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Autore: liamaliks    15/04/2012    7 recensioni
IN REVISIONE.
Una ragazza londinese di sedici anni con un viso che rispecchiava la sua semplicissima personalità avrebbe mai voluto una nuova vita, incontrare il ragazzo perfetto, andare bene a scuola ed essere la figlia che i genitori desiderano? No, non lei.
Ma tutto cambia, no? Un viaggio, uno sguardo, un sorriso, un errore.
Incontrare un ragazzo che le stravolgesse la vita non era nei suoi piani ma... ops, è successo!
-
Iniziò a guardarmi con un sorriso stampato sulla faccia. Ma che cazzo si fissa?
«Hai di nuovo bisogno di aiuto? Questa volta ti è caduto direttamente tutto lo zaino?» mi chiese sogghignando.
«Iniziamo già col piede sbagliato. Volevo solo presentarmi» gli ringhiai contro. Se ci dovevamo conoscere così, allora non volevo avere niente a che fare con lui.
«Be' allora? Me lo dici il tuo nome?»
«Senti stron...»
«Ehi ehi, calma. Scherzavo»
«Anne, Anne Kennedy»
«Piacere Niall Horan! Vuoi sederti, oppure resti lì in piedi a fissarmi?» mi sorrise dolcemente.
Bleah.
«Mi siedo quando voglio, okay? E ora ne ho voglia perciò mi siedo»
«Mh siamo acidine oggi, eh? Che c'è, hai trovato solo dello yogurt scaduto stamattina?»
Stronzo.
Vi prego di non plagiare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo uno.
(La più diffusa malattia degli occhi è l'amore a prima vista.)



Mancava decisamente poco alla fine dell'inverno e come ogni dannata mattina dovevo alzarmi per andare a scuola, maledettissima scuola. Avevo alcuni libri in mano poiché nella borsa non centravano. E certo, no? Devo anche fare più fatica, non basta il peso sulla schiena!
Lo faccio solo per mia madre, studiare e riuscire a prendere un diploma intendo, le voglio bene e voglio renderla felice in ogni modo possibile. Non ero una studentessa modello e odiavo continuare gli studi. Quando mio cugino David è morto e mio padre ci ha abbandonate e cacciate da casa per la sua nuova 'fiamma' ho solo lei, e non ho intenzione di continuare a fare finta che non fosse successo niente. Detesto mio padre con tutto il cuore, non esiste più per me. Avrei voluto che in quell'incidente fosse morto lui al posto di David due anni fa. E' stata una delle persone più belle che mi siano capitate nella vita, lo amavo, e no, non come si ama un fidanzato, ma lo amo come si può amare un cugino, un fratello, un migliore amico. Era l'unico uomo di famiglia a potermi difendere, non avevo fratelli e in lui confidavo la mia fiducia, sapeva tutto di me e mi proteggeva, mi cullava.
Ma da quel giorno non mi fido più di nessuno, non potevo e non volevo. A parte la mia migliore amica a cui voglio un mondo di bene, Wynne, anche lei sa tutto di me, ci conosciamo da due anni, dal secondo giorno in cui mi sono trasferita da Londra a Mullingar, in Irlanda. Penso che lei e mio cugino sarebbero andati subito d'accordo, anzi penso si sarebbero anche innamorati. Lei ha i capelli castani, un po' come i miei, occhi dello stesso colore che però andavano poco sul verde ed è la ragazza più solare, dolce e divertente in questo pianete. La ragazza perfetta per lui, e la migliore amica per me.
Ma Dio non ha voluto così, si è voluto prendere la vita di un meraviglioso ragazzo di sedici anni, rovinando in questo modo anche me.
Improvvisamente alzai il capo e il mio sguardo si incontrò con due occhi color oceano commettendo uno dei sbagli più grandi della mia vita.
Non appena incontrai i suoi occhi, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata. Mi sentivo così tanto debole e le braccia sembravano non aver più forza. Il mio respiro si faceva sempre più irregolare e mi sentii come se venissi cullata dalle onde del mare. Le mie braccia cedettero e a sua volta i libri mi caddero a terra. Cercai di mantenermi calma così da riprendere un ritmo respiratorio regolare. Era successo tutto così in fretta che ci avevo capito poco e niente, e quando rialzai il capo vidi il ragazzo correre a raccogliere quei libri caduti e invece io rimasi immobile, non riuscivo a muovermi. Cos'è, ora tutto d'un tratto ti sei incantata solo per degli stupidi occhi?
«Ecco a te» mi disse gentilmente.
«Grazie» riuscii solo a dire, balbettando. Oh ma per favore Anne!
Subito dopo lui si volatizzò, lasciandomi sola con in mano i libri e una faccia da deficiente.
Arrivata a scuola ero ancora scossa da ciò che avevo visto, forse sono pazza perché per un secondo li rividi in quel corridoio.
