Provate a liberare la vostra mente da ogni pensiero… ci riuscite per davvero?
Se si, provate anche a mettere da parte il percorso che la storia stava intraprendendo, e preparatevi ad una svolta insolita della narrazione che spero sia di vostro gradimento.
                                                            The End?
La presenza di Everett Power, miliardario tedesco, dinnanzi ai loro occhi, causò nel corpo dei ragazzi un irrefrenabile desiderio di saltare e gridare per la gioia.
“Ma come ha fatto?” chiese Gary titubante all’uomo senza distogliere lo sguardo dal lucertolone. Tuttavia Everett lo rassicurò. “Non tremare come una foglia, figliolo! Questo rettile è diverso dagli altri incontrati nel villaggio, ed è solo merito suo se siamo tutti interi! Ma credo che vorrai spiegare ciò di persona, dico bene caro Funzenberg?” Il lucertolone annuì, poi appoggiandosi su una lussuosa poltrona, iniziò a spiegare la situazione.
Illuminato da una vetrata, in realtà, Funzenberg si rivelava un essere assai anziano, del tutto inerme e da un’aria quasi simpatica, era normale che tutti fossero curiosi di sentirlo parlare.
“Sapete già come mi chiamo, ragazzi” disse schiarendosi la gola “e magari qualcuno di voi ha pensato che questo nome abbia un qualcosa di familiare al vostro mondo, qualcosa di tedesco. Vi vedo annuire perplessi, no, non si tratta di una coincidenza ma di un paradosso temporale a cui spero di aiutarvi nel porre rimedio”
“Come?” chiese Ash interrompendolo.
“Promettetemi che crediate a qualunque cosa stia per dire”
“PROMESSO”
“Sono un figo”
“Tutto qua?” rispose Misty sdegnata dalla battutaccia.
“Sono anche bello e molto intelligente, ma credo che non vi interessi. Scherzi a parte, sono o meglio, ero un archeologo del XX secolo. Giovane ed ambizioso, feci subito carriera fino ad effettuare una scoperta sensazionale” poi un colpo di tosse lo costrinse a fare una pausa. Quindi riprese. “Scoprì che la nostra specie era sopravvissuta ad un evento devastante per noi animali a sangue freddo. Si trattava di un brusco cambiamento climatico.
Continuando i miei studi, scoprì inoltre la presenza di una specie che avrebbe dovuto essere la più forte in assoluto. Quella umana. Esposi le mie teorie al governo, ma furono ritenute infondate. Non c’era che come alternativa un viaggio nel tempo. Segretamente, da anni, un gruppo di scienziati miei amici lavorava ad un progetto simile. Il risultato era solo un prototipo il cui utilizzo era stato ostacolato dagli effetti collaterali che avrebbe potuto avere e dall’impossibilità di ritornare nel proprio tempo. Così tentai la sorte, giungendo fortunatamente illeso in un passato dove le nostre specie coesistono.
Pur non essendomi la scelta più conveniente il mio obbiettivo è eliminare la mia specie in modo che la storia, come spiegatomi da Everett, possa ritrovare il giusto corso.
Domani, accadrà ciò che aspetto da ben dieci anni: la Terra conoscerà la temperatura più bassa di sempre, per un dinosauro sarebbe impossibile vivere in condizioni del genere, pur essendoci ormai antropomorfizzati. Ormai manca poco e tutto sarà fini…” “Funzenberg!” esclamò Everett.
L’orrore si stava manifestando dinnanzi ai loro occhi. Funzenberg era diventato una grigia statua di pietra avvolta da un barlume dorato.
Poi tutti persero conoscenza.
                                                     RITORNO A CASA
La casa degli zii di Misty si trovava in una zona molto elegante della città e vantava di un’incredibile vicinanza al mare.
Era ormai mattina, quando lo stridulo verso di un chatot risvegliò i ragazzi.
C’erano solo loro cinque, né dinosauri né Everett né cavernicoli.
Ash si stropicciò gli occhi per poi essere assalito da Pikachu.
Ma cos’era successo? Possibile che sia stato solo un sogno?
Nello stesso momento si alzò anche Brock, sconvolto “Misty, non mangerò mai più i tuoi biscotti! Dannazione, ho fatto un sogno fin troppo realistico!” disse il più grande della comitiva.
“Sicuramente non strano quanto il mio!” disse Lucinda stiracchiandosi “dinosauri, stregoni… tutto  in un mondo assurdo!” Il gruppo si girò quindi all’improvviso, storcendo la bocca.
