Ecco qui il primo
capitolo...non avete dovuto aspettare tanto! In
questo primo capitolo si inziano a capire un po' di cose...ma non
fatevi tranne in inganno...la storia vera e propria inizierà
nel
prossimo! Ora...buona lettura!! E fateci sapere cosa ne pensate :)
(il banner qui sopra è stato fatto da Giulia, @____giuls)
Capitolo 1
Aprile 2012
“Ti rendi conto che
sono quasi 2 anni che viviamo qui?” – mi
disse Stefy mentre uscivamo dal locale –
“è assurdo come il tempo passi
velocemente quado si è felici” –
aggiunse. “parli a me di tempo che passa?
Ahahah me ne rendo conto ogni giorno guardando London, mi sembra solo
ieri
quando mi resi conto che stavo iniziando una nuova vita, e che non
avrei più
dovuto pensare solo a me stessa” – dissi abbassando
un pochino il tono di voce.
Io
e Stefy vivevamo a
Londra da quasi due anni, e non penso che un’avventura come
la nostra potesse
essere meglio di quella che era diventata la nostra realtà. Avevamo rischiato tutto
per aprire un locale,
il Paz Club, che stavano vendendo per fallimento, ci avevamo lavorato
tanto,
prima solo noi e poi, pian piano, assumendo altre persone. Inizialmente
era stato
davvero duro, i vari debiti per pagare la restaurazione,
l’acquisto di tutti
gli strumenti, i mobili e ovviamente i vari fornitori. Per nostra
fortuna Josh
ci aveva dato una mano, era diventato come un
padrino per noi. Però tutti i nostri sforzi
vennero ripagati quando
inaugurammo il locale. Forse perché era già
conosciuto, forse perché stavamo
simpatiche, iniziammo ad avere delle entrate regolari, niente di
speciale, però
ci bastavano ad andare avanti. Finché un giorno, non molti
mesi dopo che
avevamo aperto, ricevemmo un’offerta davvero interessante.
*flashback*
15 Settembre 2010
*squillo del telefono*
“Paz Club buongiorno,
sono Helena” – dissi alzando il
telefono dell’ufficio.
“buongiorno, sono
Simon Cowell, parlo con la proprietaria
del locale? – mi disse una profonda voce maschile.
“si, sono una delle
due proprietarie…mi dica!” – mi sembrava
di aver già sentito quel nome da qualche parte, ma in quel
momento non riuscivo
a ricordare.
“La chiamo
perché vorrei sapere se fosse possibile affittare
il locale per una serata.” – mi disse lui.
“Si certo, nessun
problema! Vorrei avvertirla che il locale
non è molto grande e non in una zona centrale della
città…ci tengo a
precisare.” – dissi. Non era la prima volta che
chiamavano per affittare il
locale e poi annullavano perché o troppo piccolo o scomodo
da raggiungere per
troppe persone.
“ Si, lo so!
È proprio per questo che ho chiamato lei! –
disse cordialmente – “forse è meglio che
le spieghi tutto nel dettaglio…come ho
detto sono Simon Cowell, produttore del noto talent show x factor. La
contatto perché
vorrei organizzare una piccola festa
per
tutti i concorrenti che sono passati alla fase finale del programma,
però non
vorrei che fuori
dal locale si
appostassero paparazzi o persone curiose. Vorrei organizzare una serata
il più
tranquillo possibile, per questo ho pensato al suo locale. Che dice,
crede sia
possibile?” – mi disse calmo.
In quel momento pensai che
fosse tutto un sogno, com’era
possibile che fosse tutto vero??
“possibile? Certo!
Non penso capiti molto spesso di ricevere
una telefonata del genere! Quando avrebbe bisogno del
locale?” – dissi
emozionata, ma mantenendo una parvenza di calma.
“per il 3
ottobre…se non è un problema vorrei venire un
giorno di questi per vedere il locale e pensare a come organizzare
l’evento..”
– disse Simon.
“il 3
ottobre…” – dissi mentre controllavo
l’agenda – “
perfetto! Non abbiamo programmato nulla per quella serata. Si senta
libero di
venire quando vuole! Se viene verso l’ora di pranzo
può parlare sia con me che
con l’altra proprietaria” – gli dissi.
“perfetto! Allora
vengo dopodomani all’ora di pranzo…va
bene?” – mi chiese con tono allegro. Non ero
l’unica felice per quell’affare.
“va
benissimo…allora a dopodomani signor Cowell!”
– risposi.
Meglio chiamarlo per cognome, prima di evitare figuraccie.
“a dopodomani
Helena…e mi chiami pure Simon! Arrivederci”
Quel tipo era davvero alla
mano. Ora che avevo capito chi
fosse, mi ero anche ricordata che sembrava sempre un uomo altezzoso, ma
mi
dovevo ricredere.
