CONTEST
Conoscersi, amarsi, perdersi.
Titolo storia: La fortezza nel deserto
Rating: verde
Genere: introspettivo
Avvertimenti: one-shot
Immagine: numero 3
Introduzione: [facoltativa] : una fortezza nel deserto,
un’attesa lunga e
logorante. Arriverà qualcuno a liberare la roccaforte e
sconfiggere i nemici?
Nessuno lo sa. La castellana guarda dalle mura lo spazio vuoto. Non
può fare
altro.
Note dell'autore: [facoltativa] :Il linguaggio è un
po’ metaforico e si
ispira vagamente al “Deserto dei Tartari” e al mito
di Parsifal.
Chissà dove si trova la chiave del mio cuore.
Io non riesco a trovarla. Ho lasciato che la fortezza di gelo chiudesse il mio Io, tanto tempo fa.
Non so nemmeno che faccia, che colori abbia la vera me stessa.
Sarà simile agli angeli? Pura e bella nella sua luce chiarissima?
Oppure nera, simile al catrame che insozza i piedi quando passeggio sulla sabbia? Non ne ho idea. So solo che il mondo che vedo dalle mura è brullo e spoglio, popolato da creature che mi somigliano solo per aspetto. Non mi piacciono.
Fingono affetto e interesse verso il prossimo, come se fossero interessati a quella persona, come se gli occhi non fossero incollati alle meraviglie luccicanti che essi possiedono…ma è tutta una maschera. Quanti di loro, infatti, hanno calpestato i legami di sangue, solo per ottenere benefici e vantaggi? Quanti possono affermare di avere uno spirito incorruttibile, nonché la sicurezza che gli altri siano altrettanto corretti nei suoi confronti?
Nessuno.
Una parola che rimbomba, nello spazio immenso della mia fortezza.
Io me ne sto qui sopra, a guardare l’orizzonte, con sguardo sempre più terreo. Sento che le mura di gelo si fanno sempre più spesse, malgrado fuori la terra sia brulla e arida.
Sono belle le pareti. Splendono come se fossero fatte di luce, tanto che, a volte, il mio sguardo, tentato da un simile bagliore, pende interessato verso di loro. Più volte sono presa dal desiderio di seguire tale richiamo, di dare le spalle a ciò che si trova fuori, di seguire la promessa di pace e tranquillità che la fortezza racchiude…ma non posso.
Sono immersa nel Mondo, malgrado tutto.
Nonostante le ingiustizie ed il rumore mortifero che sento, nel momento in cui gli ideali sono calpestati.
Il Mondo è là fuori,oltre questa protezione, pronto a sommergermi.
Non so che faccia abbia, né quali armi userà contro di me.
Devo rimanere qui, su queste mura di gelo, a proteggere un tesoro che non conosco ma che mi ostino a considerare importante. Le brutture dei miei simili circondano il mio corpo, sfiancandolo, mettendo a rischio la determinazione dell’animo, assediandolo, sicuro di questa solitudine necessaria e, a tratti, odiosa. Certo che, prima o poi, cederò, malgrado le fortificazioni, con il passare del tempo sembrino diventare sempre più invalicabili.
E forse ha ragione.
Questa fortezza, in pieno deserto, è ben armata ma piccola, in confronto alla grandezza del Mondo. Per questo, a volte, mi trovo a guardare il paesaggio al di là di questi sassi, fantasticando su qualcuno che possa allontanare da me questo nemico molesto. Ogni volta questo eroe assume volti diversi e sembra invincibile ai miei occhi. Spesso, pensandoci, penso che possa essere in grado di aprire questa roccaforte, in quanto degno destinatario del tesoro invisibile.
Una sorta di Parsifal o di Re Artù, qualcuno capace di dare difesa e sollievo alle mie membra stanche.
Qualcuno che possa porre fine a questo perenne stato di guerra.
Qualcuno degno di entrare qui, in questa fortezza, malgrado non abbia la chiave che ho perduto.
Questa forse è la sola ragione per cui fisso lo spazio fuori dalle mura.
Questa è la mia speranza.
Aspettare qualcuno che non ho mai visto e, in questa assenza, farmi io stessa fortezza contro tutto e tutti.
Come un’antica castellana attende il suo signore.
FINE
Grammatica
e lessico: 8/10
Stile: 9/10
Originalità: 10/10
Riferimento al pacchetto: 9.5/10
Gradimento personale: 7/10
Totale: 43.5/50
Anche per te la grammatica è stata piuttosto buona, corretta
e con pochi
errori.
So solo che il mondo che vedo dalle mura
Sostituirei con: So solo che il mondo che
vedo oltre le
mura
Certo che, prima o poi, cederò, malgrado le
fortificazioni, con il passare
del tempo sembrino diventare sempre più invalicabili.
Sinceramente non capisco bene il senso della frase. Io
scriverei: malgrado
le fortificazioni che con il
passare del tempo sembrano diventare
sempre più invalicabili.
Per il resto anche il lessico trovo che sia molto buono: è
evidente che non hai
tralasciato di inserire parole inusuali, di curarle e cercare, di volta
in
volta, sinonimi che potessero arricchire il testo e la
lettura.
Mi piace molto il tuo stile, semplice e scorrevole e per nulla banale.
Adoro le
storie in prima persona e quindi diciamo che hai già un
punto in più! Mi piace
l’intenso simbolismo che c’è in ogni
parola, il significato più profondo che si
riesce a scorgere già alla prima lettura.
L’originalità è indiscutibile ed anche
la trama è ben sviluppata e strutturata.
La storia non possiede un finale ma lascia la situazione in sospeso. A
dir la
verità non ha neanche un preciso inizio, sembra piuttosto un
Missing Moment.
Quello che voglio dire è che la storia, sotto questo punto
di vista, mi è parsa
davvero molto originale e, ripeto, per nulla scontata.
Al contrario degli altri che hanno utilizzato lo stesso pacchetto, sei
riuscito
perfettamente a seguire il pacchetto in ogni minimo dettaglio. Forse
avresti
potuto crearci sopra una storia più coinvolgente ma questa
ovviamente è una
scelta personale perciò non discuto. In conclusione trovo
che tu abbia svolto
un ottimo lavoro riguardo questo parametro e sia riuscito, con la tua
storia, a
centrare bene ciò che era la fondamentale richiesta del
contest.
La storia mi è piaciuta. Mi sono innamorata prima di tutto
del modo in cui hai
raccontato la storia,come ti ho già detto, in prima persona.
Ah, e ho amato
questa frase: Sono immersa nel Mondo, malgrado tutto.
Complimenti per il buon lavoro e buona fortuna per i lavori
futuri!