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Autore: Tell_Me_A_Pie    14/04/2012    4 recensioni
Cinque ragazze Cristine, Lena, Lucy, Andrea e Agnes partono in cerca di un'estate in libertà, ma non sanno ancora che un incontro inaspettato sconvolgerà del tutto i loro piani..
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Si parte!


Tutto iniziò l’estate scorsa quando io e le mie 4 migliori amiche, Andrea, Lena, Lucy e Agnes, decidemmo di andare in vacanza per due settimane in un isoletta della Grecia..
 
Sentii squillare il cellulare
"Pronto?"
"Si può sapere dove sei finita? Giuro che se perdiamo l’aereo per colpa tua, prima ti uccido e poi ti taglio a pezzettini!"- Mi urlò così forte Lucy, che dovetti allontanare il telefono dall’orecchio.
"Arrivo arrivo! Sto solamente cercando di capire dove si trova questo dannato gate A1."
"Sbrigati!"- Mi gridò lei e riattaccò.
Era un anno che mettevamo i soldi da parte per questo viaggio e non vedevamo l’ora di partire, il momento che aspettavamo da mesi finalmente era arrivato.
La parte più difficile era stata convincere i nostri genitori, perché nonostante il fatto, che saremmo state ospiti dalla nonna di Lena non volevano mandarci, ma bastò convincerne uno che eravamo abbastanza grandi e che meritavamo fiducia, ed il gioco era fatto.
 
"Finalmente eccoti! Ce l’hai fatta come al solito sempre in ritardo eh!"- mi rimproverarono.
"Ma dov’è Andrea?"- chiesi
"È andata a prendere da mangiare, ancora non siamo partiti e già ha fame!"-disse Agnes alzando gli occhi al cielo
"Sparlavate di me, eh, brave brave!"-disse lei arrivando alle nostre spalle con una montagna di patatine fra le braccia e un pezzo di pizza in bocca.
 
Nonostante stesse sempre a mangiare Andrea era alta e magra come un chiodo, aveva dei meravigliosi occhi marroni e  teneva i capelli castani raccolti in una coda, che la rendevano ancora più bella di quanto già non fosse.
 
Sentimmo l’altoparlante dell’aereoporto annunciare il nostro volo, così ci dirigemmo verso il gate.
 
Il volo non durò a lungo e il tempo passò in fretta tra una chiacchiera e l’altra. Per le 12.00 eravamo ad Atene e stavamo aspettando di prendere il traghetto che ci avrebbe portato all’isola dei nostri sogni.
 
"Secondo voi tra quanto arriva questo dannato traghetto?"- chiese impaziente Agnes
"Bo, spero presto. Ha già un’ora di ritardo e sento che se non arriva tra poco mi si potrebbe cuocere il cervello, con questo caldo allucinante!"- disse Lucy
"Smettetela di lamentarvi come delle bambine di cinque anni e godetevi il profumo della libertà."- le rimproverò Andrea.  
 
Qualche minuto dopo ci stavamo imbarcando sul traghetto e finalmente all’incirca dopo mezz’ora approdammo sull’isola.
Una volta arrivate ci trovammo subito bene, la gente era cordiale e dopo aver sbagliato qualche volta la strada riuscimmo a trovare la casa della nonna di Lena, dove ci aspettava insieme alla nipote. Appena entrate in casa Lena ci corse incontro per darci il benvenuto e ci abbracciò. 
Dire che la casa aveva una vista favolosa era poco, i balconi delle nostre camere si affacciavano da un lato, a picco sul mare, e dall’altro lato avevamo la vista del piccolo paesino con le casine bianche dai tetti blu. La casa era piccolina ma molto accogliente, si componeva di due piani; al piano di sotto c’era un saloncino con angolo cottura, un bagno e una cameretta dove dormiva la nonna di Lena, al piano di sopra invece c’era un bagno e due camerette dove avremmo dormito noi.
 
"Allora come ci dividiamo le camere?"-chiesi
"Bo, sono entrambe stupende, per me è uguale."-disse Agnes
"Per voi va bene se io dormo qui con Cristine?"- chiese Lena
"No problem, andiamo ciurma!" -disse Lucy alle altre 
"Sistemate le vostre cose e poi preparatevi per uscire così andiamo a fare un giro del il paese. Ci vediamo tra dieci minuti in salone, ok?"
"Si a dopo." – risposero le altre, e si incamminarono verso la loro stanza.
 
Io e Lena ci conosciamo da quando siamo piccole, abbiamo frequentato le elementari insieme e ora anche il liceo. È una ragazza molto determinata e socievole, è un po’ più bassa di me, ha i capelli bruni e dei bellissimi occhi scuri, però la caratteristica che preferisco di lei è il sorriso, ha dei denti molto bianchi che risaltano sulla sua carnagione olivastra.
 
"Scendiamo?"- mi chiese lei, distogliendomi dai miei pensieri
"Si, ma tu conosci il posto?"
"Veramente no, è la prima volta che sono qui, solitamente era sempre nonna che veniva a Roma."
 
Facemmo un giro del paese, non era molto grande, nella parte alta c’era una via principale dove c’erano i negozi, e nella parte bassa, le varie spiaggette. Il paesaggio era vario, potevamo scegliere di andare in spiaggia o sugli scogli. Ci prendemmo un gelato e rimanemmo a chiacchierare per un po’ vicino al porto.
Verso le 19.00 tornammo a casa.
 
"mmm… che odorino invitante! Ma che ha cucinato tua nonna?"- chiese Lucy affamata
"Di sicuro dev’essere qualcosa di buono.."- intervenne Andrea entusiasta
"Sembra il profumo della sua inconfondibile pasta con le vongole!"- rispose Lena 
 
La nonna di Lena non era una persona di molte parole, ma cavoli.. Cucinava da Dio!
Dopo cena aiutammo la cuoca a lavare i piatti e a mettere a posto la cucina, per poi risalire nelle camere. Eravamo troppo stanche per uscire, così rimanemmo un po’ insieme a scherzare per poi finire a giocare a cuscinate.
  
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