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Autore: Stella Black Harris    19/04/2012    0 recensioni
Era un caldo pomeriggio d’agosto. Il sole batteva forte, e in spiaggia chi poteva permetterselo si rifugiava sotto l’ombrellone. Persino il campo da bocce era vuoto, perché i quattro vecchietti che vi giocavano di solito si erano arresi al caldo torrido di quella giornata. Kristen Barnes e le sue amiche vi si rifugiarono, seguite a ruota dai ragazzi che le seguivano come cagnolini dappertutto.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1x05 – It’s My Life

La mattina del 12 Settembre cominciò come la peggior mattina di sempre per Hilary Bell.
Aprì a fatica gli occhi e, voltando leggermente la testa, guardò l’ora sulla grossa sveglia rossa nel comodino.
Possibile che anche quando non la puntava quella sveglia riuscisse comunque a tormentarla?
Si alzò, visto che ormai era sveglia e sospettava che non sarebbe riuscita ad addormentarsi tanto presto.
Il grosso schermo del suo cellulare s’illuminò, rivelando la foto di una ragazza bionda e la scritta “Kristen” sopra il suo viso.
“Starbucks. Tra mezz’ora”. I messaggi di Kristen erano sempre così soddisfacenti.
Hilary sospirò e andò a lavarsi il viso e prepararsi. Afferrò i trucchi e si portò davanti all’alto specchio a parete del suo armadio. Lo sguardo nei suoi occhi era strano, spento. Forse deluso. Le sue migliori amiche avrebbero ricominciato la scuola quella mattina, l’università, il college. E lei? Non aveva nemmeno un lavoro, viveva con i suoi, racimolando i soldi per comprarsi un appartamento come poteva. Era questa la sua vita? Finì di truccarsi e chiuse il rossetto con un colpo secco.
Arrivò da Starbucks in leggero ritardo, le ragazze erano già dentro, abituate ai suoi orari.
“Non pensavo fosse così bello stare dall’altra parte del bancone!” esordì Rachel, seduta al tavolo tra Kristen e Juliet.
“Ehi!” Hilary salutò le sue migliori amiche con un abbraccio e prese posto nella sedia vuota, afferrando il cappuccino al centro del tavolo. “Emozionate?”
Juliet posò il caffè sul tavolo. “Delirante. Non ho praticamente chiuso occhio, e credo che se berrò un altro caffè finirò per rigurgitare la cena di ieri sera”.
“Potresti anche risparmiarteli certi dettagli!” commentò Kristen addentando un danese. “Lo ammetto, anche il mio stomaco fa i capricci da questa mattina.”
Rachel continuava a fissare ininterrottamente il suo cellulare, premendo i tasti quando lo schermo si spegneva.
Hilary lo afferrò senza esitazione e se lo ficcò in borsa. “Questo per oggi è confiscato, hai bisogno di concentrarti sullo studio adesso”.
La ragazza tentò di contestare, senza il minimo successo.
“E tu che farai piuttosto? Con noi tre a scuola, sei praticamente sola”. Juliet ricevette subito un’occhiataccia dalla biondina, che però scoppiò subito in una leggera risata.
“Tranquille, ho già trovato il modo di consolarmi”.
Le tre ragazze la guardarono interrogativamente, aspettando una risposta ad una domanda chiaramente sottintesa.
“Io e Nate siamo tornati insieme” annunciò con un sorriso.
Rachel sorrise apertamente, Juliet fece una smorfia di sorpresa e confusione, e Kristen, bè, si limitò a fissarla aspettando una spiegazione.
“Qualche giorno fa è tornato a trovarmi. Mi ha detto che gli mancavo, che ormai aveva lasciato quello stupido lavoro che gli impediva di stare con me, e che non mi lascerà mai più!”
Kristen saltò su senza nemmeno aspettare la conclusione. “Te lo sei scopato!” disse indicando la bionda che la fissava divertita.
“Ecco... sì” confermò lei scoppiando a ridere. “Scusate se non mi sono presentata l’altra sera”.
“Bè, almeno quello sfigato del New Jersey ha un bel faccino!” concluse Kristen riprendendo il suo posto e ricominciando a sorseggiare il suo frappuccino.
“Oh, è una cosa così adorabile! Lo sai che adoro Nate, sapevo che sarebbe successo!” Rachel continuava a saltellare come una bambina in un negozio di caramelle. “Lo sapevo!”
Le quattro ragazze passarono il resto della mattina separate: una cercando la sua classe, una cercando il suo armadietto, un’altra cercando le sue mutandine nel bagno, ed un’altra cercando un lavoro.
 
