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Autore: avalonne    19/04/2012    4 recensioni
“Il sapere non è come la moneta, che rimane fissamente integra anche attraverso i più infami baratti: esso è piuttosto come un abito bellissimo, che si consuma attraverso l'uso e l'ostentazione. Non è così infatti il libro stesso, le cui pagine si sbriciolano, gli inchiostri e gli ori si fanno opachi, se troppe mani lo toccano?”
Due ragazzi che si sentono inadeguati, che si fraintendono, che vorrebbero far loro il detto: "il fine giustifica i mezzi" ma che sanno che non è vero...
Quarta classificata al contest "Scegli un Classico" di Psiche_
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Storia partecipante al Contest "Scegli un Classico" di Psiche_ e arrivata quarta.
E' la prima volta che mi cimento nel pairing Harry/Hermione ma appena ho letto la citazione ho pensato subito a lei, al suo amore per i libri e alle sue insicurezze. Come insicuro è Harry. Così è venuta fuori questa piccola storia.
Fatemi sapere se avete apprezzato!



    

Autore:
Avalonne

Titolo: Di pozioni, sapere ed amore
Pacchetto (e recare ogni dato del pacchetto):Il nome della Rosa
-Frase:“Il sapere non è come la moneta, che rimane fissamente integra anche attraverso i più infami baratti: esso è piuttosto come un abito bellissimo, che si consuma attraverso l'uso e l'ostentazione. Non è così infatti il libro stesso, le cui pagine si sbriciolano, gli inchiostri e gli ori si fanno opachi, se troppe mani lo toccano?”
-Personaggio: Harry Potter
-Oggetto: colonna, pozione.
-Prompt: fine.
-Obbligo: ambientazione negli anni di Hogwarts.
-Divieto: inserire Ginny Weasley
Genere:Romantico
Avvertimenti:One – shot
Rating:verde
Beta-reading: (sì o no): no
NdA (eventuali):ho utilizzato come oggetto la pozione e ho inteso il prompt “fine” nel senso di “scopo” e non di “termine”. La storia è ambientata al sesto anno e è narrata dal punto di vista di Harry..
Introduzione:Il fine giustifica i mezzi, si dice. Harry si interroga se sia davvero così e se valga la pena di ingannare il destino, e la ragazza, che ama, per raggiungere il suo scopo. Forse, però, non sarà necessario.
 
 
 
