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Autore: DefyingGravity    19/04/2012    5 recensioni
Quella notte, come quasi ogni sera della settimana, Kurt si trovava allo Scandals, il gay bar a west Lima.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve! Scusatemi tanto per il ritardo ç_ç ma ho avuto una settimana tanto impegnativa e sono stata distratta da parecchie cose xD
Piaciuta la puntata di Glee?? (i Klaine che ballano *-*)
Vi lascio alla lettura!





 

Il lunedì era arrivato più in fretta del previsto per Cooper Anderson e mentre guidava verso Lima non si sentiva esattamente calmo.

Era un uomo adulto ma le sensazioni di un primo giorno di lavoro erano uguali per tutti. La preoccupazione non scaturiva dall'insegnamento in sé stesso perché amava la sua materia, quanto più dalla consapevolezza che l'approccio con dei nuovi studenti poteva essere complicato.

Per di più avrebbe avuto in classe il suo fratellino Blaine e sperava con tutto il cuore che questo non avrebbe causato problemi o eventuali prese in giro per entrambi. Gli studenti a volte sanno essere davvero malvagi!

 

Quando era ormai giunto presso il centro della città tirò un sospiro per allentare la tensione. Erano solo ragazzi, avrebbe saputo gestire perfettamente la situazione. Con il tempo lo avrebbero apprezzato... magari appassionandosi anche alla letteratura inglese.

 

Si rese conto che era ancora presto cosi decise di passare in caffetteria per un caffè fumante.

Poi scrisse un messaggio a Blaine, pensando che fosse già sveglio pronto per la scuola:

 

Blainey! Sono già in città! Sei sveglio? Spero proprio di si perché ci aspetta una bella giornata al liceo. Si sono agitato... beh ci vediamo dopo in classe.”

 

**

 

Blaine non era affatto sveglio. La mattina cercava di dormire sempre il più possibile prima di andare a scuola, ogni minuto era vitale per lui. Poteva permettersi di dormire fino all'ultimo perché il suo rituale di preparazione era di solito molto breve e poco impegnativo.

 

La notte precedente aveva fatto fatica ad addormentarsi; Il tocco delicato della mano di Kurt sulla sua guancia lo aveva tormentato per parecchie ore.

 

Quando gli arrivò il messaggio di Cooper era in dormiveglia quasi pronto per scendere a fare colazione. Dopo essersi stiracchiato per bene ed aver risposto in modo confortante al fratello, scese al piano di sotto.

 

Iniziò davvero a carburare solo quando mise in bocca il primo delizioso pezzo di pancakes.

 

Mentre faceva finta di ascoltare suo nonno parlare, il suo cervello gli suggeriva la seguente cosa certa: Kurt Hummel aveva delle mani davvero morbide e delicate e aveva bisogno di sentirle di nuovo sulla sua pelle.

 

 

**

 

Il soprano era già sveglio da diverso tempo. La mattina era la parte della giornata che più odiava perché è lei, quell'invidiosa, a svegliarci dal beatissimo mondo dei sogni. Amava comunque alzarsi in anticipo e prepararsi con calma e minuziosamente. La preparazione mattutina era un susseguirsi di passaggi precisi, passaggi che non potevano essere mutati o invertiti, era cosi e basta.

Kurt era un perfezionista e lo era sempre stato.

 

Tutte le mattine dopo una colazione leggera si preoccupava di farsi una doccia bollente e di mettersi eventuali creme idratanti.

Non era una cosa banale per lui tenere al suo aspetto fisico, era più che altro una priorità. Il processo continuava attraverso la mini sfilata mattutina in cui sceglieva in modo definitivo cosa indossare, per poi passare alla fase capelli e accessori.

 

Non riusciva proprio a capire come facesse Finn ad alzarsi un quarto d'ora prima di uscire di casa ed essere sempre più puntuale di lui.

 

Quella mattina si rese conto che il cielo era grigio e che probabilmente avrebbe piovuto durante la giornata ma la cosa non lo turbò minimamente. Aveva tanti problemi ma non si definiva un meteoropatico!

 

Stava per l'appunto scegliendo come abbinare la sciarpa con le scarpe quando sentì Finn urlare dal corridoio.

 

“Kurt è già tardi! Ti aspetto in macchina!”

 

Oh ma certo. Ancora una volta il suo fratellastro lo aveva battuto sul tempo.

 

Afferrò al volo la sciarpa adeguata, la tracolla e scese le scale con eleganza.

 

Sentiva che sarebbe stata una giornata interessante al McKinley.

 

**

 

 

Cooper aveva parcheggiato la macchina nel parcheggio riservato ai professori.

Stava ripassando mentalmente il discorso che avrebbe dovuto fare alla sua classe quella mattina, anzi alle sue classi pensò.

Il programma che doveva affrontare per l'ultimo anno di liceo era molto intenso ed interessante ed aveva deciso di sperimentare un nuovo metodo per impostare le lezioni.

 

Sarebbe voluto passare a prendere Blaine a casa dei nonni ma era meglio non alimentare voci di parentela dal primo giorno.

 

Distratto, scese dalla macchina diretto verso l'ingresso del liceo.

 

**

 

“Puoi ripetermi perché hai cosi poco gusto nelle scelte musicali?” disse il soprano soffiando appena, scontroso.

