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Autore: Allison Argent    15/04/2012    3 recensioni
Cosa succederebbe se i personaggi di Glee fossero dei maghi e frequentassero Hogwarts? E cosa succederebbe se fosse indetta una nuova versione del Torneo Tremaghi?
«Le cose a Hogwarts erano diverse da anni fa, durante l’epoca oscura di Voldemort, i rapporti tra le Case erano molto più tranquilli di quanto i nostri genitori o amici più grandi ci avevano sempre raccontato. Certo, tra noi e i Grifondoro c’era sempre quella scintilla accesa e pronta a prendere fuoco, ma non era mai niente di troppo serio.
Il mio flusso di pensieri si fermò insieme al treno, mi girai di nuovo verso il finestrino e sorrisi: eravamo arrivati.»
{Quick, Quinn POV, altre coppie ancora da decidersi!}
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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#7, nomi
(in cui Quinn e i suoi prodi destrieri buttano i loro nomi nel calice)


Se non altro, eravamo dei ragazzi di parola.
Il pomeriggio seguente facemmo in nostro ingresso nella stanza dove il Calice di Fuoco era stato posizionato, in maniera teatrale; io avevo diretto il tutto.
Misi piede nell’aula per prima, seguita da Puck, con le mani nelle tasche dei pantaloni e la testa alta mentre le ragazze lo guardavano ammirandolo e Santana, con un sorriso di chi la sapeva lunga sul proprio conto. 
Oltrepassai il cerchio magico che circondava il Calice per tenerlo in sicurezza dai ragazzi che non avevano l’età per partecipare al Torneo senza paura, avanzai fino a che non mi trovai con il corpo a qualche centimetro dall’oggetto magico. Con un movimento delicato e aggraziato lasciai cadere il mio nome nel Calice, che emise delle fiamme turbinanti blu quando inghiottì il pezzo di carta. 
Aspettai che sia Puck sia Santana avessero fatto lo stesso e girai i tacchi in direzione opposta da quella in cui eravamo arrivati. 
Sentivo numerosi sguardi che si fermavano su di me, sui miei movimenti, su come camminavo. Alzai un po’ il mento, facendo ondeggiare i miei capelli biondi e lunghi mentre avanzavo. Lasciai cadere il mio sguardo su un paio di ragazzi di Durmstrang che ci stavano osservando, notai che uno di loro fissava Santana, mentre Lauren Zizes, quella grossa, ci studiava attentamente. Nella stanza c’era anche Finn, gli sorrisi leggermente quando lo vidi e lui ricambiò con un’alzata di mano.
Trattenemmo le risate fino a quando uscimmo dal castello e andammo a sederci alla riva del Lago. Era una bella giornata di Settembre e il sole splendeva, c’era solo un venticello debole che soffiava tra i rami degli alberi del grande parco.
«Detto tra noi, non so neanche perché vi do’ ancora retta dopo sei anni.», disse Puck, riferendosi a tutto il teatrino che avevamo messo in piedi nell’aula del Calice.
Mi misi a ridere, e con me Santana.
«C’è da ammettere che è stata una buona performance, hai visto come ci ha guardati la Zizes?», rispose Santana rivolgendosi a me.
«Ho notato di più il ragazzo che ti fissava, Santana.», le risposi allusiva. 
Era un bel ragazzo, ben proporzionato, con i capelli curati e castani. Peccato solo non avesse nessuna speranza con Santana, che rise di gusto.
«Solo tre giorni e l’attesa sarà finita. E allora Figgins chiamerà il mio nome.», disse Puck, con un tono di voce come se fosse fiero di se stesso.
Santana gli fece il verso. 
«Poi finisce che Zizes ti mette a tappeto.», risi di spirito alla sua battuta.
Da quanto tempo non ridevamo così tanto, come quando eravamo bambini? Qualche volta era difficile credere che in tutti quegli anni eravamo sempre stati migliori amici, ma era la verità, fino a che non avevamo cominciato a crescere.
Puck che andava con le ragazze, Santana che capiva da chi era attratta, io che cercavo di raggiungere qualsiasi obiettivo che mi prefiggevo in testa.
