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Autore: LePereCotte_89    16/04/2012    1 recensioni
Alex è una ragazza a cui non importa di ciò che la gente pensa e si comporta secondo il suo stile di vita. Trascorre una vita serena, esce sempre con la sua migliore amica Angelica. Ma c'è un problema. La sorella, per scelta, ha un fratello che odia dalla prima elementare. Alex sta per ricevere una bella notizia, Angelica e la sua famiglia si trasferiranno nell'appartamento di fronte al loro. Il problema è Matthew, il fratello di Angy. Cosa succederà ad Alex e Matt? La convivenza forzata tramuterò l'odio in amore? Tra battute sconce, insulti pesanti e provocazioni varie, riusciranno a non odiarsi più dopo anni e anni?
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Matt’s pov
 
“Che palle Angy, non lo so!” è tutta la mattina che mia sorella mi martellava con i suoi discorsi, le sue domande, le sue osservazioni e chi più ne ha più ne metta!

“Uff, Matt ma che hai?! Sei strano e incazzoso senza alcun motivo e non osare dire che non sei nevrotico!!” Beh, si ero nevrotico ma non sapevo neanche io perché. Sarà colpa di Alex sicuro, quando sono incazzato o nervoso centra sempre lei. Tanto ora lei non c’è, è a scopare col suo ragazzo… vero?
 
“Basta, mi hai rotto. Io vado a farmi un giro, ci si vede.” Arrabbiato più che mai presi la giacca al volo e uscii di casa. Non sapevo quale fosse la mia meta, ma non avevo più voglia di essere sottoposto all’interrogatorio di mia sorella.
Cosa diavolo mi stava succedendo?!


“Maledizione!” presi una sigaretta, l’accesi e comincia a vagare per le strade sotto il palazzo.
Come se non fossi già incazzato di mio, mi ritrovai una sorpresa davanti.
 
“Guarda guarda chi si vede, i due piccioncini.”
Alex non mi aveva visto, alzò la testa e i suoi occhi castani si inchiodarono ai miei.
 
“Ciao Matt, come stai?” Com’è che era così stranamente gentile? Ora dovevo esserlo anche io.


“Bene, grazie. Ciao Andrea”


“Ciao anche a te Matt!” Quel tipo era molto raggiante… ci aveva dato dentro la stronzetta eh.
 
“Ehi, ci avete dato dentro ieri sera eh?!” Alex mi fulminò con lo sguardo


“Può darsi, ma non sono affari tuoi”


“Ehi, tranquilla tesoro costatavo solo… non ti da pause la ragazza?”
Alex mi guardava con uno sguardo misto tra l’interrogativo e l’incredulo
 
“Cosa intendi?” Il ragazzo sembrava confuso
 
“Dico, con ciò che indossa sotto i vestiti immagino che sia una che davvero non smette. Sei una piccola ninf…”
Alex aveva capito tutto. Aveva capito che mi stavo riferendo a quella sera e che Andrea non avrebbe dovuto saper nulla. Mi incenerì, letteralmente, con lo sguardo quando mi interruppe e cominciò ad urlare


“Piantala Matt, okay? Piantala, è mattina e già cominci a rompere i coglioni. Non hai nulla da fare? Ti diverti così? Bravo, sei proprio un uomo adulto.” Si era davvero arrabbiata
 
“Amore… che sta succedendo?” Andrea si voltò verso Alex dubbioso
 
“Nulla lui… è un deficiente.” Il ragazzo tolse il suo braccio dalla spalla di lei per guardarla negli occhi
 
“Cosa intendeva per ciò che porti sotto i vestiti?” Abbassai gli occhi, forse avevo appena creato un motivo di litigio… merda.
 
“Niente tesoro dai, andiamo… ti spiego meglio”
 
“Ok amore, andiamo…ciao Matt…” il ragazzo sembrava perso, confuso.
 
“Ciao Andrea. Alex…” feci un cenno di saluto


“Vaffanculo” ricevetti per tutta risposta. Cominciarono ad incamminarsi, mi si avvicinò e mi disse all’orecchio


“Ti odio” questo faceva male. E non sapevo perché.
Anche io la odio, ci odiamo ovvio, ma ha pronunciato quelle parole con… con puro odio.
Avevo combinato una cazzata, e ora dovevo rimediare.