 

“Kurt non ci faccio molto caso a dire il vero. Ho preso il primo cd che mi è capitato e sono uscito di casa... qual'è il problema?” rispose Finn ancora vagamente assonnato.

 

“ Nessun problema. Solo... la prossima volta mi occuperò io di scegliere quale cd portare in auto.” disse il soprano ridendo accondiscendente.

 

“ Se ci tieni tanto... per me è uguale.” borbottò il fratellastro mentre salutava con una mano Rachel nel parcheggio.

 

“ Oddio. Ma come si è vestita la tua ragazza stamattina?” fece Kurt spalancando gli occhi.

 

“ Perché? A me sembra carina... non lo è? È il suo maglioncino preferito quello!” disse Finn parcheggiando finalmente l'auto.

 

“ Tu hai pessimi gusti nella scelta dei cd e lei nei vestiti... ora inizio a capire come mai state cosi bene insieme.” disse ridendo Kurt togliendosi la cintura di sicurezza.

 

“Kurt!” lo rimproverò giocosamente il fratellastro.

 

Il soprano scrollò le spalle e scese dall'automobile trovandosi in un secondo sopraffatto dall'abbraccio di Rachel.

 

“Posso respirare?” fece il soprano spostandosi velocemente dal calore della ragazza.

 

“Si ma solo perché devo stampare un bel bacio sulla bocca del mio ragazzo!” rispose la Berry avvicinandosi a Finn sorridente.

 

I due si persero in un bacio fin troppo passionale sotto lo sguardo quasi schifato di Kurt.

 

“ Disgustosi. Ehm- io vado devo fare-...” fece il soprano allontanandosi dalla coppietta con passo svelto.

 

“Eh no! Dove pensi di andare!” disse Rachel che staccandosi da Finn aveva raggiunto il soprano e ora gli poggiava una mano su una spalla.

 

“Speravo di averla scampata per questa volta...” sbuffò Kurt amareggiato.

 

“ Non hai nulla da dirmi? Il week-end? Tuo padre? Lo sai che oggi conosciamo il nuovo professore vero?!” disse la mora senza prender fiato.

 

Kurt si girò verso di lei fissandola insistentemente. Stava cercando di estrapolare l'informazione interessante in mezzo a tutte quelle parole...

 

“ Niente di entusiasmante il mio week-end. Il nuovo professore mmh... ma certo.” fece il ragazzo dagli occhi chiari come se si fosse ricordato qualcosa.

 

Finn che si era fermato precedentemente a salutare Puck, li raggiunse correndo.

 

“ Si beh quello nuovo per letteratura inglese sai...comunque Finn mi ha detto che nel week-end hai esagerato un po' con l'alcool signorino, è vero?” concluse Rachel beccandosi un occhiataccia del giocatore di football.

 

“Io- non le ho detto nulla Kurt!” disse Finn in sua difesa. Era quasi terrorizzato dal fratellastro e tutto ciò era estremamente divertente per Kurt.

 

Il ragazzo dagli occhi chiari lo squadrò con uno sguardo di sufficienza misto però a buoni sentimenti.

 

“ Finn sei inaffidabile, dannazione! Si ho bevuto leggermente venerdì... Ok-scappo a prendere dei libri nell'armadietto- a dopo!” rispose il soprano che pensava già ad un modo per rendere interessante il primo giorno di Cooper Anderson.

 

Mentre percorreva l'affollato corridoio del suo liceo diretto all'armadietto incrociò lo sguardo di Blaine.

 

Gli passò davanti senza degnarlo neanche di un cenno con la testa.

Perchè semplicemente non poteva e non doveva.

Perché avrebbe dovuto salutarlo? Non doveva permettersi di dargli corda perché quel ragazzo era una sanguisuga e doveva soltanto allontanarlo.

 

Per qualche strano motivo mentre si ripeteva mentalmente queste cose, girò la testa e guardò dietro di sè.

 

Il riccioluto era appoggiato con la schiena sul suo armadietto ed aveva lo sguardo basso.

Kurt pensò che sembrava un cucciolo bastonato. Era cosi abbattuto perché non lo aveva degnato di uno sguardo?

 

Dio. Gli adolescenti e le loro cotte. Quel Blaine iniziava ad essere un problema.

Per quanto il soprano si sforzasse di pensare cose negative su quel nano... ora si sentiva un po' triste anche lui.

E non ne capiva esattamente il motivo.

 

Tirò dritto verso il suo armadietto prese i libri e si diresse in classe.

 

**

 

Blaine era rimasto forse per troppo tempo fermo in quella posizione.

Con lo sguardo basso e i libri stretti nelle mani.

 

Non chiedeva un bacio nel mezzo del corridoio, non chiedeva una chiacchierata lunga, non chiedeva neanche di intrecciare le proprie mani con le sue. Chiedeva solo un cavolo di saluto. Chiedeva solo di non essere ignorato.

 

Ok stava viaggiando troppo velocemente ed era il solo a farlo ma non riusciva a togliersi dalla testa quella carezza del giorno prima.

 

Non poteva più permettersi di giocare ad interpretare qualcuno che non gli apparteneva solo per soddisfare Kurt. Non voleva tornare a recitare la parte del cattivo ragazzo perché non gli s'addiceva. Ok amava la boxe e le giacche di pelle ma non era questo il punto. Il punto era che non sarebbe mai stato disposto a cambiare il suo essere per far piacere a qualcuno. Non dopo essere arrivato ad una tale stabilità e consapevolezza interiore.

