Chapter One

-Ragazzi, venite dentro. Dobbiamo parlare.- Ecco Paul scuro in volto sulla soglia della porta dello studio.

I cinque si scambiarono un'occhiata poi annuirono seguendolo all'interno.

Paul guardava fuori dalla finestra dando loro le spalle con le mani dietro alla schiena.

-Sedetevi- Disse in tono rigido senza voltarsi.

Si accomodarno sulle poltroncine in pelle beige, tutti a ripensare ai giorni passati, forse avevano combinato qualcosa e lui era lì per far loro l'ennesima paternale.

-Parlo a tutti e cinque, ma questo discorso è mirato maggiormente a due di voi.- Si girò fissandoli e incrociando il suo sguardo severo con quello di Harry e poi successivamente con quello di Louis.

Sospirò rumorosamente e si sedette di fronte a loro.

-Siete famosi adesso, avete dei doveri, delle fans, non potete permettervi scandali.- Iniziò l'uomo.

-Paul, che sta succedendo? Qual è il punto?- Chiese Liam confuso.

-Il punto è che non potete permettervi di stare insieme- Risposte tutto d'un fiato -Non potete avere una relazione tra voi.-

I ragazzi lo guardarono basiti, confusi dalle parole del loro manager.

Dopo snervanti secondi di silenzio, più somiglianti a secoli, Zayn sghignazzò -Relazione? Tra di noi? Stai scherzando vero?-

L'uomo si sfregò le tempie -No, sto parlando di Harry e Louis.-

Il riccio sentendo il suo nome e quello dell'amico spalancò gli occhi, Louis scoppiò a ridere, ma il viso di Paul era tutt'altro che divertito.

-Avanti Paul, stai dicendo sul serio??? Credi davvero che tra noi possa esserci qualcosa? Siamo migliori amici, abbiamo un rapporto fraterno nulla più.- Prese la parola il più grande.

-Ai miei superiori non sono piaciute le vostre rivelazioni dell'ultima intervista e di come vi state continuamente attaccati.-

Harry sbuffò stizzito -Cosa abbiamo detto di male? Succede dai tempi di X-Factor che lui ed io dividiamo stanza e letto, che c'è di sbagliato? Siamo semplici amici.-

-E poi la Larry Stylinson fa impazzire i fans.- Alza le spalle il biondino irlandese, beccandosi un'occhiataccia da parte di tutti.

-Non voglio entrare nei particolari della vostra...AMICIZIA- Marcò bene quest'ultima parola -Il mio è un consiglio. Regolate il vostro modo di comportarvi. Ne va del successo della band.-

I due annuirono e con gli altri si congedarono dall'incontro con Paul per tornare nella zona relax sui divanetti.

-Vado a fare un giro. Ci vediamo più tardi a casa.- E senza attendere una risposta, Louis si avviò verso le scale e sparì velocemente.

Harry si chiuse in bagno e con le mani strette al bordo del lavandino fissava il suo riflesso allo specchio. I suoi occhi lasciavano trasparire enorme confusione, scosse la testa forse cercando di scacciare i pensieri o forse per negare l'evidenza; si sistemò il ciuffo respirando profondamente e come se nulla fosse uscì cercando di apparire il più naturale possibile.