Alex’s pov
 
No, non lo sopportavo. Me l’avrebbe pagata e anche cara! Lo odiavo, davvero. Era insopportabile anche di prima mattina. Aveva tirato fuori ciò che era accaduto quella sera… era davvero uno stronzo con la S maiuscola. Come diavolo si permetteva di…
 
“Amore, mi spieghi cos’è successo e perché sei così agitata?” Ecco, ora dovevo spiegargli tutto. ‘Fanculo Matt, l’avrebbe pagata cara, molto cara, carissima!
 
“Io nulla solo… vuoi che ti spieghi tutto vero?” O la va, o la spacca.
 
“Quella sera, quando ero ubriaca Matt mi ha ospitato in casa sua. Aveva paura a lasciarmi da sola solo perché sennò sua sorella l’avrebbe ammazzato, tanto ora lo faccio io… ad ogni modo, sono stata a casa sua ed essendo ubriaca mi sono spogliata. Ero in intimo e lui mi ha rivestito. Non è successo nulla, davvero, nulla. Io lo odio e lui odia me, non potrebbe accadere MAI nulla. Andre, tu mi piaci davvero e non penserei mai di farti qualcosa di male o quant’altro.” Espirai e mi sentii meglio. Avevo paura della sua reazione…
 
“Capisco, ma perché non me lo hai detto subito? Cioè, non me la prendo, ma sai che a me puoi dire tutto. Tu mi piaci davvero Alex, e non voglio rovinare tutto stavolta. Potremmo stare davvero bene insieme sai? Come adesso. Non facciamoci dividere o buttare tutto all’aria per sciocchezze… che ne dici?” Quasi mi mettevo a piangere. E’ possibile avere un ragazzo così fantastico? Forse si, a quanto pare.
 
“Che ne penso? Penso che sia fantastico. Facciamo così, ogni volta che litighiamo facciamo il punto della situazione. Alla fine il rapporto si basa sulla fiducia reciproca. Se c’è davvero fiducia, non ci sono le discussioni. Io ti credo. Tu mi credi?”
 
“Sempre e comunque” disse. Ci fermammo in mezzo al marciapiede e ci baciammo in piedi appoggiati contro una porta. Non c’eravamo per nessuno, i passanti ci indicarono e noi ce ne fregammo.
 
“Dai, torniamo a casa, ho della panna che mi avanza…!” il solito Andrea
 
“Ah-ah e poi sarei io?! Bene, andiamo!” ci dirigemmo verso casa per passare un’altra giornata insieme.
 
Matt’s pov
 
Ero un coglione, cazzo. Perché l’ho fatto? Ma perché la odio, ecco perché. Sì ma allora perché stavo così… angosciato? No, non avevo fatto nulla di male. Anzi, le aspetterà di peggio più avanti. Quella è una strega, ma forse la famosa “serata” doveva rimanere privata per entrambi… questo vuol dire che dovevo chiederle scusa… bel problema, cazzo.
Camminando accompagnato dalle mie solite seghe mentali ritornai a casa.
Questi rumori cos’erano?... No. Non è possibile.
 
-Che cosa cazzo stai facendo Angelica??- ma possibile che qui tutti ci dessero dentro? E mia sorella cosa diavolo faceva con quel tipo??
Adesso lo ammazzo.
 
-Matt… oddio.. io…- Angy raccolse la maglia e i pantaloni, il tipo si rimise i jeans e la camicia. Bello trovare mia sorella in intimo seduta sul tavolo con un ragazzo nudo tra le sue gambe… Adesso gli spacco la faccia.
 
-Tu! Chi diavolo sei? Cosa cazzo ci fai in casa mia?- Gli do fuoco.
 
-Matt! Calmati! Lui è…il mio ragazzo. Scusa, non dovevi tornare più tardi?-
 
-Io torno quando mi pare. E tu rivestiti.- Angy buttò i vestiti all’aria e mi guardò infuriata
 
-Senti bello mio, se non l’avessi capito io mi faccio chi voglio dove voglio, è inutile che fai così. Il tavolo è già stato usato più volte, quindi sta zitto e non lamentarti.-
 
-Angelica… - non sapevo che dire. Mi aveva spiazzato. So che non è più la bambina piccola che gioca con le bambole, ma per me rimaneva sempre mia sorella.
 
-Zitto. Io vado in camera, sei pregato di non disturbare.- prese per mano il ragazzo e se ne andò.
 
