Libri > Eragon
Segui la storia  |       
Autore: Exitium    19/04/2012    3 recensioni
Nei più infidi recessi di Alagaësia vi è nascosto un segreto,celato a tutti dall'oramai defunto Galbatorix,che cambierà le sorti del paese.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La mattinata si prospettava fresca e limpida;Kristal si alzò all’alba,pronta ad iniziare il suo allenamento,più motivata che mai.

Un cono di luce aranciata entrava nella stanza attraverso la grande finestra che dava all’esterno,illuminando le fronde degli alberi  e il verde prato tutt’attorno.

La ragazza si stiracchiò e osservò Shadow che dormiva imperterrito,sbuffando copiose nuvolette calde dalle narici,il respiro lento e regolare;sorrise e si apprestò a vestirsi con calma,indossando una tunica verde e dei pantaloni di pelle nera,accompagnati dal cinturone su cui penzolava la spada Fanon.

Dopodichè si districò la massa arruffata di capelli con le dita,legandoli in una morbida e lunga treccia ramata;osservandosi allo specchio notò i sui grandi occhi color dell’ambra  che le davano un’aria profonda e allo stesso tempo vivace; appena finì,si avvicinò al drago e gli carezzò il ventre caldo,sfiorandone le squame  blu-nere.

Un lieve borbottio di fastidio rimbombò nella gola del drago,seguito da un sospiro stanco.

Dormiglione,forza,è ora di andare.Non vorremo far tardi la nostra prima lezione,vero?

No,certo che no.Eccomi,sono pronto.

Kris sorrise e,dopo cinque secondi,entrambi uscirono dalla stanza,dirigendosi verso un cortile poco distante dall’edificio che permetteva a draghi e Cavalieri di allenarsi.

Alcuni Cavalieri con i rispettivi draghi erano già lì,così come Eragon e Saphira;man mano,tutti e venti Cavalieri presenti all’Accademia si radunarono lì davanti e tra questi la ragazza riconobbe Elijah,lo stesso sguardo impassibile del giorno prima dipinto sul viso.

Gettando un’occhiata a Kathon notò che i muscoli delle possenti braccia di questi guizzarono appena incontrò lo sguardo arrogante del giovane che,dal canto suo,non si mosse nemmeno.

-Bene,ora che siete tutti qui,posso iniziare.-disse,con voce stentorea Eragon,facendo una pausa brevissima,giusto il tempo di guardare tutti negli occhi,per poi continuare.- Inanzitutto buongiorno a tutti;oggi per alcuni di voi è la prima lezione,mentre per altri è solo un altro giorno di allenamento.Ho deciso però,per dare il benvenuto ai nuovi arrivati,di tenere una lezione tutti assieme che consiste in tre prove.La prima di queste è molto semplice:vi disperderete in un boschetto fuori dall’Accademia,mentre io,Saphira e Blodgharm staremo fuori ad attendervi;il vostro compito è di sconfiggere gli ostacoli che troverete in questo luogo e raggiungerne l’uscita dove vi attenderemo noi. Da qui riusciremo a saggiare le vostre capacità in fatto di armi,orientamento e beh,per chi ne è capace,anche di magia.-.

Tutti i presenti lo fissavano ammutoliti,chi pieno di curiosità e chi lievemente spaventato da ciò che lo attendeva;Kristal era sorpresa e entusiasta al tempo stesso:attendeva solo che cominciassero.

Il suo entusiasmo si profuse alla mente di Shadow,anche lui impaziente di iniziare e di mostrare la sua forza ai suoi compagni.

Raggiunsero il bosco in pochi minuti e,prima di andare,Eragon li fermò per un ultimo avvertimento.

-i draghi,dato che sono numerosi,seguiranno Saphira per un addestramento a parte,dopodiché proveremo a farvi combattere assieme.Un avvertimento:fate attenzione,potreste ferirvi sul serio,anche se noi cercheremo di impedire gli incidenti più gravi non vi prometto che ne uscirete indenni-

Detto questo,venti draghi spiccarono il volo quasi all’unisono,provocando un tale spostamento d’aria che la giovane si dovette sostenere bene sui piedi per non cadere:fu questione di pochi minuti prima che i draghi furono solo dei puntini in lontananza,facilmente scambiabili per uccelli.

I Cavalieri si addentrarono nel bosco,fitto di alberi e arbusti,camminando alla cieca senza una precisa meta;Kristal teneva la mano sull’elsa di Fanon,in caso le fosse servita improvvisamente.

Con suo grande stupore,nulla la attendeva al momento:solo il frusciare del vento tra le fronde degli alberi e il cinguettio imperterrito di qualche uccellino risuonavano nella solitudine del bosco; dopo pochi minuti però,un grido agghiacciante di una creatura mostruosa rimbombò nell’aria,interrompendo quel silenzio carico di timore.

