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Autore: __Sabotage    14/04/2012    3 recensioni
Ispirata alla Finntana Week di Tumblr. (terminata da un pezzo, ma ci tenevo a seguirla)
Day 1 : Movie/TV AU
Day 2 : kid!Finntana
Day 3 : Personality Swap
Day 4 : Pregnancy/Babies/Family
Day 5 : Angst
Day 6 : Wedding Planning/Wedding
Day 7 : Deleted Scenes
Finn amava Santana e Santana ama Finn. Ma questo loro non lo sanno.
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson, Santana Lopez
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Day 1: Movie/TV AU.
«Voglio fare solo una piccola, piccolissima tappa, poi andiamo a casa, giuro!» Implorare il mio migliore amico, ultimamente era quello che facevo più spesso, ma con Finn era facile, si lasciava presto convincere dai miei occhi da cucciolo.
«Giura che non sfoglierai tutte le riviste dell'edicola ma ne sceglierai subito una e la leggerai poi a casa!» Facevo sempre così, lo ammetto perchè se fosse stato per me mi sarei comprata tutta l'edicola.
«Te lo prometto, guarda siamo arrivati!» Mi fermai di fronte al piccolo chioschetto, con i miei immancabili dolci.
«E va bene.. – Finn cedette, finalmente – Ma guarda che ti cronometro!» Io ormai avevo già un sorriso a 32 denti e mi ero tuffata nella dozzina di riviste che l'edicola proponeva. Dopo una buona decina di minuti, tornai con la mia rivista da lui, che mi stava guardando più che male.
«Avevi giurato di dare solo un'occhiata!» esclamammo contemporaneamente, solo che io in più gli stavo facendo il verso.
«Invece di fare la bisbetica, guarda cosa ti ho preso, Hudson!» Gli porsi il giornalino di fumetti che avevo appositamente nascosto sotto la mia rivista.
«Ti sei sentita in colpa, vero? Ho forse risvegliato la tua coscienza?» mi chiese ridendo, per poi ringraziarmi per i fumetti.
«Un pochino, dai!» ammisi ridendo anche io, mentre ci incamminavamo per tornare a casa.
Io e Finn eravamo amici praticamente da sempre, perchè oltre ad essere compagni di scuola eravamo anche vicini di casa e quindi eravamo cresciuti assieme.
Ci salutammo sulla porta di casa ed io salii in camera per potermi finalmente leggere la rivista che era costata dieci minuti d'attesa al mio migliore amico.
Non mi mettevo mai a leggere gli articoli, sfogliavo distrattamente le pagine ma un titolo mi colpì in particolare: QUAL E' IL TUO NUMERO?
E non parlava di cellulari o scarpe, ma delle persone con cui si era andati a letto.
L'articolo diceva che una persona nella media ha avuto dieci relazioni e che probabilmente la persona giusta si nascondeva tra quella decina.
«E' impossibile!» Esclamai rompendo il silenzio ed attirando l'attenzione di mia madre che liquidai con una scusa.
Io avevo avuto molte più di dieci relazioni, quell'articolo era una bufala.
Era anche vero che mi aveva incuriosito il fatto che la persona giusta si trovasse tra i miei ex, solo che il mio numero superava leggermente la media. E avrei dovuto ricontattarli tutti.
Finn poteva aiutarmi a rintracciarli, gli avevo sempre raccontato ogni cosa e in più aveva una grande memoria. Tanto oggi era giornata di suppliche.
«Hudson, ho trovato un articolo che..» Composi in fretta il numero e il mio migliore amico mi rispose dopo due squilli.
«Lopez, se parla delle ultime mode uscite, sai che non me ne intendo!» Mi interruppe, pensando volessi parlargli di un articolo di moda, è vero lo facevo spesso.
«Lasciami finire, diceva che una persona nella media ha avuto dieci relazioni..»
«Tu ne hai avute almeno venti!» Mi aveva interrotto di nuovo, lo odiavo quando lo faceva però aveva ragione.
«Lo so! E diceva che la persona giusta spesso si trova tra gli ex, devi aiutarmi a rintracciare tutti i fidanzati che ho avuto, magari ho fortuna ed io ti aiuterò con le tue, sarà divertente..»
«Avanti, San..» «Smettila di interrompermi, Finn!»
«Questa volta mi hai interrotto tu.» puntualizzò con una risatina.
«Per dirti di non interrompermi!» Ok, stavano leggermente divagando ma era sempre così tra di noi.
«Non ci credo che stai seguendo i consigli sull'amore da una rivista..dai, hai sempre dettato tu le regole, perchè ora segui quello che ti dice uno stupido articolo?» Riuscivo ad immaginarmi la sua faccia contrariata, presi un lungo respiro e confessai la verità.
«Perchè mi sono rotta, Finn. Non è vero niente di quello che ho sempre detto, anche io voglio tenere per mano il mio ragazzo e sentirmi amata, voglio i fiori e i cioccolatini e tutte quelle cose sdolcinate che si vedono nei film più smielati. E se uno dei miei ex può darmi queste cose, perchè non provarci?» Mi era difficile ammettere che io, Santana Lopez, avessi bisogno dell'amore, ma Finn era il mio migliore amico e comunque prima o poi l'avrebbe capito.
«L'ho sempre saputo che la mia migliore amica ha un cuore, ti aiuterò, promesso.»
«Grazie. ­– Sorrisi, piena di gratitudine – Ma se lo dici a qualcuno ti spezzo.» Tornai seria, anche se in realtà stavo solo scherzando.
«Ok, ok! – Rise, sapendo che non gli avrei mai fatto nulla – Da domani inizia il piano "Santana in realtà è una super romanticona.."»
«Smettila Hudson, giuro che ti uccido!» Lo interruppi alzando il tono di voce. Sentii la sua risata divertita.
«La smetto, ok! ­– Disse ridendo – Per le tre sono da te, va bene?»
«Sì, mi raccomando non perderti durante il tragitto!»
«Ah ah, simpatica. – Fece ironicamente – A domani Lopez.»
«A domani Hudson.» Agganciai sorridendo, era davvero l'amico migliore del mondo.

