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Autore: Violet Tyrell    14/04/2012    11 recensioni
Crystal Riddle, figlia del Signore più Oscuro di tutti i tempi, ha poche certezze: essere diversa dai genitori, e amare Oliver Baston e la vita a Hogwarts.
Per fortuna suo padre non era più vivo, e lei poteva essere tranquilla.
O forse no?
Seguito di Profumo di Tenebra
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George e Fred Weasley, Nuovo personaggio, Oliver Wood/Baston, Tom Riddle/Voldermort, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Buon sangue non mente'
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Tinto di rosso
Tinto di rosso

Prologo - 3 maggio 1978 - 5 a.m.

L'uomo alzò lo sguardo: la notte era calata già da molte ore e le stelle brillavano più che mai. Una, in particolare, sembrava voler attirare l'attenzione di chi - come lui - teneva la testa rivolta al cielo. Ma a Lord Voldemort non importava nulla di ciò che stava sopra di lui: quello che per altri era uno splendido panorama, per lui aveva un altro significato. Più razionale, meno romantico o poetico. Non era un tappeto trapunto di stelle, né un oceano infinito: era solo ciò che i suoi occhi - rossi e ardenti quanto e più -dei tizzoni dei gironi infernali - vedevano in quell'istante.
In quella notte di maggio era accaduto qualcosa che l'avrebbe reso ancora più forte di ciò che era diventato; negli anni Lord Voldemort era riuscito a piegare a sé parecchie persone, ma quella notte lui avrebbe ottenuto un nuovo pezzo di sé.
"Mio Signore!" Una voce adorante attirò la sua attenzione: si voltò, osservando con aria fredda la donna che avanzava verso di lui. Il passo di Bellatrix Lestrange era meno sciolto del solito, ma non mancava mai la fierezza e la nobiltà propria dell'ambiente da cui proveniva: eccola, una persona in grado di sottomettere anche l'uomo più testardo e capace di lottare contro i più potenti maghi del mondo. Del resto era stato lui ad addestrarla personalmente, non appena aveva avuto la certezza che Bellatrix non avrebbe mai tradito le sue aspettative.
I suoi occhi si posarono sul fagottino che teneva tra le braccia; immaginare un neonato assieme a Bellatrix era quanto di più assurdo e grottesco potesse esistere, ma anche per quella ragione lei era perfetta. "Dunque è lei".
Lei. Quando aveva saputo che il nascituro sarebbe stato in verità una femmina, era rimasto deluso. Lui, discendente del grande Salazar Slytherin, aveva contribuito a generare una bimba. Tuttavia il dispiacere si era dissipato in fretta: anche i geni della madre erano ottimi, combinati ai suoi... Sarebbe sicuramente nata una forza della natura, non c'era alcun dubbio. Si avvicinò alla donna che continuava a tenere la figlia tra le braccia, e si accorse che la piccola dormiva.
"Si, mio Signore! Il travaglio non è stato semplice, ma è in perfetta salute: è nata due ore fa e io ho voluto immediatamente mostrarvela. Si chiama Crystal". La voce di Bellatrix vibrava e Lord Voldemort per un momento strinse le palpebre: il fatto che la bambina dormisse era un segno positivo, ma il nome... Avrebbe dovuto essere lui ad assegnarglielo. Tuttavia provò ad assaggiare il suono del nome con le labbra. Crystal Riddle. Si, suonava decisamente bene. "Crystal Ophelia Riddle, mia cara Bellatrix".
La donna annuì. Erano mesi - cioè da quando lui aveva programmato la nascita di quella bambina - che il nome Ophelia era stato deciso; anche lei sapeva come il suo Signore, tanto - giustamente - fiero di essere un erede del grande Slytherin, aveva sempre ammirato la famosa Ophelia Peverell, divenuta poi la moglie di Salazar. Una donna splendida, anche se probabilmente capricciosa e viziata. Era stato quindi ovvio per lui decidere di chiamare così la propria figlia.
Un omaggio, insomma.Un altro tassello del proprio ego da soddisfare. Naturalmente Bellatrix si era dichiarata favorevole, e sentito così, il nome era ancora più perfetto. "Ora portala a casa con te. Attendi lì le mie istruzioni".
In un paio di secondi Lord Voldemort aveva voltato le spalle alla bambina che continuava a dormire, mentre Bellatrix si congedava dopo quegli ordini. Per il momento era troppo piccola, ma sarebbe cresciuta e diventata potente.
Ma sempre sotto il suo controllo: era destinata a quello.