La ragazza si girò in direzione del grido,sguainando la spada e,dinnanzi a se vide due creature mostruose,armate di pugnali e coperte da lunghi mantelli neri e malconci,che emanavano un fetore di morte e distruzione che fece rabbrividire Kris;anche il volto era coperto,quindi non riuscì a vederli,ma loro continuavano ad emettere suoni striduli e borbottii.

Dopo neanche un secondo si avventarono sulla ragazza che non si fece cogliere impreparata:quando un mostro le stava per tirare una pugnalata riuscì a colpirlo con il piatto della spada appena in tempo perché la sua lama sfiorasse l’avambraccio e,con molta forza,lo scagliò a terra facendogli perdere l’equilibrio.

Si girò appena in tempo per parare un affondo del secondo mostro e,quando si rese conto che anche l’altro si stava riavvicinando a lei,mormorò –Letta!- e il mostro si bloccò,come imprigionato.

Rimase a lottare con un solo mostro,iniziando una rapida danza di affondi e parate,riuscendo solo una volta a scagliare un colpo al costato dell’avversario,che emise un gridolino di dolore.

Il duello con la creatura  la stava sfiancando,anche se quest’ultima sembrava non volersi arrendere:ad un certo punto Kristal tentò un affondo diretto alle gambe del mostro,ma questi riuscì per un pelo a salvarsi,balzando all’indietro. Mentre la ragazza si alzava,un pugno della creatura sullo sterno la fece allontanare di molto,premendosi le mani al petto.

Il mostro si rilanciò quasi subito contro la giovane e,con una mossa rapida,le ferì la carne della spalla,una lunga e profonda striscia rossa;Kris riuscì a colpirlo col pomolo della spada in pieno petto,facendolo arretrare dolorante e,prima che potesse fare altro,pronunciò:-Deyja.- e la creatura si dissolse in una nube di fumo nero.

Le forza cominciarono a mancarle,così sciolse l’incantesimo che teneva bloccato l’altro mostro,per evitare che le succhiasse via le poche energie rimaste e la facesse morire.

La creatura incappucciata le piombò addosso,guizzando come lanciata da una fionda,mollandole un fendente che Kris non riuscì del tutto a evitare,cosicchè la lama affilata del pugnale dell’avversario le lacerò i pantaloni di pelle sulla coscia,dalla quale cominciò a sgorgare un fiotto di sangue cremisi.

Facendosi forza Kristal si rialzò e iniziò a mulinare la spada,riuscendo a ferire in più punti l’essere davanti a lei;dopo qualche stoccata e dopo aver osservato attentamente i movimenti del mostro,capì quando e dove doveva colpire.

Così,quando la creatura fu sul punto di menare un fendente,la ragazza,invece che difendersi,le piantò la spada fino all’elsa nel corpo viscido,dalla quale uscirono volute di fumo grigio:pochi attimi dopo,la creatura si dissolse nell’aria come fumo nerastro.

A quel punto,indebolita e ferita,prese a correre tra gli arbusti senza seguire una via precisa,ma dando ascolto al suo istinto;il cuore pompava all’impazzata,il respiro le mancava,le gambe le cedevano,ma non doveva assolutamente arrendersi.

Arrivò ad un sentiero spianato,pieno di arbusti ai lati e si decise a seguirlo;corse a perdifiato fino a quando una luce apparve tra le fronde degli alberi e i tronchi massici:era quasi arrivata al’uscita!

Un attimo dopo però,un dolore lancinante le attraverso tutta la gamba sinistra,passando come una scossa elettrica lungo tutto il corpo e facendola cadere inginocchiata,boccheggiando alla ricerca d’aria:spostò lo sguardo verso la fonte di quel dolore pulsante e si accorse di avere una freccia conficcata nella coscia abbastanza profondamente perché il sangue sgorgasse copioso e rosso,imbrattandole i pantaloni e il terreno circostante.

Quando tentò di alzarsi una smorfia di dolore le si dipinse sul viso:aveva poche energie per curarsi completamente,ma poteva almeno bloccare l’emorragia;strinse i denti e si strappò dalla carne la freccia,dopodiché recitò un paio di incantesimi che,seppur semplici,le rubarono altra energia e la lasciarono più sfinita che mai.

Il viso pallido della ragazza scrutò fra le fronde degli alberi,alla ricerca di chi aveva scagliato quel dardo contro di lei,ma non vide altro che una sagoma scura che si faceva via via sempre più vicina e più grande.

Sperò ardentemente che non fosse uno di quei mostri di prima,dato che le energie per combatterli erano poche e che era ferita in più punti ma,per sua gioia,scoprì che la figura che qualcuno di familiare,qualcuno come…

…Elijah.

