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Autore: jebbolina    15/04/2012    1 recensioni
Erano passati ben 6 lunghi anni dall'ultima volta che i miei occhi avevano incontrato i suoi.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Six years


Sei anni. Erano passati sei lunghi anni, in cui le nostre vite erano cambiate a tal punto da cambiare noi stesse.
Ero tornata a casa per le vacanze di Natale, anche se avrei preferito rimanere a Roma per finire un lavoro che avevo appena iniziato. Per passare il tempo decisi di andare in centro a comprare qualcosa per la mia ragazza. E dopo tante bestemmie per non riuscire a trovare parcheggio, finalmente lo trovai e mi avviai verso la piazza della città dove c'erano i negozi migliori. Arrivata mi resi conto di aver dimenticato di inviare una mail al mio capo, così, in fretta e furia, presi posto su una panchina e aprì il mio Mac. E fu lì che tutto accadde.
Una ragazza si avvicinò chiedendomi un accendino, mentre io ero intenta a digitare le lettere sulla tastiera del pc. Alzai la testa ed ebbi un momento di shock. La riconobbi subito. I lineamenti del viso erano cambiati lievemente, i capelli erano più corti e l'abbigliamento era certamente cambiato. Non una prola, solo i nostri occhi che non riuscivano a staccarsi l'uno dall'altro. Sentì il mio cuore urlare, i battiti erano troppo veloci e mi sembrava che da un momento all'altro, il mio cuore sarebbe schizzato fuori dal petto. Un'infinità di tempo passò prima che lei si girasse e andasse via senza dire una parola.
Non ci pensai due voltee la inseguì. "Ti prego aspetta" si bloccò appena sentì la mia voce, si girò e mi guardò ancora.
"Perchè?" mi chiese.
Sospirai, guardando il basso "Parliamo.. cinque minuti, non di più".
Dubbiosa sul cosa rispondermi indicò la panchina dov'ero seduta un attimo prima. Tornammo lì e mi accessi una sigaretta tremando. Non avrei mai immaginato di ritrovarmi in una situazione del genere.
"Bè? Parla" mi incitò, con un tono crudo, quasi a farmi intuire che non vedesse l'ora di scappare via da me. Sospirai ancora e finalmente presi coraggio e parlai.
"Quanti anni sono passati? Troppi.. e ti posso assicurare che non è passato un giorno in cui non abbia voluto venire da te e abbracciarti forte. Notti intere ho passato, cercando quel qualcosa che ti abbia fatto dubitare di me. Ho cercato di odiarti, ma non ce l'ho fatta. Dimenticarti era impossibile, perchè tu per me eri veramente importante, eri parte di me, la mia famiglia, la mia casa, il mio porto sicuro, eri quella persona che io non ero risucita a diventare, perchè la vita me lo aveva impedito. Avrei fatto di tutto per te, qualunque cosa. E quando mi hai chiesto di andarmene, l'ho fatto. Volevo solo farti sapere però, che hai una parte dell'anima mia". Mi fermai, perchè non riuscivo più a parlare, le lacrime si erano fermate in gola e se avessi pronunciato un'altra parola sarei scoppiata. Non disse una parola, sentivo solo il suo respiro affannato. Poi parlò.
"Mi manchi" e lì scoppiò a piangere. Senza pensarci su, la tirai e l'abbracciai, la strinsi forte a me e se avessi potuto, non l'avrei lasciata mai. La cullavo a me e continuavo a ripeterle che era tutto ok e che le volevo un bene inimmaginabile. Ma il momento finì, si staccò e si asciugò le lacrime con la manica della felpa.
"Non lo so" disse impercettibilmente
"Cosa?"
"Non so cosa pensare. Non so cosa fare, semplicemente non lo so".
E in quel preciso istante non sapevo neanch'io cosa fare. Ero del tutto sfasata, avevo fin troppe sensazioni, troppi pensieri che mi attraversavano la mente.
"Non è semplice, quello che è successo non è semplice da gestire. E poi coma hai detto tu sono passati tanti anni, possiamo veramente credere che tutto ritorni come prima?"
Era vero, niente poteva assolutamente tornare come una volta. Le nostre vite erano complicate per potersi intrecciare nuovamente. Persi un battito, perchè realizzai che quella era la fine, tutto era stato detto, avevamo messo la parola fine a quella he fu la nostra amicizia. Avevamo bisogno di questo per poter respirare, per poter ricominciare a vivere.
Così sorrisi, le tesi la mano e dissi "Piacere, io sono Sara. E tu?"



NdA: a ognuno la sua interpretazione. Amicizia o amore. Vedeteci voi qualcosa. Mettevi voi nei loro panni. Avete mai perso qualcuno e avete ardentemente voluto riprovarci? Nella mia mente l'ho fatto. Peccato che non sia successo veramente.

   
 
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