Appena vidi Stefy le raccontati
tutto della chiamata e
dell’imminente visita. Anche lei era felicissima, era la
nostra occasione per
affermare il locale.
L’incontro con Simon
andò benissimo, se al telefono era
stato gentile, di persona era ancora meglio! Avevamo parlato un sacco
di come
organizzare la festa, come disporre i vari tavoli e le poltrone, ma lui
si
interessò anche alla nostra vita personale. Cosa ci avesse
spinto ad aprire un
locale e soprattutto come mai lo avessimo fatto così lontano
da casa.
Arrivò finalmente la
grande sera per il Paz Club, dire che
eravamo elettrizzate era poco. Simon arrivò prima di tutti,
come mi aveva
accennato nel pomeriggio. Controllammo insieme un ultima volta tutto
quanto, e
rimanemmo soddisfatti del risultato. Se tutto fosse andato secondo i
piani,
quella sarebbe stata solo la prima delle tante feste organizzate da
Simon nel
mio locale. Pian piano iniziarono ad arrivare anche i vari artisti e i
giudici
del programma. Io e Stefy ci presentammo a tutti, sembravano davvero
simpatici
e poi, avevamo praticamente tutti la stessa età…
“Helena,
Stefy..vorrei presentarvi uno dei gruppi che
seguirò durante il programma” – ci disse
avvicinandosi a noi con un gruppetto
di 5 ragazzi – “ragazzi, loro sono Helena e Stefy,
le proprietarie del
locale…ragazze loro sono:
Louis, Harry, Liam,
Niall e Zayn” – disse indicando i ragazzi da destra
a sinistra.
Ci stringemmo tutti le mani e
poi uno di loro, credo fosse
Louis, insistette per fare una foto con noi dicendo:
“sareste le prime
persone con cui facciamo una foto come
gruppo…magari tra qualche tempo potreste essere molto
invidiate! “ – disse
scoppiando a ridere, e contagiando tutti noi.
Simon ci scattò la
foto con il telefono di Louis e poi si
allontanò per parlare con altre persone, lasciandoci
lì tutti e sette un po’ in
imbarazzo.
“sarà
maschio o femmina?” – disse ad un tratto il ragazzo
riccio…penso fosse Harry.
“cavolo…mi
dicono che hai tatto amico!” – lo
rimbeccò Liam.
Il suo nome mi era rimasto in mente, forse per quel suo strano taglio
alla
Justin Bieber, o per la sua aria da ragazzo con la testa sulle spalle.
– “non è
il modo migliore per iniziare una conversazione…soprattutto
se non sei sicuro
della situazione!”
“beh..non sono
proprio così sprovveduto Liam! Ho osservato!”
– disse in modo serio Harry.
“hai
osservato?” – gli chiesi –
“sono curiosa di sapere come
hai fatto a stabilire se fossi incinta o meno” –
dissi un po’ con aria di
sfida. Non mi era mai piaciuto chi mi osservava attentamente. E questo
mio
fastidio era aumentato da quando ero incinta. Insomma, cosa
c’era di così strano
in una ragazza incinta?
“beh…per
prima cosa non stai bevendo nulla..” –
iniziò
titubante.
“potrei essere
astemia!” – risposi acida.
“poi…”
– continuò un pochino intimorito –
“metti sempre la
mano sulla pancia, come a proteggerla…e quando lo fai
sorridi” – finì così il
suo discorso, sotto gli occhi stupefatti di tutti quanti.
“tu sei un
maniaco…” – dissi sconvolta. Era vero
tutto
quello che aveva detto, ma visto che era la prima volta che ci
vedevamo, voleva
dire che non aveva fatto altro che squadrarmi da quando ci eravamo
presentati…e
non mi piaceva – “ora..se non ti dispiace, vado in
ufficio…così almeno la
smetterai di analizzare i miei movimenti!” – dissi
ancora più acida.
Purtroppo Stefy non poteva
aiutarmi, era dovuta andare a
sistemare qualcosa al bancone, quindi l’unica scusa che
trovai fu quella di
rifugiarmi nello studio. Feci per allontanarmi ma Louis mi
fermò prendendomi la
mano.
“mi
dispiace…davvero! A volte Harry per cercare di piacere a
qualcuno esagera, però non lo fa con cattiveria!”
– mi disse dolcemente, mentre
mi lasciava la mano.
“dispiace a
me…” – dissi, rivolgendomi anche ad
Harry –
“quando lavoro sono nervosa, e non mi piace che la gente mi
osservi…comunque
sarà una bambina, London” – detto questo
mi dileguai, lasciando lì i ragazzi a
guardarsi tra loro.
*fine flashback*
Hel&Stefy
Se volete dirci cosa ne
pensate della storia, potete
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e @StephyUK