Ciao.

Banale come cosa, beh la mia migliore amica mi ha detto di tenere questo diario per sfogarmi, dato che in questo periodo sono alquanto logorroica.

Ah dimenticavo, sono Cher, iridi verdi, boccoli rossi con riflessi castani mi ricadono dolci sulle spalle fragili. Curve al posto giusto.

Addio.

 

"Aloha carotina." Lui. Un idiota patentato.

"Oh, sei tu." Esclamo alquanto delusa.

"Quanto entusiasmo!" Quanto era capace di irritarmi su una scala da 1 a Chris Brown? Decisamente Chris Brown.

"Se non ti dispiace ora vado, addio e a mai più." E quando ero sul punto di andarmene mi blocca un polso.

"Invece mi dispiace." Sussurra fin troppo vicino al mio viso.

"Perchè non ci vediamo dopo scuola?" Oh no, non sarei mai uscita con Louis Tomlison. Stupido, egocentrico, acido, antipatico maschio.

"Perchè non sparisci?" Dico sorridendo.

"Non me ne andrò fin quando non dirai di si." Oh santo dio.

"No, e non voglio ripeterlo più quindi ora vai."

"Voglio 30 motivi." Cosa? 30 motivi? Ma perchè poi? Era pazzo? Si, un pazzo maniaco e decisamente le carote gli avevano dato alla testa.

Fisso i suoi occhi in cerca di un qualcosa che mi faccia capire che sta scherzando. Ma niente: niente di niente.

"E' una cosa ridicola, Tomlison."

"Insomma, se riesci a trovare 30 cose che odi di me, ti lascerò in pace." Lasciare in pace? Cosa? Libertà!

Non riesco a trattenere un sorriso. "Ci sto."

"Dai dimmene uno carotina." Eh? Cos'era una sfida? Gliene avrei potuti trovare mille, duemila, tremila.

"Odio quando mi chiami carotina." ...ma dissi il più stupido.

"E' un nomignolo carino." In realtà odio i soprannomi. Odio chi dice "in realtà". Odio chi mi prende in giro per il colore dei miei capelli.

"E poi sai che non resisto alle carote, e tu hai i capelli color carota. Devi esserne onorata." Continuò.

"Odio la tua mentalità così egocentrica, merda." Sbotto.

"Non ho una mentalità egocentrica."

"E odio quando mi contraddisci." Gli dissi facendo una piccola smorfia.

"Sono così brutto?" Afferma assumendo una faccia da cane bastonato.

Non posso non ridere alla visione di quella scena.

"Vienimi a prendere sotto casa mia alle 5." Cedo.

"Carotina! Ma certo." Esclama sorpreso e allo stesso tempo un sorriso si fa spazio sul suo viso.

"Non farmene pentire." Dico andandomene.

 

 

 

"Louis Tomlison ti ha chiesto di uscire?!" Cosacosacosa? Come fa Mabelle a sapere di questo?

"Come diamine hai fatto a saperlo se è successo minimo un'ora fa?" Le domando piuttosto sorpresa.

"Tesoro, è di Tomlison che stai parlando. Capitano della squadra di basket, più figo della scuola, nonchè membro dei One Direction." Ah già.

"Gli ho detto di si e che non avrebbe dovuto farmene pentire." Abbasso il capo.

"E perchè sei così triste Cher?" 

"Sai perchè Mab." Continuo io, già pronta alla solita sua ramanzina sul "devi divertirti e vivere la vita" ma riesco a percepire solo il calore di un corpo che mi abbraccia.

"Cher, so che è difficile..ma prova a dimenticare Harry, Magari Louis è quello giusto per farlo ma tu non gli dai un'opportunità." Già, Harry. Stavamo insieme da due anni. Ci amavamo. Un giorno qualunque vado a casa sua e la trovo vuota.

Mi aveva lasciata sola. Mi ha cambiata.

Mi indico la nuca, mostrandole il tatuaggio. Avevamo fatto quel tatuaggio insieme, anche lui ne aveva uno. Era un segno dell'infinito.

"Non amerò nessun'altra che non sia Cher Stievens."

"Non amerò nessun'altro che non sia Harry Styles."

Così avevamo detto. Tutte quelle promesse sono state mandate a puttane. Anche se io la rispetto ancora.