 

Kurt Hummel lo affascinava. Ma in questo momento era anche la persona che più di tutte lo stava buttando giù.

 

Fu scosso da una mano sventolata davanti al suo viso.

Alzò gli occhi ed incontrò un ragazzo dai capelli biondi che lo guardava confuso.

 

“ Ciao- noi- ti ho visto l'altra volta a mensa... sei un amico di Kurt?” fece il biondino.

 

“ Amico. No non sono un suo amico... direi piuttosto che potrei essere il suo divertimento.” rispose il riccioluto chiudendo finalmente l'armadietto.

 

“ Ecco perché quello sguardo.” disse il ragazzo con semplicità.

 

Ops. Aveva fatto vedere quanto fosse dispiaciuto solo attraverso uno sguardo e questo non era per nulla positivo. Era imbarazzante.

 

“ Quale sguardo? No-no ti sbagli... Io ero solo-ho dimenticato un libro a casa e allora-” disse Blaine tentennando un po'.

 

“ Sono Sam piacere. Non devi trovare delle scuse... ho visto la scena. Lui ha fatto finta di non vederti...” rispose il biondo con comprensione.

 

“ Blaine piacere. Si beh- ma comunque noi-cioè... Kurt non mi deve nulla. Sono solo io che mi sono fatto prendere un po' troppo dalla situazione.” fece Blaine alzando le spalle.

 

“Succede. E' un ragazzo magnetico... conosco la sensazione. Andiamo in classe?” domandò Sam sorridente.

 

Blaine era sconvolto. Quel tizio non solo gli si era presentato come se nulla fosse ma aveva anche ammesso implicitamente di aver provato le stesse sue sensazioni per Kurt.

 

“Non mi farò abbattere. Cercherò di giocare al suo stesso gioco ma rimanendo me stesso. Comunque si-andiamo.” fece il riccio mentre si dirigevano verso l'aula.

 

Solo in quel momento portò la sua attenzione sull'altra faccenda della giornata.

Suo fratello nel suo liceo. Si perché in prima ora il suo orario recitava: letteratura inglese.

 

**

Kurt era elettrizzato da quella prima ora di lezione. Finalmente aveva la possibilità di prendersi una bella cotta per un insegnante e come nelle sue migliori fantasie poteva giocare al cliché erotico dell'alunno che si prende una sbandata per il professore intrigante.

 

Si mise seduto all'ultimo banco come al solito. Era decisamente la posizione migliore per godersi la classe nella sua completezza ed in caso di noia dedicarsi ai fatti propri. Si lasciò cadere sulla sedia ed iniziò a tirare fuori la penna ed il quaderno. Era indeciso se occupare dei posti per Rachel e Mercedes ma di solito le due ragazze preferivano stare sedute nelle file più avanti.

 

Mentre attendeva prese il cellulare dalla tracolla e controllò se c'erano sms.

Bingo.

 

Non chiederti come faccio ad avere il tuo numero. Ce l'ho e basta. Quando riprendiamo quello che abbiamo dovuto interrompere?”

 

Non conosceva il mittente del messaggio e non si era neanche firmato. Ma non ci voleva una grande scienza per capire da chi arrivasse.

Fantastico ora anche Sebastian aveva deciso di dargli il tormento.

Però forse con uno scambio di messaggi piccanti quell'ora di lezione poteva diventare anche migliore...

 

Stava rispondendo al messaggio decisamente concentrato e sentì il rumore delle sedie vicino a lui spostarsi.

Aveva un brutto presentimento.

 

Appunto.

 

Blaine Anderson si era seduto vicino a lui. Ancora una volta.

Due sedie più in là poté scorgere Sam e la sua fantastica bocca a cui sorrise appena.

 

Kurt decise di ignorare Blaine. Era l'unico modo che aveva per fargli capire di lasciarlo stare.

 

Non me lo stavo chiedendo. Ora? Potresti movimentare un po' la mia lezione...”

Rispose il soprano con un sorrisetto sulle labbra.

 

Senti Blaine tossicchiare e avvicinare leggermente la sedia al banco.

E non riuscì a trattenersi dal trattarlo male.

 

“Proprio qui dovevi sederti?” chiese il soprano guardandolo con lo sguardo più freddo che potesse usare.

 

Blaine alzò gli occhi verso di lui e gli ricambiò lo sguardo poco espressivo.

 

“Se la smettessi di interessarti solo a te stesso e ti guardassi intorno... scopriresti che questo era l'unico posto rimasto libero. Non avevo scelta purtroppo.” rispose Blaine in tono fermo.

 

Kurt rise divertito.

 

“Scusami ma quel purtroppo è davvero comico. Come se non sperassi con tutto te stesso di poterti sedere vicino a me.” rispose il soprano salutando Mercedes con una mano alle prime file.

 

“ E perché avrei dovuto sperarlo? Sei stato tu quello che ieri non ha resistito ed ha giocato con i miei capelli in macchina.” disse Blaine convinto.

 

“ Non scherzare Anderson. Non mettermi in mezzo. Ho visto il tuo sguardo di prima nel corridoio...” rispose il soprano mentre si accingeva a leggere la risposta di Sebastian sul cellulare.

