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Autore: willbeyoungforever    17/04/2012    5 recensioni
Seconda FanFiction che fa parte del progetto Disney!Gay (ossia la trasposizione dei cartoni Disney con le Ship di Glee Klaine - Brittana - Faberry). Per questa seconda storia ho deciso di proporvi una rilettura della Sirenetta con Rachel e Quinn come protagoniste!
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Rachel Berry è una ragazza molto ambiziosa, ha una voce fantastica ed è la punta di diamante del Glee Club della sua scuola. Ma è ossessionata dalla popolarita, ed è convinta di poterla raggiungere solo entrando a far parte di un mondo che ammira da tempo in segreto: quello delle Cheerios.
Per riuscire nel suo intento stringerà un patto con Sue Sylvester, che in cambio della popolarità le chiederà qualcosa di molto importante....
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Disney!Gay'
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Cerchiamo di dare un senso logico a questa storia...posterò il martedì sera e il sabato...

Capitolo 5: Les Poissons
 
“Ehm…scusa….” Lo spogliatoio delle Cheerios era un luogo totalmente nuovo per Rachel e la ragazza aveva bisogno di capire dove poteva appoggiare le sue cose per cambiarsi e indossare la divisa. Così decise di rivolgersi un po’ titubante a una ragazza che evidentemente doveva essere una sua compagna di squadra. Rachel l’aveva intuito dalla gonnellina rossa e dalle gambe toniche che spuntavano dall’armadietto in cui la sconosciuta era immersa, intenta a cercare qualcosa.
Rachel non poteva minimamente immaginare che quel favoloso corpo appartenesse proprio a Quinn Fabray.
La testa della bionda sbucò dallo sportello d’acciaio e con sguardo indagatore iniziò a scrutare la nuova arrivata. Rachel il giorno precedente in infermeria non aveva avuto la possibilità di notare quanto fossero belli gli occhi della capo cheerleader. Ma ora quello sguardo era fisso su di lei: le iridi di Quinn erano qualcosa di incredibile. Era impossibile stabilire se fossero verdi o castane, perché avevano mille sfumature diverse. E anche il taglio degli occhi era qualcosa di perfetto, tanto che a Rachel mancò il fiato per qualche secondo.
Una cosa era trovarsi di fronte a una Quinn Fabray svenuta, pensò la ragazza deglutendo sonoramente, e una cosa totalmente diversa era trovarsi di fronte a una Quinn Fabray vigile e indagatrice.
La Cheerleader sempre con lo sguardo puntato su Rachel chiuse l’armadietto lasciando totalmente spiazzata la sua interlocutrice. Rachel non era per niente pronta a quello che si trovò davanti.
Quinn indossava solo la gonnellina rossa e il reggiseno.
Era logico d’altra parte, quello era uno spogliatoio, e lo spogliatoio serviva per cambiarsi…tutte le Cheerios si cambiavano in quella stanza…ma quel corpo era da urlo…la pelle così candida, il seno sodo avvolto in un casto reggiseno bianco, i fianchi sottili che ondeggiavano con grazia a ogni passo della ragazza…
“Oddio si sta avvicinando!”pensò Rachel arrossendo vistosamente quando vide la bionda puntare direttamente verso di lei. Di getto chiuse gli occhi, ma il desiderio di contemplare ancora quel corpo era troppo forte, così ne schiuse uno dopo pochi secondi trovandosi il bellissimo viso della Cheerios proprio di fronte al suo. Rimasero così per qualche secondo, a fissarsi con gli sguardi incatenati. Negli occhi di Quinn si poteva leggere curiosità e un particolare interesse, mentre in quelli di Rachel solo grande imbarazzo, in quanto non aveva potuto far a meno di notare come a ogni respiro il seno della bionda si sollevasse e si abbassasse, rischiando quasi di sfiorare il suo.
