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Autore: GreedFan    15/04/2012    3 recensioni
"Durante i temporali, la terra rinasce sotto il chiarore dei lampi.
Sasuke non poteva vederli - non più, almeno, da quando l'amaterasu aveva completamente consumato i suoi occhi. Se il mondo attorno a lui fosse stato qualcosa di più di un'impenetrabile cortina di ombre, avrebbe visto le sue mani smagrite e incanutite dal trascorrere degli anni, compostamente giunte sulla stoffa del kimono grigio, da carcerato, che era costretto ad indossare. Avrebbe visto il reticolo di vene sporgenti e bluastre sotto la pelle sottile come carta di riso, coperta di macchie senili."

I pensieri di un Sasuke anziano che ha ormai perso tutto, tranne la memoria dell'amore.
[Following the Big Damn Table #69, Tuono]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Kaminari

"Time moving slow

The minutes seem like hours

The final curtain call I see

How true is this

Just get it over with

If this is true, just let it be".

Metallica - Ride the Lightning


Durante i temporali, la terra rinasce sotto il chiarore dei lampi.

Sasuke non poteva vederli - non più, almeno, da quando l'amaterasu aveva completamente consumato i suoi occhi. Se il mondo attorno a lui fosse stato qualcosa di più di un'impenetrabile cortina di ombre, avrebbe visto le sue mani smagrite e incanutite dal trascorrere degli anni, compostamente giunte sulla stoffa del kimono grigio, da carcerato, che era costretto ad indossare. Avrebbe visto il reticolo di vene sporgenti e bluastre sotto la pelle sottile come carta di riso, coperta di macchie senili.

E forse il suo viso riflesso, distrutto dall'odio più che dal tempo, sarebbe bastato a spegnere per sempre quell'ultima scintilla di vita che covava nel cuore.

Invece, Sasuke ascoltava i tuoni.

Risuonavano a intervalli quasi regolari, cupi e rombanti come ringhi di demoni sul rumore pacato dell'acqua scrosciante. Immensi, potenti, gli ricordavano battaglie passate, l'impatto del chidori nella sfera di fuoco liquido che aveva messo fine ai suoi progetti.

Gli ricordavano il silenzio assoluto dell'esplosione, e degli occhi di un azzurro doloroso che lo fissavano dagli abissi del tempo.

Quegli occhi.

Oh, se solo avesse potuto dimenticarli. Dalla sua mente era scomparsa la percezione di qualsiasi colore, eccetto quel blu intenso e vivo che lo tormentava in tutti i suoi incubi. Se fosse senso di colpa o semplice nostalgia, Sasuke non avrebbe saputo dirlo.

Si sentiva troppo stanco per il ricordo dell'amore.

Nondimeno, gli fu impossibile impedirsi di chiedere alla pioggia dove fosse Naruto, in quel momento. I primi anni, quando ancora nutriva qualche speranza per la sua liberazione, era andato spesso a trovarlo. L'Uchiha, però, non aveva mai voluto riceverlo.

Poi si era sposato con Hinata, e aveva smesso del tutto di venire. Forse per non destare nella comunità il sospetto che ci fosse un qualche tipo di relazione tra un candidato papabile alla carica di Hokage e un criminale recluso di rango S.

Era invecchiato come uno degli Hokage più conosciuti e amati di Konoha, si era circondato di figli e nipoti; il suo più grande errore era stato fidarsi troppo dei suoi sottoposti. Naruto si fidava sempre troppo della gente.

Quella era stata l'ultima occasione in cui il suo cuore aveva ribollito dello stesso odio che l'aveva animato in gioventù; tuttavia, Sasuke non era forte abbastanza per prendere sulle proprie spalle quell'ennesima vendetta, e non voleva offendere in modo così turpe la memoria dell'unica persona che avesse mai amato.

Aveva imparato a smorzare la rabbia, così come il suono del tuono si dissolve nella bruma.

Lentamente, quel boato era diventato l'unica cosa che gli permettesse di comunicare con un mondo in cui non aveva mai davvero creduto; era la sola manifestazione della natura che riuscisse ad imprimersi con forza nella sua testa.

Tutti i suoi sbagli condensati in un lunghissimo attimo.

Strizzò le palpebre, passandosi le dita fredde sugli occhi. C'era del bagnato sugli zigomi, ed era caldo e appiccicoso più della pioggia.

Il primo singhiozzo venne soffocato dal tuono.









_Angolo del Fancazzismo_

Non so sinceramente perché l'ho scritta.

L'ho buttata giù a scuola, dopo aver chiesto ad un amico di scegliere un prompt della Big Damn Table a caso e lui se n'è uscito con uno di quelli che non avrei voluto fare, ovvero "tuono". Però, visto il tempo di questi giorni e il mio smisurato orgoglio - non potevo mica arrendermi su un prompt così banale - ho scritto la prima flash che mi è venuta in mente.

Ed eccola qua.

Sasuke vecchio è uno spunto che mi intriga molto... mi sono sempre chiesta come si potrebbe sentire guardando indietro una vita come la sua.

Spero vi sia piaciuta ;)

See you soon,

Roby


   
 
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