“ Guarda, ancora quel piccolo mostro!”

“ Già, che orrore! L‘ Hokage non dovrebbe permettere che se ne vada in giro come un bambino qualsiasi! È pericoloso!”

L’oggetto di tali discorsi passava in mezzo alla folla che sembrava ignorare il fatto che potesse sentire le loro parole.

Aveva solo 6 anni, ma a nessuno sembrava importare.

………………

Odiava camminare da solo per strada e vedere gli altri bambini che se ne stavano felici e spensierati insieme alle loro famiglie.

Era mai stato felice lui?

Se lo chiedeva spesso e non riusciva ad associare un solo istante della sua vita a quella sensazione.

Non che sapesse di preciso cosa si provasse, ma era sicuro che se mai lo fosse stato, se ne sarebbe accorto.

Aveva solo 6 anni, ma i suoi occhi ne dimostravano molti di più.

……………

Continuava a camminare e a sentire su di sé gli sguardi contrariati della gente.

Forse sarebbe anche riuscito a sostenerli se solo avesse saputo a cosa erano dovuti, ma nessuno gli diceva niente, cioè, PARLAVANO, e tanto, ma sempre DI lui e mai CON lui.

Era sulla bocca di tutti ma mai faccia a faccia con nessuno.

Dei giorni in particolare non usciva neanche di casa per quanto lo faceva sentire male stare in mezzo a parole sospese per aria, quasi fossero lame affilate lanciate dritte all’altezza del suo cuore.

Aveva solo 6 anni, ed era già  una vittima del mondo.

………………

Dove erano i suoi genitori?

A volte arrivava addirittura a pensare di non averli mai avuti, di essere semplicemente un ammasso di materia che, trasportata dal vento, si era ammucchiata in un angolino dimenticato e che pian piano aveva preso le fattezze di un essere umano, come la polvere che si accumula in una soffitta che nessuno pulisce mai e che assume le forme più svariate.

Se davvero esistevano, perché lo avevano abbandonato?

Perché non erano con lui? Dove erano durante i compleanni o quando iniziava l’anno nuovo?

Dove erano quando la mattina si alzava e mangiava da solo? E la sera, quando faceva buio, e non riusciva ad addormentarsi temendo che un mostro lo avrebbe portato via nella notte?

Forse il problema era che il mostro era LUI.

Non sapeva perché la gente lo definisse così, ma una ragione ci doveva essere, altrimenti l’astio che c’era nei loro occhi quando lo guardavano non avrebbe potuto essere così profondo.

Aveva solo 6 anni e l’unico sentimento che mai gli era stato dimostrato era l’odio.

……………………

Non gli piaceva vedere tutti gli altri stare insieme e innalzare una barriera invisibile ma terribilmente spessa contro di lui; così andava sul tetto di casa sua e guardava il cielo, un azzurro infinito in contrasto con un azzurro ancora più profondo e triste.

In mezzo a quella pace sognava…

Sognava di essere nel palazzo dell’ Hokage, di fronte a tutta la popolazione e venire eletto il ninja migliore del Villaggio, scatenando grida di gioia e ammirazione.

Avrebbe dimostrato quanto valeva a tutti quelli che lo odiavano, ma sapeva che non era un’impresa facile.

Aveva solo 6 anni e aveva capito che nella vita avrebbe dovuto sudare per avere risultati .

……………………

“Naruto smettila di poltrire, l’allenamento è finito da un pezzo! Sei sempre il solito scansafatiche!”

 Naruto si ridestò dai suoi ricordi, che nonostante la distanza nel tempo gli infondevano ancora una sorta di malinconia. Ma il passato è passato, e le cose cambiano.

Aveva già 12 anni, ma  finalmente sentiva che non era solo.

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Che ve ne pare?

È un po’ breve, ma non mi andava di scrivere qualcosa di troppo lungo, ho paura di diventare noiosa!!

Forse scriverò altre one-shot finché penso a come continuare”la bella e la bestia”, sempre che il buon Dio mi dia l’ispirazione!!!^____^

Bacioni

                                                                                                                            natsumi90

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