Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: ila_D    18/04/2012    7 recensioni
Salve! Questa è la prima fanfiction che scrivo e pubblico, perciò non siate troppo duri con la sottoscritta ^///^ E passiamo alla storia ora u.u
Diciamo che è partito tutto con un "e tu? hai mai pensato a Elena&Klaus?" ebbene come avrei potuto non pensarci! così ho iniziato a buttare giù qualcosa ed eccomi qui!
La fanfiction riprende dalla fine della puntata 3x05 e svilupperà una propria trama. Buona lettura! ila_D
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elena Gilbert, Klaus, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Capitolo 11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Finn...Kol... Elijah...-.

I suoi fratelli. Vivi.

Quelle parole vorticavano nella sua mente.

Chi era stato? Chiunque fosse stato, non l'avrebbe passata liscia.

-È bello vederti, fratello- disse Kol, con un sorriso di sfida.

-Siamo alla resa dei conti, Niklaus- affermò Elijah.

-Elijah... lasciate che vi spieghi...-.

-Cosa?- tuonò Kol. - Vuoi spiegare come ci hai lasciato marcire dentro delle bare mentre tu te la spassavi?-.

-Era necessario affinchè fossimo di nuovo una famiglia!- rispose lui.

-Beh, ora di certo non potremo più esserlo- disse Finn.

Finn teneva immobilizzata Elena, paralizzata dal terrore.

-Lasciatela andare-.

-Parli di questo bel bocconcino?- fece Kol.

-Lasciatela.Andare.- ripetè ancora.

-Oh no, Niklaus. Non credere che ti permetteremo di creare un esercito di ibridi. La doppelganger morirà- fece Elijah, calmo.

-No!- gridò lanciandosi contro Finn.

Kol lo bloccò. -Ho giusto un pò di fame- ghignò divertito.

Klaus guardò Elena. La ragazza aveva gli occhi sgranati per la paura, e lucidi. La sentì mormorare un "Elijah, ti prego non farlo", e vide il fratello che le lanciò un'occhiata di scuse, ma nulla di più. Sapeva che loro l'avrebbero uccisa, per vendicarsi di lui. E fu in quell'esatto secondo che una frase attraversò la sua mente. Fu in quell'esatto secondo che lo realizzò.

Lei non poteva morire.

Si liberò dalla presa di Kol dandogli una forte gomitata nello stomaco, e si precipitò verso Finn, pronto ad attaccarlo. Ma una fitta lancinante di dolore non glielo permise. Elijah lo aveva trafitto con uno dei pugnali.

-Questo sarà solo l'inizio, fratello- gli sibilò all'orecchio.

E un'altra volta fu pervaso dal dolore, quasi all'altezza del cuore. Kol gli aveva conficcato un ramo nel petto.

-Klaus!no...-.

Elena aveva sussurrato il suo nome. Ma oramai era piegato a terra, con la vista appannata dal dolore che continuavano a infodergli.

No. Reagire. Doveva reagire.

-Nick! Cosa è succes... oh mio dio! Nick!-.

Rebekah corse verso di lui, poi li vide.

Riguardò Klaus a terra e di nuovo i suoi fratelli. Ancora non poteva crederci. I suoi fratelli -la sua famiglia- erano lì davanti a lei.

-Per quanto hai intenzione di rimanere imbambolata Bekah?- chiese Kol.

Un sorriso illuminò il volto della vampira. Iniziò a correre e si gettò letteralmente su di loro, abbracciandoli. Qualche lacrima sfuggì al suo controllo, ma non se ne curò. Loro erano insieme a lei. Niente era più importante.

-Mi siete mancati tantissimo- disse soffocandoli in un abbraccio uno ad uno.

-Anche tu, Rebekah. Anche tu- mormorò Elijah.

-Così sei con loro adesso-.

La voce di Klaus ruppe l'atmosfera. Aveva la maglietta strappata in più punti, ma le ferite si erano già rimariginate e l'ibrido era di nuvo in piedi.

-Nick non sto dalla parte di nessuno. Siamo una famiglia-.

-No- fece Finn.

-Cosa?-. Forse Rebekah non aveva sentito bene.

-Niklaus pagherà per ciò che ci ha fatto. Dovresti essere arrabiata con lui anche tu!- disse Kol. -Infatti lo ero! Ma non potevo essere arrabiata con mio fratello per l'eternità!- ribattè Rebekah. -Allora vendicatevi. Ma lasciate andare Elena-.