Poi finalmente Quinn parlò e Rachel non appena udì la voce della ragazza sentì le ginocchia cederle. Anche la voce di quella ragazza era perfetta.
“Ci conosciamo? Dove ci siamo già viste?” domandò Quinn in un sussurro.
Rachel con quel poco di lucidità che le era rimasta cercò di inventarsi una scusa. Non poteva certo confessare di averle cantato una canzone in infermeria. Così liquidò la domanda velocemente: “Fre-frequentiamo la stessa scuola…forse mi ha-hai visto per i corridoi…” Quanto era faticoso parlare con quella ragazza avendola mezza nuda e a pochi centimetri dal suo corpo! Rachel poteva quasi sentire il fiato di Quinn sul suo collo, e il profumo dei suoi capelli (o del suo corpo?) la stava inebriando.
Quinn sembrava quasi in trance, i suoi occhi ammalianti continuavano a scrutarla con grande interesse. La Cheerleader sollevò il braccio e avvicinò la sua mano al viso della ragazza mora. Lentamente le fece scorrere le dita sulla bocca e stringendo leggermente gli occhi parlò nuovamente “Sei sicura? Il tuo viso mi sembra così famigliare…e la tua voce è talmente…melodiosa… mi fa sentire così tranquilla” le dita di Quinn ora stavano tracciando il contorno delle labbra di Rachel che era totalmente stordita. La mano di Quinn passò poi dalla bocca ai capelli iniziando ad accarezzarle alcune ciocche scure.
“Come ti chiami?” domandò
“Ra…Rachel” rispose la ragazza con voce spezzata. Era un miracolo che fosse riuscita a ricordarsi il suo nome, perché in quel momento non sapeva nemmeno dove si trovava.
“Rachel hai detto?” Quinn chiuse gli occhi e fece scorrere le sua mano sul petto dell’altra fino a raggiungerle il cuore. La bionda iniziò a canticchiare una melodia, che Rachel riconobbe subito.
Era la loro canzone: Part of your world.
Quinn evidentemente si ricordava di lei.
La cantante avrebbe tanto voluto accompagnare con le parole la dolce musica che la Cheerleader stava producendo, ma il patto glie lo impediva.
Quinn sempre tenendo gli occhi chiusi disse: “Canta Rachel…ti prego…”, ma l’altra non rispose. Si limitò ad afferrarle la mano, provocando nella bionda un leggero sussulto, e ad allontanarla dal suo corpo. La Cheerios aprì gli occhi e Rachel ora poteva chiaramente leggerci tristezza e disappunto. La morettina scosse amaramente la testa e rispose “Scusa ma non…non posso…”
“Non conosci questa canzone?” chiese dubbiosa la ragazza “eppure tu sei così simile a una persona…“
“No mi spiace, devi esserti confusa con qualcun altro…io non so cantare….scusami” quanto costava a Rachel quella bugia!
“Sei sicura?” domandò Quinn con un ultimo filo di speranza nella voce che però venne totalmente smorzato dalle parole della sua interlocutrice “Te lo posso assicurare! Puoi chiederlo ai miei papà se vuoi…sono costretti a uscire di casa quando faccio la doccia per non sentirmi cantare…” Rachel cercò di buttarla sul ridere, sperando che la ragazza abboccasse alla sua patetica scusa. Quinn sembrava veramente delusa da quelle ultime parole. Si allontanò lentamente dalla mora e si avvicinò all’armadietto. Afferrò la parte sopra della sua divisa e la indossò. Rachel si sentì molto sollevata da questo gesto.
Sistemandosi la coda da cavallo la cheerleader rivolse un sorriso dolce a Rachel e le domandò “Quindi…cosa ci fai qui?”
“Sono nuova in squadra….volevo cambiarmi per iniziare gli allenamenti…” disse titubante la ragazza.
“Oh…la Sylvester non mi ha avvisato che saresti arrivata…strano…sei mai stata in una squadra di cheerleader prima?”
“No” rispose Rachel scuotendo la testa. “e penso anche di essere una specie di caso disperato…per esempio…soffro di vertigini per dirtene una…”
Quinn era turbata. “Sei per caso raccomandata?” domandò.
