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Autore: A lexie s    18/04/2012    6 recensioni
Ciao, in questi giorni mi sono scatenata scrivendo One shote, questa è una rivisitazione del ballo di Twilight, ho apprezzato tantissimo l'originale ma volevo cambiare qualcosa. Fatemi sapere cosa ne pensate XD Recensite. Grazie anticipatamente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
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I personaggi non sono miei e la storia non è scritta a fine di lucro
La luna non è niente se paragonata a te


Mi stavo preparando da quasi due ore ormai, Alice mi aveva messo in faccia tantissime creme e trucchi di ogni genere. 

Mi sentivo una maschera al posto della faccia, nonostante lei sia sempre carina e disponibile io non sono il tipo che vuole tutte queste attenzioni.

In realtà andare ad un ballo è una cosa piuttosto stupida per una persona che inciampa solo camminando.

<< Alice, mi sembra che basti così, non puoi cambiarmi la faccia>> cercai di convincerla che aveva fatto un ottimo lavoro,
ma che avendo io questa faccia non avrebbe potuto fare di più.

<< Sei sempre la solita Bella, la tua faccia è perfetta e non hai niente che non va,
ma sarai ancora più splendida quando avrò finito di metterti il mio super mascara >> brontolò,
ed io mi misi a tacere per non scatenare la sua “ira”, in senso buono ovviamente.

Dopo quasi due ore e mezza finimmo, solo con trucco e capelli però ancora occorreva indossare il vestito che aveva scelto lei,
davvero carino dovevo ammetterlo. Era blu, senza spalline e forse un po’ troppo corto ma decisamente bello.

Lo indossai senza troppa convinzione mi osservai allo specchio e rimasi sorpresa del risultato, Alice aveva fatto davvero un buon lavoro.

<< Oh Alice, grazie. Sei stata bravissima anche se mi hai torturato per molto tempo,  il risultato mi sembra buono >> le dissi stringendole le mani.

<< Cara avevi forse dei dubbi >> mi disse, facendomi una linguaccia.

<< No >> mentì per non continuare la discussione, la verità era che non avevo dubbi su di lei ma su me stessa,
però dovevo ricredermi perché quella sera non sembravo anonima come avevo creduto di essere per diciassette anni.

Un rumore mi fece distrarre dai miei pensieri , mi affacciai  alla finestra e vidi un auto entrare nel vialetto, era l’auto di Edward ovviamente,
allora indossai le scarpe / trappola mortale e decisi di scendere.

Cercai di non inciampare così rimasi attaccata al passamano delle scale, poi fortunatamente in mio soccorso venne Alice.

Scesi tutti i gradini fino a quando mi trovai di fronte ad Edward che mi tendeva la mano, la presi ed il contatto con la sua pelle mi fece venire i brividi, non di freddo ma di un altro tipo che avevo imparato a riconoscere ormai.

Era l’emozione, l’emozione di vederlo in piedi di fronte a me, elegantissimo nel suo smoking nero e con il più bel sorriso che avessi mai visto.

Lo guardai imbarazzata e inevitabilmente le mie guance s’imporporarono ,

mi accarezzo dolcemente, << Sei più bella di una sposa >> * mi sussurro prima di baciarmi.

Quando le sue labbra toccarono le mie, furono scintille, dentro mi sembrava che il cuore stesse esplodendo.

Era sempre così quando lo baciavo, perdevo ogni cognizione, non sapevo in che luogo mi trovavo,
in quale epoca e cosa stessi facendo prima ma l’unica cosa che ricordavo è che stavo con lui, solo questo importava.

Si stacco dal bacio dopo un periodo che poteva essere considerato abbastanza ma per me era sempre troppo presto,
mi strinse i fianchi e poi prese la mia mano.

<< Andiamo >> mi disse aprendo la porta.

<< Fate attenzione ragazzi >> mi gridarono contemporaneamente mio padre ed Alice che erano in cucina per lasciarci un po’ di privacy.

<< Tranquilli >> li rassicurai, poi strinsi di più la mano di Edward per fargli capire che potevamo andare.

Ci dirigemmo verso la macchina, mi fece salire dal lato del passeggero aprendomi lo sportello da gentiluomo com’ era sempre,
poi si accomodo nel posto del guidatore. Guidava con una mano, l’altra era appoggiata sulla mia gamba,
la cosa mi metteva in imbarazzo ma lui si divertiva abbastanza.

