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Autore: Plenia    14/04/2012    1 recensioni
Brevi considerazioni intorno a quello che mi capita. Stralci di vita e di passioni. Per il titolo ho ripensato allo Zibaldone di Leopardi D: Mi sono ispirata solamente e sono consapevolissima dell'incolmabile distanza tra noi. Non voglio risultare presuntuosa. Amo solo giocare con le parole.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentirmi vuota,

capita anche a me
nel silenzio
della stanza.

Fisso un punto
della parete bianca.
Ci ruzzulo dentro,
come in un albero cavo.

In apnea.

Smetto di respirare
e sento quel vuoto ancora pił intenso.

La terra si sbriciola sotto i miei piedi
e cado,
sola,
in questo buco cavo e morto.

Nel vuoto,
per quanto risulti ironico,
riesco ancora a percepire qualcosa.

In lontananza odo ancora battere il cuore.

                                                                                                                      °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Il vuoto ci rosica da dentro. Eppure quando ci sentiamo soli ricordiamoci che ci siamo ancora noi.
Non parlo do io "io basto a me stesso" perchč non lo condivido in pieno, ma almeno non siamo del tutto soli.
Ci sarebbe molto da scrivere, ma la stanchezza me lo impedisce >w<
Grazie a tutti :))

  
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