DETERMINATE THE DESTINY
1.Grey eyes and a special girl

 
Salve, mi chiamo Luna, ho 15 anni e abito a Roma, sono alta e snella con una carnagione molto chiara e un seno piuttosto prosperoso, ho dei lunghi capelli ebano con una frangia laterale che mi copre l’occhio destro e profondi occhi grigi, lo so, è strano avere degli occhi di questo colore, credo proprio di essere l’unica!
Sono un po’ Dark. E ne sono fiera! Amo i Green Day e, stranamente per una come me, i One Direction, ma il loro fascino mi ha colpita!
Sono una tipa matura, un po’ introversa e a volte scontrosa, ma se qualcuno ha bisogno non mi tiro indietro! Come fanno spesso coloro che si ritengono “amici” dell’interessato, l’unico inconveniente è che dopo credono che loro siano in debito con me, non capiscono che io lo faccio per bontà, non per carità.
Mi sveglio come sempre alle 7:30 e mi aggrappo col braccio alla parete blu notte, mentre mi alzo dal mio letto con le coperte nere mischiate viola con un effetto ad acqua.
Entro nel mio bagno personale, adiacente alla mai camera, e mi pettino i capelli con foga, sistemandomi soprattutto la mia adorata frangia e facendomi una lunga coda, mi cambio la camicia da notte nera con una maglietta a maniche lunghe blu e sovrapposta una T-shirt nera a maniche corte, una minigonna di jeans e sandali neri con qualche centimetro di tacco; metto un po’ di matita sugli occhi, metto la mia collana d’argento che ha come ciondolo il simbolo della dea triplice, gli orecchini pendenti con alla fine una spirale argentata.
Scendo giù in cucina dove mai mamma mi saluta.
-Buongiorno tesoro! Dormito bene? Sei sicura di volere andare in giro vestita così, di questi tempi è pericolo!- sempre la stessa storia, so che si preoccupa per me ma ormai so badare a me stessa.
-Tranquilla mamma! Io vado a scuola, ciao!-
-Ma come? Non fai colazione?- mi domanda.
-No! A stasera!- esclamo uscendo dalla porta con sulle spalle il mio piccolo zaino, rigorosamente nero con un “grazioso” teschio davanti grigio perla.
Io frequento il primo anno di liceo artistico, disegnare mi diverte un casino! E poi mi rilassa!
Arrivata a scuola, che per mia fortuna non è molto distante da casa mia, entro mentre i miei compagni di classe maschi non fanno che sbavare sulle mie gambe. Disgustoso!
Le mie compagne di classe sono tutte delle oche, che mi danno della troia per come mi vesto e sinceramente me ne fotto! Non mi conoscono, possono giudicare quanto vogliono!
-Giorno Luna! Stai bene?- mi chiede Simone, uno dei miei compagni di classe che sbavano per il mio modo di vestire.
-Si, ed ora non scocciarmi- e vado a sedermi nel mio solito posto, in fondo vicino alla finestra, questo banco è solo mio, l’ho anche inciso: Questo banco è di proprietà esclusiva di Luna Black!
Ovviamente non è quello il mio cognome ma, ormai sono conosciuta così.
Dopo sei ore di sofferenza assoluta finalmente posso dire addio alla settimana scolastica!
Nessuno può sapere che voglia matta ho adesso di sdraiarmi sul divano guardando MTV e mangiando pizza!
Ma “purtroppo” … sento una ragazza piangere; mi avvicino per sapere chi è e come sospettavo è proprio lei, Miranda o come si fa chiamare, Mimy(che schifo!)
-Ehi Mira(molto meglio) che hai? Ti si è spezzata un unghia?- ghigno.
-Non rompere Black!! Sei già odiosa così, non c’è bisogno di infierire!- esclama acida, quanto la odio!
-Ehi sta buona, che è successo?- le domando sedendomi accanto a lei.
-E a te che importa? E poi perché dovrei dirlo a te!?-
-Perché sono l’unica qui, ti basta?- replico con aria di sfida.
-E va bene, i miei stanno per divorziare, contenta?-
-Oh-
-Eh già, a quanto pare mio padre tradiva mia mamma con la cameriera, lurido … -
-Hai ragione, non dovevi dirmelo, comunque alla fine me lo hai detto e vorrei tanto aiutarti ma purtroppo la mia esperienza è troppo simile alla tua per restare col mio atteggiamento strafottente, addio- e faccio per andarmene ma lei mi blocca.
-T- ti prego, resta qui con me e aiutami, non voglio che divorzino!-
-Che cosa posso fare eh?No dimmelo tu! NON POSSO CAMBIARE IL PASSATO O IL PRESENTE, NE TANTOMENO IL FUTURO!- grido mentre il mio petto comincia ad alzarsi e abbassarsi irregolarmente- Se proprio vuoi una mano, sfogati, non lasciarti tutto dentro, può finir male, troppo male-
-Potrei finire come te?- tenta di umiliarmi.
-No cara, molto peggio, potresti ucciderti, io mi tengo tutto dentro perché è il mio carattere, invece … invece Anne si è suicidata per il tuo problema ed io … io non ho fatto nulla per impedirlo!- comincio a piangere, ma scappo via prima di essere vista da qualcuno.
PERCHE’????? Perché non l’ho fermata, potevo evitare tutto, se così fosse successo, lei sarebbe ancora viva, la mia adorata sorellina sarebbe viva … perché?
Senza rendermene conto mi sono inginocchiata sul marciapiede e mi sono aggrappata alla ringhiera del fiume … maledizione!
Sento qualcosa colpirmi la testa, ma che cazzo?! Un anello??!!
Lo guardo bene: è della mia misura, fine e nero ad intreccio, con una pietra a forma di rosa nera con un piccolo brillante rosso sangue nel centro, lo metto! E’ stupendo! Ma, succede qualcosa di strano, appena lo indosso la pietra rossa diventa bianca e brilla di luce propria! Ma che cosa diavolo è successo?
Intanto, proprio sopra la protagonista, un ragazzo di 16 anni, muscoloso e alto, coi capelli castano biondi e occhi rossi e con ali nere sulla schiena,
sorrideva vincente:
-L’abbiamo trovata!-  sussurrò.
 
Kia’s Space
EHILA’!! Eccomi con un’altra fic, stavolta sovrannaturale!! Spero che vi piaccia, in seguito arriveranno le vere … soprannaturalità(?)
~Chiara
il simbolo della dea triplice! <3 Bello vero? *.*