Freddo, tanto freddo circondava la loro tenda.

Si erano accampati vicino a un laghetto ghiacciato dal freddo di gennaio, ma bellissimo come tutto il panorama. Era stata Hermione a scegliere quel luogo, riparato dal vento e lontano, forse, da visite indesiderate. Avevano passato gli ultimi due giorni a dividersi i turni di guardia fuori la tenda, ma quella sera avevano constatato che il gelo di fuori li avrebbe uccisi e convennero che era meglio restare dentro.
Non avevano mangiato molto e con quel freddo l’ideale era una bella cioccolata calda. Hermione era seduta sull’unico piccolo divano della tenda e leggeva uno dei suoi noiosi libri voluminosi. Aveva la punta del naso rosso per via del freddo e su entrambe le sue guance era apparse delle chiazze rosse molto alla Heidi. I suoi capelli ricci, che si erano allungati negli ultimi mesi, le ricadevano delicati davanti al viso.
Harry avrebbe potuto passare ore ad osservarla, era così bella che si domandava come avesse fatto a non notarla prima! Era così bella ai suoi occhi che sembrava un angelo; era così bella quella sera particolarmente che il solo fatto di essere li con lei gli rendeva il freddo molto più sopportabile.
Hermione si voltò, si accorse di lui e lo invitò a sedersi accanto a lei, facendogli posto, così Harry andò a prendere la coperta di lana dal suo letto, se la mise addosso e si sedette dietro di lei cingendola con il grosso manto di lana.

“Grazie”disse lei senza guardarlo, con la sua voce limpida e leggera, dolce e calda.

“Cosa leggi?”chiese Harry poggiando il mento sulla spalla di lei. Le loro guance erano così vicine da potersi quasi toccare. Le scostò i capelli per poterla guardare meglio. Era meravigliosa.

“Niente, lo sfogliavo così, per tenere la mente occupata così da non pensare.”

“A cosa?”chiese Harry in un sussurro di voce, osservandola con i suoi occhi verde smeraldo, dolci come non mai. Il suo sguardo era tenero o forse rassegnato, ma era Harry e abbracciava Hermione come non aveva mai fatto con nessun altra.

“Non lo so. Vorrei fare qualcosa di diverso.”

Voleva lui, Harry lo sapeva, lo aveva percepito dal fatto che da quando Ron era andato via lo evitava sempre e che ora, stretta tra le sue braccia non riusciva a trovare scusa per allontanarsi.

“No I can’t take one more step towards you, cause all that’s waiting is regret and don’t you know I’m not your ghost anymore, you lost the love I loved the most.”

Lei sorrise, scostò leggermente la coperta e appoggiò la testa sul petto del ragazzo, che la strinse ancora di più a se avvolgendola completamente tra le sue braccia.

“Che fai, mi canti una canzone?”

“Solo per te. Non mi piace esibirmi in pubblico, sai.”

Le posò un bacio sulla guancia.
Lei arrossì e poi sorrise.
Gli prese le mani, le strinse e le portò sulla sua vita.
Lo voleva.
Lui poteva.
Era Harry. Lo amava da sempre e forse anche lui la amava.
Si completavano.

“Mi piace la canzone. Come continua?”

“And who do you think you are? Running around leaving scars, collecting in your jar of hearts and tearing love apart. You’re gone catch a cold from the ice inside your soul, so don’t come back for me. Who do you think you are.”

Nel sentire quella dolce melodia cantata da Harry la ragazza chiuse gli occhi abbandonandosi completamente alle parole di quella canzone e all’abbraccio più caldo della sua vita. Harry la guardava, le sussurrava parole dolci, le sfiorava l’orecchio con la punta del naso. Freddo, come le sue mani.
Si voltò verso di lui e incrociò i suoi bellissimi occhi.
Le sembrava di avere caldo. Harry era la sua fonte di calore. Il suo cuore batteva forte e d’istinto portò la sua mano su di esso. Lui la guardò ancora una volta, più intensamente stavolta. Il suo viso era bellissimo, la sua espressione diceva tutto. Le sue mani bramavano il suo corpo e i suoi occhi ardevano dalla voglia di esplorare ogni parte di lei. Il suo naso era poggiato sul collo di Hermione e di lei ambiva tutto il suo profumo e le sue labbra, leggermente socchiuse, nascondevano il suo splendido sorriso ed erano desiderose di poggiarsi su quelle morbide e rosee di lei.