-Nick, non fare pazzie per quella doppelganger-.

Klaus non rispose, si limitò a guardarla.

-Dev'essere parecchio importante per te allora- constatò Kol, sfiorando il viso di Elena. Questa si ristrasse. -Non mi toccare- sibilò.

-Come siamo aggressive- rispose il vampiro.

Elena tentò più volte di liberarsi, senza successo. Si dimenava, spingeva, scalciava ma niente. Era come stretta in una morsa d'acciaio. Era finita dalla padella nella brace, pensò. Scappava per non essere vittima di Klaus, e finiva dritta dritta dai suoi fratelli -ebbene sì- che la volevano uccidere per vendicarsi dell'ibrido.

Ancora non riusciva a credere che Elijah era disposto a ucciderla. Si era dimostrato così... giusto, in passato. Però lo capiva. Klaus l'aveva tradito in un modo orribile.

Gli altri due la spaventavano. Il più giovane, Kol, sembrava un pazzo. Quello che la teneva immobilizzata che quasi non respirava, Finn, era freddo e distaccato, con un cipiglio severo stampato in faccia.

Forse doveva iniziare a dire le sue ultime preghiere, visto che sembrava che tutti stessero perdendo la pazienza.

- Rispondi a una domanda, Niklaus- esordì Elijah. Senza aspettare una sua risposta riprese -Non è che la storia si sta ripetendo?-.

Klaus abbassò lo sguardo.

-Non si tratta più solo degli ibridi- proseguì Elijah, con calma -ti sei innamorato di Elena-.

Nessuna risposta. Nessuno mosse un muscolo.

Quelle parole furono come...quasi dolorose. Sì, facevano male. Perchè erano vere.

Dannatamente, schifosamente e orribilmente vere.

Doveva solo avere il coraggio di ammetterlo a sè stesso. Ammettere che il suo cuore batteva di nuovo.

Per un'altra donna.

Elena non aveva ancora afferrato le parole del vampiro. Si susseguivano come un disco rotto nella sua testa. Poi si levò una risata. Kol.

-Ma guardati- disse- giochi tanto a fare il duro, quando in realtà sei il più emotivo di tutti noi-. Rebekah tirò via Elena. Klaus le guardò, senza dire nulla.

-Questo giocherà a nostro favore- disse Elijah.

-Dille addio, Niklaus-.

Elena chiuse gli occhi quandò sentì che era giunta la sua fine. Ma il dolore non arrivò.

Aprì gli occhi. Stefan.

Stefan aveva fermato Rebekah. Stefan l'aveva allontanata da tutti loro.

-Salve Stefan- disse Elijah.

-Elijah-.

-Fatti da parte-.

-No- disse semplicemente.

Elijah fece un mezzo sorriso. -Torneremo- disse, e se ne andarono. Rebekah con loro.

Per qualche minuto i tre stettero in perfetto silenzio. Immersi nei propri pensieri. Elena fissò Klaus, poi Stefan.

-Bene... vi lascio...parlare- disse quest'ultimo, sparendo nel bosco.

Tutto era così surreale, pensò Elena. Quasi come fosse un sogno, un brutto sogno. Klaus sembrava invecchiato di altri mille anni, non l'aveva mai visto così. Si lasciò cadere su una roccia, strofinandosi la fronte.

Elena rimase in piedi. Schiarendosi la gola, ruppe il silenzio. -Quindi... loro erano i tuoi fratelli-. Nessuna risposta.

Smettila di fare domande stupide! Si ammonì mentalmente.

-Vogliono uccidermi-.

Non era una domanda stavolta. Ancora silenzio.

-Ti rifiuti di parlare ora?- disse a voce più alta.

Klaus alzò piano il capo. -Cosa vuoi che ti dica, Elena?-.

-Per esempio se quel che ha detto Elijah è vero-.

L'aveva detto. Non avrebbe voluto, ma le parole erano uscite sole dalla sua bocca. Il suo cuore iniziò a battere freneticamente. Lui la guardò. La fissò a lungo, come se stesse scavando nella sua anima.

E i suoi occhi esprimevano una muta conferma alla domanda implicita.

Elena rimase immobile. Sentiva soltanto il rumore del suo cuore, veloce, che non dava spazio ad altri pensieri. Era vero. Tutto vero.

Poi, il rumore della risata di Klaus la distrasse. -È ironico- disse senza un reale entusiasmo.