 

Dove ci eravamo fermati? Ah si... ce l'avevi davvero duro.”

 

Il soprano pensò bene di far leggere il contenuto del sms al suo vicino di banco.

 

“Leggi qui.” gli fece passandogli il cellulare.

 

Il riccioluto non capendo cosa volesse fargli leggere si bloccò non appena vide quelle parole sullo schermo.

Poi lesse il numero del mittente... e lo conosceva. Conosceva quel numero.

 

“ Complimenti, vi meritate a vicenda.” rispose il più basso con disappunto e decise che non gli avrebbe più rivolto la parola per tutta la lezione.

 

Blaine si chiuse in un espressione spenta, di pessimo umore.

 

Kurt non controbatté nulla ma si ritrovò a fissarlo più a lungo del dovuto.

I suoi capelli ricci tenuti fermi con un po' di gel, le sopracciglia cosi particolari, gli occhi cangianti e dorati, il collo spolverato di un accenno di barba.

 

Scosse la testa per riprendersi e in quel momento fece il suo ingresso in aula il professore.

 

 

Cooper Anderson era davvero bellissimo.

Ed era altamente scopabile pensò il soprano. Non lo aveva mai fatto con un suo professore ed era per certo una cosa che doveva cancellare dalla sua lista.

 

Mentre pensava certe cose con urgenza non riusciva a capire in che modo riuscisse a farle sembrare normali.

Come era arrivato a ritenere il suo attuale stile di vita normale.

Perché non lo era... l'unica cosa evidente era che si era distaccato cosi tanto da sé stesso che ormai faceva fatica a ricordarsi com'era un tempo.

Un tempo in cui la sua gioia massima era cantare un assolo al Glee club!

 

“Buongiorno! Io sono Cooper Anderson, il nuovo professore di letteratura inglese.” disse in tono tranquillo Cooper.

 

Sentendo quel cognome, tutta la classe si girò automaticamente verso Blaine. Perché pur non essendo lui mister popolarità, tutti erano in grado di associare due cognomi simili.

 

Il riccioluto si sentì avvampare. Troppi sguardi tutti insieme verso di lui.

L'unico a non guardarlo era il suo vicino di banco.

Che fissava prepotentemente suo fratello alla cattedra.

 

Cooper si accorse solo in quel momento della presenza di suo fratello e gli rivolse un piccolo sorrisetto rassicurante, poi spostò lo sguardo poco più in là e si ritrovò perso negli occhi celesti di Kurt.

 

Oh Kurt. Quel ragazzo impertinente con cui aveva beccato suo fratello in camera qualche tempo fa.

 

Cooper si schiarì la gola e parlò di nuovo:

 

“ Non so come siete stati abituati negli anni passati... ma io volevo proporvi un metodo divertente per imparare meglio gli argomenti e farvi appassionare alla mia materia. Ho in mente di farvi fare dei lavori di ricerca e approfondimento sugli argomenti del programma che tratteremo quest'anno... ognuno di voi dovrà lavorare o solo o in coppia e fare delle tesine. Dopo aver fatto la tesina dovrete esporla alla classe. Le tesine dovranno avere un ordine preciso e seguire passo per passo il programma... quindi avremo delle lezioni in cui la prima mezz'ora sarete voi ad esporre l'argomento da trattare e nella seconda parte io farò il resto! Mi rendo conto che il primo sarà più svantaggiato per cui prendetevi tutto il tempo per decidere e alla fine di questa lezione mi farete sapere se c'è un volontario! Il primo che si offrirà verrà aiutato da me nella stesura...” concluse Coop speranzoso.

 

La classe rimase in silenzio a guardarlo come se avesse detto qualcosa di assurdo. Lo stesso Blaine fissava il fratello come se avesse detto un'eresia.

 

Poi dal fondo dell'aula si alzò una mano dalla pelle chiarissima.

 

“ Io mi offro volontario per esporre il primo argomento. Da solo.” precisò il soprano fissando intensamente il professore.

 

Cooper rimase un po' spiazzato dall'intraprendenza del ragazzo. Ma lo aveva conosciuto era un bastardello impertinente.

 

“ Oh perfetto! Beh- se sei sicuro allora dovrai fermarti alla fine della lezione... cosi possiamo discutere le modalità. Per tutti gli altri, ora vi lascerò un foglio ciascuno con il programma che tratteremo, cosi potrete decidere con calma quali argomenti vi piacciono di più!” disse Cooper iniziando a distribuire i fogli tra i banchi.

 

“Non vedo l'ora professore.” rispose Kurt con un tono che non si addiceva proprio ad uno studente.

 

Blaine si mise una mano sulla fronte perché la situazione non poteva diventare peggiore di questa.

Diede un calcetto a Kurt da sotto il banco.

 

Il soprano si girò squadrandolo.

 

“Non puoi farlo.” sibilò il riccio piano.

 

“Fare cosa?” rispose Kurt piegando leggermente la testa di lato.

 

“ Lo sai. È mio fratello ed è un tuo professore... per di più è etero.” precisò il moro sconsolato.

 

“ Voglio solo divertirmi un po' con un -membro- della famiglia Anderson... dato che tu mi impedisci di farlo con te.” sorrise il soprano, mentre Cooper si avvicinava per lasciare loro i fogli sul banco.

 

Kurt si morse un labbro quando si vide passare davanti il lato b del professore.

