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Autore: carcar93    19/04/2012    2 recensioni
Due anni e mezzo, da tanto Soul, Tsubaki, Liz e Patty non si vedono con i loro maister.
Un nuovo Kishin regna, più potente di Asura, ormai la follia cosparge l'intero mondo, mentre la Shibusen è l'unico appiglio di salvezza.
Come sconfiggere questo Kishin? Com far tornare tutto alla normalità?
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Death the Kid, Tsubaki | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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capitolo 8 Bene, capitolo 8 finito, tutto ritorna nella tabella di marcia.
Vi lascio con una informazione di servizio, non ci sarà da domani al 27, quindi non sperate di trovare altri capitoli in fretta.
Spero solo di tornare con una buona dose di fantasia e ispirazione.
Ringrazio chi legge, recensisce, ecc...
Alla prossima
Carcar93

Missione per il nemico,
Un ritrovamento sperato.


Soul si svegliò, una sveglia non gradita, visto che la guardia sbatteva con qualcosa come un manganello sulle sbarre di ferro, provocando un frastuono infernale, anche se ormai ci era abituato, non aveva dormito, non c'era riuscito, per tutta la notte aveva sognato di quel giorno, lo sguardo di Maka, le sue paure, si guardò ancora allo specchio, il suo sguardo stanco confermava la sua nottataccia, cercò di riprendersi come poté, per poi dirigersi verso la mensa. La sala mensa era a base quadrata, aveva molto spazio, ma anche lì vi era un pesante senso di oppressione, le mura erano grigie, grigie come la maggior parte delle speranze dei detenuti, che ormai si erano arresi a all'evidenza dei fatti, non sarebbero mai stati capaci di fuggire via da lì.


Soul si andò ad unire a Tsubaki e le due sorelle Thompson, non si preoccupò di Patty, che nonostante la situazione in cui si trovava da due anni e mezzo si comportava sempre come era sempre stata, sorridendo e divertendosi con quello che poteva, l'albino guardò il volto delle amiche, sembravano anche loro stanche, anche loro avevano passato una nottataccia, forse perché era stata l'esecuzione a rendere la notte un inferno, anche se aveva la sensazione che anche loro si erano ricordate di quel giorno di due anni e mezzo fa, rimase in silenzio, perché parlarne non avrebbe fatto altro che riaprire vecchie ferite che in più di due anni non si era ancora rimarginata, anzi sembrava ancora fresca, incurabile.

Stava mangiando con calma quando le guardie chiamarono tutti, dicendo di spostarsi immediatamente nella sala incontri perché il Kishin voleva parlare, al ragazzo non gli interessò altro che prendere di nascosto un altro pezzo di pane nella confusione generale, almeno così avrebbe avuto qualcos'altro da mangiare mentre ascoltava. Il Kishin era già seduto su una specie di trono, ormai lo conosceva già di faccia, e se la ragazze presenti nella sala non fossero state a conoscenza di chi fosse quel tizio, forse starebbero già parlando di lui ricoprendolo di complimenti, aveva i capelli biondi, la pelle pallida, gli occhi blu ghiaccio, iniziò a parlare con la sua solita abitudine di sentirsi al di sopra delle persone
-Bene...Signori! la Shibusen si sta muovendo... è il momento di muoversi anche per noi... quindi, dopo una lunga analisi, ho deciso che qualcuno di voi andrà in missione assieme ai miei uomini più fidati,  verranno chiamati più tardi per poter essere informati riguardo la missione... detto questo, vi saluto- disse il Kishin, per poi alzarsi da quel trono ed avviarsi da qualche parte

                                            *     *     *

-Non ci penso nemmeno!- disse l'albino, si trovava in una piccola stanza, un tavolo al centro pieno di mappe e fogli informativi, insieme a lui c'erano Tsubaki, Liz e Patty, insieme a lui formavano il gruppo scelto dal kishin in persona, e forse era per coincidenza che si trovassero tutti e quattro lì, oltre loro vi era il Kishin in persona, sempre con un sorriso sulle labbra, sicuro di se, con il suo sguardo di sovrastatore, poi c'era Jacques, un suo alievo, molto simpatico a Soul per il suo carattere, i due, infatti, non ci misero molto a fare amicizia, aveva i capelli castano chiaro, e gli occhi verde scuro, era gracile di corporatura, anche se il solo fatto di essere l'alievo del Kishin in persona faceva capire che con lui non si scherzava affatto, vi erano, oltre loro, un paio di persone, semplici esseri umani che si erano uniti al Kishin per paura.