Kristen uscì dalla NYU respirando a pieni polmoni l’aria fresca di quella mattina. Accese il cellulare. Due messaggi: Rachel che le chiedeva com’era andato il primo giorno, e... Josh, che le chiedeva d’incontrarlo al bar tra dieci minuti.
Kristen sospirò. Che cosa doveva dirle ancora?
La bionda arrivò al bar e volse subito lo sguardo verso l’ultimo tavolo nell’angolo estremo del locale. Sapeva che l’avrebbe trovato lì. Lo salutò sorridendo e si sedette di fronte a lui, togliendosi la sciarpa e rivelando una profonda scollatura.
Il ragazzo deglutì e cominciò a giocherellare con il suo tovagliolo.
“Che succede?” chiese la ragazza senza perdere il sorriso.
“Eh? Ah sì, scusa.” Il ragazzo cadde dalle nuvole. “Ecco, volevo chiederti com’è andato il tuo primo giorno di scuola”.
Kristen alzò un sopracciglio. “Direi bene.” Forse era meglio omettere il dettaglio che si era scopata il suo compagno di algebra. “Mi fa piacere” commentò lui accennando un sorriso, che però lo fece solo risultare più impacciato.
“Ascolta Josh, io dovrei...” cominciò la bionda alzandosi, ma il ragazzo l’afferrò per un braccio. “Per favore, siediti.”
La ragazza si sedette. “Che succede?” Posò la sua mano su quella del ragazzo. Lui prese un respiro.
“Vedi... volevo dirti che mi dispiace. Davvero. Mi sono reso conto di non averlo mai fatto e, bè, è sbagliato. Io ho sbagliato. Mi dispiace per quello che ti ho fatto, per essermi ubriacato e aver portato quella... quella roba al tuo sedicesimo compleanno! Mi dispiace per averla fatta prendere alla tua migliore amica e per essere andato a letto con lei, la notte dopo che avevamo avuto la nostra prima volta insieme. Ecco, mi dispiace. Davvero tanto.”
Kristen continuava a fissare il vuoto, senza respirare, la sua mano ancora su quella del ragazzo.
“Perché mi stai dicendo questo?” chiese dopo alcuni secondi di silenzio.
“Perché ti amo Kristen. L’ho sempre fatto e sempre lo farò. Ti amo, e mi dispiace di averlo capito così tardi.”
Kristen spostò lo sguardo sulla sua mano. Ora si trovava stretta tra quelle del ragazzo. “Ho bisogno di un po’ di tempo per metabolizzarlo Josh. Grazie per avermelo detto.” Concluse, gli occhi verdi sempre vitrei, opachi.
Il ragazzo annuì e si alzò. Fissò la ragazza per un istante e poi uscì dal bar.
A quel punto Kristen si rivolse alla barista: “Uno scotch Brittany. E fammelo doppio!”
 
La porta del bar si aprì e si richiuse, lasciando sulla soglia un ragazzo sulla ventina, in un’elegante giacca nera.
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli avvicinandosi al bancone.
“Ehi bionda, cosa ti affligge?” chiese rivolto a Kristen.
La ragazza posò il bicchiere sul bancone con un tonfo e voltò debolmente la testa verso il ragazzo.
“Come se non lo sapessi” rispose lei emettendo un verso di totale disprezzo.
“Ok, sarò pure un genio, ma non sono onnipresente”.
“Alex, non hai uno strip club dove nasconderti?”
La ragazza vuotò il contenuto del bicchiere e lo riappoggiò accanto ad altri tre, tutti vuoti.
“Oddio Kristen sei ubriaca!” esclamò Alex fissandola con preoccupazione. “Vieni...” Provò a tirarla su, ma lei si voltò sulla sedia e lo bloccò con le gambe, afferrandolo per la giacca.
“Andiamo a casa...” gli disse scuotendo i capelli biondi.
“In che via abiti?” chiese lui in un sospiro.
“A casa tua.”
 
“Scherzi vero?” Rachel si lanciò su Hilary e la strinse in un forte abbraccio.
Lei rise forte, quasi perdendo l’equilibrio. “Lo so è pazzesco, chi l’avrebbe mai detto che proprio io avrei trovato un lavoro, e in così poco tempo poi!”
“Allora, quando cominci?” le chiese Rachel sorridendo, sciogliendo l’abbraccio e risistemandosi i capelli.
“Lunedì prossimo, ho ancora una settimana libera” rispose lei sospirando sollevata. “Anche se in realtà non vedo l’ora di cominciare”.
“Mi raccomando, passa da me prima, così posso offrirti un cappuccino!” terminò Rachel prendendo la bionda sotto braccio e continuando a passeggiare.


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