Senza pensarci afferrò il cellulare e scrisse a Sebastian.

 

Mi è venuta un improvvisa voglia di come-dire-sfondarti.”

 

Non era vero. Non del tutto per lo meno... ma se non poteva avere i fratelli Anderson doveva pur sfogarsi su qualcun altro, no?

 

La lezione proseguì tranquilla.

Anche se guardare verso la cattedra era una tale tentazione...

 

Kurt stava giocherellando con la matita in bocca e sentì un paio di occhi fissarlo.

 

Si girò e si ritrovò lo sguardo di Blaine che lo fissava con un intensità incredibile. E diamine. Era una sensazione strana. I suoi occhi erano calamite, erano calamite dorate per la precisione.

Non gli sembrava di essere mai stato -guardato- da qualcuno in quel modo.

Se solo non fosse stato un tale rompiscatole.

 

Il soprano si leccò le labbra, mentre continuavano a guardarsi a vicenda e Blaine avvampò leggermente.

Non distolse lo sguardo non era intenzionato a dargliela vinta.

 

Kurt sbatté un paio di volte le ciglia e continuò quel piacevole gioco di sguardi con il riccio.

 

Poi allungò una mano verso Blaine e gli afferrò il braccio accarezzandogli il polso che impugnava una penna.

Il moro rimase sbigottito. Aveva desiderato risentire la soffice pelle di Kurt e stava accadendo e non per sua volontà.

 

Il ragazzo dagli occhi celesti prese la mano di Blaine e la trascinò verso il basso e verso le proprie gambe.

La penna cadde dalla mano del riccio.

 

Era ovvio. Kurt Hummel non era in grado di fare un gesto dolce che rimanesse tale, doveva per forza accompagnarlo a qualcosa di sessuale.

 

Con un sorrisetto malizioso iniziò a muovere la mano di Blaine lungo la sua coscia e verso il suo ginocchio.

 

Il riccio non voleva fermarsi, perché la sua mano guidata sotto il tocco del soprano che vagava sulle sue gambe toniche, era qualcosa di troppo bello per essere interrotto.

 

Poi fece avvicinare la mano di Blaine nel mezzo delle sue gambe.

Il riccio si colorì leggermente di rosso nel constatare che il soprano era lievemente eccitato.

 

In quel momento fu richiamato all'attenzione dalla voce del fratello che stava spiegando qualcosa, tutto concitato.

 

Kurt fece pressione con la sua mano di modo che anche la mano del riccio potesse aderire meglio al tessuto stretto dei jeans.

 

Poi il moro si rese conto che Sam li stava fissando, allora con un gesto deciso tolse la mano dall'inguine di Kurt ed imbarazzato gli rivolse uno sguardo.

 

Sam fece un espressione comprensiva e sospirò.

 

Blaine tornò a sedersi più composto e sentiva decisamente troppo caldo.

Quel Kurt era davvero un tentatore e prima o poi avrebbe ceduto.

 

Il soprano si stiracchio le braccia sopra la testa proprio nel momento in cui suonava la campanella.

 

“Hummel? Ti ricordi che ti devi fermare per discutere della tesina...?” fece Cooper Anderson.

 

“Certo. Sono tutto suo Professore.” rispose il soprano, rimettendo dentro la tracolla le cose che aveva disposto sul banco.

 

Blaine si alzò interdetto e purtroppo vagamente eccitato, lanciò uno sguardo al fratello e poi abbandonò l'aula seguito da Sam.

 

Il soprano si alzò dalla sedia e si diresse verso la cattedra.

 

“Prendi una sedia...” fece Cooper con un gesto della mano.

 

Kurt prese la sedia e la avvicinò alla cattedra.

 

“Hai letto il programma... hai visto quello di cui dovresti occuparti?” chiese il professor Anderson leggermente a disagio sotto lo sguardo di Kurt.

 

“Il periodo romantico inglese. Wordsworth, Coleridge, Shelley...” rispose Kurt accavallando le gambe.

 

“Esatto. Beh diciamo che dato che dovresti trattare due autori e dovresti cominciare dall'inizio... la tua tesina dovrà essere su Wordsworth e Coleridge e magari potresti anche fare un quadro introduttivo sul romanticismo in generale. Ovviamente ti aiuterò dato che sei il primo... quando sei libero per iniziare a lavorare qui a scuola?” chiese Cooper sfogliando il suo registro.

 

“Per lei sempre.” rispose il soprano mellifluo.

 

“Ok oggi dopo la scuola?” domandò Cooper tranquillo.

 

“Perfetto.” disse il soprano mordendosi il labbro inferiore.

 

Cooper si sentiva a disagio in quanto era un suo studente. Finché era il Kurt amico del fratello poteva anche essere divertente ma ora diventata inopportuno.

 

“ Senza girarci attorno... Kurt devi smetterla. Stai iniziando male con me... Non siamo più nella camera di mio fratello e non puoi guardarmi in quel modo cosi sfrontato. Sono il tuo professore.” terminò Cooper alzandosi e cancellando la lavagna.

 

Il soprano si alzò e si avvicinò a Cooper fermandosi dietro di lui.

 

“Non sto facendo nulla di male. Fino a prova contraria non è un reato pensare di utilizzare questa cattedra con lei in modo più costruttivo.” Soffiò Kurt dietro il collo di Cooper.