-Perfetto, è mattina e ho già fatto incazzare due ragazze. Bene, molto bene. Di male in peggio. A sto punto è meglio tornarmene a dormire per non combinare danni…-
Andai a dormire non avendo nulla da fare. Alle 2 esatte uno squillo del cellulare mi svegliò
 
Drin drin
 
-Chi cazzo è ora?-
 
Ciao bello, ascolta oggi pomeriggio per le 3 e mezza/4 sono lì. So che come me non hai un cazzo da fare oggi, quindi alza il culo che ci inventiamo qualcosa da fare. Ci sono anche Lore e Marco
Ciao cazzone, a dopo!

 
-Ah, ‘fanculo!- mi aveva svegliato quello stronzo del mio amico Jake. Ecco, ora non sarei più riuscito a dormire. Vabbè, tanto alla fine gli volevo bene, che ci potevo fare? Certamente oggi ‘avrei menato come si deve.
Con una faccia molto sveglia mi avvia verso il bagno e mi rilassai per un bel po’ sotto la doccia.
Finito andai in cucina e trovai mia sorella
 
-Ciao- la salutai
 
-Ciao Matt…- dovevo dirle qualcosa
 
-Senti Angy io… mi dispiace. Devo capirlo, sei cresciuta non sei più una bambina, ma rimarrai per sempre mia sorella. Lo sai che ti voglio bene, no?- lei mi corse incontro, mi abbracciò ed io ricambiai.
 
-Anche io stronzo, sappilo.- restammo così per un po’
 
-Dai, vado a cambiarmi che tra un po’ arrivano quei cazzoni…-
 
-Come vi volete bene voi maschi… io sto uscendo, faccio un giro con Tom-
 
-E così.. lui è il tuo ragazzo? Mi sta simpatico.-
 
-Ma se prima volevi picchiarlo a sangue!!-
 
-Lo so ma ho cambiato idea. E’ un maschio, un fratello perciò…-  Mi diede un pugno sulla spalla
 
-Cretino!- ridemmo insieme.
 
-Dai vado a vestirmi, a dopo!- salutai mia sorella e andai in camera a cambiarmi. Stasera sarei dovuto andare a casa di Alex per scusarmi… glielo dovevo, dannazione.
 
Dlin dlon
 
-Oh coglione apri la porta, siamo noi!- sentivo in lontananza le urla di Jake. Andai ad aprire.
-Oh Matt bella, come stai?- Diedi il pugno a Lore, colui che aveva parlato, e salutai gli altri due allo stesso modo.
Andammo in camera, Jake si buttò sull’letto e con la sua solita finezza disse
 
-Oh Matt, cazzo facciamo di bello?-
 
-E io che ne so, stavo dormendo fino a poco fa!-
 
-Vabbè, intanto che troviamo qualcosa da fare io mi accendo una sigaretta, ti spiace?-
 
-No ma va, tanto in casa per ora ci sono solo io. Anzi Marco fai una cosa, danne una anche a me.- una sigaretta ogni tanto non faceva mai male
 
-Oh stronzo, inserisci la password al pc che metto un po’ di buona musica- il simpatico Lore aveva già accesso il mio portatile per mettere un po’ di musica.
Il quel momento sentì suonare il campanello. Mia sorella aveva le chiavi, allora chi era…?
 
Alex’s pov
 
-Sì, sì ho capito… ah-ah ma smettila! Sì certo…. Dai vado, un bacio tesoro!- misi giù ad Andrea. Ero appena tornata a casa e già avevamo parlato al telefono per mezz’ora… mi trovavo davvero bene con lui.
In quel momento però squillò il telefono di casa
 
-Pronto?-
 
-Ciao Alex, come stai?-
 
-Bene mamma, tu? Ti serve qualcosa?-
 
-Bene bene e…sì. Ascolta, a casa dei Morgan l’altro giorno ho lasciato il caricabatteria del cellulare che avevo prestato alla madre di Matt, non è che potresti andare a prendermelo? Tra poco dovrebbe passare tuo padre, glielo dai al volo che poi deve scappare al lavoro, così me lo porta in ufficio…- No. A casa di quello no. Non di nuovo, non dopo stamattina!
 
