Burning Ice
Suzuno
è gelido.
Suzuno
è freddo.
Suzuno
non può riscaldare niente.
Suzuno
non sente, Suzuno non prova, Suzuno
non trasmette.
Era così
dannatamente logico, lineare. E allora Nagumo non
aveva mai dato peso a quella piccola fiammella, insignificante
ma in grado di acquietare le vampate che gli squassavano il corpo, che
si accendeva nel suo petto quando gli occhi grigiastri di Fuusuke
incrociavano i suoi.
Suzuno non trasmette.
Ovviamente
impossibile. Haruya non aveva bisogno di provarlo,
era uno dei tanti postulati della propria esistenza: Suzuno
non poteva fargli provare nulla. Suzuno non poteva
far provare nulla a nessuno. Una statua di ghiaccio che sorride vuota, piange
lacrime dolci, non ride. Era per questo che quella
fiammella non doveva essere presa sul serio.
Quella piccola, insignificante
fiammella però ondeggiava lì, dentro di lui.
Suzuno non prova.
Nagumo
bruciava. Bruciava perpetuamente, e le fiamme dentro di lui mutavano in
continuazione. Diventavano fumo a contatto con il carattere volubile come condensa di Suzuno, sparivano
evanescenti in larghe volute quando quello accennava un sorriso, si lisciava
nervoso i capelli, si mordeva il labbro rabbioso.
E
allora gli occhi ambrati di Haruya si ritrovavano ad
arrancare in cerca di quelli di Fuusuke, la ragione
che ogni volta premeva per impedirgli di incontrarli, nella vana speranza di
evitare così che quelle scintille meravigliose che illuminavano di tanto in
tanto, sempre più spesso, gli occhi dell’albino potessero far crollare il suo
postulato come un castello di carte.
Intanto quella fiammella si
tramutava in fiamma scoppiettante.
Suzuno non sente.
Haruya
era fuoco, e nel fuoco si rinnovava. Non poteva
bruciarsi, e Fuusuke men
che meno aveva potere di farlo. Il ghiaccio non fa bruciare il fuoco, può
acquietarlo appena.
E di
certo il fuoco non può far bruciare del ghiaccio, che non allungherebbe mai la
mano alla lava bollente. Perchè ne uscirebbe chiaramente ustionato, sciolto.
Evaporerebbe e sparirebbe.
Inutile
urlare, ringhiare, tirare, strappare. Suzuno non si sarebbe voltato, non avrebbe mai capito. Non si sarebbe
avvicinato né avrebbe sorriso socchiudendo gli occhi chiari.
Non
sarebbe mai stato possibile, Nagumo lo sapeva, mentre, gli occhi anelanti ad incatenarsi a quelli
di Suzuno e le mani tremanti dall’insensata voglia di
sfiorarlo, con le ultime forze cercava di mantenere in piedi la struttura
traballante di quel postulato che non aspettava altro che cadere.
E la fiamma esplodeva in incendio divampante.
Suzuno non può riscaldare niente, Suzuno è freddo,
Suzuno è gelido.
Era così.
Era sempre stato così. Nagumo ne era
sempre stato convinto, lo aveva dato per scontato, non si era mai chiesto se
potesse essere falso.
Ma
quell’incendio che si espandeva sempre di più, che bruciava, lo scottava contro ogni possibile ragione e buonsenso e divorava
le travi precarie di quel postulato rivelatosi così inutilmente falso provava
il contrario.
Impossibile
accettarlo, fuori discussione tentare di capirlo.
Innegabile
però che le sue stesse fiamme lo stessero circondando,
evitandogli ogni via di fuga.
E
bastava un gesto, un semplice, stupido sfiorare di Suzuno
per farne aumentare l’altezza e farle divampare senza controllo.
Il
postulato allora crolla inesorabilmente, mentre Haruya
si rende conto di aver sbagliato a fare i calcoli.
Suzuno
prova, Suzuno sente, Suzuno
trasmette.
Suzuno
può riscaldare qualsiasi cosa.
Suzuno
scotta.
Suzuno
brucia.
*
*Si guarda attorno sospetta* sono qui in incognito
*annuisce*
In teoria non dovrei essere sul pc. Aha. In teoria.
In pratica ci sono, ed eccomi qui con un’altra
One-Shot, buttata giù durante le lezioni (perché è a
questo che servono, diciamocelo xD) e ricopiata al pc
or ora.
Un’altra Suzuno X Nagumo.
Diciamo
che ho voluto sfatare il mito del “ghiaccio e fuoco complementari, si
completano a vicenda”. Visto che a scuola io mi concentro su questo invece che
sulla spiegazione, mi è venuto in mente che un qualcuno di innamorato
“brucia”, per così dire, d’amore o sdolcinatezze simili.
Poi mi
sono detta: “Ma se Haruya è fuoco, brucerà
quando è innamorato?” e la risposta più plausibile mi è sembrata un si. Ovviamente
a farlo bruciare (ora, vi prego, cercate di leggere tutto questo facendo finta
di non cogliere i numerosi doppi sensi xD) in questa
fic è Suzuno, nonostante sia l’emblema del ghiaccio.
Ho trovato
abbastanza plausibile che Haruya non temesse di
arrivare a provare qualcosa per Fuusuke, convinto che
essendo lui fuoco, il ghiaccio non potesse fargli
nulla, e invece poi rimanga fregato.
Ma
non voglio annoiarvi oltre *inchin*
Ringrazio
tantissimissimo tutti coloro
che hanno letto, recensito, messo tra i preferiti/ ricordate la mia precedente
fic L’Inquietante Tizio della Squadra di
Calcio, siete davvero gentili çAç *si commuove
sempre* <3
Mi scuso per il ritardassimo della long e della bi-shot,
ma non sono su questo pc, essendo io clandestina su quello dei miei. Appena riotterrò il mio, concluderò e posterò
*si inchina a ripetizione*
Spero
davvero che
Alla prossima!!
Greta.