-Ma tu... mi vuoi uccidere- sussurrò Elena.

Klaus si alzò. -Cosa?-.

Ora faceva finta di non capire? Pensò Elena.

-Il branco. Vuoi dare il mio sangue a tutti-.

L'ibrido alzò un sopracciglio. Quanto era magnifico, pensò ancora Elena. Poi i suoi occhi verdi si illuminarono e... rise. Di gusto.

-Che c'è di così divertente?- sbottò lei infastidita. L'aggettivo lunatico non bastava a descrivere quell'uomo.

-Tu- disse.

-Io?-.

-Davvero credevi che saresti morta?-.

Elena non capiva, così continuò. -Anche se i licantropi sono tanti, il tuo sangue basta per tutti-.

Elena sbarrò gli occhi, iniziando a sentirsi incredibilmetne stupida.

-E poi mica lo devi dare tutto in una volta-.

Ora voleva sprofondare sotto terra dalla vergogna. Perchè non ci aveva pensato? Era corsa via senza riflettere, invece. Anche Klaus sembrò realizzarlo.

-Ah. Per questo sei corsa via- affermò camminando verso di lei. Le accarezzo una guancia con una lentezza che a Elena parve estenuante. Da dove veniva tutta quella dolcezza? Perchè un vampiro- ibrido sanguinario dimostrava tutta quella dolcezza? E lei non resisteva più. Ormai aveva capito che non poteva più ignorare quello che il cuore le comunicava da un bel pezzo.

Klaus appoggiò la fronte contro la sua e sussurrò sulle sue labbra. -Elena...-.

Poi azzerò la distanza tra le loro labbra. Ma questa volta il bacio non ebbe nulla di dolce. L'ibrido sembrava necessitare delle sua labbra.

Elena si ritrovò contro la corteccia di un albero in meno di un secondo e circondò la sua schiena con le braccia. Voleva sentirlo contro di lei. Ne aveva bisogno.

Poi iniziò a lasciarle una scia di baci roventi sul collo e sulla spalla, ed Elena si ritrovò a dover trattenere un gemito. Iniziava a sentire un certo calore nel ventre.

Improvvisamente sentì freddo. Aprì glì occhi con un'espressione di disappunto.

-Non puoi...-.

Cosa? Lei "non poteva" cosa? Praticamente aveva iniziato lui, pensò Elena con un espressione eloquente.

-"Non posso" cosa? Vorrei capirlo. Ci sei dentro tu tanto quanto lo sono io... Klaus-.

Adesso basta. Non ce la faceva davvero più a continuare così. E lui non faceva altro che sedurla e piantarla in asso. Questa era già... no, aveva perso il conto ormai.

Klaus la trapassò con lo sguardo. Si vedeva chiaramente che aveva un conflitto interiore.

-Non posso- disse ancora.

Stavolta la voce era più un sussurro che Elena sentì a stento.

-Perchè? Se me lo permetti io posso aiutarti-.

Gli mise una mano sulla guancia, accarezzandolo. Cercava di trasmettergli fiducia. Ma forse lui non la percepiva. Il suo volto era una maschera sofferente.

-Parla con me-.

Lui sospirò. Prese la mano di Elena, indugiò per qualche secondo sul palmo, e poi la tolse via. E indietreggiò.

Da quando la situazione gli era sfuggita di mano? Come erano arrivati a quel punto? Aveva perso il controllo, quando si era già stabilito di darci un taglio.

La vide in piedi, di fronte a lui, che lo fissava. Gli occhi lucidi. Ferita. Stava per parlare, e sapeva già cosa avrebbe detto. Sapeva la loro situazione senza che lei glielo dicesse.

Per cui alzò una mano e la fermò prima che dicesse qualcosa. Prima che potesse far cadere la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.

Prima che succedesse l'irreparabile.

-Non puoi aiutarmi- disse distaccato. -Nessuno può-. E tagliò la corda.

O almeno, così avrebbe voluto fare, se un paletto non l'avesse trafitto in quell'esatto istante. Incurante del dolore, lo tolse via dal fianco, arrabbiato. Chiunque fosse, aveva sbagliato momento, decisamente.

Si voltò trovandosi tutta la band al completo. Persino Katherine.

Sorrise malevolo. -Ma guarda, ci siete proprio tutti-.

Con la coda dell' occhio vide Elena abbracciare Caroline e Jeremy.

-A cosa devo la piacevole visita?-.