 

“In realtà-lo è-anche se non tecnicamente... comunque devi finirla. E-ci-ci vediamo dopo.” concluse Cooper in difficoltà.

 

Kurt mosse una mano verso il collo del professore ma la sua mano fu intercettata rapidamente.

 

“Kurt ascoltami. L'idea era bizzarra anche fuori dall'ambiente scolastico... ma ora è decisamente sbagliato. Io sono etero. Sono un tuo professore e sono il fratello di Blaine cosa non ti è chiaro?” disse Cooper agitato.

 

“ Non mi è chiaro solo il tempo che ci metterò a farla crollare, professore.” rispose Kurt alzando le spalle ed abbandonando l'aula con passo deciso.

 

Cooper Anderson seguì il soprano abbandonare l'aula e ritrasse in fretta lo sguardo. Quel ragazzino sapeva essere davvero eccitante dannazione.

Ed era fuori luogo.

 

Raccolse le sue cose ed abbandonò l'aula diretto in sala professori.

 

**

Blaine sentiva di avere un nuovo alleato dalla sua parte e non ne capiva esattamente il motivo. Ma Sam gli era stato vicino tutto il giorno ed erano riusciti a parlare di tutto, era piacevole non rimanere soli in quel liceo di pazzi scatenati. Credeva che la cosa che li legasse fosse proprio quel sentimento impossibile nei confronti di Kurt Hummel.

 

“Ma quindi tu sei-sei omosessuale?” domandò Blaine ad un certo punto mentre camminavano nel corridoio principale.

 

“No non sono omosessuale. L'unico ragazzo che mi attrae è Kurt.” rispose Sam alzando le spalle.

 

“Capito, ma quindi voi siete stati insieme o cosa?” chiese il ricciolino interessato.

 

Vide la faccia del biondo rabbuiarsi un po'.

 

“No io e lui ci siamo solo divertiti insieme... Kurt non è fatto per stare con nessuno. Non più per lo meno...” rispose Sam pensieroso.

 

“Non più? Come mai?” fece Blaine stupito.

 

C'era stato un periodo della vita di Kurt in cui il soprano era stato fidanzato con qualcuno. Il moro perse un battito a quel pensiero.

 

“ Blaine... sei un bravo ragazzo. Ma non penso di avere il diritto di parlare degli affari di Kurt... anche perché già non mi rivolge la parola cosi, quindi rischierei solo di peggiorare la mia situazione.” Rispose il biondino saggiamente.

 

“Ok-certo... mi sembra giusto.” disse Blaine pensieroso.

 

Kurt non era sempre stato cosi senza cuore. Lo aveva saputo dall'inizio ma ora ne aveva avuto la conferma. Avrebbe fatto di tutto per ottenere la sua fiducia e farlo parlare.

 

Dopo qualche momento di silenzio, Sam disse:

 

“Tra poco è ora di pranzo ti unisci al tavolo del Glee o preferisci stare da solo?” domandò il ragazzo dalla bocca enorme sorridendo.

 

Unirsi al tavolo del Glee. La prima volta non doveva aver fatto una buona impressione a quei ragazzi, ma era stato solo a causa dei giochetti di vendetta che in quel periodo portavano avanti lui e il soprano... il tavolo del Glee.

Ci sarebbe stato anche Kurt.

 

“Oh grazie! mi farebbe piacere in effetti fare nuove amicizie.” annuì contento il ricciolino.

 

Sam tossicchiò e disse.

 

“Senti prima a lezione vi ho visti... in classe non mi sembra il caso di fare certe cose.”

 

“Non è come sembra cioè si lo è- ma vedi... è che lui è inarrestabile.” rispose Blaine in imbarazzo.

 

“Lo so. Solo cerca di essere più forte di lui... io non ci sono riuscito. Se ci tieni a capirlo...a capire Kurt, devi resistere.” proferì il biondo mentre entravano in mensa.

 

**

 

Il Glee club in quella scuola era ancora il gruppo dei perdenti e degli emarginati. Nonostante fossero passati degli anni e nonostante avessero vinto diverse competizioni. Nonostante alcuni dei membri erano degli atleti o dei personaggi in vista nell'ambiente scolastico... nulla era cambiato. Il tavolo del Glee Club a mensa era considerato il tavolo degli sfigati.

 

Ma erano decisamente degli emarginati felici! Avevano rafforzato cosi tanto i loro rapporti in quegli anni da essere una vera e propria famiglia.

 

 

“Portate le vostre aperture boccali lontane dalla mia vista.” ringhiò Santana, diretta a Finn e Rachel intenti a scambiarsi l'ennesimo bacio della giornata.

 

“ Sono dalla tua parte per questa volta Sat-ntana” rispose Kurt seduto vicino a Mercedes.

 

“ Mi piace il movimento delle loro lingue! riesco a vederle benissimo, facciamolo anche noi!” disse Brittany abbracciando l'ispanica.

 

“Non qui... dopo.” rispose la mora che si addolciva letteralmente ogni volta che posava gli occhi sulla sua Britt.

 

“Siete solo gelosi della nostro rapporto.” rispose Rachel con aria di finta superiorità.

 

“ Come no! Io soprattutto sono gelosissimo di voi due dopo che ieri mi sono ripassato di nuovo tutte le ragazze di quel collegio...” disse Puck ridendo e battendo il cinque a Mike e Artie.

