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Autore: Debby Malfoy    11/11/2006    2 recensioni
" Tu non pensi a quello che vorrebbe tuo figlio. Ma, in fondo, chi ci pensa? " L'ostilità di Draco verso Lucius. RECENSITE!!!
Genere: Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GIUDIZI UNIVERSALI

Troppo cerebrale
Per capire che
Si può star bene
Anche senza complicare
Il pane.

Lo ammetto. Sono stufo. Stufo di questa mia vita, senza scelte. Mi sento un burattino, il burattino di una vita, di giornate che non mi appartengono.
Lo capisci, padre, che non voglio seguire la tua strada?
Ho la possibilità di vivere una vita, senza difficoltà, di farmi una famiglia…ma no.
Tu non pensi a quello che vorrebbe tuo figlio. Ma, in fondo, chi ci pensa?

Ci si spalma sopra
Un bel giretto di parole,
vuote,
ma doppiate.

Sembrava così facile, per te, parlare: < Un giorno diventerai grande. Il prediletto del Signore Oscuro. E, allora, potrò finalmente dire di essere orgoglioso di mio figlio. Mentre tu, potrai essere fiero del nome che porti. Fiero di essere un Malfoy. >
Già…ti sei mai chiesto se io voglio essere quello che sono?
Figuriamoci; chi non vorrebbe essere un Malfoy?

Mangiati le bolle di sapone
Intorno al mondo
E, quando dormo,
taglia bene l’aquilone!

Quante vite avrai distrutto, tu, Lucius Malfoy? Tante. Troppe.
Quanti sogni, quante speranze, quanti desideri spezzati.
Ma non solo quelli degli altri; anche i miei.
Non sono più in grado di sognare. Sono freddo. Vuoto. Incapace di amare.
Così come hai creato tuo figlio, allo stesso modo l’hai ucciso.
Non nel vero senso della parola, intendiamoci…non penso lo faresti mai.
Altrimenti, come si realizzerebbero i tuoi sogni di gloria?
Io sono vivo e vegeto. Fisicamente. Ma, da ormai molto tempo il mio cuore ha fatto crack. Un danno irreparabile.

Togli la ragione,
lasciami sognare,
lasciami sognare in pace!
Liberi com’eravamo ieri,
dai centimetri di libri sotto i piedi,
per tirare la maniglia della porta
e andare fuori!

Per non parlare dello studio…notti e notti passate sui libri, perché, come dicevi tu, solo studiando potevo diventare grande. Un uomo. Anche se non ho mai capito cosa tu intendessi per uomo.
Hai bruciato le mie tappe.
Non mi hai fatto vivere la mia vita, come avrebbe, invece, fatto un qualunque altro genitore che si possa definire tale.
Non mi hai fatto vedere il vero mondo; meraviglioso, a quanto ho sentito dire.
Mi sarebbe piaciuto molto poterlo vedere…ma ormai è troppo tardi.
Così come è troppo tardi sognare. Mi è sempre stato proibito. Dicevi sempre, che solo i deboli perdono il loro tempo a sognare. Io non credo. Ma la mia opinione non conta, giusto?

Come Mastroianni anni fa,
come la voce guida la pubblicità,
ci sono stati dei momenti intensi
ma li ho persi già!

Non voglio sembrare la solita vittima, che vive una vita da infelice incompreso. No.
Perché nella mia vita ci sono stati anche dei momenti di intensa felicità. Anzi, solo un momento. Con lei. L’hai uccisa, perché non era un mangiamorte, non era un essere strisciante come te…però era una Weasley. Questo diceva tutto.  Un Malfoy non può amare una ragazza del genere. E, così, l’ho persa. Per colpa tua. Ed ecco, il famoso crack del mio cuore, il danno irreparabile.

Troppo cerebrale
Per capire che
Si può star bene
Anche senza calpestare il cuore!
Ci si passa sopra
almeno due o tre volte
i piedi, come sulle aiuole!


Che bisogno c’era, padre, di fare tutto ciò? Preferivo morire. Di gran lunga, preferivo morire.
Perché…si può definire vita, una vita senza amore?
Una vita da lupo solitario?
Certo! E’ la tua vita! Una descrizione perfetta della tua stupidissima vita!

Ma, almeno, tu dedichi tutta l’anima nel servire il Signore Oscuro, nella realizzazione personale. Io no. A me, non importa di niente. Di niente…e di nessuno.
Ti rendi conto di quello che hai fatto? Hai calpestato i miei sentimenti, non una, ma infinite volte. Ma niente. Continui a dormire tranquillo la notte, come se niente fosse.

