Ora piangi davvero, e senza ritegno, e ti afflosci sotto il tuo piangere, simile alla pioggia che batte sui vetri, e tu uno spaventapasseri di quelli di un tempo fra il grano, con la giacca troppo larga per il torace, le maniche troppo lunghe. E la pioggia, lo sai, riduce lo spaventapasseri a straccio.
E pensi che non ti sei mai sentita così sola, tutte le paure del mondo appiccicate alla tua pelle.