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Autore: Shut the door    15/04/2012    2 recensioni
Dal Capitolo 3:
Secondo te, caro diario? Secondo mi innamorerò di lui?
Però pensandoci bene, forse un po’ mi piace, mi piace toccargli i ricci mentre ci abbracciamo, toccargli le fossette mentre ride, e mi piace come si comporta con me.
Naahhh noi siamo come fratelli, come Tarzan e Jane!
Aspetta... Ma Tarzan e Jane erano innamorati?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti piace Londra? No!

Venni svegliata dal rumore assordante della sveglia, mi sentii accarezzata dal sole, pur essendo inverno.
Mancano pochi giorni a Natale e per il 25 dovrò andare con la mia famiglia in Inghilterra dai miei nonni, pur con malavoglia.
Dovrò lasciare i miei amici, perché quei miei maledetti genitori dopo le feste mi lasceranno in quella casa di vecchi per chissà quanto tempo “ Solo per qualche settimana, solo fin quando si sistemerà tutto” mi ripetono.
Ecco, loro stanno per separarsi, lo so.
Sono mesi che litigano sempre e spesso mettono in mezzo anche me, senza una motivazione, solo perché non riescono a capire che non devono farsi trascinare dai loro problemi per poi lasciarli a dosso alla loro figlia 16enne.
Ho provato tanto tempo per convincerli a farmi portare la mia migliore amica Daniela con me, ma niente, non vogliono, dicono che “sarebbe solo una distrazione in più, ti dobbiamo far RINASCERE, ti devi togliere tutti i tuoi problemi di dosso”, questo dicono, come se per me fosse semplice lasciarla e trovarmi nuovi amici.
 
23 Dicembre.
Sto facendo le valigie, staserà partirò per la mia nuova casa, se così si può definire.
Comunque non mi sono ancora presentata.
Mi chiamo Chiara ho 16 anni e vivo a Salerno, in Campania.
Sono una ragazza che non si preoccupa tanto del vestire o dei trucchi.
Quasi tutti i miei amici sono maschi, con i ragazzi riesco a legare più facilmente che con le femmine.
Questo sarà una specie di diaro, e cercherò di scrivere tutti i giorni, o quasi. Sarà la mia storia, la mia vita, le cose belle e le cose brutte. Tutto.
Non tralascerò nulla, tutte le mia emozioni le scriverò qui dentro e poi che più?
-Ti muovi o no?!- Com’è dolce la mia mammina è?
-Arrivo.-
-Hai fatto la valigia? Hai preso tutto? Sicura? Andiamo? Muoviti!-
-Si, Si, Si, No!-
-Tesoro, dai fra 20 minuti c’è l’aereo- Dice nel modo più tranquillo del mondo mio padre.
-Vabbè-
 
24 Dicembre
Sono le 5 di mattina, e sono ancora in aereo, stupendo ._.
-I passeggeri sono pregati di allacciare le cinture. Stiamo per atterrare.- Sento dire da una voce abbastanza metallica.
Eccomi qui. A Londra. La città più bella del mondo che mi rovinerà l’intera esistenza.
Appena scendiamo vedo la mia “cara” nonnina che ci aspetta con affianco un ragazzo abbastanza riccioluto, ma non riesco a capire chi sia, se l’ho già visto da qualche parte o no.
-Nipotina mia! Quanto mi sei mancata!-
-Ciao nonna…-
-Anna, non come và la vita, figliola?- dice mia nonna alla mia cara mamma.
-Bene, mamma.-
-Su andiamo a casa-
Mentre andiamo verso la macchina la nonna si avvicina verso di me.
-Chiara, lui è Harold, è il mio vicino di casa, anche lui ha 16 anni.
Viene spesso a casa a farmi dei lavoretti, quindi vi vedrete spesso-
-Piacere, Harold, ma chiamami Harry.- dice il ricciolo.
-Chiara e chiamami come ti pare.- dico in modo freddo.
-Va bene…- dice, sembra che l’abbia lasciato senza parole.
Wow, da quant’è che sono così fredda con i ragazzi?
Non mi era mai capitato. Fino a oggi.
 