 

“E te... hai conosciuto qualcuno di speciale ultimamente?” chiese Mercedes dando una gomitata a Kurt.

 

Kurt la fulminò con lo sguardo.

 

“No 'cedes nessuno degno di nota.” rispose il soprano con tono freddo.

 

“Oh-oh ma guardate un po' bocca da trota si è trovato un nuovo amico!” fece Santana indicando nel centro della mensa.

 

Kurt seguì il dito dell'ispanica e si sentì congelare.

 

Che diamine ci facevano quei due insieme? Perché Sam lo stava portando verso il loro tavolo?

 

“Aspettate ma quello non è il tipo che quella volta aveva offeso Kurt?” disse Puck sulla difensiva.

 

“Tranquillo se è per questo ha dato anche un pugno a Kurt.” disse Finn attirando gli sguardi di tutti.

 

Si alzò un coro di “COSA?”

 

“Kurt hai visto che avevo ragione io! Blaine è interessato a te altrimenti non starebbe venendo qui!” fece Rachel entusiasta.

 

Kurt alzò la mano per dirle di smettere di parlare anche perché ormai i due ragazzi erano arrivati al tavolo.

 

“Ragazzi questo è Blaine!” disse Sam rivolto alla tavolata.

 

Il soprano prese il suo vassoio, la sua tracolla e lanciando uno sguardo davvero infastidito a Blaine si alzò dicendo:

 

“Vado. Non vorrei far attendere il professor Anderson.”

 

Il riccioluto che si era seduto vicino a Sam sapeva che Kurt si era alzato a causa sua. A quanto pare era infastidito dalla sua presenza. Si sentiva leggermente abbattuto ed avrebbe solo voluto seguirlo per fargli capire che no, non stava cercando di diventare il suo ragazzo o di rinchiuderlo in qualche clichè amoroso.

 

Sospirò appena lasciandosi andare alla sedia. Non poteva alzarsi e seguirlo cosi davanti a tutti. Fu in quel momento che Sam disse qualcosa:

 

“Blaine! Lo hai preso quel libro che ti avevo chiesto?”

 

Il riccio rimase interdetto guardandosi intorno. Di cosa stava parlando?

 

“Quale libro?” fece il moro cauto.

 

Sam lo guardò con un occhiata complice.

 

“Quello nel tuo armadietto che avevi promesso di prestarmi oggi! Vallo a prendere!” lo incitò.

 

Ok Blaine iniziava a capirci qualcosa. Sam lo stava aiutando. Certo che lo stava facendo, era stato lui a consigliargli di essere più forte di Kurt.

 

“Oh hai ragione! L'ho dimenticato... te lo porto subito!” rispose Blaine e scandendo un grazie si precipitò fuori dalla mensa.

La cosa non passò inosservata agli occhi di Santana Lopez.

 

Il corridoio era stranamente vuoto quindi o il soprano era già entrato in classe con suo fratello oppure aveva fatto una sosta al bagno.

Valeva la pena controllare.

 

Entrò al bagno e trovò Kurt lì di spalle, intento a sistemarsi i capelli guardandosi allo specchio.

 

Ok forse era vero si stava comportando in maniera troppo assillante ma lui voleva solo capire.

 

Blaine si schiarì appena la gola per attirare la sua attenzione.

 

Kurt si girò lentamente verso la porta del bagno e sbuffò scocciato.

 

“Aspetta prima che ti arrabbi fammi spiegare.” disse il più basso avvicinandosi.

 

“ Non sono arrabbiato sono infastidito.” precisò il soprano riponendo il pettine nella tracolla.

 

“Mi dispiace. Devo sembrarti leggermente insistente...” sussurrò Blaine stando di fronte a Kurt.

 

“ Togli il leggermente. E una volta per tutte dimmi che diamine vuoi da me.” rispose Kurt fissando intensamente il riccio.

 

Blaine si sentiva in soggezione e non avrebbe dovuto.

 

“ Voglio conoscerti. Capirti. Essere tuo amico... aiutarti.” rispose il moro cautamente.

 

Il soprano scoppiò in una risata fragorosa.

 

“Ottimo. E cosa non ti è chiaro del fatto che io non voglia le tue stesse cose?” rispose Kurt lisciandosi la giacca.

 

“Perché?” domando Blaine facendosi più vicino.

 

“Perché ho bisogno solo di me stesso.” rispose Kurt con decisione.

 

“ Kurt seriamente rendimi possibile aiutarti. Fammi capire.” disse il riccio speranzoso.

 

Il soprano scosse la testa e fece per abbandonare il bagno ma fu fermato da Blaine che lo prese per un braccio.

 

Il riccio non lasciò il suo braccio ed anzi unì la sua mano a quella di Kurt, facendo intrecciare le loro dita.

 

Il soprano sussultò appena... era un tocco cosi leggero. Era qualcosa di cosi semplice, facile, bello... qualcosa che aveva smesso di ricordare. Qualcosa che pensava non potesse esistere.

 

“Blaine. Non ci sarà mai niente tra noi.” sospirò il soprano confuso.

 

Il riccio alzò le loro mani intrecciate portandole davanti agli occhi di Kurt.

Per fargli capire che andava tutto bene.

 

“Guarda. Cosa c'è che non va in questo?” chiese Blaine dolcemente.

