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Autore: R Artemis    13/04/2012    1 recensioni
Fu solo allora che Chris lo notò. Shannon non portava occhiali scuri o altro a coprirgli gli occhi. Vide il suo sguardo per la prima volta: occhi di uno strano verde scuro con venature color nocciola la fissavano, osservavano e penetravano i suoi occhi, disarmati contro la forza dell'osservatore.
Segnati da tratti di sofferenza, ma anche di dolcezza, sembravano aver immobilizzato il mondo circostante.
Christel si ristabilì da quei pochi secondi che le erano parsi infiniti e riprese il suo pezzo.
Prese tra le mani il nastro rosso che portava al collo, con legata una chiave, e la pose intorno al collo di lui.
Gli si avvicinò, e sempre tenendo lo sguardo fisso su quello di Shannon, poggiò le sue piccole labbra sulle sue, sfiorandogli il viso con una mano.
Breve, ma dopo aver rubato un battito al cuore della ragazza, il bacio finì, e lei si allontanò da lui correndo nella direzione opposta.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Leggi" 
Solo questo disse Jared quando Chris e Shannon rientrarono nella stanza, trovando il ragazzo con un foglio tra le mani che porse subito al fratello.
"MTV..vogliono censurare Hurricane?" Chiese Il batterista dopo aver letto quelle righe, domanda di cui conosceva benissimo la risposta.
I volti dei membri delle band rispondevano alla domanda, delusi, infastiditi da tutto ció.
"Riteniamo sia opportuno censurare alcune parti del videoclip della canzone 'Hurricane'. Presenta scene con numerose immagini di violenza e nudità, che potrebbero in qualche modo disturbare il comune senso del pudore. Qui di seguito troverà alcune segnalazioni, in particolare, che provvederemo a censurare.." lesse, sempre più sbalordito, il batterista. "Non sanno più cosa inventarsi.."
La prima cosa a cui pensó Chris fu Jared: ci aveva messo l'anima per quel video, per questo film, e ora questi lo classificavano in quel modo.
"Ragazzi, ora siamo tutti molto scossi da questa novità, dormiamoci su e domani decideremo cosa fare" suggerì James, che era palesemente stanco per questi lunghi giorni pieni di lavoro.
La proposta ebbe il consenso di tutti, così pian piano uscirono dalla stanza, Tomo alla ricerca della sua amata Vicki.
Chris restó lì, immobile, quel misero foglio di carta tra le mani, frustrata pensando a tutto il loro lavoro, tutto il lavoro di Jared, giudicato in quel modo da altri.
La vista della mano di Sophie che si intrecciava a quella di Shannon, non contribuì di certo a farla stare meglio, anzi. Sentì come un enorme masso gravarle lo stomaco, come se una creatura dentro di lei volesse uscire e urlare fino a farle mancare la voce, fino a farsi sentire da qualcuno, fino a buttar fuori tutto ció che tratteneva.
Ma ora la cosa più importante a cui pensare era Jared.
Gli si avvicinó e cercó il suo sguardo. Era ancora difficile sostenere quegli occhi color dell'oceano, ma sapeva che dentro vi avrebbe trovato le vere emozioni di quell'uomo.
Le vide. Vide quella delusione, quella frustrazione nel suo sguardo. Vide quanto bastava poco a spezzare quell'anima pura.
Impulsivamente, gli buttó le braccia al collo poggiando la testa nell'incavo del suo collo, mentre lui stringeva forse la vita di Chris,nascondendo il volto tra i lunghi capelli castani della ragazza. Forse quel semplice gesto era ció di cui aveva bisogno in quel momento.
"Jared, questo è stato uno dei tuoi migliori capolavori. Tu non ti rendi conto di quanto la tua mente sia geniale, creativa, unica. E poi, cara diva" ormai lei lo chiamava così, da quando aveva scoperto questo buffo soprannome affidatogli dagli Echelon. Si staccó leggermente da lui quel tanto che bastava per sorreggere quello sguardo "non eri tu che dicevi che non conta mai ció che pensano gli altri, ma ciò che pensi tu, ciò che credi sia meglio fare? Poi guarda i tuoi fan, gli Echelon, da ció che ho visto, sono tutti entusiasti di questo video! Quindi basta, non voglio più vedere su questo viso perfetto, un'espressione triste, ok? Voglio vedere il tuo bel sorriso da angelo" continuó Chris.
"È solo che..non me lo aspettavo.. Ma hai ragione. Bisogna combattere e non farsi abbattere da questi inconvenienti. Io..ci ho messo l'anima per questo video, parte dei miei sogni sono lì. Ma forse la parte migliore di tutto questo è stato incontrare te. Sei l'amica che non ho mai avuto. Grazie Chris.." 
La ragazza rimase colpita da quelle parole, non riuscendo a nascondere gli occhi ormai lucidi, che pungevano. Jared, intenerito davanti alla dolcezza di quella ragazza, la strinse a sè, prima di darle un piccolo bacio sulla fronte. 
Era vero, non aveva mai avuto delle vere amiche. Lo usavano, lo sfruttavano. Una notte di sesso: questo è ció che chiedevano, magari per poi vantarsene in giro. Sentiva che lei era diversa, lei non avrebbe mai approfittato di lui, lei sembrava capirlo con uno sguardo, sostenerlo, farlo sorridere. 
Provava un grande affetto verso di lei, quasi a doverla proteggere dal mondo esterno che avrebbe potuto spezzarle quelle piccole ali. 
Le braccia di Chris che allentavano la presa lo riscossero dai suoi pensieri, riportandolo alla realtà. 