Avvicinandosi,il ragazzo la scrutò con gli occhi color ambra  cupi e profondi come pozzi;dopodiché lo sguardo serio si trasformò in un ghigno impertinente e sarcastico,notando le ferite della giovane.

-oh ma bene,come vedo sai difenderti proprio bene…- ironizzò lui,avvicinandosi ancor di più,per poi reclinare la testa di lato.

-voglio scommettere che sei stato tu a tirarmi dietro questa!- ringhiò la ragazza,mostrando il dardo insanguinato stretto tra le mani.

Elijah ridacchiò,per poi annuire. –a dire la verità non l’ho fatto di proposito,pensavo fossi un mostro e in lontananza non ti ho riconosciuto,ma… beh,che ti serva di lezione per la prossima volta che ti impiccerai di affari che non son tuoi.-

Ovviamente si riferiva a ciò che era accaduto il giorno prima,ma la ragazza fece finta di niente e si avviò zoppicando vistosamente verso l’uscita del bosco,con Elijah dietro che la guardava stupefatto.

Ad un certo  punto si sentì sollevare da terra e vide,con suo grande stupore,che il ragazzo la stava portando in braccio,lo sguardo puntato sull’uscita della foresta.

-puoi pure lasciarmi andare,riesco a  camminare da sola.- disse Kristal,nonostante il dolore all’articolazione fosse diminuito da quando lui l’aveva presa in braccio.

-ma piantala.- bofonchiò il ragazzo,i capelli rosso rame spettinati che gli ricadevano sugli occhi.

La ragazza chiuse per un attimo gli occhi,cercando di rimanere con la mente lucida,quando si sentì appoggiare delicatamente a terra:dinnanzi a lei si ergevano le figure di Eragon,Blodgharm e Murtagh che accorsero subito verso i due ragazzi.

-complimenti ad entrambi,siete i primi due ad arrivare. Ehy,tu non sei messa molto bene…vieni qua,vediamo che fare…-

Kristal colse solo alcuni sprazzi di quella scena,come lo sguardo astioso tra Elijah e Murtagh,una preoccupazione immensa che le invadeva il petto (molto probabilmente Shadow si era accorto che era stata ferita) e poi cadde in un nero e profondo vuoto.

--

Si risvegliò nella sua stanza poche ore dopo,con la spalla e la gamba fasciate e il suo drago che la osservava curioso con i suoi grandi occhi color delle tenebre.

Possibile che non posso lasciarti sola senza che tu combini guai?

Faceva parte dell’allenamento,io…

Lo sbranerei quel tipo che ti ha ridotto la gamba così.

La testa della ragazza era pesante come un macigno,ma riuscì ugualmente a tirarsi su e a carezzare il drago,per poi uscire dalla stanza diretta fuori,a prendere un po’ d’aria fresca.

All’uscita dell’edificio però si scontrò contro qualcuno:alzò lo sguardo e due occhi color del ghiaccio la osservarono dall’alto in giù,freddi e distaccati.

Era Murtagh.

-s…scusa.Non ti ho visto.- mormorò la ragazza,massaggiandosi le tempie,visibilmente in imbarazzo per quell’improvvisa apparizione.

Un accenno di sorriso apparve sulle labbra del Cavaliere che scosse la testa.

-non fa niente,anche se,a parer mio,faresti bene a riposarti ancora un po’;hai ricevuto una bella batosta oggi.- le fece l’occhiolino e si congratulò con lei per aver superato la prova.

-grazie,io non pensavo di potercela fare…quegli esseri sembravano così determinati…-

Murtagh annuì,come chi la sa lunga sul fatto.

-Ra’zac ,o meglio,una perfetta imitazione di loro;Eragon pensava che fossero gli unici esseri più forti con cui scontrarsi,così ne ha creato un immagine specchio molto molto realistica.-

Kristal annuì,sorpresa da quella rivelazione:lei sapeva che i Ra’zac erano morti per sempre distrutti dallo stesso Eragon,quindi non aveva nemmeno immaginato che potevano essere loro.

Dopo alcune chiacchiere il Cavaliere se ne andò sorridendole un’ultima volta.

Mmmh…

Che cosa c’è? Chiese curiosamente la giovane,dopo un lieve mugolio di Shadow.

Oh no,niente… una risatina riverberò nella sua mente e la ragazza tirò una lieve sberla sulla spalla del drago.

Ma che vai a pensare,stupido.


ANGOLO SCRITTRICE
Ci tengo a ringraziarvi tutti e mi auguro che questo capitolo (scritto durante una lezione di geografia XD) vi piaccia!
grazie mille ancora!!! Dall'antica lingua: Deyja: ucidi;Letta:ferma.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: Exitium