Mi lascio scivolare a terra, la schiena appoggiata alla colonna di pietra che sorregge, oltre che il mio insulso peso, anche l’intero castello di Hogwarts. Sono uno sciocco, uno stupido ragazzino che si è montato la testa per il solo fatto di essere il Prescelto.
Bella forza, come dice la parola stessa io non ho dovuto fare nulla, sono solamente stato scelto. È stato Voldemort in persona a designarmi suo erede. È stato Voldemort a fare di me la sua nemesi a solo un anno di età, lasciandomi orfano e facendosi sconfiggere dall’amore di mia madre. È stato il sacrificio di quella madre che non riesco neppure a ricordare che mi ha permesso di vivere, io ero solo un poppante.
Sbatto varie volte, consapevolmente, la nuca contro la fredda pietra alle mie spalle, ripetendomi: “Stupido, stupido, stupido”. Non posso che essere uno stupido se avevo pensato di valere qualcosa di più ai suoi occhi, se avevo pensato di poter competere con gli altri ragazzi. Mi sono rassegnato al ruolo d’amico, di spalla, di confidente, annegando i miei sentimenti sotto il sorriso ipocrita dell’amicizia nel momento in cui ho scoperto che lei è innamorata di Ron. Non avrei mai permesso che una stupida infatuazione rovinasse l’amicizia che si è magicamente creata tra noi, eppure, quando Ron si è messo con Lavanda, ho sperato. Mi sono illuso che a quel punto Hermione si accorgesse di me, che mi vedesse come qualcosa di più che la spalla dove annegare le sue lacrime, che, magari, invitasse me alla festa di Lumacorno. Speranze infrante come un bicchiere sul pavimento questa stessa mattina, quando la ragazza che ultimamente occupa i miei sogni, rubando senza rimpianti spazio a Voldemort, ha dichiarato che si sarebbe presentata al Lumaclub a braccetto con Cormac McLaggen.
McLaggen, non posso credere a quanto in basso possa scendere una ragazza per amore. La risata amara mi muore in gola, stroncata da un nuovo interrogativo: e io fino a che punto ho intenzione di spingermi? Se è vero che il fine giustifica i mezzi è tempo che mi dia una mossa! La boccetta nella mia tasca, oh sì sapevo che sarei giunto fino a questo punto, tintinna minacciosamente, quasi ad avvisarmi di quanto stia per essere stupido.
Mi alzo in piedi e poi ricado a sedere a terra. Chi voglio prendere in giro?
- Harry? – Come evocata dai miei pensieri, Hermione compare nel corridoio solitario che ho scelto. Strizza leggermente gli occhi per individuarmi nella penombra, i suoi capelli sono ancora più in disordine del solito, il mantello è appoggiato sghembo sulle sue spalle. Se solo McLaggen ha provato a farle qualcosa io lo polverizzo! Che cosa sto dicendo? Sto parlando di Hermione, della strega più brillante della sua età, e lei è capacissima di difendersi da sola, sin troppo bene. I lividi di Ron prodotti da uno stormo di canarini inferociti ne sono una prova lampante.
- Tutto bene? Ti vedo un po’ sconvolta. –
Signore e Signori, Harry–Il–Ragazzo–Che–Non–Aveva–Tatto–Potter è tornato sulle scene!
Con nonchalance passa una mano nella sua criniera, con il risultato di ingarbugliarla ancor di più e mi risponde: - Uff! Sono appena sfuggita a McLaggen che ha provato a baciarmi sotto il vischio. –
McLaggen. È. Un. Uomo. Morto.
Mi alzo di scatto con la bacchetta stretta in pugno e, come da copione, la boccetta mi scivola via dalla tasca e rotola silenziosa fino ai piedi di Hermione. La vedo osservarla perplessa, prenderla in mano, stapparla con circospezione e annusarla. Capisce immediatamente di cosa si tratta e sgrana gli occhi.
- Harry, ma cosa? –
Mi risiedo stancamente, ormai ci siamo, e temo di doverle una spiegazione.
- Hermione, secondo te il fine giustifica i mezzi? –
Si siede anche lei, compita, sebbene sia nel bel mezzo di un corridoio, sulla nuda pietra. Mi chiedo se avrò mai il coraggio di dirle che quella sua aria da professoressa mi fa impazzire. Probabilmente no, in fin dei conti il Cappello Parlante voleva smistarmi a Serpeverde.
Sorprendentemente non inizia una delle sue solite filippiche, china leggermente la testa da un lato e mi rigira la domanda: - E secondo te Harry? Il fine giustifica i mezzi? –
Vorrei rispondere che “dipende”, dipende dai mezzi e dipende dal fine, ma so che non è vero. Mi rigiro tra le mani la boccetta con l’Amortentia all’interno e le racconto una storia.
- C’era una volta una maganò che si era innamorata di un babbano, il quale era bellissimo e fidanzato con un’altra donna. La storia è semplice: lei lo irretì con un filtro d’amore ma, quando l’effetto si esaurì, lui la abbandonò incinta. Credo che il babbano sia tornato dalla sua fidanzata originaria, in quanto alla maganò morì dando alla luce un bambino che sarebbe poi diventato il Mago Oscuro più potente di tutti i tempi. Fine della storia. No, il fine non giustifica i mezzi, quindi credo proprio che andrò a rimettere questa tra le scorte di Lumacorno prima che se ne accorga. – Finisco con un sospiro.
- Vuoi dire che hai rubato questa pozione? – Mi accusa immediatamente Hermione.
- Non potevo certo ordinarla ai Tiri Vispi Weasley! Fred e George mi avrebbero preso in giro fino alla fine dei miei giorni! – Cerco di difendermi.
La vedo sospirare pesantemente e chinare il capo, quando lo rialza ha gli occhi lucidi. Vorrei dire qualcosa, ma mi interrompe con un cenno della mano.
- Oh Harry, scusami tanto! Io non immaginavo che per te fosse così importante. Io mi scuso davvero per averne parlato male a volte, non credevo, davvero! Mi conosci, io sono troppo razionale quindi non riuscivo ad accettare … però davvero non devi farti condizionare da me, lei è sicuramente una ragazza fantastica. –
Di cosa sta parlando? Forse è uno dei miei incubi e all’improvviso sbucherà Voldemort da quel corridoio insieme a un gruppo di fidati Mangiamorte.
- Io non sono altro che una secchiona che ammuffirà tra i libri, Lavanda Brown aveva ragione. –
Cosa c’entra ora Lavanda? È ancora per la faccenda di Ron? Ma di chi stava parlando prima? Sento che un nuovo mal di testa si sta approssimando alla velocità di un Bolide.
- Scusami davvero Harry, sono sicura che Luna sarà la ragazza adatta a te. –
Luna?
- Sono stata davvero una sciocca a non capirlo prima, lei è esattamente la persona che fa per te, è così fresca e solare. Io, al confronto, sono come la vecchia copia ingiallita di una pergamena. Sono esattamente come il sapere che agogno tanto e che così stupidamente dispenso, anche quando non è richiesto. Il sapere non è come la moneta, che rimane fissamente integra anche attraverso i più infami baratti: esso è piuttosto come un abito bellissimo, che si consuma attraverso l'uso e l'ostentazione. Non è così infatti il libro stesso, le cui pagine si sbriciolano, gli inchiostri e gli ori si fanno opachi, se troppe mani lo toccano? Perdonami Harry e dimentica tutto questo! –
Si alza in piedi pronta a fuggire ma la blocco afferrandola per una manica.
- Hermione! Io non ho capito assolutamente nulla del tuo discorso, ma di una cosa sono certo: non è Luna la ragazza che mi interessa, sei tu! –
La vedo sbarrare gli occhi incredula.
- Ma tu hai invitato Luna alla festa di Lumacorno! –
- Siamo solo amici. Ho invitato lei perché tu sei andata alla festa con McLaggen. –
- Io volevo solo farti ingelosire. –
- Volevi far ingelosire me? Non Ron? –
La vedo mordicchiarsi il labbro, come fa sempre quando è nervosa.
- In queste ultime settimane ho capito che non è Ron la persona che vorrei avere al mio fianco. Certamente gli voglio bene, ma ha davvero la sfera emotiva di un cucchiaino! Tu, invece, mi sei sempre stato accanto e ho iniziato a provare qualcosa per te che va al di là dell’amicizia. –
Ecco, questo è il momento perfetto in cui dovrei dire qualcosa di estremamente brillante e intelligente e ovviamente non mi viene in mente nulla, quindi decido di lasciar perdere le parole, per cui Hermione è molto più tagliata, e passo ai fatti. La bacio e la boccetta di Amortentia si frantuma a terra dopo che l’ho lasciata cadere. Un dolcissimo profumo si sprigiona nell’aria che ne è già satura, perché è l’odore di Hermione che già sta impregnando tutto il mio essere mentre risponde al bacio.







