Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: xHazzabitch    15/04/2012    9 recensioni
-Harry,attento!- urlò Julie,scostandosi da me,con un’espressione spaventata sul viso.
Ebbi giusto il tempo di portare lo sguardo sul parabrezza  e vedere una macchina nera coi fari spenti venirci contro,con una velocità pazzesca. Poi il buio.
 
OS basata sul testo di Moments.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Moments.



Erano passato tre mesi,esattamente tre mesi,da quando se n’era andata.
Il suo viso roseo incorniciato dai lisci capelli scuri,le sue iridi azzurre,il suo sorriso allegro,davano colore anche al triste marmo grigio,su cui sporgeva la scritta in argento.  
‘Julie Cohen
21-06-1994   
14-02-2012’

I fiori freschi,colorati,non si addicevano affatto al corpicino che giaceva sotto di loro.
Un corpicino inerme, debole,bianco,o almeno così lo ricordavo dal giorno dei funerali.
Ma l’immagine,che mi compariva di giorno e che sognavo di notte,  era quella della vera Julie.
La Julie timida,dolce,impacciata,simpatica,determinata,forte,a volte maliziosa,dispettosa,bambina.
L’unica cosa che non mancava mai su quel suo viso candido era il sorriso,o meglio i sorrisi. Era capace di utilizzarli in ogni tipo di situazione, quando era felice,triste,offesa,annoiata.
Ma il sorriso che amavo di più era quello che regalava a me, un sorriso da innamorata. Lo stesso che rivolgevo io a lei.
La sua bellezza era unica,qualcosa di indescrivibile,il suo animo era puro,innocente. Avrebbe fatto invidia a quei fiori. Avrebbe fatto invidia a quel sole primaverile che splendeva in quella giornata di maggio. Era per questo che Dio me l’aveva portata via,perché era troppo perfetta,troppo celestiale per stare con dei semplici umani come noi.
Quel cielo era inadatto al mio stato d’animo di quel giorno,anzi di quei giorni.
Da quando se n’era andata,non c’era momento in cui non pensavo a lei. Cercavo di fare di tutto per distrarmi, per ricominciare a vivere come prima,ma non sarebbe mai stato possibile. Perché per essere felice, per sentirmi completo come un tempo,avevo bisogno di lei al mio fianco,e lei non c’era più.
Dovevo farmene una ragione,dovevo accettarlo,me lo ripetevano tutti,ma i ricordi riaffioravano quotidianamente,ogni minima cosa mi ricordava lei.
E alla tristezza,angoscia,vuoto causati dalla sua assenza,si aggiungeva un senso di colpa,di rimorso,che mi stavano divorando vivo. La mia mente era frequentemente occupata dallo stesso pensiero,dalla consapevolezza che il tempo non torna indietro,che ciò che è fatto è fatto,che il passato non può essere cambiato.
Ma io continuavo a torturarmi,mi sarebbe bastato vederla un minuto,un solo minuto,avevo bisogno di chiederle scusa,per non averla salvata, dovevo essere io a morire. Perché il mondo aveva bisogno di una ragazza come lei,piena di carica,pronta a donarti tutto,che poteva renderti felice semplicemente con un saluto,non di un ragazzo inutile come me.
Le immagini di quella notte erano impresse nella mia mente,chiare come la luce.
Troppe volte mi ero svegliato piangendo,con un peso nel petto,che mi faceva respirare faticosamente e rimanere sospeso per minuti con lo sguardo perso nel vuoto,mentre quella scena continuava a farsi spazio nella mia mente.
Continuavo a maledire tutte i santi i giorni quel guidatore ubriaco,che aveva deciso di mettersi in strada nel momento meno opportuno. Proprio quando le mie labbra erano unite a quelle di Julie,proprio quando ero troppo preso dal loro sapore per spostare gli occhi sulla strada buia e deserta.
-Harry,attento!- urlò Julie,scostandosi da me,con un’espressione spaventata sul viso.
Ebbi giusto il tempo di portare lo sguardo sul parabrezza  e vedere una macchina nera coi fari spenti venirci contro,con una velocità pazzesca. Poi il buio.
 
