Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: endlessharold    19/04/2012    16 recensioni
Atlanta.
Un Justin Bieber un po' troppo presuntuoso,
una fan a dir poco sulle nuvole,
e una Noah Kimber dalle mille facce.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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bieber.
Vaffanculo, vaffanculo e ancora vaffanculo.
Mi sono fatto mettere i piedi in testa da una bamboccia succhiacazzi.
Ma dico, ha messo le mani addosso a Justin Bieber, chi si crede di essere?
Questa non mi va giù, me la pagherai mocciosa.
Mi aggiusto i capelli, sono sexy anche così, ovviamente.
E' riuscita a riprendersi quell'inutile pezzo di stoffa, bastarda.
Ma non finisce qui, la guerra è appena iniziata.
Tiro un calcio alla porta del bagno ed esco, trovo i due fidanzatini piegati in due dal ridere.
«Cazzo ridete?» dico leggermente imbarazzato richiamando l'attenzione dei presenti.
Non mi ascoltano, continuano a ridere, Caitlin addirittura si accascia a terra tenendosi la pancia.
«Non hai speranze, brò.» mi dice Chaz dandomi una pacca sulla spalla cercando di trattenere le risate.
«Avete visto?» chiedo guardandomi intorno sistemandomi la maglietta.
«Più che altro abbiamo sentito, ed è stato piuttosto divertente, perchè vi hanno sentito tutti.» dicono insieme.
Ah bene, una figuraccia in piena regola, grazie tante Kimber.
«E a quanto pare ti ha anche lasciato il conto.» mi sussurra Caitlin porgendomi un foglietto.
Lo guardo, spalanco gli occhi incredulo.
«Che cosa?! Quindici dollari?!» esclamo stringengo il foglietto fra le mani.
Mi volto verso il cassiere, gli indico il prezzo.
«La signorina ha detto che pagava lei, signor Bieber, non ha detto altro, è uscita con un'altra ragazza non so dove.» cerca di giustificarsi trattenendo un sorrisetto da stronzo.
Stringo i pugni, mi metto le mani fra i capelli, caccio un urlo liberatorio come fa Goku quando s'incazza per davvero, mi manca solo l'aura gialla intorno e sono al completo.
«Me la pagherai, mocciosa del cazzo!» urlo sbattendo sul bancone un verdone da venti dollari.
«Si tenga il resto, con questi posso benissimo pulirmi il culo.» dico beffardo.
Sbatto la porta, le urla delle fan mi assale, non do retta a nessuno, sono troppo incazzato per pensare ad altro.
Vaffanculo, nessuna ragazzina domina Justin Bieber, neanche una mocciosa con i coglioni girati male.
Cambio strategia, e questa volta la situazione si ribalterà.


noah.
Sto ridendo da più di mezz'ora, ho visto tutta la scena con i miei occhi.
Mi sono nascosta tra la folla delirante di fan del bamboccio, sto per morire, seriamente.
E quando ha puntato gli occhi sul conto, è diventato viola, non ce la faccio, mi fa male la pancia.
Alex continua a guardarmi con un'espressione in viso piuttosto curiosa, me ne fotto, la scena è troppo comica.
«Ma che è successo? Perchè ridi?» mi chiede prendendomi per un braccio.
«Niente Alex, il tuo idolo è proprio ridicolo.» dico asciugandomi le lacrime dal ridere e riprendo fiato.
Ci dirigiamo verso l'hotel, dista qualche kilometro da qui, più che altro ci facciamo una bella camminata per smaltire tutta la colazione.
Dopo tutto che problemi ha a pagare per due?
Con tutti i soldi che ha potrebbe usarli anche come carta igienica o assorbenti, se fosse donna.
Ben gli, sta, non conviene lanciarmi le sfide, perde in partenza.
Camminiamo per tutto il tragitto in silenzio, Alex con la musica di quell'essere così irritante mentre io soddisfatta osservo le strade di Atlanta.
Una giornata più bella di questa?
Posso solo sognarla, è più che ovvio.
Sento il telefono vibrare, è la mamma si Alex.
«Pronto?» la prendo per un braccio.
«Noah, dove siete? Sono quasi le undici!» esclama dall'altra parte del telefono.
«Stiamo arrivando Amèlie, un quarto d'ora e siamo da te.» le dico rassicurandola.
«Va bene, Alex?» mi chiede sospettosa.
«E' qui, è troppo impegnata ad ascoltare il suo idolo.» dico con tono schifato.
«Okay, allora a dopo Noah!»
Chiudo la chiamata, sto per mettere via il telefono quando mi appare sulla schermata un messaggio diretto di twitter, chi può essere?
Sblocco la tastiera, scorgo il menù fino ad arrivare all'icona di twitter.
Messaggio diretto da Justin Bieber.
Oh minchia, non gli è bastata la lezione di poco fa?
Mi allontano da Alex, non voglio veda il mio telefono, perchè comunque, sono cazzi miei.
Lo apro, leggo svogliata.
@justinbieber > @noahkimber: Pensi di avermi domato dandomi una semplice tirata d'orecchie? Sei ancora una principiante, piccola. Hai vinto il primo round, il secondo lo vincerò io, è scontato.
Scoppio a ridere, Alex mi guarda con espressione confusa, poi torna a fantasticare con la sua "musica", gli rispondo.
@noahkimber > @justinbieber: Ma tu guarda chi si rivede, Dumbo! Che vuoi, devo tirarti anche l'altro d'orecchio? Troppa differenza? E sentiamo l'allettante proposta, in cosa consiste questo secondo round? Riuscire a finire tutto il biberon di latte?
Neanche due secondi dopo, la risposta.
L'apro divertita.
@justinbieber > @noahkimber: Un invito a cena, stasera davanti Starbucks alle nove precise. O hai paura del buio? ;)
Sgrano gli occhi.
Sta scherzando spero, che carta vuole giocare?
@noahkimber > @justinbieber: Hai cambiato strategia? Non sono una delle tue puttanelle che cadono ai tuoi piedi con uno sguardo. Ci vediamo stasera, preparati a perdere ;)
Spengo lo schermo, siamo arrivate davanti all'hotel.
Preparati pischello, con me non è facile vincere.


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okay, okay so che non è il massimo çç.
ho aggiornato oggi perchè domani,
dovrò ripassare per l'interrogazione çç.
anyway, grazie come sempre delle recensioni,
siete dolcissime fjvnwiefj.
lasciatemene una anche qui uù.
vi voglio bene, arianna c:
  
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