Com'è che adesso avevo la necessità di dover rivederli? Non mi è mai interessato nessuno e ora... ora sembra che il cuore mi esca fuori e corra verso quel stramaledettissimo ragazzo.
Ma cazzo, perché non ti svegli, non apri gli occhi e per una volta non ti fidi di qualcun'altro?
Eh, cosa? Chi ha parlato? Chi sei?
Stai parlando da sola, quindi in teoria io sarei la tua coscienza. Piacere sono coscienza. Sai cos'è una coscienz...
Oddio smettila! Non voglio ascoltarti.
Fai come ti pare, ti dico solo di mettere per una volta l'orgoglio da parte e aprirti a qualcuno.
Basta! Dannata bastarda. Farai la stessa fine del grillo parlante se non la smetti!
...
Silenzio. Dio, finalmente.
Porca puttana, il brivido di stamattina non solo mi ha procurato una figura di merda, ma mi fa anche parlare da sola. Come posso essere diventata pazza da un momento all'altro?
E' bastato un solo sguardo per farla ammutolire. Dannato anche lui e i suoi occhi!
«Annie, finalmente!» mi girai. Oh Wynne. «Perchè ci hai messo così tanto? Pensavo mi lasciassi sola anche oggi» continuò.
«Ah wow. Be' grazie eh, sto bene non ti preoccupare» rise. Okay, come faceva a capire che non ero davvero incazzata?
«La dura non ti si addice, sappiamo tutti che sotto sotto a quel cuore di ghiaccio c'è una piccola micina indifesa che cerca amore»
«Eh? I biscotti di stamattina ti avranno fatto sicuramente male»
Guarda che ha ragione.
«No cazzo. Non di nuovo» mi guardò stranita. «Sei sicura che non sono stati invece i tuoi adorati cupcake a fare male a te?» disse mimando con le dita 'i tuoi adorati', eh si perché i cupcake sono solo miei, guai a chi li tocca. Mentre mi girai per risponderle andai a sbattere contro qualcuno.
«Stai attenta ragazzina!»
Lo incenerii con gli occhi e se ne andò via lasciandomi con uno 'scusa' quasi sussurrato.
«Oggi non è proprio giornata» dissi andando spedita verso la classe.
«Mi dici che ti prende Annie?» Annie... Annie...
«Smetterai mai di chiamarmi così?»
«No, ed ora dimmi cosa ti succede» cavolo, non mi va di dirle cos'è successo stamattina, anche perché non ha proprio importanza. E' normale sentire tipo delle martellate nello stomaco, no? Forse dovevo solo vomitare, con tutto quello che ho mangiato ieri sera. Sì, sicuramente dovevo vomitare.
«Stamattina sono andata a sbattere addosso ad un ragazzo e...» se non era importante perché glielo stavo raccontando allora? E perché aveva gli occhi lucidi?
«Che c'hai Wyn?» le domandai.
«Era carino? Bello, figo? Racconta su! Ti piace vero?» oh ma porca miseria!
«No Wyn, no! Perché dovrebbe piacermi un fottuto ragazzo che a malapena mi ricordo com'era fatto! Non mi interessa, e mai mi interesserà, lo sai»
«Ma perché per una volta non ti lasci andare? E se non era importante non me lo avresti detto, c'è sotto qualcosa dimmi, dimmi» grr la odiavo quando faceva così. Sapeva che dopo la morte di mio cugino non mi fidavo più di nessun ragazzo. Anche se non era colpa sua, lui mi aveva lasciata, e chi può dirlo che magari non succederà un'altra volta con qualcun'altro?
«Uff, okay vabene. Mentre ho alzato lo sguardo nel suo mi sono subito paralizzata Wyn, erano gli occhi più azzurri e più belli di questo mondo! Ho sentito subito qualcosa allo stomaco, probabilmente mi stavano risalendo i tachos di ieri sera»
«Aaaaaaaaaaah, ti piace! Ti piace, oddio oddio, quel ragazzo ti piace» no, questo era troppo, basta.
Appena arrivate di fronte l'aula di storia mi fiondai subito all'interno mettendomi all'ultimo banco dell'ultima fila anziché al terzo vicino la mia amica. Ne avevo sentite fin troppe, un'ora senza le sue stupidaggini non mi avrebbe fatto male. Sapeva che quando esagerava su queste cose volevo isolarmi per un po', era normale in fondo, anche se la vidi rabbuiarsi. Forse non voleva dirmele per ferirmi, lo faceva per me, voleva vedermi solo felice ed io per ringraziarla l'avevo trattata male. Ma io sono fatta così, quando non sono d'accordo su una cosa divento all'improvviso fredda ed arrabbiata, ma con lei non lo sarò mai sul serio. Solo una volta è successo che abbiamo litigato per davvero e siamo arrivate a non parlarci addirittura per due mesi. No ma il giorno in cui abbiamo deciso di far pace è stato epico. Mentre io andavo da lei per chiederle scusa lei veniva da me per lo stesso motivo. Quando sua madre mi aveva detto che stava venendo da me corsi così tanto che per poco non finii a terra. Perché perdere un amico è come morire, un amico è tutto. Perdere un amico è come essere senza la nostra amata metà. Non sono da me questi pensieri contorti, ma per lei farei di tutto. Sarei disposta anche ad andare in giro nuda e buttarmi da un ponte. Ovviamente lei non me lo farebbe mai fare, spero.