Rachel soffocò una risata. Raccomandata, che brutto termine, ma forse si addiceva al suo caso…”Ehm non direi….ma la Coach Sylvester ha voluto darmi una chance….spero di non rallentare troppo la squadra e nemmeno di causarti problemi…”
“Non preoccuparti…sono una bella stronza quando dirigo la squadra e non faccio certo preferenze...” disse la bionda sorridendo ma il suo tono di voce era veramente serio. “Ora hai bisogno di una sistemata…per essere una Cheerios, per prima cosa devi apparire come una vera Cheerios, e comportarti come una di noi…per questo hai bisogno dell’aiuto di due specialisti…”
Quinn scomparve per alcuni minuti oltre la porta che si trovava alle sue spalle. Quando tornò non era sola. Insieme a lei vi erano un ragazzo e una ragazza, anche loro vestiti con la divisa da Cheerleader. Rachel conosceva anche loro. Erano molto popolari a scuola, perché oltre ad essere degli ottimi elementi nella squadra erano anche dei bravissimi cantanti.
“Non so se li conosci, ma penso di si…” disse Quinn “in caso contrario te li presento…loro sono Kurt Hummel e Mercedes Jones, due dei nostri migliori Cheerios.”
Rachel si sentì molto intimidita dalle occhiate che quei due le stavano lanciando. Kurt in particolare sembrava quasi disgustato. Fu proprio il ragazzo a prendere parola.
“Quinn, cosa dovremmo farcene di lei?” domandò con tono scocciato. “Siamo bravi, ma non fino a questo punto…lei è un caso impossibile!”
Mercedes sorrise all’affermazione del compagno mentre faceva un segno di assenso con la mano.
“Dai Kurt, alla fine se la Sylvester le ha voluto dare una possibilità ci sarà un motivo, no? Fallo per la squadra! Trasformami questo pesciolino spaventato in una bellissima sirena! Proprio come sai fare tu!” lo lusingò la capo Cheerleader, e il ragazzo non potè che acconsentire, seppur sbuffando.
“Ci proveremo, vero Mercedes?” disse il ragazzo “Ma solo perché ce lo stai chiedendo tu Q, e sai che non so resistere a quei tuoi occhioni…” disse il ragazzo facendo un’occhiolino a Quinn mentre si avvicinava a Rachel. Mercedes iniziò subito a slacciarle i bottoni dell’abitino nero che indossava, facendo arrossire vistosamente la ragazza che cercando in tutti i modi di impedirglielo iniziò a protestare “ma cosa state facendo?”
“Bè non starai mica pensando di indossare la divisa sopra questo straccio da suora, spero…se no siamo messi veramente male!” disse Mercedes turbata. Poi fu Kurt a prendere parola “e poi abbiamo bisogno di vedere le tue gambe e il tuo culetto cara, dobbiamo capire se sei degna di portare la mini delle Cheerios o se dobbiamo coprire i tuoi prosciutti con dei pantaloni…senza offesa Mercedes…” disse il ragazzo rivolgendosi all’amica “…sai che ti voglio bene” aggiunse. La ragazza scrollò lentamente le spalle e poi avvicinò la mano a quella dell’amico e insieme fecero vibrare velocemente le dita. Doveva essere una specie di saluto segreto tra i due, pensò Rachel, che iniziò a guardarsi intorno spaventata. Senza volerlo incontrò lo sguardo di Quinn che era a poca distanza dal trio e si stava gustando la scena divertita. La mora le lanciò uno sguardo disperato, ma la ragazza le sorrise semplicemente di rimando, per poi aggiungere “Suvvia Rachel…siamo tutti curiosi….spogliati!”
Rachel stava boccheggiando, perché quei ragazzi erano così disinvolti? Non era pronta a farsi vedere da quei tre! Soprattutto non avrebbe mai potuto reggere il confronto con il corpo perfetto di Quinn. Mentre pensava a queste cose Mercedes e Kurt sfruttarono l’occasione per sfilarle il vestito, lasciandola in intimo davanti a loro. Il ragazzo iniziò a girale attorno e a fare commenti piuttosto diretti sul suo corpo: “Hai delle belle gambe Rachel, anche se corte, e pure dei bei fianchi ma, Dio santo indossi l’intimo scordinato! E queste mutande non le metterebbe nemmeno mia nonna!” disse Kurt tirando l’elastico dello slip di Rachel.