  “Siamo troppo vicini, potresti pentirtene.”

Lui non le badò e la baciò.
Un bacio intenso.
Un bacio vero.
Un bacio d’amore.
Un bacio di passione.
Aveva aspettato troppo per non rispondere a quel bacio. Lungo, infinito, saporito, bello.
Si staccarono per un attimo. Si guardarono e poi sorrisero. Non potevano perdere altro tempo.

“Sei sicura?”

Lei non rispose, annuì col capo e lo riempì di baci. Lui di tutta risposta la prese in braccio, come una vera principessa, continuando a baciarla prima di stendersi assieme su uno dei letti della tenda. Era quello di Hermione, Harry poteva riconoscerlo dal profumo che emanava il suo cuscino. Tutto sapeva di Hermione, lei era così bella che lui non riusciva a resisterle.

“Aspetta”disse lei ansimando per i suoi baci. “Ginny...”

Lui si fermò e prima di parlare la guardò negli occhi per la milionesima volta per capire se quello che stava per fare con lei lo voleva davvero oppure no.

“Non lo so. Non ho certezze. L’unica mia certezza sei sempre stata tu... e come uno stupido me ne sono reso conto troppo tardi!”

“Shh!”disse lei premendogli un dito sulle labbra. “Siamo noi. Lo siamo sempre stati.”

Riprese a baciarla, ormai non sentiva più freddo. Tutto il calore era generato dai loro corpi che bramavano di toccarsi a vicenda. Si sfilò la maglietta e si tolse l’Horcrux dal collo, lasciando ampia visione del suo bel fisico. Anche Hermione si tolse il suo golfino, senza pudore o imbarazzo. Loro andavano al di la di quelle cose e in breve si ritrovarono con addosso solo gli indumenti intimi.

I baci di Harry erano dolci e mai aggressivi.

Entrambi sapevano che il loro gesto poteva distruggere le loro vite, ma la loro vita era troppo breve per non essere vissuta fino in fondo e loro si amavano. Hermione ne aveva avuto la prova qualche istante prima, quando Harry le aveva canticchiato quella canzone. Harry lo aveva capito quando lei decise di rimanere con lui nonostante Ron se ne fosse andato.
Hermione si sentiva bene, felice e appagata ancor di più quando insieme raggiunsero l’apice del loro amore e del loro desiderio  di amarsi per quella notte, di amarsi come avrebbero dovuto fare molto tempo prima.
Harry era sicuro di quello che stava facendo, perché il solo pensiero di Hermione che faceva l’amore stretta tra le braccia di un altro gli provocava un terribile dolore al cuore. Era troppo tardi. Non erano stati fedeli ai loro amici, li avevano traditi stando insieme in quel letto e amandosi per tutta la notte.

Harry non riusciva a staccarsi da lei, la stringeva a se accarezzandola mentre dormiva. Non aveva chiuso occhi per tutta la notte, se ne stava li ad osservarla per far si che la sua mente non dimenticasse che il momento più bello di tutta la sua vita lo aveva passato con la donna più bella.
Coccolandole amorevolmente il viso si meravigliò di come riuscisse ad esternare tutta la sua dolcezza solo con lei e avvicinando la sua bocca alle sue labbra sussurrò:

“Siamo come il fuoco e il ghiaccio, tanto belli, ma senza alcuna possibilità di stare insieme senza distruggerci a vicenda.”
 
Angolo Autrice*
Spero che la one shot vi sia piaciuta!
Vi dico subito che la canzone che canta Harry è "Jar Of Hearts" di Christina Perri, anche se io ho scelto la versione dei Boyce Avenue *.*
Se vi è piaciuta, ma anche se vi ha fatto schifo, mi piacerebbe se mi lasciaste una piccola recensione per farmi sapere cosa ne pensate! :)
Baci a todos!