Leviamo via il tappeto
E poi mettiamoci
Dei pattini per
Scivolare meglio sopra l’odio!
Torre di controllo, aiuto,
sto finendo l’aria
dentro il serbatoio!

Così, ho buttato via il mio cuore…e…sono andato avanti. Sì, avanti.
Nessuna vendetta, nessuna ripicca. A cosa servirebbe mettermi ai tuoi livelli?
Dio, mi sento soffocare. Sono avvolto dal male, dall’odio, dal buio.
Ogni volta che ti sto accanto, mi sento colpevole. No, non ti odio. Ne sono certo.
Io non sono capace ad odiare. Penso che questo valga per tutti…per tutti quelli che hanno conosciuto l’amore.
Si dice che l’odio sia ancora più grande. Perciò, non ci credo. Nulla è paragonabile all’amore per Ginevra.
L’odio non esiste.

Potrei, ma non voglio,
fidarmi di te!
Io non ti conosco
E in fondo non c’è
In quello che dici,
qualcosa che pensi,
sei solo la copia
di mille riassunti!
Leggera leggera , si bagna la fiamma,
rimane la cera e non ci sei più.

Forse, sarebbe stato più semplice seguire la strada che mi era stata predestinata.
Avrei risparmiato innumerevoli vite, distrutte inutilmente.
Ma non avrebbe avuto senso seguire il nulla; sono certo che tu non capisci quello per cui combatti, i valori che affermi.
Hai solo scelto il sentiero più facile. Per paura. Per codardia. E, piano piano, la tua persona è scomparsa. Ora non sei più nulla. Ti sei autodistrutto…com’è strano il destino.
Un assassino che distrugge il suo ego. Ridicolo. Eppure, tu l’hai fatto.

Vuoti di memoria,
non c’è posto per tenere insieme
tutte le puntate di una storia,
piccolissimo particolare,
ti ho perduto senza cattiveria.

Non sono uno che si arrende. Ma ora ho preso la mia decisione. Mi sono ucciso. Una piccola maledizione et voilà, prima c’eri, ora non più.
Sarai così triste…i tuoi sogni si sono spezzati. Non diventerò più un fedele mangiamorte, carissimo padre.
Però non mi sono abbassato al tuo livelli. Non ti ho ucciso, come, probabilmente, avresti fatto tu al mio posto.
Finalmente, ho dimostrato al mondo che sono migliore di te!

Mangiati le bolle di sapone
Intorno al mondo
E quando dormo
Taglia bene l’aquilone!
Togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace!
Libero com’ero stato ieri,
ho dei centimetri di cielo
sotto ai piedi!
Adesso tiro la maniglia della porta
E vado fuori!
 
Sono libero. Posso sognare.
E’ bellissimo: mi sento leggero…il cielo è intorno a me, e sotto…il mondo. Tu, con la tua crudeltà.
Ma, quassù, non giunge nulla. Non mi puoi trovare, non mi puoi perseguitare…sono al sicuro. Felice. Libero.

Come Mastroianni anni fa,
sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c’è niente che mi sposta
o vento che mi sposterà.

Farò piovere su quel mondo. Su di te, cadranno gocce amare. Lacrime.
E io, fermo e impassibile, assisterò al tutto. Nulla mi potrà fermare. Non mi farò influenzare da nessuno.

Potrei, ma non voglio,
fidarmi di te.
Io non ti conosco e in fondo non c’è
In quello che dici
Qualcosa che pensi
Sei solo la copia
Di mille riassunti!
Leggera leggera, si bagna la fiamma
Rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei…

Ho fatto bene a non fidarmi di te. Tu non hai scopo nella tua vita. Non sei nessuno.
Sei meno importante di una formica, ma più colpevole del Signore Oscuro stesso…
Non capisci quello per cui combatti. Non comprendi il senso della morte…
Per questo tu non ci sei mai stato. Non sei mai esistito.
E, ora…non ci sei più…


FINEEEEEEE!!!!!! SPERO CHE VI SIA PIACIUTA….LA CANZONE E’ “ GIUDIZI UNIVERSALI ”, DI SAMUELE BERSANI…RECENSITE PER FAVORE!!!! MI FARESTE MOLTO FELICE!!!!! BACI :)
  
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