Insieme, tornarono nell'hotel in cui alloggiavano, passeggiando per le vie dell'immensa New York che, nonostante fosse notte inoltrata, era illuminata dalle luci degli enormi palazzi e grattacieli che sovrastavano la città. 
Davanti alla camera di Jared, lui la strinse di nuovo tra le sue braccia per darle la buonanotte.
In quell'istante una porta poco più avanti di quella si aprì lentamente, e ne uscì Sophie, mentre ancora cercava di sistemarsi il top che indossava, e dietro di lei, appoggiato alla porta, Shannon, coperto solo da una asciugamano allacciato in vita e ancora con i capelli bagnati, che non smetteva di fissarle il fondoschiena. 
"Dolce notte animale" disse ridendo Sophie, rivolta al batterista. Poi voltó lo sguardo e notó finalmente la presenza di Jared e Chris. 
Sorrise divertita, poi gli passó accanto, bisbigliando una buonanotte, ed entrando finalmente nella sua camera. 
"Ti sei divertito,non è vero Bro?" sorrise Jared, rivolto al fratello, che ora rivolgeva lo sguardo solo in quello ferito della chitarrista.
Già, ferita, così si sentiva, ma non riusciva neanche a spiegarsi il perché. Insomma, lui poteva fare ció che voleva, lui poteva portarsi a letto tutte le ragazze che voleva, ma allora cos'era quella sensazione che la invadeva, che le lasciava una morsa nello stomaco, che la faceva sentire così? 
Il monologo con la coscienza di Chris si interruppe quando Jared le sfioró la guancia con le sue morbide labbra.
"Nessuno ti ferirà, mai. Io sarò sempre al tuo fianco." quasi quell'angelo le avesse letto nella mente.."Buonanotte piccola" le aveva sussurrato, prima di sparire dietro la porta della sua camera. 
Erano rimasti solo loro sul corridoio di quel piano dell'hotel, Chris e Shannon. 
Lei si voltó di scatto, per paura che le sue emozioni trapelassero troppo dal suo sguardo. 
"Chris..io.." borbottó il batterista, per poi concludere con un semplice "Buonanotte.." forse anche quasi triste, deluso, da quel che Chris poté notare dal tono della sua voce.
Lei tirò un sospiro di sollievo, grata di non esser costretta a restare lì ancora a lungo. 
"Notte, Shannon" rispose, prima di trovarsi al sicuro nella sua stanza. 
 
-Paranoia is in bloom, the pr transmissions will resume. They'll try to push drugs that keep us all dumbed down and hope that we will never see the truth around..So come on!-
Le prime note di Uprising e la voce di Matt svegliarono la chitarrista, portandola via dal mondo dei sogni.
Contro voglia, si alzó dal letto, attraversó la grande stanza di quell'hotel per raggiungere il bagno e infilarsi sotto la doccia.
Le gocce d'acqua che le percorrevano il corpo iniziarono a risvegliarla pian piano, dando il via libera al flusso dei suoi pensieri di invaderle la mente. 
Pensó al futuro della sua band. Non vedeva l'ora di riprendere a suonare davanti ad un pubblico, un espediente per sfogarsi, per sentirsi bene, per divertirsi. 
Dom aspettava un figlio dalla sua ragazza, Alice. Glielo aveva detto pochi giorni prima. 
Lei era emozionata all'idea di vedere il suo migliore amico padre, ma vedeva che, oltre alla felicità per questo nuovo arrivato, Dom aveva paura. Non aveva mai avuto una solida figura paterna e aveva paura di non essere all'altezza di ciò. Lei invece no, lei credeva in lui, in fin dei conti, era lui che l'aveva cresciuta. E adorava anche Alice con la quale Dom era fidanzato da molti anni ormai. 
Quindi non aveva di che preoccuparsi..
Poi il ricordo della sera precedente la riscosse. 
'Nessuno ti ferirà, mai. Io sarò sempre al tuo fianco.'
Forse, a ferirla era proprio il fratello.. O forse era tutta colpa sua, per queste sue strane sensazioni che provava per lui, per quel batterista..si stava ferendo da sola.
'Buonanotte..'
Con la sua voce che ancora le risuonava nella mente, usci dalla doccia, prese un asciugamani per coprirsi lasciando i capelli bagnati ricadere sulle spalle nude e ritornò in camera per prepararsi.
Con un'asciugamano cercava di asciugare quei capelli, mentre cercava quell'album, tra i tanti che possedeva. 
Eccolo. -Nevermind-
Premette il pulsante play e le prime note di -Smells like teen spirit- risuonarono nell'aria, mentre lei, accompagnando la voce di Kurt, improvvisava un concerto imitando la band.
Presa dall'energia di quel suo idolo, mentre cercava l'intimo nel cassetto, quasi non sentì la porta della camera aprirsi dietro di lei.
Alzò lo sguardo e quasi urló quando vide, dallo specchio, Shannon seduto sul suo letto che la fissava divertito.
In pochi secondi il batterista le si avvicinó, prendendola da dietro e poggiando una mano sulla bocca di lei per fermare l'urlo. 
A quel tocco lei s'immobilizzo, quell'urlo morto in gola, ucciso dalla scossa che quel semplice gesto le aveva provocato in tutto il corpo. 
Rimasero così, per qualche secondo, finchè lui abbassó la mano, continuando a tenere Chris stretta a sè con l'altra. 
"Preferisco quelle rosse" disse indicando un baio di slip con il pizzo nel cassetto ancora aperto. 
Uno sguardo divertito e malizioso si fece largo sul suo viso, mentre le sue labbra si avvicinavano sempre di più al collo della ragazza, sfiorandolo delicatamente. 
"Buongiorno tesoro"
  
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