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Autore: Melli_Horan    16/04/2012    1 recensioni
Salve, mi chiamo Melissa, ma gli amici mi chiamano Meli o Mel, o anche Melli se capita.
Voglio iniziare col descrivermi: sono alta, ho i capelli castano scuro fino alle spalle e mossi, gli occhi sono marroni, non sono né grassa né magra, una via di mezzo. Ho il naso alla francese e le guance rosse.
Quello che ancora non vi ho detto riguarda la mia vita…
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve, mi chiamo Melissa, ma gli amici mi chiamano Meli o Mel, o anche Melli se capita.
Voglio iniziare col descrivermi: sono alta, ho i capelli castano scuro fino alle spalle e mossi, gli occhi sono marroni, non sono né grassa né magra, una via di mezzo. Ho il naso alla francese e le guance rosse.
Quello che ancora non vi ho detto riguarda la mia vita…
Vivo a Bradford con mia madre che non c’è mai, è sempre in giro per il lavoro.
E questo favoriva “l’intimità” nel rapporto con il mio migliore amico/vicino di casa.
Perché favoriva? Beh, il mio migliore amico è Zayn Malik degli One Direction, e ormai trova raramente il tempo di tornare a casa, ma ci chiamiamo comunque tutte le sere e ci sentiamo sempre.
Il fatto è che siamo sempre stati un po’ più di amici ma meno di fidanzati, diciamo che siamo stati amanti.
Ho raccontato a mia madre di questo e l’unica risposta che mi ha dato è stata: Dove c’è attrazione non può esserci amicizia. O è sesso, o è amore.
… Beh, se non altro è profonda…
 
Marzo 2012:
 
“Che succede?”, chiedo alla mamma che sta sbirciando fuori dalla finestra.
Ha ancora le lacrime agli occhi per lo zio di Zayn.
“È arrivato. Zayn è a casa”.
“Come?”, sbotto, poi mi fiondo fuori dalla cucina e di corsa raggiungo Zayn.
Ha gli occhiali da sole ma riesco a vedere il viso rigato dalle lacrime.
Quando mi vede lascia cadere tutte le valigie e mi prende in braccio stringendomi a sé.
“Mi dispiace”, sussurro mentre cominciano a scendermi le lacrime.
A quel punto Zayn scoppia a piangere, ma piange in modo contenuto, sono solo singhiozzi che vanno dispersi nell’incavo del mio collo.
Suo padre esce di casa con lo sguardo vacuo, prende le valigie, dà un occhiata a me e a Zayn e poi se ne va.
Mia madre e sua madre hanno assistito alla scena. Mamma esce di casa ed entra a casa di Zayn, sua madre ci lancia uno sguardo colmo di tenerezza come se pensasse che ci amiamo, come se fosse normale, poi chiude la porta.
“Vuoi stare con la tua famiglia? Ti lascio con loro… e mia madre?”.
“No”, dice stringendomi ancora più forte, “Andiamo”.
Cammina velocemente verso casa mia e quando entriamo mi bacia.
“Zayn non è il modo migliore per sfogarti, questo”.
“Invece sì”, quasi urla, poi mi prende in braccio e mi porta in salotto.
Lo facciamo, è un po’ più violento del solito ma sta comunque attento a non farmi male.
 
35 Minuti dopo:
 
Zayn era accoccolato sul mio petto e fissava il vuoto, eravamo ancora nudi.
Amavo il suo corpo e lui amava il mio, con la mano mi accarezzava il profilo del corpo, dai fianchi fino alle cosce. Nemmeno trenta secondi dopo qualcuno mi chiama, mi guardo attorno mentre cerco il mio telefono e lo vedo vibrare sul tavolo della cucina, faccio per alzarmi ma Zayn mi tiene giù.
“Non andare ti prego”.
“Zayn, trenta secondi e ritorno qui”.
Zayn sospira.
“Fai veloce”, mi bacia.
Mi fa spazio, e mentre gli rubo la coperta per coprirmi mi dirigo verso la cucina.
È Denise, una delle mie migliori amiche.
Le mie best sono due: Denise e Anna.
Siamo tutte e tre di origini italiane, e i nostri compagni hanno sempre avuto problemi di pronuncia.
Ma non ci importava, poi ho conosciuto Zayn e siamo diventati tutti amici, e io e lui ovviamente più che amici.
“Pronto?”.
“Ehi… Hai saputo di Zayn?”.
“Ehm… Sì, è qui con me”.
“Oh… Pomeriggio impegnativo?”.
“Tanto”.
“Mel!”, Zayn mi chiama dall’altra stanza, “Ho bisogno di te!”.
“Ho bisogno di te?”, gli fa eco Deni.
“Arrivo”, dico con voce mielosa.
“Arrivo”, mi imita Deni.
“Hai finito?!”, sbraito mentre ritorno a sdraiarmi sul divano con Zayn, Lui si rimette nella sua posizione di prima e inizia a baciarmi il ventre e la pancia.
I suoi baci schioccano contro la mia pelle.
Sento ancora Deni che se la ride.
“Come fai a saperlo?”.
“Beh, cara mia, ormai Zayn è: Zayn degli One Direction. Non è più tuo. Lo sa tutto il mondo, su Twitter e Facebook non si parla d’altro”.
“Oh mio dio!”.
“Già… Che stai facendo?”.
Zayn mi coglie di sorpresa e mi bacia.
Deni sente le nostre labbra che schioccano quando si lasciano, per poi riprendersi subito.
“Mi sei mancata”, ansima Zayn.
“PER FAVORE CI SONO IO QUI! ANCHE SE NON SONO LI POSSO COMUNQUE SENTIRVI!”, sbotta Deni.
“Anche tu”.
“MI STATE ASCOLTANDO?!”.
“Sì”, rispondiamo insieme.
Zayn prende il telefono: “Ciao Deni… Ora come ora, beh sai… Esatto… Quindi ti richiama domani, forse”.
Zayn ride compiaciuto di sé e poi va a prendere i suoi boxer che sono finiti dall’altra parte del salotto…
“Come ci sono finiti laggiù?”, chiedo.
“Se non lo sai tu… Sei tu quella che me li ha strappati di dosso o sbaglio?”.
“E allora la mia biancheria? Dov’è finita”.
“Quella la tengo io per avere un tuo ricordo dopo che dovrò partire”.
“Zayn?”.
“Sì?”.
“Ti sei fatto qualcun’altra intanto che eri via?”…
  
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