Premetto che è la prima (e probabilmente ultima) volta che mi cimento a scrivere una fic su una soap opera.
Si tratta di una fan fiction su Tempesta d'Amore nel mio caso, una soap opera che va in onda su Rete 4 e che piace un sacco a mia madre. Infatti la fic l'ho scritta apposta per lei :3
La fic è ambientata nella 6° stagione (Robert Saalfeld/Eva Krendlinger) e racconta di un evento molto speciale che il caro protagonista maschile, per ragioni ignote, si è completamente dimenticato.
Buona lettura!
►Sturm der Liebe © Bea Schmidt.
Alles Gute zum Geburtstag!
Era primavera
e un luminoso sole brillava su Monaco di Baviera e soprattutto su quel
lussuoso albergo immerso nel verde chiamato Fürstenhof. Tutto
procedeva per il verso giusto, Alfons accoglieva i clienti con un
sorriso e molta cordialità mentre Peter portava le valigie
di questi nelle varie suite senza accusare il minimo segno di
stanchezza nonostante ci fosse il pieno. In
cucina… beh, lì c’era il caos
più totale.
Da quando Robert e André si erano ritrovati a dover
collaborare forzatamente nessuno sapeva più cosa fare o chi
ascoltare. Hildegard con un’infinita dose di pazienza cercava
di sistemare la situazione cercando di far concordare i due. Peccato
che entrambi avessero una testa dura quanto il cemento armato, quindi
l’impresa della donna sembrava impossibile agli occhi di
tutti.
«Tu sei pazzo! Dobbiamo pensare ad un menù di
cucina francese per la serata, chiaro?»
«Cucina francese? Ma mi prendi in giro?! Siamo in
Germania!»
«Dobbiamo preparare delle portate deliziose in tavola, non mi
sembra il caso di presentare la solita minestra!»
«Allora cuciniamo all’italiana! O hai intenzione di
cucinare lumache
a dei finanzieri?!»
Era ormai mezz’ora che discutevano senza che uno dei due
desistesse dall’appoggiare una tesi completamente
contrastante con quella dell’altro.
«Ah, se ci fosse Laura… almeno potrebbe prepararmi
una cioccolata calda con i fiocchi per non farmi pensare a questi due
muli per un po’…»
Esclamò la Soonbichler, mentre cercava una tazza per la
cioccolata in bustina che voleva prepararsi.
«Salve a tutt-Ma che sta succedendo?!»
Era entrata una ragazza e cordialmente aveva cercato di salutare, ma
dovette interrompersi nell’abbassarsi per non ricevere in
testa la padella tirata da Robert, seguita subito da un pentolino a
pressione. A quanto pare la guerra era diventata anche fisica, ora.
«Oh, Laura! Che bello vederti!»
«Salve Hildegard! È un piacere rivederla anche per
me! Comunque… che sta succedendo?»
«Nulla, solo che tuo fratello e André a quanto
pare hanno intenzione di uccidersi solo perché non sono
d’accordo sul menù di questa sera… sai
come sono fatti, no? Robert è sempre stato una testa calda,
ma adesso ha trovato pane per i suoi denti! Ma che ci fai da queste
parti? Non dovresti essere a Vienna, nella tua pasticceria?»
«Beh, visto che oggi è il compleanno di Valentina
volevo prepararle qualcosa e consegnargliela di persona… sai
che ho sempre odiato spedire freddi pacchetti da uno stato ad un
altro»
Appena Laura fece il nome della bambina, Robert si
paralizzò, il tegame ancora tra le mani e pronto ad essere
lanciato verso lo zio.
«V-Valentina? Mein
Gott, me ne ero dimenticato! Oggi è il
compleanno di Valentina!»
