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Autore: TheDreamcatcher    19/04/2012    1 recensioni
Questa è una lettera che ho scritto per un concorso.
Una lettera per una persona che vorrei tanto che esistesse e che spesso ho sognato di avere accanto nei momenti più bui, quando ero sola. Una persona speciale.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Caro Josh,
perché non parliamo un po’? Mi piace stare con te. Mi conforti, mi aiuti a tirarmi su, mi fai riflettere, mi porti in un altro mondo fatto di sogni, dove lo sconforto che spesso mi atterra viene a sua volta sconfitto dalla speranza.
Prima, ricordi, ero sempre un po’ triste, perché avevo capito cos’era l’amicizia e non la trovavo? Non sapevo dove trovare delle amiche che mi ascoltassero, che non rimanessero impassibili davanti ai miei problemi, che mi aiutassero e si facessero aiutare a loro volta. Delle amiche vere.
Così, ho deciso di lasciar perdere il discorso delle amiche e di metterlo in un’altra prospettiva: ci voleva un amico. Ma come fare, visto che ero troppo timida per avvicinarmi? E poi, di cosa avrei parlato? In fondo, si sa che i maschi all’età di 10 anni sono semplicemente… bambini che sanno parlare solo di video giochi.
Allora ho deciso di creare Te. Un amico più grande, maturo, comprensivo e dolce. Ti ho immaginato alto, perché pensavo che tutti i grandi fossero alti, come mio padre. Ti ho fatto con i capelli neri, spettinati, perché mi davano un’idea di libertà. Ho voluto che avessi gli occhi verdi, smeraldini, che assomigliassero ad uno specchio in cui ritrovare se stessi.
Così sei nato tu. Ma c’era qualcosa che non andava: ogni volta che mi sfogavo con te, dalle tue risposte nascevano per me delle lacrime amare, senza capire il perché. Poi, il pensiero: è troppo perfetto. Gli umani hanno tutti dei difetti che li rendono unici. Così rimarrà solo un pupazzo, senza una vita, e ti farà sentire ancora di più la mancanza di un’amica.
Allora ho sensato ad alcuni difetti che ti avrebbero reso il mio amico del cuore: ti ho fatto impulsivo e testardo, ma attento a rispondere e delicato con la tua unica amica; eri facile all’ira con chi ti insultava, ma ti calmavi subito.
Sai, in questo tempo ho conosciuto molte persone. Una di queste è Cristina: una ragazza simpaticissima, un po’ timida all’inizio ma con una determinazione eccezionale. Con lei rido sempre; ci diamo nomignoli strani, prendiamo in giro ciò che ci annoia o ci rivolta davvero lo stomaco, scriviamo storie comiche e serie. Con lei sto così bene che mi sento fortunata di averla incontrata e, pensando che sarebbe potuto non accadere, mi sento malissimo.
Un’altra cosa che facciamo è raccontarci i nostri sogni strani: casualmente, tutto ciò è iniziato quando le ho raccontato di un sogno dove c’eri tu. Da allora, sei sempre tornato, sotto diverse maschere.
Vorresti tornare a essere il mio unico amico forse? Vorresti che io ricreassi il muro di prima? Forse tu lo vuoi, ma io no. Voglio prendere in mano la mia vita. Voglio uscire da quella meravigliosa gabbia del mondo delle favole, entrare nell’inospitale e aspra
Ti voglio sempre un mondo di bene, ti vorrò sempre vicino. Ma non sarai mai l’unico amico: insostituibile, ma mai il solo.
Adesso tocca a te. Appena lascerò la tastiera una voce bassa ma tranquilla, calda, fraterna mi sussurrerà qualcosa. Le tue dolci parole, al tua amorevole risposta.
A questa notte, caro amico immaginario. Vorrei che esistessi davvero.
La tua amica del cuore,
Francesca
   
 
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