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Autore: Allegra_    19/04/2012    4 recensioni
( Seguito di Mi Nena )
Nonostante fossero passati ben sei anni , tra le sue braccia continuavo a sentirmi la stessa ragazza di quella pista di pattinaggio , di quel giorno magico in cui c’eravamo baciati per la prima volta .
Ora tutto era diverso , adesso ero una donna , ma ogni volta che incontravo il suo sguardo solo nel quale riuscivo a perdermi , tornavo ad essere la sua bambina , perché fondamentalmente , era questo che ero .
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Marianella, Thiago
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Para Siempre Mia'
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CAPITOLO 3 : POZZO SENZA FINE

 
Spesso quando sei triste, quando piangi, quando credi che niente possa farti stare meglio, i tuoi amici ti rincuorano dicendoti che passerà, che arriveranno giorni migliori, che dopo la pioggia splende sempre il sole.
Forse certe volte può anche andare così, ma questo non era per niente il mio caso.
C’era stata la pioggia, la tempesta ed adesso … la grandinata.
Mi chiedevo quanto avrei dovuto aspettare per vedermi sepolta sotto la neve.
- Mar, è una chiamata da New York –
Qualcuno potrebbe dire: hai sentito soltanto il nome di una città !!
Ma per me quella non era solo una città, per me quello era il nome simbolo del dolore, del tradimento … della fine.
Con tante persone che abitavano nella Grande Mela, io potevo immaginarne solo una che in quel momento poteva aver composto il numero di Rama.
- R … r … rispondi !! – dissi senza crederci neanch’io, con una speranza sovrannaturale che il mio migliore amico gli attaccasse il telefono in faccia.
Ma così non fu .
- Pronto Thiago, dimmi. –
Rama era seccato: la voce di suo fratello lo infastidiva, gli percuoteva ogni cm della pelle facendola rabbrividire  -questo era palese- , ma il motivo non mi era chiaro … non ancora.
- Che cosa ??? –
A quella domanda scettica iniziai a spaventarmi.
Prevedevo già cosa avesse detto LUI, perché facendo i calcoli, questo era proprio il mese in cui sarebbe dovuto torn…
NO !! non volevo pensarci.
Dicono che se desideri ardentemente una cosa, alla fine quella si realizza; che se speri che una cosa accada non accade e che devi pensare l’opposto.
Beh , a me non importava seguire un detto piuttosto che un altro, così li provai tutti, tentando di aumentare la mia fortuna.
Ma quando mai Marianella Tallarico Rinaldi è stata fortunata ??
- Perfetto, veniamo tutti . –
Dove ???? Dov’è che dovevamo andare ???
Oddio, già mi preparavo al peggio, che sapevo sarebbe arrivato.
- Mar ??? Non credo proprio, ora scusa devo attaccare. – concluse Rama guardandomi nel momento in cui pronunciò il mio nome .
Perché LUI chiedeva di me ??? Forse per far finta che gliene importasse qualcosa di come stavo ???
Io, Tefi e Vale guardavamo Rama con occhi imploranti, desiderose e curiose di sapere ciò di cui avevano discusso.
Io, dal canto mio ero tutt’altro che curiosa, ero speranzosa: speranzosa che i fatti non corrispondessero a quelli che io avevo immaginato.
- Il corso di studi di due anni è scaduto e ha scelto di conseguire la laurea qui a Buenos Aires.-
Sospirò pesantemente e poi continuò .
- Thiago … -
Il solo sentir pronunciare quel nome, che neanche più immaginavo nella mia mente dopo quei due pesanti anni, mi fece sussultare, mentre una parte del mio cuore, quella ricucita, iniziava a perdere sangue lentamente, lasciando posto ad una ferita esposta.
- Thiago torna a casa la settimana prossima e mi ha chiesto di andare a prenderlo in aeroporto, tutti insieme .-
L’organo perse un battito, poi un altro, e poi un altro ancora.
Ero sicura che con “tutti” intendesse dire anche me, cosa che mi fece rabbrividire al solo pensiero di rincontrare quegli occhi.
Quegli occhi dentro ai quali mi ero persa migliaia di volte, quegli occhi dolci e premurosi che mi avevano cullata di notte e sostenuta di giorno, quegli occhi che dispiaciuti e speranzosi mi avevano chiesto perdono, quegli occhi che adesso vedevo solo come due smeraldi ricchi di schegge appuntite, dai quali era meglio tenermi lontana.
- Ah, torna con la sua ragazza . –aggiunse Rama dopo qualche secondo di stupore generale e riflessioni interiori.
Sembrava quasi che quel ragazzo ormai ci avesse preso gusto ad infliggermi pugnalate al cuore, neanche fosse stato un nuovo gioco a punti .
Una ragazza… lui aveva una ragazza .
Qualche lacrima iniziò a rigarmi il viso senza che potessi impedirglielo.
Che cosa mi aspettavo del resto ???
Che lui avesse passato quei due anni a piangere per me – come avevo fatto io - ???
Certo che no, lui ne aveva trovata subito un’altra, un rimpiazzo, una sostituta, che magari era più grande, più alta, più bella, più intelligente, più tutto … rispetto a me.
Tefi fece per abbracciarmi ma mi scansai correndo più veloce che potevo al piano di sopra.
Ormai non capivo più niente, tanto era accecata dalla rabbia e dal dolore.
Entrai in camera di Rama ed iniziai a lanciare oggetti non identificati a destra e a manca, immaginando che fossero LUI, immaginando così di fargliela pagare.
Fargli capire che mi sentivo proprio così : come uno stupido oggetto buttato qua e la per una stanza.
Appena mi fui calmata –se lo stato in cui ero si poteva definire così- mi accasciai per terra accanto al muro iniziando ad asciugare quel liquido misto tra lacrime e mascara che si era andato a formare sul mio volto.
Rivolsi un breve sguardo all’uscio della porta e li vidi lì: Vale, Tefi e Rama erano di fronte a me, avevano visto tutto e mi avevano lasciato fare.
Loro mi conoscevano da molto più tempo, forse meglio di quanto io stessa mi conoscessi, e sapevano che fermandomi non avrebbero fatto altro che incrementare la mia rabbia, mentre facendomi reagire a modo mio, forse sarei riuscita a metterla da parte.
Ormai ne ero certa: stavo cadendo man mano sempre di più in un pozzo senza fine, e mio malgrado, la corda si era spezzata quasi subito non riuscendo a sopportare il peso mio e dei goccioloni che inondavano i miei occhi ormai quotidianamente.
 
Piccolo Angolo Di Luce :
Hola !!! Allora, per i ritardo mi scuso immensamente: solo che tra poco ho il saggio a scuola e a ginnastica artistica, le interrogazioni, oggi avevo il paggellino a scuola, quindi …. Potete capirmi.
Il cappy avevo pensato di scriverlo più lungo: solo che preferivo lasciarvi un po’ di suspance, e mi piaceva quella frase da usare come finale.
Per la schifezza del capitolo … non posso farci niente, mi dispiace moltissimo.
Ringrazio da morire tutte le ragazze che recensiscono, siete uniche e non so davvero come ringraziarvi !!!!
Cercherò di aggiornare tra Sabato e Domenica.
Un bacino <3 

   
 
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