Arriviamo davanti a una graziosa villetta a 3 piani.
Entriamo.
Nel primo c’è il salotto, cucina, sala da pranzo e un bagno.
Nel secondo, due stanze da letto matrimoniali e due bagni.
E il terzo è più come un piccolo appartamento anche con una mini-cucina. Abbastanza carino.
-Cara, questo piano sarà tutto tuo, visto che rimarrai qui per un po’- dice nonna rivolta verso di me.
-Wow! Grazie a nò!- dico, vedo quell’Harry che mi guarda in modo strano. Ho parlato in italiano, anzi in Napoletano.
Bene, non solo mi avrà preso per una maleducata per prima, ora mi avrà visto anche come una pazza.
Non potevo cominciare meglio! ._.
-Ehm… meglio che io vada, ci vediamo lunedì Ruth!- dice Harold.
-Certo ragazzo.-
-Ciao… Harry!- dico.
-Nonna posso andare a fare una doccia?-
-Certo vai, prima stanza a destra, terzo piano.-
Prima stanza  a destra, prima stanza a destra… Eccolo!
Mazza, abbastanza spazioso, solo la doccia occupa metà bagno!
Esco da lì dentro forse dopo circa un’oretta.
Mi asciugai la mia lunga massa di capelli biondi che arrivano fino al fondoschiena, indosso un paio di shorts bianchi, una canotta nera e le mia amate converse rosse.
Visto che erano le 11.oo e non avevo voglia di uscire, estrassi dalla mia gigantesca valigia, il mio amato flauto, fluato traverso e iniziai a suonare canzoni napoletane (?)
Lo so, sono pazza.
Ma mi mancava già Salerno.
Dopo circa due ore in camera, scendo e urlo per tutta la casa che uscivo a fare un giro per Londra.
Ma prima chiesi in quale casa abitasse Harry a nonna e mi disse nella casa di fronte.
Non sembrava molto simpatico, ma visto che non avevo nessun amico avevo pensato di chiedergli di fare una giro. Per diventare amici.
Uscii di casa e corsi verso la casa di fronte. Molto simile alla mia.
Bussai e aprii una ragazza dai capelli castani, molto simile ad Harry, forse era la sorella.
-Ehm… c’è Harry?- dico
-Si, ora te lo chiamo, un secondo-
Dopo un paio di minuti riaprono la porta e stavolta era Harry.
-Hei..Chiara!?-
-Ciao. Visto che non conosco ancora nessuno e neanche la città,
ti va di accompagnarmi a fare un giro?-
-Okei.- Rispose subito, non ci ha pensato manco un secondo.
Esce da casa sua urlando qualcosa a sua madre ma non ho capito cosa, visto che non sono così brava in inglese.
-Allora, dove mi porti?- chiesi
-London Eye?-
-Va bene-
Eravamo a piedi quindi parlammo molto.
-Allora, sei italiana?-
-Si, non si vede?- dissi in modo vanitoso.
-Oh si, si vede molto.-
-Ma, ma io stavo scherzando!-
-Ohh…- diventò tutto rosso.
-Ehm, siamo arrivati- disse.
Era gigantesca, sembrava molto più piccola in foto.
Ma io soffro terribilmente l’altezza.
Coraggio Chiara!
-Dai, saliamo!-
Mi spinge verso l’entrata di una capsula.
-Va b-bene- dissi balbettando dalla paura.
-Quanto tempo dura il giro qui sopra?- chiese.
-Mezz’ora-
-Bene…-
-Allora, come ti stai trovando qui?-
-La verità?-
-Si.-
-Male.-
Dopo queste quattro lettere rimase in silenzio senza spicciare parola.
-Che hai? Un gatto ti ha mangiato la lingua?- chiesi.
-Gatto? Dove?-
-Sulla tua testa.-
Iniziò a toccarsi la testa per cercare quel gatto. Era troppo divertente. Iniziai a ridere come una pazza.
-Deficiente! E’ un modo di dire!-
-Lo sapevo! U_U- disse diventando rosso.
-Si, certo.-
Il giro finì e mi portò anche da StarBucks.
-Per me un frappuccino- disse Harry.
-Per me un mocaccino.-dissi
Arrivati al tavolo Harry iniziò a cantare una canzoncina.
-Moca, Moca, Mocaaaaa.
Viva la moca, la moca, viva la mocaaaaaa.-
-Tu sei malato- mi venne da dire.
-Ma grazie, quanto se dolce!-
-Lo so, lo so.-
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Salve a tutti,
questa non è la mia prima FF ma è quella che mi piace e che mi rispecchia di più rispetto a tutte le altre.
Spero vi piaccia, per favore R-E-C-E-N-S-I-T-E! 
Con amore, La vostra Jane.

  
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