“Kurt, perché non dici nulla su quell’orrendo reggiseno sportivo?” chiese Mercedes con uno sguardo parecchio disgustato. “Perché sinceramente è talmente piatta questa ragazza, che non avevo nemmeno notato il suo seno…” infierì il ragazzo, e Rachel immediatamente si portò le braccia al petto imbarazzata.
Involontariamente lanciò un’occhiata a Quinn e trovò la ragazza intenta a far scorrere i suoi bellissimi occhi su tutto il suo corpo, facendola sentire ancora più vulnerabile. La capo cheerleader alzò lo sguardo in quello della mora e le sorrise dolcemente.
“Non farci caso” disse la ragazza “loro sono sempre così...esigenti! ma non sei un caso così disperato, credimi” e mentre pronunciava queste ultime parole la biondina fece scorrere la lingua sulle sue labbra. Rachel voltò immediatamente lo sguardo e ringraziò il momento in cui Kurt le gettò tra le mani la scatola che conteneva la sua divisa.
“Indossala, ci vediamo tra un minuto in palestra…” disse il ragazzo e prendendo a braccetto da una parte Quinn e dall’altra Mercedes si diresse fuori dallo spogliatoio. Rachel tirò un grande sospiro di sollievo. La presenza di quei tre era così inquietante che si sentiva come soffocare. Mentre si vestiva velocemente, iniziò a ragionare su quello che era successo con Quinn. La ragazza si ricordava vagamente di lei e l’aveva quasi smascherata, ma fortunatamente si era sistemato tutto.
Senza pensare troppo al rischio che aveva appena corso, si diresse in palestra per raggiungere gli altri. La Sylvester non era ancora arrivata, ma le Cheerios erano già tutte schierate in gruppetti. Rachel le riconobbe tutte. Velocemente cercò Quinn Kurt e Mercedes e quando li trovò si avvicinò a loro. Poco distante riuscì a vedere Santana che abbracciava da dietro la sua amica Brittany e le sventolava teneramente un Pom Pon di fronte naso, facendola ridacchiare.
Kurt era intento a riscaldarsi con Mercedes, mentre Quinn la stava aspettando con un dolce sorriso sulle labbra. Appena Rachel le fu vicina la ragazza le porse due Pom Pon.
“Tieni, questi sono i tuoi…” disse la biondina e Rachel li afferrò ricambiando il sorriso.
La ragazza era molto emozionata, e non poteva stare con le mani in mano come una perfetta idiota mentre tutti attorno a lei si stavano scaldando. Così decise di mostrare a Quinn quello che sapeva fare con quei Pom Pon. Iniziò a giocolarci, proprio come le aveva insegnato Finn, e dopo qualche minuto iniziò a gettarli a terra con forza, più e più volte.Kurt le si avvicinò con fare sconvolto “è un caso disperato Q. te l’avevo detto…” disse osservando attentamente i movimenti della ragazza.
Quinn in tutta risposta prese un braccio di Rachel che la guardò in modo interrogativo. La cheerleader si limitò a scuotere dolcemente la testa e a dire “Rachel non si fa così…rilassati, non prendere iniziative e segui quello che faccio io…forse all’inizio sarà un po’ difficile, ma vedrai che te la caverai…”.
La mora non sapeva veramente come ringraziare quella figura angelica che la stava aiutando così tanto ad integrarsi. Eppure da fuori le era sempre sembrata una stronza snob. Com’era possibile che una semplice divisa rossa le stesse avvicinando così tanto?
Il flusso di pensieri di Rachel fu interrotto dal fischio acuto della Coach Sylvester che richiamò tutti all’ordine.
Ma per le due ore successive gli unici pensieri che Rachel riuscì a formulare furono di questo genere:
“Perché ho accettato?”
“Non ce la faccio più!”
“IO ODIO CORRERE!”
“FERMIAMOCI!!!!!!”
In pratica durante l’allenamento non trovò affatto il tempo per pensare alla bella Quinn Fabray e ai suoi comportamenti enigmatici.
 