Il mattino successivo, andai nella stanza del Calice molto presto. Entrai cautamente e poi mi sedetti su una delle panche distribuite sia a destra che a sinistra dell’aula. Passò qualche manciata di minuti prima che qualcuno arrivasse ed il primo a oltrepassare la soglia della camera fu un ragazzo di Durmstrang, seguito da quel ragazzo di Beauxbatons che qualche giorno prima si era seduto insieme a Brittany al nostro tavolo, a quanto pareva, da come interagivano tra loro, si conoscevano già qualche tempo. 
Il ragazzo con la divisa di Durmstrang non era particolarmente alto, aveva i capelli neri e accuratamente pettinati, le sopracciglia folte e un grande sorriso. Cercai di non farmi notare mentre osservavo quello di Beauxbatons buttare i suo nome nel calice e poi, poco prima di uscire, cercare la mano dell’altro.
Peccato, pensai amareggiata, il moro non era niente male anche se bassino. Probabilmente non avevano neanche fatto caso a me, da quanto erano presi l’uno per l’altro; decisi di rimanere ancora un po’ là e con il passare dei minuti, un numero sempre più alto di studenti affollò la stanza, tra loro anche Finn e la Piattola, che si mise a sedere proprio di fianco a me.
«Rachel.», dissi in tono piatto, fissando il vuoto davanti a me.
«Quinn, so che non accetti il fatto che io e Finn ora stiamo insieme-»
La fermai ancora prima che concludesse la frase.
«Rachel, tu e Finn non state insieme.», lei mi guardò imbronciata, aprendo la bocca ma non producendo nessun suono.
«Finn e io potremmo anche non essere insieme in questo momento ma lo saremo molto presto, quando io sarò eletta come campionessa per Hogwarts nel Torneo Tremaghi e lui si renderà conto del suo amore per me.», disse molto velocemente e a voce bassa, guardandomi fissa.
Inarcai un sopracciglio, non mi sorprendeva il fatto che si fosse candidata.
«Ma non è questo il punto. Il punto è che noi dovremmo essere amiche, Quinn. Sono sei anni che questa stupida faida va avanti, ma perché? Se posso esprimere il mio modestissimo parere, ti farebbe davvero comodo essere amica della campionessa di Hogwarts e futura Caposcuola.»
Mi girai verso di lei, guardandola negli occhi.
«Rachel, apri bene le orecchie perché quello che sto per dire è molto importante.», mi fermai per un secondo, lei spalancò gli occhi speranzosa, annuendo.
«No.», conclusi concisa. 
Lei mise su il suo solito broncio come ogni volta che avevamo una discussione e mi alzai, senza prestarle troppa attenzione.
Prima di uscire, passai di fianco a Finn.
«Dalle stelle alle stalle.», gli dissi scherzando facendolo abbassare alla mia altezza; la Berry sarebbe andata fuori di testa, pensando che stessi cercando di riprendermi Finn, mentre stavo soltanto ridendo con lui.
Lui alzò le spalle e mi sorrise, incamminandosi verso la direzione della nana, mentre io mi diressi verso il parco.
Avevano ragione i Babbani, l'amore è proprio cieco.



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Hello!
Ieri sono andata a vedere The Hunger Games al cinema finalmente,  dopo 20 giorni che è uscito, e ora sono tutta asfedjoawijosme e voglio rileggermi tutti e tre i libri, però questo a voi non interessa :P
Sto cercando di tornare ad aggiornare entrambe le fiction regolarmente, vediamo se ci riesco :) Con questa è facile perché ho già i capitoli pronti... In qualunque modo, dopo questo capitolo la storia si farà davvero più interessante, finalmente si scopriranno i campioni e allora si entrerà nella vera fase del Torneo, mentre questi capitoli erano più un'introduzione!
Quindi, vi lascio qualche spoiler riguardante i campioni:
- uno tra il trio sarà sicuramente un campione per Hogwarts
- abbiamo già incontrato tutti i campioni, tranne uno
- il nome dell'ultimo campione sarà rivelato nel capitolo successivo, ma si indovinare chi sia da questo capitolo
Sono excited di farvi leggere il prossimo capitolo! 
Abbracci
-Aria
   
 
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