“Non ditemi che anche voi… “
“Sarà stato l’effetto di qualche Pokemon” ipotizzò Ash.
“Probabile” disse la blu.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta. “In nome de Roma! Aprite, cittadini Romani!”
“EHHHHH?” dissero tutti increduli.
“Oh mio Dio, ci mancava solo un matto dietro la porta alle sette del mattino!” disse Misty.
“Centurioni, sfondate la porta!” ordinò l’uomo dietro l’uscio.
“Questi fanno sul serio!” disse Gary incredulo.
“Credo sia meglio fare il loro gioco” disse Brock alzandosi e dirigendosi alla porta “Un attimo, eccellenza, sto arrivando”
Poi spalancò la porta.
“Era ora. Ho urgente bisogno di parlare con Crasso.  E’ forse in casa?” chiese l’uomo.
Ora che lo fissava con attenzione, Brock riconobbe in lui qualcosa di familiare.
Aspetto curato, di mezza età, alto, atletico ed autoritario. Dove aveva già visto quell’uomo? Ma no, non poteva essere proprio lui.
“Senta, non ho tempo da perdere. E adesso ponga fine a questa pagliacciata!”
“Centurioni!” urlò spaccando i timpani ai presenti. “Smettetela di ubriacarvi! Portate via quest’uomo, colpevole di aver fatto qualcosa a Crasso!”
“Sentiamo, voglio proprio vedere dove avete intenzione di portarmi” disse Brock sorridendo come chi è sicuro della vittoria.
“Ma è ovvio! Alle segrete sull’Aventino! Ma prima sarai processato!”
Brock scoppiò a ridere. “Siete troppo forti, il fatto è che non capisco se sia una messinscena o siate  matti per davvero!”
“Comandante” bisbigliò uno dei tre soldati al seguito dell’uomo.
“Che vuoi, Alcolicus? Non oserai sostenere questo matto?”
Alcolicus singhiozzò iniziando a parlare con voce nasale agitando il calice di vino che teneva in mano. “Volevo farle notare, hic, che questa urbs, questa città, hic, non sembra proprio Roma, hic”
“Ma se poco fa sono passato dinnanzi il foro Bovario!” ribatté lui.
Un secondo centurione, Pancius, rispose al loro comandante. “Lo rimembro anch’io, Caesar, se non fosse che poco fa ho notato strani carri senza cavallo e la gente, vestita in modo assurdo, abbagliarci con strane luci.”
Oh cavolo! Cesare? Centurioni? Crasso? Roma? E quel sogno!
Forse è tutta una coincidenza, pensò Brock osservando quattro poliziotti dirigersi nella sua direzione. Ma sì! Le forze dell’ordine mi aiuteranno disse tra sé e sé.
“E non dimenticare quando il nostro sommo signore” riprese il terzo soldato “Sommo ed illustrissimo signore, fido Ebetus” intervenne Cesare.  
“Sommo ed illustrissimo signore,” riprese il soldato “ha infilzato le ruote di uno di questi carri. L’abbiamo sicuramente liberato da qualche maledizione, ed anziché ringraziarci la gente dice noi cattive parole!”
“Brock, va tutto bene?” chiese da dentro l’appartamento una voce femminile.
“Cosa? Ah, tranquilla Misty. Tutto sotto controllo, anzi, rassicura pure gli altri” mentì il capopalestra. Poi, notando che i poliziotti avevano ceduto all’inseguimento sedendosi in un bar, sospirò e disse ai quattro. “Entrate, e cercheremo di chiarire la situazione”
 
Scaltros e Furbinho  erano i due poliziotti messicani ai quali era stato affidato l’ordine di rintracciare i vandali colpevoli di aver danneggiato l’automobile del sindaco.
“Certo che è buffo, Scaltros, stiamo inseguendo dei vandali Romani. Ahahahah, hai capito la battuta, eh?” disse spingendo a gomitate il collega.
“Finiscila Furbinho, la situazione è seria e soprattutto grave!”
“Effettivamente…”
“Su, renditi utile. Fammi il tifo. Sto per sfidare il campione della lega di Pokemon Rubino, forse riesco a finirlo per la prima volta”
“Ancora a Rubino? Guarda che tra poco escono i successori di Bianco e Nero”
“Guarda che non sono stato tanto lento, sulla scatola c’è scritto da i tre anni in su. Avendo giocato solo 700 ore sono all’incirca 30 giorni”
“Sei troppo intelligente amico!”  
                                                                                                   NEXT TIME... A NEW BEGINNING!!!