Esclamò il ragazzo preoccupato, la sua bambina quel giorno
festeggiava il suo primo anno di vita e lui se ne era dimenticato! Ah,
se solo Miriam fosse stata ancora in vita gli avrebbe fatto una lavata
di capo da far prendere i brividi persino alla povera Sybille che era
dovuta crescere con una madre pronta a rimproverarla persino per la
posizione dei suoi piedi.
«E adesso che facciamo? Io ancora non le ho fatto un regalo,
non è certo un comportamento da bravo zio!»
«Non sei suo zio!»
«Fa lo stesso.»
«Perché… non le prepariamo una torta?
Tanto sappiamo quali sono i suoi gusti preferiti, quindi la faremo
sicuramente sorridere! Inoltre con la nostra esperienza il risultato
sarà eccezionale!»
Hildegard non sapeva
quanto si stesse sbagliando.
«VOI DUE! Le uova servono per il Pan di Spagna, non per
tirarsele addosso! E… Hildegard, non pensavo di doverla
rimproverare… ma quante volte le avrò detto che
la crema pasticcera si mescola in senso antiorario?»
Laura era emotivamente distrutta. Altro
che cuochi stellati, quei due erano un impiastro! E la
signora Soonbichler a forza di riprenderli e cercare di fare da paciere
non faceva altro che confondersi… di quel passo non
sarebbero mai riusciti a preparare la torta in tempo per la festa
organizzata da Werner e Charlotte.
«Smettila di fare la maestrina e pensa per te, Laura! Sbaglio
o è ben 3 minuti che non mescoli il caramello? Puoi buttarla
quella pentola, ormai!»
Robert era, se possibile, anche più ditrutto della sorella.
Non solo doveva avere a che fare con quell’idiota di
André; ma ora anche Laura e Hildegard, che solitamente erano
impeccabili in tutto ciò che facevano, combinavano un
disastro dietro l’altro. Laura poi… era una famosa
pasticcera, e il caramello era una cosa basilare!
«Ora basta, smettetela! Fate le persone serie per una volta!
Vi ricordate il matrimonio di quell’arpia di Barbara Von
Heidenberg? Lì avete collaborato senza problemi, mi sembra!
Valentina è anche più importante di quella
strega, quindi vedete di fare un buon lavoro o lascio la cucina!»
La donna era sull’orlo dell’esasperazione. Non sapeva se buttarsi
giù da un burrone oppure buttare giù quei due.
Avevano un compito da portare a termine, dovevano mettere da parte i
problemi personali per una volta e lavorare per la felicità
di quella bambina.
« Zum
Geburtstag viel Glück, zum Geburtstag viel Glück! Zum
Geburtstag, liebe Valentina… zum Geburtstag viel
Glück!»
Il coro intonato dai componenti della famiglia Saalfeld
risuonò per tutta la sala, mentre tutti festeggiavano il
compleanno della bambina.
L’indomani avrebbero dovuto ricordare
l’anniversario di una morte, ma dettagli.
«Alles Gute
zum Geburtstag, piccola! Guarda che cosa ti ho
regalato!»
esclamò Eva abbracciando la bambina di cui era la
babysitter, per poi scartare un pacchettino con un libricino di fiabe
intitolato “Die
Abenteuer von Emil Esel Land“ e iniziare a
leggere qualche storia alla piccola utilizzando i pupazzi di Robert che
l’avevano ispirata nella stesura di quelle avventure.
«E adesso… ecco la torta!»
Aveva annunciato Robert entusiasta, nell’annunciare il dolce
al cioccolato e alla crema pasticcera preparato qualche ora prima con
tanta fatica.
«Scommetto che una torta come questa costa un
casino»
Commentò Jacob tra un boccone e l’altro, dopo che
la torta era stata servita a tutti.
E aveva ragione, eh.
Ma la più grande ricompensa per loro non era il denaro che
avrebbero potuto guadagnare sul mercato ma il sorriso felice della
piccola Valentina che, a giudicare da come divorava la sua porzioncina,
aveva davvero gradito il pensiero dei quattro cuochi.