Uscii dal cimitero, che tanto odiavo perché la mia Julie era lì e che tanto amavo per lo stesso motivo. O meglio, il corpo di Julie era lì. Lei continuava a vivere nella mia mente e nel mio cuore.
Cominciai a camminare a lungo,senza una meta,senza una destinazione,senza una direzione.  Il tempo non era mai abbastanza per pensare a tutto ciò che mi opprimeva in quel periodo.
Volevo stare con lei,volevo sentire il suo amore,volevo stare sdraiato accanto a lei,come in passato, quando passavamo intere ore a parlare di noi,della nostra vita,dei nostri progetti futuri. Progetti e sogni distrutti da un destino ingiusto,che aveva separato due corpi e un’anima.
Se solo potessimo avere questa vita per un altro giorno,se solo potessimo tornare indietro nel tempo.
Se solo avessi potuto cancellare quella sera dalla mia,dalla nostra vita, se solo non fossi stato così poco prudente,se  solo avessi potuto salvarla,lei sarebbe ancora qui,con me.
Non sapevo più che fare,continuavo a girovagare per le stradine di Holmes Chapel da ore ormai,il mio giudizio era offuscato,ma di una cosa era certo: non volevo stare senza lei.
Passai accanto ad un ponte e mi fermai a guardare il fiume che scorreva sotto di me.
Avrei potuto metter fine a tutto quel dolore,avrei potuto raggiungerla,chiederle scusa,stare con lei per l’eternità,semplicemente cadendo giù. Il desiderio di rivederla aumentava sempre di più, non era il cervello a farmi agire,ma bensì il mio cuore.
Mi arrampicai sulla ringhiera del ponte,scrutando ogni minima parte del paesaggio che mi stava davanti.
Il mondo certe volte era così meraviglioso, e la vita invece così bastarda,stronza,pronta a farti in mille pezzi quando meno te lo aspetti,dopo averti illuso,dopo averti donato una felicità poco duratura.
Ma se avessi abbandonato questo mondo,sarei stato un codardo, sarei scappato da tutti i problemi e ne avrei solo causati altri alla mia famiglia,ai miei amici,a tutte le persone che mi volevano bene. Avrei provocato solo tutto il dolore che stavo provando io,a chi non lo meritava.
Non sapevo come procedere,che mossa fare,come comportarmi. L’insicurezza faceva parte di me.
Restai molto tempo a contemplare il paesaggio davanti a me,senza muovermi,stando in una posizione abbastanza pericolosa.
- Harry,non farlo- mi consigliò qualcuno. Mi guardai intorno,ma non c’era nessuno. Eppure ero sicuro di aver udito una voce. Era la sua voce. La voce di Julie. Probabilmente stavo diventando pazzo.
-Julie,dove sei?- chiesi al nulla,aspettandomi una risposta,che ovviamente non arrivò.
Quel suono melodico provenuto da nulla aveva acceso in me la voglia di buttarmi giù.
- Harry,ti prego,fermati- mi ammonì di nuovo la stessa voce. Stavolta ero sicurissimo,qualcuno aveva parlato e non nella mia testa.
Davanti ai miei occhi comparve l’immagine offuscata di una ragazza meravigliosa,i capelli scuri le ricadevano sulla schiena,le iridi azzurre brillavano di una luce che mi dava sicurezza,tranquillità,il magnifico sorriso mi assicurava che tutto sarebbe andato bene ,che tutto si sarebbe aggiustato. Il corpicino era ricoperto da una veste bianco perla ed era sospeso in aria.
Era lei,la ragazza che amavo.
Era..un fantasma? Eppure non mi faceva paura,tutto ciò che volevo era che non sparisse,che restasse con me,che si avvicinasse.
- J-julie?- chiesi retoricamente,balbettando per l’emozione che stavo provando in quel momento.
- Si,Harry sono io- mi rispose con la sua vocina fioca e regalandomi un sorriso delicato.
Spontaneamente sorrisi,stavo diventando davvero pazzo. Adesso avevo anche le allucinazioni e ciò mi rendeva felice.
