Salve!!! Come sicuramente avrete ben capito, questa è la mia prima storia pubblicata su Efp. Per questo perdonate gli errori, non sono per niente pratica di html^^” premetto che Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling ; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. !!!! Voglio solo ringraziare Valeria che mi ha convinto a rendere leggibile a tutti le mie “opere”(???) Spero di intrattenervi in modo piacevole…detto questo buona lettura!!!

 

Tutta colpa mia

 

Non poteva crederci, lo aveva fatto di nuovo…..come suo solito aveva sbagliato, l’aveva ferita. Ma come diavolo le era saltato a mente di dirle quelle cose orribili?! I sensi di colpa si facevano sempre più pesanti e le affollavano i pensieri come uno stormo impazzito di pipistrelli, la voce della sua coscienza era come un eco che risuonava nella sua testa ricordandole ciò che aveva fatto, risbattendole violentemente in faccia i suoi errori, uno dopo l’altro senza pietà…

Flashback

Hermione aveva appena litigato con Ron ed era nervosa come non mai, riusciva sempre a farla arrabbiare lui, anche se in fondo lei sapeva di amarlo e questo rendeva le cose dannatamente più difficili. Se ne stava seduta sul divano,le gambe raggomitolate verso il petto, il mento appoggiato alle ginocchia e gli occhi rossi di lacrime, non potevano aver discusso di nuovo per motivi scolastici, non era possibile, neppure lei riusciva  crederci! Le faceva male il petto per lo sforzo di trattenere le lacrime così tanto che avrebbe solo desiderato urlare. In quel momento sentì dei passi lievi e Ginny entrò nella stanza, la sua migliore amica aveva capito già la situazione e come sempre era pronta a tirarla su, ma stavolta non sarebbe andata come sperava. La rossa si sedette di fianco a Hermione e le poggiò una mano sulla spalla –Ehi Herm…non ci pensare, mio fratello a volte è proprio stupido!- la mora non rispose, ma si limitò a trarre un sospiro scuotendosi per liberarsi dal tocco dell’altra….Ginny abbassò lo sguardo delusa, poi si fece forza e continuò –Senti, è solo uno stupido litigio, non è il caso di buttarsi giù così…non è la prima volta no?! Vedrai che gli passerà, dai Herm sta su….non farne un dramma, è un piccolo ostacolo superabile facilmente-. In quel momento la mora non ci vide più dalla rabbia e si voltò di scatto facendo balzare la rossa in piedi, la guardò negli occhi e poi le disse con tono freddo e acuto –Ma chi te l’ha chiesto di venirmi a consolare?! Non ho bisogno delle tue stupide frasi di circostanza, ne del tuo aiuto…e poi non sei la persona più adatta per dare consigli, non sei riuscita a tenere in piedi la tua storia con Harry o sbaglio?!-  Ginny indietreggiò come colpita in pieno stomaco, portandosi le mani davanti alla bocca, abbassò lo sguardo –Bene, se è questo che vuoi….- disse, poi s’infilò il mantello e fece per uscire. Hermione si rese conto della gravità delle sue parole, proprio adesso che Harry aveva lasciato la rossa perché confuso, non doveva dirle quelle cose cattive. Allungò una mano verso l’amica –Gin….io…mi dispiace…- ma quella uscì dalla stanza mormorando un semplice –Fa niente…-

Fine flashback

Ginny camminava per la foresta proibita, le lacrime le pungevano gli occhi verdi e i suoi piedi affondavano nella neve ad ogni suo passo; d’un tratto si mise a correre senza meta singhiozzando, le fronde degli alberi le sferzavano il volto e il freddo le trapassava le ossa, ma non le importava…nella sua mente risuonava la voce della sua amica e il volto di Harry, non poteva credere che Hermione avesse usato veramente quel tono freddo, glaciale, che l’avesse ferita senza ritegno. Persa com’era nella sua folle corsa non si accorse di un laghetto ghiacciato e vi cadde dentro a peso morto, l’acqua gelata la colpì come una schiera di mille lame, lotto come una disperata per uscire dall’acqua e, quando raggiunse la riva, si sedette ai piedi di un salice, tra la neve….battendo i denti per il freddo.

