Transilvania, Brasov.

Sconfinato nelle mura di un castello dell'ottocento, si ergeva dietro un vasto specchio il portale per giungere all'ormai dimenticata magione del Conte Vladimir Dragulia Tepes III, il capostipite che aveva generato la razza dei vampiri millenni or sono.
Una donna snella e slanciata, dagli abiti aderenti in pelle, si faceva strada fra la neve ed il ghiaccio oltre lo specchio, per raggiungere la fortezza leggendaria.
Si presentava con indosso una giacca nera, che copriva gli indumenti di pelle aderenti che le ricoprivano il corpo. Una cintura che tendeva sul grigio scuro era attaccata alla vita, mentre ai piedi portava stivali da soldato, rigorosamente neri e più stretti al polpaccio.
La capigliatura corvina si presentava quasi mascolina; I capelli non raggiungevano le spalle, ma bensì contornavano la nuca, scendendo longinei sulle rifiniture del viso.
Era Seline, una delle maggiori esponenti del movimento dei vampiri noto come ''Portatori di morte.''
Facendosi strada nel castello, ormai in rovina e tana di ragni,ratti di fogna e piccoli pipistrelli, raggiunse finalmente la sala del trono ove risiedeva Dragulia,attenta a non aggrovigliarsi in qualche folta ragnatela che ricopriva il pavimento e le pareti.
Qualcosa si mosse nel buio, prima che la donna potesse fare un altro passo;
Due luci scarlatte si aprirono al buio della sala, colmando quasi solamente con la loro luminosità sanguinaria l'alone di buio che contornava la stanza.

-Chi disturba il mio sonno?-

Dragulia se ne stava seduto sul trono,col braccio posato sulla mascella, col peso del corpo inclinato verso destra e le gambe accavallate. Succinto in abiti nobili dell'epoca medievale, che si abbinavano perfettamente al colore mancante dei suoi capelli, ormai invecchiati assieme al corpo, causa scarsa nutrizione da secoli.
Seline, appena carpita la voce, si inginocchiò subito, chinando il capo verso il terreno, alzando così un polverone di vecchie ragnatele.

-Una delle nostre casate è stata recentemente attaccata da una massiccia forza di Lycan; Lo scopo era quello di impossessarsi di mia figlia, unica discendente dell'ibrido Michael Corvin, a sua volta discendente di Alexander Corvinus, vostro antico amico, non che sottoposto e consigliere. Sono Seline, una delle antiche portatrici di Morte della nostra razza,provengo da una delle sotto casate dei Dragomir,ovvero una delle vostre casate più ambite dopo la Vladescu e la vostra, quale è la nobile casata dei Tepes.-

Rispose così Seline al Conte, con voce flebile, tremante.
Dopotutto era al cospetto di Dragulia, chiunque gelava alla vista dei suoi occhi o al suono della sua voce.

Un sorriso beffardo comparve sulle labbra secche del Conte, che squadrò la donna da capo a piede, per poi guardarla negli occhi a lungo, prima di rispondere. 
-Quindi, stai chiedendo il mio appoggio per opporre man forte contro quei cani bagnati controllati dagli Inferi?-

Proferì parola Dragulia, divertito dalla vicenda di cui raccontava la donna.

La donna rabbrividì, per poi replicare alle parole del Conte.

-S-sì, l'idea sarebbe quella.. ma la vostra entrata in campo di battaglia contro i Lycan, desterebbe parecchio scompiglio in entrambe le fazioni..-

Concluse titubante Seline, rimanendo a capo basso.

-Nessuno mi conoscerà come Dragulia,Vladimir, Dracula o qualsivoglia altro nome,bensì celero' la mia identità.Enterò in battaglia, sotto altro nome. Procurami solamente del sangue per ringiovanire le mie carni,del vestiario e due buone armi da fuoco.Al resto, penserò io.- 

Ribatté il Conte, continuando a sorridere con un malefico ghigno sul volto.

-Con quale nome rientrerà nelle prime linee dei vampiri, per scendere in campo contro i Lycan..?-
Chiese Seline, mentre un brivido di gelo le percorse la schiena.Allora un sardonico quanto crudele e maligno sorriso si aprì sul volto di Dragulia, facendogli brillare gli occhi scarlatti di una luce sanguinaria;

Poi parlò,rispondendo alla curiosità di Seline.

-Alucard.-