*

 
“Rachel vuoi sederti con noi a pranzo?” le domandò Quinn, rivolgendole un altro dei suoi dolci sorrisi. La morettina, dopo che si era fatta una doccia veloce che le aveva permesso di recuperare almeno un pochino le forze, si stava dirigendo in mensa per cercare il suo amico Blaine.
Ma le parole della capo Cheerleader la stregarono convincendola che l’amico avrebbe potuto aspettare ancora qualche ora prima di avere il suo resoconto dettagliato.
Camminare nei corridoi, indossando la divisa rossa, a testa alta e sentendosi gli occhi di tutti puntati addosso era un sogno per Rachel. Pensò di sentire addirittura qualche fischio al suo passaggio, ma non era sicura che fosse diretto a lei.
Le ragazze varcarono la porta della mensa e a Rachel sembrò quasi che qualcuno si fosse addirittura spostato per farle passare.
Lentamente le due nuove amiche raggiunsero il tavolo in cui erano già seduti Brittany, Santana, Kurt e Mercedes. Rachel si guardò in giro cercando i suoi ex compagni; li individuò in lontananza, assolutamente sbalorditi. La ragazza fece un leggero cenno con il capo e poi si accomodò di fianco a Santana.
Non passò molto tempo prima che Artie la raggiungesse. Gli altri Cheerios fecero finta di non notarlo, ma Rachel gli rivolse uno sguardo interrogativo.
“Dove sei stata?” domandò il ragazzo “è tutta mattina che ti aspettiamo al Club, Mr Shue è parecchio arrabbiato…”
“Artie possiamo parlarne dopo…”disse la ragazza in un sussurro, guardando le altre ragazze.
“No Rachel…abbiamo diritto a delle spiegazioni! Ci hai piantato in asso per questa gonnellina? Per loro?” Artie calcò molto quell’ultima parola, attirando su di se lo sguardo di tutti i presenti al tavolo.
“Avete sentito qualcosa?” chiese Santana irritata.
Brittany immediatamente fece scattare la mano in alto e iniziò ad agitare le gambe “Io si! Io si, io si! Ho sentito quel Transformers laggiù parlare! Ho ragione?” domandò la ragazza emozionata. Mercedes le scoccò un’ occhiata di rimprovero e Kurt le abbassò la mano scuotendo la testa semi disperato.
“Chi è lui, Rachel?” domandò Quinn, con una voce scocciata
“è un mio amico…Artie…gli devo delle spiegazioni, ma non ora…” rispose Rachel facendo intendere al ragazzo che in quel momento non voleva essere disturbata. Ma Artie non ci badò molto e continuò a fissare il gruppetto di atleti come se li stesse sfidando.
“Artie…ti prego…ne possiamo parlare dopo…magari al telefono?”
“No Rachel! Adesso tu vieni con me da Mr Shue e dagli altri ragazzi e ci spieghi dov’eri stamattina e cos’è questa pagliacciata delle Cheerleader…”
“Pagliacciata?” disse Santana alzandosi dalla sedia di scatto “potresti ripetere?” il suo sguardo era veramente minaccioso, ma Artie non ebbe problemi a sostenerlo.
La Cheerios non ebbe nemmeno bisogno di aspettare che il ragazzo ripetesse quella parola, le fu sufficiente vedere quello sguardo insolente per scattare. Con fare deciso si avvicinò alla sedia a rotelle e la calciò con forza. Kurt scattò subito in piedi e afferrò la ragazza per le spalle aiutato da Mercedes. Mentre Santana urlava concetti incomprensibili in spagnolo, Rachel corse in aiuto dell’amico. Il calcio non l’aveva scaraventato lontano, ma certo Artie non si aspettava che quella ragazza lo assalisse così.
“Rachel sei pazza a stare con questa gente!” disse il ragazzo allontanandosi velocemente verso il suo tavolo, mentre tutta la mensa era intenta ad osservare la scena. Rachel chiese velocemente a Quinn il permesso di andare a parlare con il professor Shue di alcune questioni in sospeso, e la ragazza, anche se di malumore acconsentì.
La morettina corse fuori dalla mensa seguendo il gruppo di ragazzi capitanato da Artie, che si era allontanato pochi secondi prima proprio in quella direzione.

Che dire...succedono un po' di cosine in questo capitolo...abbiamo il primo vero incontro tra Rachel e Quinn, l'arrivo del mio adorato Kurt versione Cheerio!Bitch insieme a Mercedes, i primi allenamenti di Rachel tra i Cheerios (forse i + esperti tra voi hanno notato che la scena con i Pom Pon corrisponde a grandi linee all'arricciaspicci di Ariel quando è a tavola con Erik....) e la scena tra Artie/Santana nella mia mente malata corrisponde alla scena del cuoco in cucina con Sebastian (chiudete un occhio perchè non ho inserito la figura del cuoco ma ho usato ancora Santana....)

Un ultima nota....avete notato i titoli dei capitoli? Sono i titoli delle canzoni del cartone animato!

Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo, e come al solito ringrazio tutti, ma proprio tutti quelli che hanno dimostrato in qualche modo interesse verso questa storia inserendola tra le preferite, ricordate, seguite e che hanno trovato il tempo per recensirla...Siete sempre fantastici come al solito!
Fatemi sapere se questa versione di Quinn leggermente disinibita vi piace (io ho una incredibile crush per Dianna/Quinn quindi la descriverò sempre come un angelo....sappiatelo!) e ricordate di VOTARE PER LA COVER!!!!
Grazie a tutti per il supporto...e vorrei avvisare le mie fedeli Klainers che ho ufficialmente finito la versione di Cenerentola Klaine e anche della Bella Addormentata sempre con il nostro Kurt e il nostro Blaine...e non potete capire quanta voglia ho di postarle....ma mi sono ripromessa di aspettare la fine di questa storia!
Basta chiacchierare...
Buona serata a tutti e buon Glee Day per chi fa nottata...io me lo vedrò domani con calma!
Baci
Ottavia

   
 
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