***


Era andato tutto per il verso sbagliato, i miei ex si erano rivelati delle delusioni e mi avevano ricordato il motivo per cui avevo rotto con loro.
Noah Puckerman, con il quale avevo condiviso una storia poco seria, era innamoratissimo di Quinn Fabray e credeva che io avessi una cotta per il mio migliore amico. Patetico, davvero.
Ma il peggio era arrivato quando era uscita con Sam Evans, mi aveva portata ad una convention di Avatar, dove c'erano dappertutto tipi travestiti e pitturati di blu, che parlavano uno strano linguaggio.
L'unico lato positivo era che avendo delle labbra enormi, era un grande baciatore.
Per concludere in bellezza, avevo chiamato Sebastian Smythe. Al telefono mi aveva detto che aveva da fare con Blaine e mi ringraziava per avergli fatto capire di essere gay. Avevo toccato il fondo, proprio.
Avevo anche litigato con Finn, per colpa di una canzone cantata al Glee Club. Il tema di quella settimana era cantare una canzone che rappresentasse il nostro stato d'animo e dopo la mia confessione di voler accanto un ragazzo dolce e sensibile, il mio migliore amico si aspettava che cantassi qualcosa che parlasse di quello.
Ma io non me la sentivo, non volevo che tutti mi vedessero come una persona debole e così avevo cantato U&Ur Hand di Pink, che parlava dell'esatto opposto. Finn si era arrabbiato con me, io mi ero arrabbiata con lui e così erano trascorsi due giorni senza parlarci.
Non ce la potevo fare, avevo deciso che era meglio mettere da parte l'orgoglio e così avevo chiesto al professor Shuester se potessi cantare una canzone, che faceva più o meno così.

I said, "Leave," but all I really want is you
To stand outside my window, throwing pebbles, screaming, "I'm in love with you."
Wait there in the pourin' rain,
Come back for more.
And don't you leave,
'cause I know all I need
is on the other side of the door.
Me and my stupid pride
I'm sittin' here, alone.
I'm going through the photographs,
Staring at the phone.
I keep going back over
Things we both said
And I remember the slammin' door,
And all the things that I misread.
So babe if you know everything
Tell me why you couldn't see
That when I left I wanted you to
Chase after me?


Tornai a casa, distrutta. Mi aveva involontariamente convinta a mettermi allo scoperto, stupido, stupidissimo Finn Hudson. Che a me mancava da morire.
Mi buttai sul letto, quando sentii dei colpi al vetro. Chi osava disturbarmi proprio ora? Lo avrei riempito di insulti.
«You said leave, but all you really want is me. To stand outside your window, throwing pebbles, screaming "I'm in love with you" – Canticchiò Finn, guardandomi sorridente – Tutto quello che voglio sei tu. Ed eccomi, a tirare sassolini alla tua finestra e ad urlarti ti amo. Ti amo davvero San, non solo come amici. Amo il modo in cui aggrotti le sopracciglia, la tua faccia da cucciolo quando vuoi convincermi ad aspettarti, il modo in cui canti e sorridi e mi confessi i tuoi segreti e le tue paure. Ma soprattutto amo il fatto che sei stata la migliore amica che abbia mai avuto e lo rimarresti comunque, anche se non mi amassi nel modo in cui ti amo io.» Concluse guardandomi dal basso.
Scesi in fretta le scale e mi precipitai a raggiungerlo, perchè sì lo amavo. Non perchè aveva detto tutte quelle belle cose, ma perchè gli avevo dedicato una canzone d'amore senza saperlo e me ne ero accorta solo ora.
Non dissi niente, ci baciammo.
«Finn Hudson, non sarà facile. – Dissi, infine mettendogli a posto i capelli – Ma non ce la farei senza le tue fossette, la tua parlantina e lo spazio tra i tuoi dentini.» Sorrisi prendendo le sue guanciotte tra le mani.
«Non ho mai detto che sarà facile, solo ne varrà la pena.» E mi baciò di nuovo, appassionatamente.

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Angolo autrice (che sono io, che emozione :D) : SSSalve a tutti! Ringrazio in anticipo chi leggerà, recensirà, odierà (?) questa storia! Sono un tantino in ritardo, ma volevo comunque seguire la Finntana Week su Tumblr perchè adoro questa coppia e sì, sono la dolcezza *-*
L'ispirazione è giunta da un post straordinario di Tumblr, luogo di perdizione peggio della selva di Dante xD
Sappiate che i personaggi sono OOC ed essendo una swiftie sfegatata, ho fatto cantare a Santana una bellissima canzone chiamata 'The Other Side Of The Door'
Infine, ringrazio Marti, cioè damnhudson per la pazienza con la quale segue e supporta me e le mie storie, ora devi sentirti onorata u.u
Direi di concludere con un grazie a tutti e alla prossima <3
   
 
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