-No. Mamma, no. A casa di quello non ci vado!-
 
-Dai non fare la nevrotica, non ti costa nulla!-
 
-Sì che mi costa e non sono nevrotica! Scusa, ma non può andarselo a prendere papà?-
-Non fa in tempo, poi deve correre a lavoro! Dai fammi un favore-
 
-Uff… va bene. Ci sentiamo, un bacio!-
 
-Ciao tesoro, grazie mille!- Se certo, quando fa comodo a lei mi ringrazia!  Ora sarei dovuta andare da quello stronzo… vabbè.
Stavo per uscire di casa quando mi accorsi di una cosa.
 
-Merda! Come sono vestita?!- Avevo addosso degli shorts molto corti e una canotta a pancia di fuori. Faceva caldo, e tanto ero in casa nessuno mi vedeva… e poi scusa cosa mi importava di come mi vedesse quello? Sarei uscita così, e se gli dava fastidio cavoli suoi.
Chiusi la porta e andai da lui.
Suonai.
Lui mi venne ad aprire
 
-Alex?? Cos…-
 
-Non parlare. Sono venuta perché a mia madre serve il caricabatteria del cellulare che a prestato alla tua. Sai dov’è?- non l’avrei fatto parlare e non avevo voglia neanche di vederlo in faccia dopo stamattina, ma mi serviva quel maledetto caricabatteria…
E poi per tutto il tempo che parlava mi continuava a fissare dalla testa ai piedi con sguardo… affascinato?! Ma che diavolo aveva da guardare quello? Ogni minuto che passava mi faceva innervosire.
 
-Io… non lo so. Credo sia di là, entra.- mentre entravo notai che continuava a guardarmi il fondoschiena fasciato solo dai quei mini pantaloncini. Bene. Ora l’avrei malmenato. Però vabbè, era un maschio e potevo capirlo, ma se continuava mi sarei girata e gli avrei tirato un pugno.
 
-Ehi Matt, chi era che aveva suon… porca puttana- e quello chi era? Ad ogni modo, a differenza di quel troglodita io, essendo educata, mi presentai
 
-Piacere, sono Alex. Scusa il mio abbigliamento, pensavo di trovare solo il cazzone dietro di me- Lo sapevo, avrei dovuto cambiarmi.
 
-No tranquilla, a noi non dispiace affatto!- un altro ragazzo, molto carino tra l’altro, si presentò alla porta. Aveva i capelli biondi e gli occhi castani. Era alto e molto scolpito. Aveva anche quel non so che, il quale gli dava molto fascino, ed era anche simpatico.
 
-Jake, finiscila.- Lo stronzo parlò. Sembrava infastidito… bah, non me ne fregava molto di ciò che pensava lui.
Altri due ragazzi entrarono, ed uno molto educatamente tirò un fischio
 
-Ehilà bellezza! Non sapevo che Matt avesse deciso di dare una svolta a questo pomeriggio!- Ah, simpatico però. Se fossi stata una ragazza normale gli avrei tirato uno schiaffo, invece sapevo che dovevo prenderlo come un complimento e risi un po’.
L’altro ragazzo di fianco a lui gli tirò una gomitata.
 
-Lore sei un coglione! Piacere, io sono Marco- e si presentò. Era un ragazzo per bene d’altronde. Peccato che frequentava certa gente come Matt…
 
-Allora, non volevi il caricabatteria??- Ah, faceva anche lo scocciato il signorino?!
 
-Senti bello mio, non parlarmi così, dopo ciò che hai fatto questa mattina dovresti solo tacere!- già ero nervosa di mio con lui per ciò che aveva fatto, non gli avrei perdonato più nulla
 
-Cosa vuoi? Ho solo detto la verità-
 
-Oh oh, qui si sta per scatenare qualcosa… vado a prendere i pop corn!- questo doveva essere il ragazzo che prima ha preso una gomitata, Lore.
 
-Brutto pezzo di merda, non dovevi permetterti di dirlo!! Doveva rimanere tra noi!- ok, ora si stava scatenando una di quelle nostre litigate epiche.
Non provocatemi quando sono già arrabbiata di mio.
 
-Ragazza molto fine vedo… interessante… questa cosa potrebbe essere meglio di un porno!- sempre Lore
 
-Stronza, vedi di stare calma che non ho fatto nulla di male- adesso oltrepassava il limite
 
-Senti coglione dei mie stivali, tu non avresti fatto nulla di male?! Sei un cazzone! Tu- gli puntai il dito contro- sei solo un ritardato che non sa fare altro che rompere le scatole 24 su 24! Non è colpa mia se non scopi abbastanza!!- Ero davvero arrabbiata. No. Infuriata. Come osava dire che non aveva fatto nulla?
 
