Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: 31luglio    15/04/2012    4 recensioni
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Solo buio.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo due - I'll be your Jack.


I due stavano ancora ascoltando la canzone di Céline Dion, due ore dopo la fine del film. Era ormai mezzanotte e la ragazza stava ancora piangendo disperatamente, tra le braccia del biondo, che si stava chiedendo quando avrebbe finito. Ormai la canzone gli usciva dalle orecchie. Gli piaceva, sì, tanto, ma due ore ad ascoltare sempre la stessa canzone erano un po', come dire, pallose. Ma per Ronnie valeva la pena, no?

«Justin?», lo chiamò la rossa, con la voce tremante. Il ragazzo la guardò: i suoi occhi blu erano gonfi, rossi e umidi. In quel momento sembrava la bambina di dodici anni prima che andava da lui in lacrime quando la madre la sgridava per qualcosa. In quei momenti si sentiva importante. Lui aveva sei anni e lei lo sapeva, quindi non avrebbe potuto fare niente, ma andava comunque a farsi consolare da lui.
«Dimmi, Ronnie», le sorrise lui.
«Ci mettiamo a dormire? Sono stanca».
«Ci credo, hai pianto così tanto! Comunque, certo che sì».
Lei abbozzò un sorriso e si alzò, dirigendosi in bagno e tornando in camera una decina di minuti più tardi con addosso un paio di pantaloncini neri e una maglia a maniche corte azzurra. Quello era il suo pigiama, poiché, essendo agosto, faceva piuttosto caldo anche in Canada. Nel frattempo anche il biondo aveva indossato il suo, che consisteva in un paio di pantaloncini da basket blu. Sì, lui dormiva a petto nudo e no, non lo imbarazzava. Sperava di far colpo sulla rossa mostrando il suo fisico, senza sapere che lei moriva ogni volta che lo vedeva senza maglia. Entrambi erano convinti di non piacere all'altro ed entrambi sbagliavano. Era possibile che non se ne accorgessero?
Di solito Justin dormiva nel suo letto e Ronnie in uno dall'altra parte della stanza, ma quella sera entrambi si infilarono in quello abituale del ragazzo. Questa volta Titanic aveva scosso la ragazza più del solito, senza alcun motivo.
La rossa si accoccolò sul petto del biondo, cercando di smettere di piangere. Forse piangeva per il fatto che lui le aveva detto che era la sua migliore amica e lei avrebbe voluto essere qualcosa di più che una semplice migliore amica. Lei voleva essere la sua ragazza, la sua Rose!
«Smetti di piangere, dai», le sussurrò lui, accarezzandole dolcemente i capelli.
«Se solo riuscissi...»
«Sicura che sia per il film, Ronnie?».
Lei annuì, anche se poco convinta, ed il ragazzo decise di non farci troppo caso. Tanto non gli avrebbe mai detto cosa aveva.
La baciò sulla fronte e continuò ad accarezzarla teneramente.
La ragazza si asciugò le lacrime con il palmo della mano. «Sei sicuro che non ti rompa quando piango per quel film?».
«Sono sicurissimo, perché dovrei mentire?».
«I ragazzi, di solito, odiano Titanic», ripeté, come qualche ora prima.
«Ti ho già detto che a me piace. Piuttosto, sei sicura di non aver guardato il film con qualcun altro? Mi sembri paranoica. A me non dà fastidio, se vuoi vederlo con qualcuno che non sono io», mentì.
«Justin, ho guardato Titanic solo con te e lo sai benissimo».
«No che non lo so, Ronnie!», disse, con il tono di voce un po' troppo alto.
«Calmati, Justin. Sei il mio migliore amico» dire quelle due parole le fece male, tanto male «e se ti dico una cosa è quella. Non mi interessa guardare questo film con qualcun altro, non avrebbe senso. Voglio vederlo e l'ho visto solo con te, chiaro?».
Lui non rispose; si limitò a stringerla forte a sé, come per chiederle scusa per aver alzato la voce con lei. La verità era che era geloso, maledettamente geloso. Quel film era il loro film. Come le coppie avevano una canzone – la loro era, appunto, My Heart Will Go On – loro avevano un film. Un film di cui conoscevano tutte le battute a memoria, un film romantico e triste, un film tratto da una tragedia vera, il film oggettivamente più bello della storia.
Il ragazzo chiuse gli occhi, cercando di addormentarsi. Ronnie aveva la testa sul suo petto e poteva sentire il battito del suo cuore. Entrambi desideravano che l'altro ricambiasse e si confessasse, ma questo non sarebbe mai successo. Non senza l'aiuto di qualcuno.
«Mi regali Jack Dawson?», chiese la rossa al biondo, ad un certo punto. Justin sapeva bene che Leonardo era l'attore favorito della ragazza. Non si era mai persa un suo film, ma, chiaramente, Titanic era il suo preferito. Come poteva non esserlo? In quel film Di Caprio era oggettivamente bellissimo; anche un ragazzo doveva ammetterlo. Ronnie aveva passato pomeriggi interi a parlare di lui a Justin: quanto fosse bello, il fisico, gli occhi, il carattere del personaggio di Jack, tutto. Il biondo non si sentiva all'altezza. Era bello? Con un bel fisico? Dei bei occhi? Un bel carattere?
«Non credo di potere, ma se vuoi sarò io il tuo Jack».

















ohohohohoh.
babbo natale mode on.
cento anni fa il titanic era affondato e di 2223 passeggeri in vita ce n'erano solo 700.
siete tristi? io sì.
avete visto titanic in 3D? io sì, l'ho visto pure ieri sera.
lo guarderete stasera? io sì.
detto questo, ringrazio di cuore le cinque belle donne che mi hanno recensito.
non me l'aspettavo, grazie mille.
vi piace questo capitolo? a me non tanto.
anyway, ora vado.
love u,
andreah.

   
 
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