Pareri
Sorpresi? Bé, se lo siete già ora che siamo solo all’inizio siamo messi male...
Achille che stima Ettore e glielo va anche a riferire…non lo trovate un po’ strano o lettori?
Tranquilli, capirete…
«Che ne pensi di Ettore?» la domanda suonò strana e inaspettatata alle orecchie dell’astuto Ulisse, che infatti rispose:
«Cosa intendi, Achille?».
«Semplicemente questo: cosa ne pensi di lui.» replicò il Pelide.
«Non è facile da descrivere. È una persona complessa, non è un eroe come gli altri. È legato enormemente alla sua famiglia, vive con il terrore di perderla, anche perché è cosciente di non avere speranze sul fatto che possa accadere il contrario! Combatte contro noi Greci per senso del dovere ma a mio parere non è questo il suo ruolo: non gli importa della gloria, ma solo della difesa della patria e delle persone a lui più care. E ha paura, paura di perdere le persone, paura di…non lo so, ma ha paura.».
«La sua è una battaglia anche contro sé stesso…soprattutto contro sé stesso.» affermò Achille assorto nei suoi pensieri.
«Perché me lo chiedi?» domandò Ulisse, curioso.
«Così…» rispose l’altro stringendosi nelle spalle, come per fingersi disinteressato.
Ettore entrò nel palazzo, ancora con l’aria spaesata di quando Achille se ne era andato lasciandolo illeso. Vide Paride venirgli incontro: «Com’è andata fratello?» chiese questi.
L’eroe si guardò la gamba ancora sanguinante e poi, tornando a guardare il fratello rispose aspro: «Se fossi sceso in battaglia lo avresti visto da te come è andata. Mia moglie?».
«Sta meglio…sembra.».
«Tu cosa ne pensi di Achille?».
Paride, che non si sarebbe mai aspettato una domanda del genere, aggrottò la fronte: «Achille?».
Ettore annuì, posando la lancia e lo scudo.
«Io non lo posso sopportare. Si crede di essere superiore a chiunque altro e ha un carattere permaloso…è vendicativo e la sua forza, il suo coraggio, la sua invincibilità…tutti doni degli dei. Inoltre…» cominciò il giovane, ma venne interrotto dal fratello: «Però è un bravo guerriero, sa quello che vuole e si impegna per raggiungere il suo scopo.».
«E sarebbe? La gloria? Non pensa ad altro che a quella.».
«Non trovo che sia una persona negativa come lo descrivi tu.» affermò Ettore.
«Perché mi chiedi cosa ne penso?» domandò Paride.
«Mah…così, curiosità.».
La serata passò tranquilla, fino a che…
«Devo andare all’accampamento degli Achei.» esclamò improvvisamente Ettore.
«Cosa? Ma sei impazzito? Ti uccideranno!» protestò un soldato seduto accanto a lui.
«È importante…devo parlare con una persona.».
Buonasera!
Ancora un capitolo piuttosto tranquillo, ma adesso ci avviciniamo all’azione…contenti?
Grazie a tutti coloro che mi seguono silenziosamente e a Chiara, Pako, Capitanmiki, Steven Uchiha98, Cimotea e LordStefanius per i vostri commenti e consigli!
Un bacio
Sophie=D