- Harry,ti prego,devi smetterla di comportarti così. Devi ritornare a vivere,come un tempo. Non puoi  continuare a stare così male per me,non devi trascurarti. Devi ricominciare tutto da capo- mi disse l’angelo,o qualsiasi cosa fosse. Forse era il mio angelo custode.
- Io..non ci riesco. E non potrei mai riuscirci senza te- risposi con voce bassa,fu quasi un sussurro.
-Invece si. Puoi farcela e devi farcela. Sei giovane,siamo giovani. Ma il mio posto è lassù,il tuo è qui. Tutto tornerà come prima,solo che io non ci sarò. O meglio,non mi vedrai,ma ti starò sempre accanto. E giorno dopo giorno,mi penserai sempre di meno,tornando alla tua solita vita. Poi mi dimenticherai. Ma noi ci rincontreremo,Harry. In un altro mondo,o in’altra vita- concluse,avvicinandosi.
Cercai di toccarle il viso roseo,ma tutto ciò che riuscii a tastare fu aria e la cosa sembrò divertire la ragazza-fantasma, poiché ridacchiò. Era sempre lei,sempre la stessa,non era cambiata per niente.
- Non ti dimenticherò mai. Voglio chiederti scusa,per essere stato poco prudente,per non aver pensato a ciò che sarebbe potuto accadere,per non averti salvata. Non sono Harry Styles senza di te,Julie. Sei la mia vita,la mia voce,la mia ragione di essere,il mio amore. Non so perché sto continuando a vivere,dato che tutto è diventato uno schifo da quando te ne sei andata. Il mio cuore sta respirando solo per questo momento nel tempo,in cui tu sei qui con me,in cui noi siamo insieme e il nostro amore non fa altro che crescere- finalmente avevo trovato le parole da dirle,prima che mi lasciasse oggi. Anche oggi. Di nuovo oggi.
- Non devi chiedermi scusa per nulla,il destino ha voluto questo. Harry,promettimi che ti riprenderai,che tornerai ad essere ciò che eri prima che me ne andassi,che sarai di nuovo l’Harry di sempre. Promettilo- mi chiese, portandosi le mani al petto.
- Io..io te lo prometto- le assicurai,con poca sicurezza. Ma avrei mantenuto la mia promessa,avrei fatto tutto ciò che mi avrebbe chiesto.
- E devi farlo da subito. E’ arrivato il momento di andare. Non è un addio,ma un semplice ciao. Ti amo Harry,e ti amerò per sempre- furono le sue ultime parole,prima di cominciare a scomparire lentamente.
- No,Julie,ti prego,io ti amo,non puoi lasciarmi di nuovo,resta,per favore!- cominciai ad agitarmi,a sudare,a piangere,non sapendo come farla rimanere,la stavo perdendo di nuovo.
Aprii gli occhi di scatto. Mi ritrovai nel cimitero,sdraiato sulla terra sporca e la prima cosa che vidi furono due iridi verdi scrutare ogni parte del mio viso,mentre mi stropicciavo gli occhi.
- Stai bene?- mi chiese una ragazza con voce delicata. Mi alzai di schiena e mi misi seduto. Era in ginocchio,i suoi capelli,rosso fuoco, le ricadevano sul petto,gli  occhi erano di un verde profondo,come i miei, e le sue iridi brillavano di una luce strana,allegra.
- Si,grazie- risposi,sorridendo,mentre mi rialzavo in piedi,scrollandomi la terra di dosso.
-Piacere Stephanie- mi disse,sfoggiando un sorriso davvero coinvolgente. Sembrò illuminare tutto il luogo macabro. Portai lo sguardo sulla tomba di Julie. Mi sorrideva,mi stava dicendo di farmi avanti,di ricominciare.
-Harry,piacere mio- risposi,porgendole la mano e ricambiando il sorriso.
Avevo fatto una promessa a Julie e intendevo mantenerla.




ciao meraviglie *-*
stavo programmando (?) questa OS già da un bel po',ed ero indecisa sul pubblicarla. o:
penso che scriverò una one-shot per ogni canzone dei 1D e la prossima sarà su 'I wish' :'3
passando alla storia,lo so,è molto irreale e il cimitero è un luogo un po' inquietante per un incontro e.e
Inoltre le parti in corsivo sono parole prese dal testo di Moments,una delle mie canzoni preferite,anche perchè amo Ed Sheeran u.u
spero vi sia piaciuta,un bacione xx

-xHazzabitch.

  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xHazzabitch