1 Novembre 1981 - alba

All'inizio Frank Paciock non voleva andare al manor dei Lestrange; da Auror amante delle battaglie, avrebbe preferito trovarsi assieme agli altri colleghi, tutti impegnati a scovare i Mangiamorte per rinchiuderli.
Quella era una grande notte, per il mondo magico: il Signore Oscuro era inaspettatamente caduto e il suo regime si stava infrangendo come un vaso di cristallo caduto a terra; dietro di sé aveva lasciato solo morte e distruzione, ma - e questo era ciò che importava a tutti - davanti a tutti ora era rinata la speranza. Ricostruire ciò che era stato quasi del tutto annientato dalla follia di un uomo avido. Era questo il progetto dei sopravvissuti alla Guerra, quelli come lui, che lo avevano affrontato, difendendo il più possibile gli altri dalla follia distruttrice di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.
In quel momento, però, Frank era felice di trovarsi lì: il Ministro della Magia - Millicent Bagnold - gli aveva detto che la figlia di Bellatrix Lestrange era sola a casa. Dopo l'arresto di entrambi i coniugi, non potevano certo lasciare una piccola innocente sola con gli elfi in quella grande casa oscura. Somigliava a un tetro castello, luogo quanto mai adatto a due persone che avevano condiviso il regno di terrore: al momento si trovavano in custodia cautelativa ad Azkaban, in attesa che le prove a loro carico fossero attentamente vagliate dal Wizengamot.
"Hai un bellissimo nome, piccola" disse Frank, conquistato dalla strega in miniatura che si era tanto amorevolmente lasciata conquistare dalle sue braccia: aveva un nome delicato ed era molto carina. Gli aveva ricordato il suo piccolo Neville in quei modi di fare, tanto ingenui e genuini, anche se lei era più grande di lui. Sembrava timida, ma dopo aver preso confidenza con lui, non dimostrava alcuna paura e gli tirava la barva, facendolo sorridere.
Invece ciò che vide sul suo braccio sinistro non lo divertì neanche un po': in quel momento era quasi invisibile, ma Frank aveva troppa esperienza di magia oscura per lasciarsi ingannare. Le era stato tatuato il Marchio Nero, un'orribile deformazione sulla candida pelle di quella bambina incantevole: poteva un uomo del genere proclamarsi padre? Sfigurando a quel modo e per sempre l'innocenza della figlia? Come tutti, Frank sapeva che Rodolphus non era il padre naturale della figlia, e si chiedeva in che modo una creatura così angelica - che pareva essere nata solo per essere baciata e coccolata - potesse essere uscita dal ventre di una donna perfida come Bellatrix.
Era inspiegabile.
Per fortuna Voldemort era morto: se non altro la piccola Crystal, dai boccoli neri e gli occhi azzurri, avrebbe potuto contare su una serenità eterna. Anche con quell'orrendo segno che le condannava il braccio.