Le strade erano deserte, di certo a Forks non c’era mai stato tanto traffico ma oggi non c’era proprio nessuno, forse per via del ballo.
  L’auto continuava a sfrecciare sull’asfalto, superammo la scuola e allora rimasi stupita,
il ballo era in palestra e se noi non stavamo andando a scuola allora non stavamo andando nemmeno al ballo.

<< Perché non ti sei fermato a scuola? >> chiesi sorpresa.

<< Non è quella la nostra meta stasera >> mi disse sicuro.

<< Allora dove stiamo andando? >> chiesi curiosa.

<< Non ho intenzione di dirtelo, signorina. Sarà una sorpresa perciò non fare domande >> mi disse, sorridendomi.

Allora mi sistemai meglio sul sedile, guardai fuori dal finestrino la vegetazione sparire per lasciar posto alla città. 

Ci fermammo ad un certo punto, mi accorsi di essere di fronte ad una piccola spiaggia,

stavo per scendere ma Edward mi fermò e mi mise una benda sugli occhi non tenendo conto delle mie proteste.

<< Già cado quando ho gli occhi aperti, pensa adesso >>  gli disse per convincerlo.

<< Ti tengo io >> mi disse ammiccando.

Mi prese per mano e ci avviammo verso la spiaggia, mi fece togliere le scarpe e finalmente sentì la consistenza della sabbia sotto i miei piedi.
Ci fermammo  e lui mi tolse la benda, eravamo davanti ad un tavolo apparecchiato, lui mi fece accomodare spostandomi la sedia.
Era tutto bellissimo, la luna si rifletteva nel mare, la spiaggia, il tavolo coperto di petali di rose e candele.

<< Tu non mangi, non occorreva fare tutto questo >> precisai.

<< Chi ha detto che voglio mangiare?! >> mi disse maliziosamente.

<< Sono d’accordo con te >> dissi, prendendo coraggio e lo lasciai anche un po’ stupito da questa mia audacia.

Ci guardammo negli occhi per molto tempo, poi m’incoraggio a mangiare dicendo che prima mi sbrigavo e prima avremmo avuto la possibilità di fare altro.
Le sue parole mi fecero passare la fame, visto che avevo più voglia di fare altro che di mangiare.
Ma ovviamente non lo dissi a lui quindi comincia a mangiare. Quando ebbi finito, lui si avvicino e mi prese per mano, distese una coperta sulla spiaggia stendendosi e trascinandomi giù con lui.
Io osservavo le onde infrangersi sulla battigia e lui disegnava dei cerchi immaginari lungo il mio braccio.

<< La luna non è niente se paragonata a te >> mi  sussurrò all’orecchio prima di mordicchiarmi il lobo.

Mi girai cogliendolo un po’ di sorpresa, gli accarezzai il viso e mi avvicinai per baciarlo, il suo entusiasmo non l’avevo considerato però,
non che mi desse fastidio ovviamente.
Capovolse la situazione portandomi sotto di lui e riprese a baciarmi appassionatamente.

<< Ti amo Bella >>

<< Ti amo Edward >>

E trascorremmo il resto della serata così.
 
 
Vestito Bella : http://vestitidaseraora.altervista.org/abiti-da-sera-blu/vestiti-da-sera-blu-12.php Il primo =)
Scarpe Bella :
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Spazio all’autrice :
Ciao a tutti XD Sono di nuovo qui a rompere con una nuova One shote.
Vi è piaciuto questo ballo alternativo? Ringrazio anticipatamente chi lascerà una recensione, chi metterà la storia tra le ricordate o nelle altre categorie.

*Quella in cui c’è l’asterisco è una frase che ho preso da Grey’s Anatomy.

Ho scritto questa storia perché considerando l’avversione che Bella ha contro i balli volevo regalarle un ballo un po’ speciale che tanto ballo poi non è. Ho lasciato un finale aperto perché così potete immaginare voi se continueranno solo a baciarsi o se faranno dell’altro, non volevo stravolgere completamente il corso della storia perciò ognuno può scatenare la propria immaginazione come meglio crede. Mi scuso per eventuali errori.

P.s volevo mettere come titolo “Il non ballo” ma questo avrebbe rovinato la sorpresa quindi ho deciso di non inserirlo.

Un Bacio, A lexie s 
  
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