In calce riporto il giudizio di Psiche_ che ringrazio per aver indetto il Contest e per il suo giudizio!


 

Grammatica: 9,7/10
Stile e forma: 7/10

Caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
Originalità: 9/10
Gradimento personale: 10/15
Utilizzo degli elementi del pacchetto: 10/10

Punti bonus: 1
Totale: 55,2/65

 

Grammatica: dal punto di vista grammatica ho incontrato solo due errori che sarebbe più corretto definire “imprecisioni”; “..che mi ha permesso di vivere, io ero solo un poppante” - io dopo vivere avrei inserito un punto e virgola. Stessa cosa in “...sia tornato dalla fidanzata, in quanto...” Per il resto ogni cosa è al posto giusto.


Stile e forma: il tuo stile è buono, anche se in alcuni punti possa risultare un tantino “pesantuccio” da leggere. Ho solo due perplessità, che ti elenco qui sotto:
oh sì sapevo che sarei giunto fino a questo punto” - l'avrei scritto in corsivo, per rendere meglio l'idea di pensiero.
poi ricado a sedere a terra.” - non mi suona tanto bene; non sarebbe stato meglio scrivere una cosa come “poi ricado con il sedere per terra” o “poi mi risiedo a terra”?
In ogni caso, il lessico è buono e la consecutio temporum perfetta.


Caratterizzazione dei personaggi: il tuo Harry è caratterizzato molto bene, in una maniera nel quale non l'avevo mai “letto”. Sono ben comprensibili i suoi dubbi, le sue insicurezze e le sue paure. Complimenti! Hermione non è troppo presente, ma comunque abbastanza descritta come persona attraverso il suo discorso – quello dove hai inserito la citazione.
Per Harry è 10, per Hermione 7. Ti esce un bel 8,5!

 
Originalità: non sono una grande esperta nel settore “Auror” - nonostante io stessa mi sia cimentata in una songfic – quindi non posso dirti quanto la storia possa essere originale. Paragonandola alla mia esperienza con un altro pairing, posso però dirti che prendi punteggio quasi pieno poiché non ho mai visto – o meglio, letto –, qualcosa di simile.
Complimenti!

 
Gradimento personale: la tua storia mi è piaciuta, specie nella parte in cui compare Hermione e nella quale i due si fraintendono. Certo, non posso dirti che sia la storia più bella che io abbia mai letto su efp, però ha qualcosa che la rendere davvero speciale.
Mi è piaciuto molto leggerla, spero di incontrare presto qualcos'altro di tuo.

 

Utilizzo degli elementi del pacchetto: la citazione è inserita papale papale (come si usa dalle mie parti – cioé così com'è) però sei riuscita ad adattarla perfettamente al contesto. Il protagonista è Harry, quindi non ci sono problemi in questo frangente. Hai inserito sia la pozione che la colonna, motivo per cui hai ottenuto punteggio pieno – anche perché hai rispettato perfettamente sia l'obbligo che il divieto. Brava!  


 

  
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