti?-
-Sto facendo la torta più ambiziosa che sia mai esistita, con pochi ingredienti e addirittura scadenti- rise debolmente, ma purtroppo era vero.
-Quella roba io la pago!- poi si fece serio - Come sta?-
-Bene, ora sta dormendo. Le ho preparato un teh caldo, è stato un vero miracolo trovarne nella tua dispensa-
Vash lasciò perdere la battuta per concentrarsi su cose più importanti:- Devo portarla all'ospedale...- cominciò fremente,ma Roderich lo interruppe pacato mentre versava del cacao in una ciotola:- E perchè?-
-Ma come? Ha mangiato gli hamburger di Alfred!- cercò di farlo ragionare.
-Oh, no. Quelli sono fuori! Lili ha detto che sono un buon fertilizzante a basso costo.- sorrise nel vedere il disappunto dell'amico.
-E allora che le è preso?- domandò seriamente preoccupato, ma Roderich si affrettò a rassicurarlo:- Avevi ragione quando hai detto che me ne intendevo di più. Oramai con Elizaveta ci sono abituato. È solo una comunissima sindrome pre-mestruale, appesantita dagli hamburger mangiati in precedenza-
Davanti a quella rivelazione Vash rimase sconvolto, ma almeno aveva capito che non c'era nulla di cui preoccuparsi e che avrebbe potuto concentrarsi sul regalo speciale per la sorellina.
Lasciarono silenziosamente la casa e uscirono.

- - - - - - - - - - - -Note di Phantom Lady- - - - - - - - - - - -
Buongiorno a tutti! Scusate il ritardo ma a causa del mio AMATISSIMO fratello non ho potuto usare il computer fino ad adesso ^^ Grazie a chi mi segue o semplicemente legge ed apprezza la storia ^^ Bene, questo era il penultimo capitolo. Finalmente questo inferno finirà xD Comunqueeee! Spero che fin qui la storia vi sia piaciuta e che leggerete anche il prossimo e ultimo capitolo! Perfetto!  Il prossimo capitolo è già in programmazione e sono più o meno a buon punto, spero che seguirete fino alla fine! Thankz a lot per chi recensirà!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Phantom Lady