Le fiamme danzavano nel caminetto ai piedi di Hermione che, sopraffatta dai sensi di colpa, si era appisolata tra i morbidi cuscini, quando il sogno prese forma nella sua mente la bruna venne scossa da brividi di freddo, vide un corpo magro con una cascata di capelli rossi sdraiato tra la neve con la carnagione pallida e bluastra….Ginny!! Si svegliò di soprassalto respirando affannosamente, gettò un occhiata all’orologio, le nove meno un quarto, era passata già un ora dal litigio con la sua amica, di colpo guardò l’attaccapanni, il mantello della rossa ancora non c’era il che significava che era sempre fuori. Hermione si avvicinò alla finestra, un manto bianco ricopriva la foresta proibita e piccoli cristalli di ghiaccio pendevano ai lati degli alberi, d’un tratto le prese un terribile presentimento, rivide le immagini del suo sogno e, preso il mantello e la bacchetta, uscì dal castello con l’intenzione di ritrovare la su amica e scusarsi con lei.

Ginny si guardò attorno spaesata e terrorizzata, non sentiva più i suoi arti inferiori, i denti sbattevano violentemente tra di loro e bluastre nuvolette di fumo le uscivano dalle labbra, sapeva cosa significava tutto questo, il suo corpo si stava congelando, così come i suoi pensieri, in cuor suo era consapevole che la stavano cercando, così si fece forza e si intimò di resistere.

Hermione correva per la foresta, un corvo la seguiva gracchiando mentre i rovi le graffiavano le gambe, il freddo le penetrava tra le pieghe dei vestiti in modo sorprendente e ogni brivido accompagnava una visione del sogno…..freddo…Ginny nell’acqua….freddo….Ginny congelata….freddo…Ginny che le chiedeva aiuto….freddo….freddo…freddo. Riprese a correre con più foga mentre il suo cuore batteva nel suo petto minacciando di esplodere, le sue parole le risuonavano in testa accompagnate dagli occhi sconvolti dell’amica e dai sensi di colpa, doveva trovarla, doveva chiederle scusa, dirle che le voleva bene e che aveva bisogno di lei.

La rossa emise un sospiro tremolante e si sdraiò su di un fianco, sopraffatta dalla stanchezza ma ancora sveglia, sentiva il torpore salire dalle gambe al petto e il suo battito farsi sempre più lento, più sofferto…in mente le balenò il viso di Hermione, l’immagine della sua amica che correva verso di lei, doveva dirle che la perdonava, che le voleva bene e che non le importava di quello che lei le aveva detto, s’impose di resistere ma, dentro sapeva che non ce l’avrebbe fatta. Con un ultimo sforzo allungò la mano verso il manto di neve che pareva un foglio e chiuse gli occhi dal dolore….

Correva, oramai c’era vicina, se lo sentiva….Hermione colpiva qualsiasi bersaglio le si parasse davanti, decisa a raggiungere la sua meta in tempo; il corvo emise un suono simile ad un lamento e il cuore della bruna saltò un battito…scostata l’ultima fronda si rese conto di essere arrivata tardi. Tardi per chiedere scusa, tardi per lottare, tardi per rivedere gli occhi della sua cara amica illuminati dalla scintilla della vita, tardi per vivere….un grido si levò dalla foresta proibita che giunse alle orecchie di Ron e d Harry. I due si misero alla ricerca delle amiche, ma quello che trovarono fu Hermione, con gli occhi fissi al vuoto, accanto a lei Ginny, visibilmente priva di vita…..nel mezzo, sul foglio di neve che ricopriva lo spazio tra le due, una scritta tremolante….”Ti voglio bene”….

 

Triste lo so, ma è nel mio stile….fatemi sapere che ne pensate, anche solo per dirmi che vi ha fatto schifo! Sul serio non scherzo^^!!! Una bacio e grazie a tutti coloro che hanno resistito fino alla fineXD!

Mione14