1 Settembre 1989

"Mi raccomando, stai attenta: non rispondere male ai tuoi professori e non dare troppa confidenza ai giovanotti!" Crystal rise, mentre Narcissa Malfoy alzava gli occhi al cielo: suo marito era sempre molto melodrammatico quando si trattava di quella bambina, che ormai era cresciuta e stava per partire per Hogwarts.
Da quando sua sorella Bellatrix era stata imprigionata ad Azkaban - assieme al marito -, a lei e Lucius era toccato il compito di accudirla: in quegli otto, lunghi anni, Crystal era diventata una bambina che prometteva molto bene. Era educata, cortese e considerava Draco come il suo fratellino, anche se erano solo cugini.
Non parlava mai dei genitori, e Narcissa sapeva che li detestava: la bambina aveva letto molti articoli della Gazzetta del Profeta quando aveva imparato a comprendere la sua origine, tuttavia non li aveva più nominati. In segreto Crystal li odiava, soprattutto Bellatrix, da quando era venuta a conoscenza di ciò che aveva fatto ai Paciock. Narcissa sapeva che Crystal non aveva mai dimenticato Frank, anche se tutto era rimasto chiuso nella sua mente.
"Soprattutto, non dare troppa confidenza ai traditori del loro sangue! E ai Mudbloods!" Lucius rincarò la dose, ma la ragazzina ormai stava salendo sul treno e lo aveva zittito con un bacio sulla guancia, a tradimento! Aveva già adocchiato un ragazzo con i capelli rossi molto carino che l'aveva sollecitata a salire prima che il treno si muovesse, e lei non aveva perso occasione per ammirarlo con gli occhi innocenti di bambina.


Minerva McGranitt osservò scettica la bambina che si stava alzando dallo sgabello: tutto in lei le ricordava Tom Orvoloson Riddle, conosciuto come Lord Voldemort. Erano andati a scuola assieme - anche se lei aveva un anno in più -, ed era decisamente difficile dimenticare che quell'anno, assieme ai tanti, sarebbe giunta la figlia.
Pochi ne erano al corrente, ma lei e Albus sì.
Ed era sconvolta dalla decisione del Cappello Parlante: il vecchio e consunto coprica
po aveva appena sfiorato la testa della piccola, quando l'aveva assegnata ai Grifondoro.
Alla sua Casa! Com'era possibile? Non che lei avesse pregiudizi, ma era una decisione quantomeno insolita; la osservò sedersi vicino al Prefetto Weasley, che le stringeva la mano.
Crystal, invece, sorrise, pensando alla faccia che avrebbe fatto lo zio Lucius se avesse scoperto che la sua prima cotta si chiamava Charlie Weasley, e che i suoi nuovi amici erano i due gemelli Fred e George, anche loro al primo anno e sempre Weasley. Ma le sarebbe piaciuto essere presente quando la lettera di Silente gli avrebbe rivelato che lei era finita nella Casa che lui detestava di più al mondo.




Note Autore:_


Non ho molto da dire: il prologo è cortissimo, scelta voluta, e no... Bellatrix non è la madre di Crystal u.u

questa è il sequel di profumo di Tenebra e partecipa al "Nuovo personaggio, un contest a pacchetti di TheGhostOfYou" , ma leggerla non è affatto indispensabile, anzi!
   Spero in qualche commento :=) al prossimo capitolo, ciao!

c'erano da vedere alcuni pacchetti, e a me son capitate queste caratteristiche :
-occhi azzurri e voce dolce
- genio in DADA
- persona buona, gentile, generosa, studiosa, secchiona, pronta ad aiutare gli altri... un'anima pia, ecco xddd
-una descrizione di una bacchetta Legno di ontano, 14 pollici, nucleo di crine di Thestral
-altre caratteristiche a mia scelta come la Casa e le relazioni sociali. Ho scelto per una Grifondoro figlia di Voldemort(ma non posso svelare la madre LOL lo sa la giudicia, ma solo perchè le ho chiesto per una cosa u.u), che è vissuta coi Malfoy dopo la caduta del paparino bello(XDDDD). sarà un'amicona dei gemelli weasley(oh yessss) e si fidanzerà con Oliver Baston(per la somma gioia del paparino ).
e succederanno vari casini lol   volevo farla fidanzare con Fred lol però poi ho preferito un grifondoro meno usato(ma maledettamente figo**)
ha l'età dei gemelli, per capirci u.u
 

   
 
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