Nelle sue iridi marroni, nelle sue anonime iridi,
c'era della tristezza incontenibile.
Tanta, troppa per la sua giovane età.
C'erano troppe lacrime incapaci e vogliose di uscire e troppi rimpianti.
E tante cose da fare, che voleva - e non riusciva - a portare a termine.
Aveva vagato tutto il giorno per la casa, indaffarata un po' di qua un po' di là,
come se fosse un giorno normale.
Senza far caso nemmeno per un attimo al suo stato d'animo,
ai suoi occhi lucidi,
alla sua mente stracolma di pensieri,
alla sua voglia di urlare, di prendere un estraneo qualunque
e sfogarsi
e farsi consolare.
Non ho niente da dire, questa one shot super depressa scritta in un momento di tristezza assoluta si commenta da sola.
Volevo solo chiarire il significato del titolo: convicium, ii è una parola latina che vuol dire "grido", ma è inteso più che altro come un grido di dolore.