-Andiamo...è l'unica possibilità di poter fare una mossa- disse il Kishin, non curante della risposta negativa della buki
-No! è praticamente impossibile per noi...- disse il ragazzo, insistendo su quanto sosteneva, quel piano era assurdo, impossibile, non avrebbe portato altro che la morte
-Su, Su, non è impossibile Soul, e poi se organizziamo una strategia ben organizzata potremmo anche farcela senza gravi ferite... o perdite- disse Jacques, che cercava di convincere l'amico ad accettare quel piano, non aveva mai visto di faccia quella persona, e da come lo descriveva Soul non sentiva altro che una scarica di adrenalina, sarebbe stato bello combattere con lui.
-Cos'è che ti fa dire che non andrà bene?- chiese il ragazzo dai capelli castani
-Cosa?  è un pazzo scatenato, un maniaco... ed è dannatamente forte, intelligente ed abile, vuoi qualcos'altro?- chiese Soul all'amico, che sembrava stesse morendo dalla curiosità.

La situazione sarebbe rimasta bloccata ancora per molto, con Soul che si rifiutava categoricamente di intraprendere quella missione, e non avrebbe di certo trovato altri modi per poter colpire la Shibusen, mentre il Kishin non voleva altro che avviarla, era l'unica soluzione possibile, e secondo i suoi calcoli quella missione sarebbe andata bene, dopotutto stava mandando lì il suo alievo, e quattro buki di altissimo livello, sensa considerare anche un gran numero di umani che si erano candidati volontariamente a quella missione, quindi decise di concluderla lì

-Basta! questa è la missione, ecco a voi tutte le informazioni... partirete tra mezz'ora, buona fortuna!- detto questo il Kishin andò via da quella stanza, non interessato a ciò che stava accadendo alle sue spalle.

                                              *     *     *

Obbligato, Soul partì in missione, non ci misero molto ad arrivare nel luogo prestabilito, era una grotta profonda, ben nascosta da una fitta foresta del centro europa, prima di addentrarvisi erano in circa una trentina, conmpresi Jacques, Tsubaki e le due sorelle Thompspon, il resto erano soldati volontari, ma quando arrivarono alla fine di quella grotta erano solo in cinque, Soul, Jacques, Tsubaki, Liz e Patty, perché? il problema furono le migliaia e migliaia di trappole che quello stupito dalla mente malata aveva deciso di mettere come autodifesa, aveva trovato già qualche trappola attivata, ma pensò fosse stato un animale ad attivarla.

-Allora, sei pronto?- disse Jacques all'amico, che sembrava essere ancora titubante all'idea, si trovavano davanti ad una porta in legno, strano trovarla lì, ma era vera.
-Vuoi un ultimo avvertimento?- chiese l'albino, ricevendo subito una risposta affermativa dall'amico, che sembrava volerlo per piacere e non per precauzione
-E' un maniaco della vivisezione...- detto questo si avvicinò alla porta, sentendo delle voci parlare, subito si allarmò, dicendolo anche agli altri.

Quando aprì la porta, però, ebbe una bella sorpresa, oltre a quel maniaco di Stein che si trovava seduto su una sedia, vi erano altre tre persone, una aveva i capelli neri e gli occhi gialli, alto, un altro era muscoloso, pelle scura e capelli azzurri, la terza invece era una ragazza, formosa, capelli biondo cenere e occhi verde smeraldo
-Maka?!-
-Soul?!-
   
 
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