 

Il soprano guardò un attimo le loro mani pensieroso e poi le sciolse.

 

“C'è che non sono io. Non è il mio genere di cose. Non mi piace... e non posso più farlo. Devi smetterla di insistere cosi. Perché noi due non avremmo mai altro che sesso. Pensavo fosse chiaro fin dall'inizio. Io sono coerente. Sei tu che giochi a fare il duro solo per rimorchiare nei locali.” rispose Kurt in tono piatto.

 

“ E perché allora mi hai accompagnato a casa quando ero ubriaco? Perché dopo il litigio con mio fratello ti sei preso un pugno per aiutarmi? E quella carezza ieri in macchina?” disse il riccio agitato.

 

“Sei cosi ingenuo. Erano tutti gesti fatti senza coinvolgimento. Se hai questo desiderio di amare qualcuno buttati su Sam... avete gli stessi bisogni.” concluse Kurt con un sorriso amaro.

 

Uscì finalmente dal bagno mentre il riccio rimase fermo nella sua posizione.

Kurt non rispondeva mai ai perché che gli venivano posti.

 

Quando si decise ad uscire nel corridoio, trovò Kurt che parlava con dei giocatori di football. Rimase in disparte ad ascoltare.

 

“Hummel te lo stavi facendo succhiare da qualcuno nel bagno? E Karofsky dove lo hai lasciato?” lo derise uno dei giocatori di football.

 

“Dovrei chiederlo a voi vista la vostra usanza nel fare certi tipi di festini negli spogliatoi.” rispose stizzito Kurt.

 

“Stai zitto.” gli ringhiò contro quello.

 

“ O dovrei dire che forse vorreste essere voi a succhiarmelo? L'ultima volta mi sembra che facevate a gara per farlo.” rispose il soprano rabbrividendo un po'.

 

“ Infatti...” disse il tipo avvicinandosi.

 

“Non toccarmi. Non sono debole come l'ultima volta.” disse Kurt con decisione.

 

Blaine che era rimasto sulla porta del bagno decise di intervenire.

 

“Kurt?” fece il riccioluto avvicinandosi al gruppetto.

 

Il soprano si portò una mano sulla fronte sconsolato.

 

“Oh la tua fidanzatina ti sta cercando Hummel.” scherzò uno tra i più alti.

 

“Ti conviene smetterla. E lui non è nessuno.” sibilò Kurt.

 

Il tipo con la divisa da football fece un cenno con la testa e seguito dagli altri sparì nel corridoio.

 

“C-cosa volevano?” domandò Blaine preoccupato.

 

“ Niente o tutto dipende da come si vede la situazione. Anderson questa cosa devi tenerla per te... non dirlo a nessuno, mai. Beh tuo fratello mi attende, vado. E spero di non vederti troppo in giro...” rispose sorridendo il soprano, allontanandosi a passo veloce verso un aula in fondo al corridoio.

 

Per Blaine Kurt Hummel era un'enigma. Un puzzle che doveva essere ricostruito pezzo dopo pezzo, tassello dopo tassello.

E doveva farlo da solo. Kurt poteva allontanarlo quanto voleva e buttarla sul sesso ogni volta che ne aveva voglia ma Blaine non si sarebbe fatto da parte.

Ormai era una missione che voleva portare a termine.

Aiutare qualcuno non gli era mai interessato tanto.


**

Nella prima parte vediamo come Kurt e Blaine sono differenti anche nell'affrontare la sveglia mattutina xD 
Poi c'è il solito Furt e un po' di Hummelberry... Kurt arriva a scuola e ignora del tutto Blaine che povero piccolo ci rimane male.
Oh Blaine e Sam fanno amicizia! Serviva un alleato per Blaine o comunque un amico, dato che era praticamente solo a scuola.
Poi la prima lezione di Cooper! insegna letteratura inglese *-* io adoro la letteratura inglese xD Ovviamente Blaine capita vicino Kurt che messaggia con Sebastian tanto per divertirsi e fissa intensamente Cooper. Per qualche strana ragione (neanche tanto strana) sono gli occhi di Blaine a mettere più in difficoltà Kurt... ed anche la sua innocenza o semplicità.  Ovviamente coglie subito l'occasione per avere un po' di contatto puramente fisico con il ricciolino.
Il progetto di Cooper l'ho preso dalla mia professoressa universitaria di francese che l'anno scorso ha fatto cosi per portare avanti le lezioni (informazioni inutili lo so, lo so!) xD Kurt come potrebbe perdersi l'occasione di lavorare a stretto contatto con il suo bellissimo professore? non può, anche perché come dice lui - gli manca farlo con un professore-.  E' sfacciatissimo con Cooper!
Sam porta Blaine al tavolo del Glee club e il soprano non reagisce bene. Nella scena del bagno c'è un altro contatto tra i due... un bel contatto. Qualcosa che Kurt aveva smesso di ricordare (qualcosa sta cambiando in lui!).
Fuori dal bagno i giocatori di football, gli stessi della violenza, lo deridono. Blaine che ha visto e sentito tutto... inizia a capirci qualcosa di più.

Ops. Quanto scrivo in questi commenti o_o va beneee. Ringrazio tutti voi che leggete e seguite la storia!
E un ringraziamento super speciale a voi che recensite :D

 

   
 
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