Fragile
A te, mio piccolo bambino molto, troppo cresciuto. Sempre piccolo resterai per me.
Oh, sì, Samu, stavolta l'ho fatto: ti dedico qualcosa.
Così impari.
Ile
Un passo. Un altro. Dei piccoli
piedi avvolti in un paio di minuscole
scarpette eleganti, stentavano con fatica ad avanzare tra l'erba
verdeggiante
del giardino. Uno sbuffo. La piccola bambina cadde con la faccia per
terra, tra
i sottili fili d'erba. Un urletto di gioia proruppe dalla sua bocca.
Era bella l'erba, che le
solleticava il viso. Si mise seduta,
lentamente. Guardò i suoi genitori a pochi passi da lei,
sollevati che non si
fosse fatta male. Batté le mani e loro risero. Il Sole la
illuminò, facendo
capolino da una solitaria nuvola: una tenera bambina, con i capelli
ribelli e
cespugliosi, gli occhi nocciola e lo sguardo intelligente.
Suo padre la prese in braccio,
dolcemente. All'improvviso un piccolo
globo di luce iridescente apparve e fluttuò vicino al viso
della piccola. Un
ammirato stupore sorse nel suo sguardo. Avvicinò la manina
fino a toccare la
bolla, ma quella svanì. Un’espressione affranta
accompagnò quanto successo.
Una rinnovata gioia
all'apparizione di nuove bolle costrinse il padre a
lasciarla correre per inseguirle. Con i capelli che rimbalzavano sulla
tenera
schiena e il vestito ondeggiante, la piccola Hermione mosse alcuni
passi nel
tentativo di afferrare più bolle possibili.
Piccoli, deboli pop accompagnavano
i gesti della bambina, che sorrideva
deliziata dal nuovo e divertente gioco. Una bolla si
impigliò tra le ciocche di
capelli che le ricadevano lungo il viso e miracolosamente, per magia,
non
scoppiò. Gli occhi della piccola si fecero attenti.
Quasi dubbiosa, osservò
la luce giocare sulla sottile superficie della
sfera. Si accorse dei tanti colori che ornavano il globo come un
gioiello
prezioso. Ne notò la trasparenza e guardandovi attraverso
scoprì un nuovo
mondo, pitturato con colori diversi, come se l’avesse dipinto
un pittore
impazzito. Si stupì della sua fragilità quando
accostò le piccole dita alla sua
superficie e quella scoppiò, inconsistente.
Sorrise e si voltò
verso la fonte da cui provenivano le bolle. Era sua
madre a crearle per lei. Si diresse verso di lei e si
aggrappò al suo vestito,
allegra.
Batté nuovamente le mani, estasiata. La bolle le piacevano. Erano belle e fragili. Come lei.
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Note dell'autrice
Come avrete già capito,o almeno, come avrenno già capitotutti quelli che hanno letto un numero considerevole delle mie storie, Hermione è un personaggio di cui mi piace molto scrivere. Spesso mi sembra di essere simile a lei, così simile che... mi sembra di pensare come lei. Quindi ci ho provato. Ho provato a essere lei da bambina e me la sono immaginata intelligente, curiosa... ma pur sempre una neonata. Spero di aver reso al meglio il suo personaggio.
Un grazie a Samu, e lui sa il perchè, e a voi che leggete, spero con gusto in ogni caso. Un grande immenso andrà anche a chi deciderà di recensire... mi renderà immensamente felice.
Ile