Arrivò in cortile, era seduto da solo su una panchina, così prese coraggio e si incamminò verso lui.
Arrivata inziò a tremare e a diventare rossa sul viso.
Iniziò a guardarmi con un sorriso stampato sulla faccia. Ma che cazzo si fissa?
«Hai di nuovo bisogno di aiuto? Questa volta ti è caduto direttamente tutto lo zaino?» mi chiese sogghignando.
«Iniziamo già col piede sbagliato. Volevo solo presentarmi» gli ringhiai contro. Se ci dovevamo conoscere così, allora non volevo avere niente a che fare con lui.
«Be' allora? Me lo dici il tuo nome?»
«Senti stron...»
«Ehi ehi, calma. Scherzavo»
«Anne, Anne Kennedy»
«Piacere Niall Horan! Vuoi sederti, oppure resti lì in piedi a fissarmi?» mi sorrise dolcemente.
Bleah.
«Mi siedo quando voglio, okay? E ora ne ho voglia perciò mi siedo»
«Mh siamo acidine oggi, eh? Che c'è, hai trovato solo dello yogurt scaduto stamattina?»
Stronzo.
Continuavano a parlare tranquillamente quando Anne non faceva altro che sorride e guardare Niall come se fosse un angelo caduto dal cielo.
«Hai visto Justin Bieber oppure ti si è paralizzato il viso?» le disse divertito
Lei lo fulminò con lo sguardo, quasi volesse ucciderlo.
«Meno male che avevo detto niente ironismo, eh?»
Lui inizio a ridere come uno scemo, tanto che sembrava un pazzo! All'improvviso suonò la campanella e a malincuore dovettero lasciarsi, ma si diedero appuntamento all'uscita, sembrava non vedessero l'ora di rivedersi.
Le lezioni seguenti di Anne furono davvero inutili perché lei non faceva altro che pensare a Niall.
Erano le 13.00 e finalmente suonò la campanella e, appena uscita da scuola trovò l'amico che l'aspettava davanti alla fermata del bus. Quel giorno insieme, decisero di fare una camminata per conoscersi meglio, i discorsi che facevano potevano sembrare banali a sentirli ma lei non la pensava nello stesso modo anzi, per lei quei momenti erano unici.
Purtroppo Niall arrivò a casa ed Anne dovette salutarlo, lui le stampò un bacio dolce e leggero sulle guance e come immaginava lei per dieci secondi, non capì più niente, ma si riprese.
«Ciao anche a te bellissimo» gli gridò con voce bassa
Le ore seguenti passarono velocemente, quando arrivò sera Anne si collegò su Facebook, guardò le notifiche e poco dopo si trovò una richiesta di amicizia, chi poteva essere se non Niall? La sua immagine del profilo racchiudeva tutta la bellezza di quel ragazzo. La ragazze sentì un rumore strano, segno che qualcuno le aveva scritto, infatti, era la sua migliore amica, Wynne.
«Hkjaouihajhkn» iniziò la conversazione Wynne.
«Ciao anche a te, eh.» rispose Anne continuando con un «Comunque, ho trovato il ragazzo della mia vita e non me lo lascerò di certo sfuggire!».
«E' quel biondino dagli occhi azzurri, vero?»
«Oh sì, come lo sai?»
«Ehi, chi è la tua migliore amica che sta ogni singolo secondo accanto a te, ma quando non c'è ti osserva da lontano? Io, ovviamente! E poi oggi avevamo un appuntamento all'uscita, ma mi hai piantata in asso, così ti sono andata a cercare e allora, ti ho vista che te ne andavi con lui»
«... Ah già, mi ero scordata che dovevamo andare a casa insieme, scuuuuuuuuusa!»
Passò molto tempo quando si resero conto che era tardissimo e decisero di andare a letto, e mentre si stavano salutando, Niall le scrisse qualcosa.




Saaalve ragazzzzze :)
Sono decisamente nuova qui, e spero vi piaccia la mia prima fanfic. Come primo capitolo come vi sembra? C'è subito il primo incontro tra Anne e Niall, aw che dolci ahah, che ne pensate voi di questa coppia?
Per ora non so se aggiungere anche gli altri... forse sì... non lo so.
Anyway, aggiornerò presto, almeno lo spero ahahahah
Alla prossima! xx
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