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Autore: verichan    15/04/2012    2 recensioni
Le vicende di vari personaggi si intrecciano sullo sfondo della misteriosa città di Anderville.
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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JJ


«Quante volte te lo devo dire che non puoi uscire? Piccolo cocciuto.» disse con indulgenza il suo rapitore.

JJ non si fece ingannare dal tono pacato, quel mostro era tutto fuorché paziente.

«Ho visto il telegiornale, mi stanno cercando!»

«Quindi devo toglierti pure il televisore?»

«La mia famiglia mi troverà, la polizia-»

«Basta così.»

Come volevasi dimostrare, il ragazzo fu strattonato per un braccio e condotto nella camera per gli ospiti.

«Non volevo essere cattivo ma tu vuoi proprio farmi recitare questo ruolo, perciò ecco il nuovo accordo: tu non ti muovi da questa stanza.»

«Non puoi farmi questo!»

Ma la porta era già stata chiusa a chiave e non importava quanto la sua forza fosse aumentata dopo la trasformazione, quel pezzo di legno rettangolare non doveva essere normale, come la porta d'ingresso, perché non cedeva di un'unghia.

«Fammi uscire! Fammi uscire!» urlò tempestando di pugni la porta.

«Se continui così ti terrò a digiuno, ti avverto.» arrivò la voce seccata e altezzosa.

A questa minaccia JJ si quietò. Digiunare era impensabile, il suo appetito era diventato ben più esigente di quanto non fosse mai stato. Bastava vedere come i suoi denti affilati erano affondati nel collo delle ragazze che il suo “sire” (così si era definito) aveva portato a casa in quelle tre lunghe notti. Non ricordava bene com'era andata, la memoria si faceva sfocata quando ci ripensava, eppure sapeva perfettamente che non c'era stato tempo per la pietà o il disgusto, una fame insaziabile l'aveva pervaso e non aveva saputo trattenersi mentre una sorta di animale si risvegliava in lui e succhiava il sangue di quelle poverette. Non osava immaginare le conseguenze di uno stomaco vuoto.

«Almeno impari in fretta.»

Sentì dei passi e il rumore di chiavi.

«Io esco. E visto che sono buono, ti porterò uno spuntino, anche se non te lo meriteresti.»

Non rispose.

«Oh, bene, siamo passati al trattamento del silenzio. Continua così, signorino, e la tua vita vampirica sarà ancora più difficile. Stai solo peggiorando le cose.»

La porta principale venne sbattuta con ben poca delicatezza e richiusa a chiave.

Ora solo, JJ tentò nuovamente di uscire, senza successo. Stanco, si voltò e si sedette sul letto che per tre giorni l'aveva ospitato. Non era il suo letto. Il suo letto era a casa sua, insieme a sua madre, suo padre e le sue due sorelle maggiori. Tre giorni fa si preoccupava dell'esame di maturità, adesso avrebbe dato qualsiasi cosa per allontanarsi da quel criminale e riabbracciare mamma e papà.

Pensare che tutto questo era successo per lo spostamento di orario del corso di decoupage di martedì. Perché non aveva ascoltato papà e non si era dedicato ad un normale corso extra curricolare tipo... tipo il corso di cinese invece di scegliere le lezioni offerte dalla biblioteca?

Che domanda sciocca, lo sapeva già il perché: Samantha, la ragazza più carina e dolce della classe. Quando gliene aveva parlato e poi gli aveva chiesto cosa avrebbe fatto lui, si era buttato e con coraggio le aveva detto che ci stava pensando da un po' a quel corso e che se c'era lei si sarebbe iscritto volentieri.

Seduto sul letto con la testa tra le mani, cercò di capire se il sorriso di Samantha ne era davvero valsa la pena.

 

La sveglia sul comodino segnava le 21:56, il criminale di solito era a casa per l'1 o le 2 del mattino. Non c'erano finestre, niente tv, solo un letto, un comodino e un armadio vuoti. Guardando le grucce di metallo per gli abiti si chiese se i film potessero divenire realtà. Ne prese una e piegò il metallo per poi provare maldestramente a far scattare la serratura: poteva anche essere di un materiale speciale, ma la serratura aveva sempre lo stesso meccanismo. Tuttavia, nonostante l'udito soprannaturale ad aiutarlo, era chiaro che il sogno del novellino che apriva le porte con le spille per i capelli era appunto soltanto un sogno.

Sconfortato dal fallimento passeggiò per la camera di quattro metri quadrati, si sedette sul letto, poi si sdraiò per terra. Guardò la sveglia: le 22:41. Fu preso dall'ansia e sentì le quattro pareti soffocarlo. Voleva chiudere gli occhi, pensare ad altro, ma i sensi sviluppati acquisiti di recente non gli davano pace. Udiva il traffico in strada, voci al piano di sotto, di sopra e per il corridoio. La libertà a pochi passi.

Aveva provato ad urlare ma apparentemente nessuno lo sentiva; il suo rapitore gli aveva detto che sforzarsi era inutile, forse l'appartamento era insonorizzato. Non aveva idea di dove si trovasse, sicuramente in un condominio per ricconi visto che la casa era spaziosa e dotata di mobili pregiati. Ma a cosa serviva ragionare su tutte queste cose se non poteva fare niente?

Gli era stato spiegato che cosa era diventato, come era migliorato il suo corpo, la sua immortalità e le sue debolezze, le piccole regole da rispettare, quali altre creature ci fossero in giro all'insaputa dei comuni mortali, della magia e dei suoi mille usi; tutto in linea generale senza scendere nello specifico. Non era stupido, a scuola aveva il massimo dei voti mica per niente; il “sire” voleva incuriosirlo e rendersi indispensabile per la crescita del suo “figlioletto”. Diceva che lo aspettava una sorpresa e che presto il suo compito gli sarebbe stato rivelato. Ma era ovvio che per il criminale lui era solo un animaletto da compagnia, probabilmente l'avrebbe abbandonato al suo destino una volta svolto questo fantomatico compito.

Di nuovo triste, affondò la faccia nel cuscino e pianse sangue.




Note dell'autore
Questo è un progetto secondario basato sull'ambientazione del forum gdr "Anderville gdr" (creato da un gruppetto di menti malate, tra cui io XD). Purtroppo la voglia di ruolare mi è passata del tutto, ma con affetto dedico questi capitoli a tutti gli utenti del forum ^^ (Reddy - qui sarebbe l'autore Theredcrest -, spero ti piaccia! *-*)
Avviso importante: ho solo tre capitoli di questa storia, scritti e completati tanto tempo fa; se, come temo, non riuscirò ad avere tempo/voglia di andare oltre, metterò l'avvertimento "Incompiuta".
Che altro dire... Ah sì: come titolo metterò i nomi dei personaggi, e no, non ci sono solo vampiri e licantropi (che tra l'altro mi interessano poco, non per cattiveria, è solo una questione di gusti u_u).
  
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