-Ah-ah! Matt, questa ti stende! Sei grande amica. Non ti vergogni di nulla tu eh? Se vuoi ti do il mio numero. Sono Jake, 3324 sett… ehi!- Jake ricevette un pugno da Marco e un occhiataccia da Matt. Però il suo numero l’avrei preso volentieri e a quanto pare dava fastidio a Matt… bene..
 
-Piacere Alex. Se dopo passi 5 minuti da casa mia mi lasci il tuo numero, e qualcos’altro se vuoi…- stavo provocando il Coglione, e stava funzionando.
 
-Pensa che io volevo anche chiederti scusa! Non mi passera MAI più dalla mente, sappilo!-
 
-Mi dispererò tanto.- Però… davvero avrebbe voluto chiedermi scusa? Che cosa bell… no. Assolutamente no. Via questi pensieri.
 
-E poi scusa, non eri fidanzata tu?-
 
-Non sono affari tuoi!-
 
-No, però al prossima volta che scopate tutto il giorno, cerca di trattenerti tesoro…-
 
-Mi spiace, lui è troppo bravo. E ora… ti spacco la faccia brutto testa di cazzo!- gli saltai addosso, letteralmente.
Finimmo per terra lui sotto ed io sopra, cercai di tirargli qualche pugno o schiaffo, qualcosa per fargli male ma nulla. Lui li parò tutti.
 
-Dio, questa sì che è una ragazza da sposare!-
 
-Hai proprio ragione Jake!-
 
-Lore, Jake… forse dovremmo fermarli! Guardateli! Cazzo, questi si ammazzano!-
 I ragazzi corsero a dividerci. Jake dovette trattenermi con entrambe le braccia. Ero forte, quando volevo.
 
-Sei un lurido deficiente! Lasciami, devo ucciderlo.- cercai di muovermi ma non riuscì a divincolarmi dalla presa. Però… era forte il ragazzo.
 
-Vorrei bellezza, ma potresti commettere un omicidio e finire in galera… ti sei calmata ora?-
 
-Sì sì, puoi lasciarmi andare… e tu! Tu la pagherai cara!!-
 
-Sei una cogliona-
 
-E tu un testa di cazzo-
 
-Stronza-
 
-Idiota-
 
-Deficiente-
 
-Imbecille-
 
-Finitela! Matt, è una ragazza… lasciala stare!- questo era il ragionevole Marco… però… era simpatico!
 
-No, lei è il diavolo- disse Matt
 
-Posso sapere cos’è che ha combinato la femminuccia di fianco a me che ti ha fatto tanto irritare?- chiese Jake
 
-Vaffanculo!- ricevette di tutta risposta da Matt, per il nomignolo che gli aveva dato.
 
-Ha detto cose private, molto. E non osare ripeterle!-
 
-Cosa me lo impedisce?- lo Stronzo si avvicinò a me e mi soffiò sulle labbra quella frase. I suoi occhi erano incatenati ai miei. Erano davvero belli… perché non riuscivo a rispondergli? Perché? Stavano per uscirmi le lacrime dal nervoso, e non per la tristezza. Dovevo andarmene.
 
-Fottiti, Matt. Davvero, fottiti. E non osare parlarmi mai più. Dì ad Angy che mi trova a casa, qui non metterò più piede. Con me hai chiuso. Per sempre.- così dicendo mi allontanai.
 
-Ah, è stato un piacere conoscervi.- dissi ai tre ragazzi
 
-Anche per noi! Tranquilla, sappiamo com’è Matt. Sappiamo che non è colpa tua.-
 
-Vaffanculo Marco!- Disse Matt. Lo ignorammo tutti.
 
-Si infatti, è un idiota!- Lore
 
-Ha parlato! Comunque è stato davvero un piacere. Non scordarti, io dopo passo seriamente!-
 
-Certo Jake! Ah-ah! Dai ora vado. Ciao ragazzi!-
 
-Ciao bellezza!- infondo era dolce Jake. Così facendo mi allontanai. Uscii di casa e scoppiai a piangere. Non so perché, non so come, ma piansi. Andai in casa e mi chiusi dentro. Non sarei più andata in quella casa, mai più.
 
