Chi ha avuto abbastanza tempra da reggere la totale irriverenza verso il mondo ontologico e metafisico, la società, gli uomini e gli dei scatenatasi nel primo capitolo può ora sottoporsi alla prova del secondo. Neppure l'autore stesso di questo testo riesce a capacitarsi delle aberrazioni concepite in quel periodo oscuro, pervaso com'era dallo Demonio personificato.
Ci
crogiolavamo di uno statico ozio nelle nostre case quando la prima
minatoria
notizia si trovò ad attenderci nella casella dei messaggi di
facebook; uno dei
tanti schiavi del sistema divulgò una missiva di
pre-ammonimento che minacciava
la nostra incolumità
“Se la vita delle vostre medie vale più della
vostra totale disfatta,
prestatemi bene orecchio:
Prima che voi parliate sappiate che ogni domanda, finanche una
richiesta di
catabolismo deve essere proferita con sommo ossequio. Si richiede ivi
puntualità assoluta, e si esige la mappa concettuale.
Un avvertimento: non tentate di emulare nulla poiché sarete
eliminati in
diretta.
La presidentessa o Capo Supremo analizza e perquisisce tutto
ciò su cui il suo
sguardo si posa: vocabolari, fogli, calzini, giacche….le sue
ciavatte sono
tanto deflagranti da far tremare gli animi al suo
passaggio….Tutto quello che
lei richiede è una semplice offerta di -preparazione e
creanza-…un segno della
nostra sottomissione al suo volere.”
sottomissione…. Questo poteva essere un problema; si
mormorava che molti della
I avessero già dimostrato una certa contumacia….e
se quei filosofi, se quegli
effeminati avevano trovato tanto ardore ovviamente la C aveva una
reputazione
da difendere!...
Nessuno di noi avrebbe accettato tale imposizione da qualcuno che
portava le
regole di una commissione maledetta sin sulle soglie delle nostre sacre
bacheche, qualcuno che insultava la nostra classe, qualcuno che ci
minacciava
di umiliazione e bocciatura…
scegliemmo bene la nostra risposta a cotanta arroganza, e, per il
giorno
seguente, occultammo le nostre armi dove nessuno, neppure i professori,
avrebbero potuto reperirle.
Prima del grande momento, iniziò la fase scaramantica; il
superstizioso
Eugenio, assieme al simbionte Gianluca e molti suoi accoliti, decise di
effettuare un’antica pratica aborigena Zulù,
peculiarità della nativa terra che
si configurava in un arazionale lancio di sale lungo il percorso.
Il rituale ebbe l’effetto sperato!... Il dio Elio
chiamò a sé un arroventato
sole sorto dall’oscurità, e flagellò le
teste dei nostri aguzzini con una
torrida caldana ottenebrandone il campo visivo e limitandone la
lucidità
mentale! Magnifico!...
Guardiamo quei bastardi senza madre, patire per le loro stesse
imperizie.
Solo uno tra noi conservò il suo spartano
riservo…solo uno…solo
l’incontentabile Eugenio.
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E finalmente giunse il grande giorno, colazione frugale,
Jeans lunghi, divisa
abbigliata … dalle abitazioni fluivano le schiere di
studenti, decimate da una
crudele preselezione.
Marciamo…per le nostre medie, per la nostra
libertà…marciamo.
E finalmente ci incontrammo di nuovo tutti assieme, davanti al
maledetto
edificio che per 5 anni aveva tormentato la nostra anima.
Alcuni ripassavano i propri appunti, altri ripetevano il proprio
sapere; in
quel momento una seconda schiera si unì alla
C…uno di loro ebbe il fervore di rivolgerci
verbo senza consenso
“Paolo!?” domandò “tu vorresti
affrontare gli esami con questo pugno di
deficienti?…credevo che almeno la C avrebbe eguagliato la
nostra
preparazione….”
“non è cosi!” commentò il
Paolo, poi si rivolse verso uno di loro
“….Tu, dimmi….. il secondo teorema di
Delhospital?”
“Cosa?”
“e tu? Commentami la montagna di Cezanne esplicitando il suo
grande merito nei
movimenti artistici posteriori”
“Cezanne?!”
"e tu… chi era Saba?”
“un Ermetista?”
"un Ermetista…..” ripeté ironico
“RAGAZZI!!! CHI ERA SABA?!!”
“AUUU, AUUU AUUU”
“ma…non è una rispost-”
“visto caro amico!?.. siamo molto più preparati di
te”
L’atmosfera si fece più palpabile, nauseabonda,
stomachevole…e non era l’ansia
….dalle tenebre comparve un silenzioso, pallido figuro con
vaghi tratti da
rettile, che, con sguardo remissivo e docile, puntò lo
schieramento: la testa
ed il collo formavano un angolo di 90 gradi con le spalle mentre la
somma
interna degli angoli che formava il suo sopracciglio era 240.
la sua sacca era tracotante ed imbottita di Treccani e Garzanti tanto
che mai
occhio umano avrebbe creduto di poter scorgere tutti assieme.
“AO” tuonò incombente
“ragazzi, lasciatemi conseguire gli esami assieme alla vostra compatta unità…mia madre mi ha preparato in ogni materia, sono in grado di rispondere ad ogni tipo di quesito, so a memoria tutti gli autori di tutte le materie....saprò meritare la stima di mio nonno servendo VOI durante quest’ultima sfida!”
“uhm…da ciò che dici sembri un ottimo esaminando… ma, prova a passarmi un bigliettino”
“che…che cosa?” rispose confuso l’untuoso ranocchio.
“adesso, allungami un bigliettino più che puoi”
la monade strappò lentamente un pezzo di carta e si sforzò più che poté per alzare il braccio ma pareva non essere in grado di riuscirvi
“UUUUUUUH…..non…non….UHHHHHH”
“tua madre avrebbe dovuto insegnarti come agisce la nostra FALANGE”
“Uuuuh….non riesco…non riesco”
“noi durante i compiti agiamo come un’ unica, singola inafferrabile unità…Questa è l’origine dei nostri 7! Ognuno di noi, passa un bigliettino all’uomo alle sue spalle, coprendolo dalla coscia al collo! un solo punto debole…e la fila VA IN PEZZI……. Sono spiacente amico mio…ma non tutti siamo fatti per copiare, se vuoi essere d’aiuto ad una nostra vittoria…distrai i professori, fai loro delle domande, fai il tifo per noi….ma per quanto riguarda il passare bigliettini non possiamo far uso di te”
Gli squilli delle campanelle li ridestarono, e i maturandi si rimisero in marcia verso Nord , mentre il
ciclopico fagiolo rimase solo assieme al suo avvilimento
“MADRE! VI SBAGLIAVATE!!!”