-Non credo che tu non ne sappia il motivo- disse Damon velenoso.

-Hai ragione, so perchè siete qui. Ma ora non è il momento, quindi vi consiglio di farvi da parte- fece una pausa, guardandoli uno per uno – e andarvene una volta per tutte-.

-Andremo via. Con Elena- disse Caroline.

Senza replicare si avventò su di loro, colpendoli col paletto che aveva in mano. Tranne i due umani. Era anche troppo buono, pensò.

-No, Damon! Caroline!-.

Elena era già su di loro. Non aveva avuto dubbi a riguardo. Sempre là, a voler aiutare gli altri, anche se non poteva. Si asciugò in fretta una lacrima mentre si alzava in piedi.

-Klaus, sono i miei amici-.

-Lo so-.

-Ti ho seguito affinchè tu non gli facessi del male-.

-Se loro sarebbero restati buoni a casa, non gli avrei fatto del male-.

Alaric lanciò un paletto contro di lui, ma lo prese subito. -Davvero credevi...-.

-Damon no!- gridò Elena.

In quell'istante Klaus si voltò per bloccare il vampiro che voleva colpirlo alle spalle. -Piccolo codardo... colpire alle spalle eh?-.

Lo infilzò ancora e lo lanciò contro un albero.

Elena aveva gli sguardi di tutti puntati su di sè.

-Perchè, Elena?-, domandò Jeremy.

-L'avevamo in pugno, saremmo potuti andare via! Perchè hai fermato Damon?- urlò Caroline sull'orlo dell'isteria.

-Io...- Scosse la testa, incapace di continuare.

Katherine si levò in una risata. -Davvero, Elena?-.

Gli altri si voltarono.

-Ti sei già stufata di Stefan?- chiese guardando Klaus, che sembrava trattenersi dall'ucciderla in quel momento.

Non ebbe il tempo di ribattere, poichè sentì un giramento di testa. Strane parole si stavano insinuando nella sua mente, intorpidendola. Le gambe cedettero e cadde.

 

 

 

 

 

Note dell'autrice u.u

 

Stavolta sono imperdonabile, lo so. Capisco se volete impalettarmi, soprattutto dopo che mi ripresento con un capitolo... che non mi convince per nulla.

Comunque, sì, non sono morta (no? xD) e torno, sperando di non metterci un altro mese per riaggiornare. Non mi stupirei se vi siete dimenticati di me ç.ç

Non ho avuto tempo di rispondere alle meravigliose recensioni (ho giusto appena finito il chap), ma ci tengo a ringraziare e a farvi sapere che è merito vostro se la storia continua :) Siete fantastiche, tutte!

Spero anche di non deludervi con questo capitolo, davvero ditemi ciò che ne pensate :S

Se ancora qualcuno mi segue, recensite! Anche solo per dire che avete il mio indirizzo per impalettarmi se la storia sta diventando... mmmmmmmmh *cerca il termine adatto*... scialba? Prevedibile?

Scrivete cosa pensate, ne ho bisogno T___T

Abbracci virtualmente soffocanti con una marea di "grazie" a chi ha recensito la volta scorsa:

 

Esmeralda91

Eris666

JustNemy

Hugghina

Aniel

iLaaa

emanuela89

MimiVampirePrincess

ELENA98

 

 

So che Klaus ed Elena sono terribilmente "lenti" (anche a me, che scrivo, fanno venire il mal di testa xD!) ma è che non voglio che tutto succeda troppo veloce. Voglio dire, non penso che scoprano di amarsi, se lo dicono, e pace tutto rosa e fiori. Io lo farei se fossi Elena U_U, ma si tratta di Elena, appunto: Klaus ha rovinato la sua vita e non è piacevole scoprire di amarlo; idem per Klaus che ha tutta la sua marea di problemi vari. Ci tenevo a precisarlo, ecco U.U

Abbiate ancora un pò di pazienza per una bella svolta! x)

Casco dal sonno, vi lascio

A presto,

ila_D

 

P.S. La pausa mi ha svuotata, destabilizzata e fatta deprimere per un bel pò. Ma ecco che mi riprendo e.... domani è il 19 Aprile gente!

P.P.S. OMG. Solo ora mi accorgo che il prologo ha superato le 1000 visite O.O oddio. Mi riempite di gioia, non credevo che sarei mai arrivata fino a questo punto :')

Grazie mille a tutti, anche a chi segue in silenzio :')

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: ila_D