Matt’s pov
 
-Che donna ragazzi!-
 
-Sei un minchione Jake!- dissi alzandomi.
 
-Sembrava un po’ impazzita però… cos’hai combinato di così grosso?-
 
-Io… nulla. Non era pazza. Aveva ragione a picchiarmi. Sono un idiota.- perché lo sto facendo? Perché mi insulto? Quella era pazza sì! Certo, forse ciò che avevo fatto era stato davvero sbagliato però… dannazione.
 
-Stavo per farla lasciare col suo ragazzo rivelando… una cosa.-
 
-Allora sei imbecille forte! Matt, queste cose non si fanno, davvero.-
 
-Che perle di saggezza Lore! Da te non ce le saremmo mai aspettate, ma da quel frocio di Marco forse sì…-
 
-Vaffanculo! Sei simpatico come un cactus su per il culo!-
 
-Scherzo amore, sai che sei la mia femmina preferita!-
 
-Adesso ti apro il culo in due.- Marco sbattè Jake sul divano, e cominciarono a picchiarsi, tra amici.
 
-Basta ragazzi dai, devo risolvere tutto ciò. Litighiamo sempre, ci uccidiamo sempre, oggi non era nulla, ma ho fatto davvero un casino.-
Questa volta l’avevo combinata grossa. Gli avevo visti i suoi occhi mentre mi parlava, mentre mi diceva che non avrebbe più voluto avere a che fare con me. Erano carichi di odio, disprezzo, rabbia…. Ma vedevo anche un po’ di tristezza, potrebbe essere? Neanche io pensavo di essere caduto così in basso, ma a quanto pare lei ci stava male. Vaffanculo, forse dovevo fare qualcosa con quella stronza. Ma cosa? Dio ci scampi, e adesso?
 
-Amico… possiamo darti una mando. Dicci, cos’hai combinato questa mattina?- raccontai tutta la storia per filo e per segno, facendomi promettere che non avrebbero detto nulla.
 
-Tranquillo, il segreto rimane tra noi. Ma amico… hai fatto un casino sì! Io fossi stato in quello mi sarei incazzato nero! Se mi avessero detto che la mia ragazza girava in mutande in casa di un altro avrei piantato su un delirio… devi rimediare- Lorenzo aveva ragione.
 
-E cosa posso fare?- solo questa volta però avrei rimediato. Ho fatto davvero un casino, ma si meritava di peggio. Solo stavolta l’avrei fatto, solo stavolta.
 
-Io ho un’idea, è semplice, però non devi fare cazzate- Sì, l’avrei fatto. Avrei ascoltato Marco per farmi perdonare da Alex, ma solo stavolta. E solo per il suo tipo, non per lei. Solo per mia sorella. Non per lei. No.
 
Note dell’Autrice:
Salve cari lettori! Come potete ben vedere ho postato il capitolo dopo due settimane. Mi sa che adotterò questo metodo per tutti i capitoli. Non ce la faccio ogni settimana, gli impegni mi tengono, appunto, occupata. In caso però qualche capitolo venga scritto prima, lo posto una settimana in anticipo. Detto ciò, spero che questo capitolo vi piaccia, scusate per eventuali errori, non ho avuto modo né tempo di rileggere e correggere bene il capitolo. Come potete osservare, qui altre cose riguardanti il rapporto tra Alex e Matt vengono alla luce.
Spero che recensirete in molti facendomi sapere cosa ne pensate.
Ora vi lascio in pace, e per scusarmi di avervi fatto attendere senza sapere che il capitolo sarebbe uscito dopo due settimane, vi lascio un piccolo spoiler del capitolo 8:
 
-Mi dispiace. Davvero. Quante volte te lo devo ripetere? Mettiamo le cose in chiaro però. Io continuerò a farti di peggio, ma faccio ciò solo per Andre, lui non c’entra nulla. Come si dice… solidarietà tra maschi.- Forse avrei dovuto credergli veramente questa volta…
 
-Bene, quindi ora cosa facciamo?- Chiesi. Matt fece qualche passo avanzando verso di me e mi si avvicinò pericolosamente vicino al viso, puntò i suoi occhi celesti nei miei e mi soffiò a fior di labbra…
 
-Non so, dimmelo tu…-
 
  
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