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Autore: Persephone Lupin    20/04/2012    3 recensioni
Lily Evans raggiunge Severus Piton nella classe di Pozioni e lo coglie a preparare una pozione molto speciale...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Questa storia è la traduzione di un racconto di Persephone Lupin, autrice tedesca, l'originale in inglese del quale può essere trovato qui. Mentre qui potete leggere la versione in tedesco.

Qui è FRC Coazze che parla.  Questa traduzione è una breve defiance dalla traduzione della storia Trapped, sempre di Persephone Lupin, che non finirò mai di ringraziare abbastanza.

Piccola nota, questa storia non è esattamente a sè stante, ma è collegata ad un'altra storia di Persephone Lupin, Amoris Infinitas, che verrà tradotta... ehm... non molto prossimamente. Comunque, riporto qui le parole dell'autrice: "(...) si accompagna a Amoris Infinitas, ma può anche stare per , se non avete letto ancora AI. Non è proprio un ricordo felice, piuttosto uno dolce-amaro, ma ci sono alcuni momenti che sono quasi felici. Quelli sono i momenti in cui Piton si concentra per evocare il suo Patronus. Buon divertimento!">

Buona lettura!
 




Unicorni o Il miglior ricordo di Piton
 

 
 
 

Era in piedi, chino su un calderone bollente, come aveva previsto. I suoi capelli neri e unti erano appiccicati al viso pallido a causa del vapore della pozione. Le sue mani sottili quasi danzavano sopra il calderone quando aggiunse una polvere bianco perlacea e mescolò. No, Severus Piton non era certo una bellezza, ma era stranamente affascinante guardarlo preparare pozioni. E siccome praticamente viveva nell’aula di Pozioni, c'erano un sacco di opportunità per farlo. Non che fosse sua abitudine guardare altri mentre preparavano pozioni, era abbastanza brava in Pozioni lei stessa, ma una volta ogni tanto le piaceva scendere nei sotterranei e guardarlo lavorare. E, stranamente, a lui non sembrava dispiacere troppo. All'inizio, aveva totalmente ignorato la sua presenza, ma dopo un po' aveva preso a dare spiegazioni e consigli su come ottenere più succo possibile da un fagiolo Sopoforoso, o perché mescolare una volta in senso orario dopo ogni sette in senso antiorario. In realtà, col senno di poi, avrebbe potuto imparare di più da Severus che dal loro insegnante di Pozioni, il professor Lumacorno. Peccato che lui doveva concentrarsi di più sull’evitare che un petardo vagante[1] cadesse nella sua pozione durante le lezioni che a prepararla, altrimenti sarebbe sicuramente stato lui la stella di Lumacorno, non lei.

Con la manica della sua veste nera, Severus si asciugò il naso gocciolante.

Mocciosus, lo chiamavano...

"Dei, non ti ha mai insegnato nessuno come usare un fazzoletto?" Chiese lei con un tono leggermente ammonitore.

Severus sobbalzò. Non l'aveva sentita entrare. Il suo viso diventò di un rosso profondo.

"Evans, non farlo mai più", sibilò. "Avresti potuto rovinare la pozione!"

"Mi dispiace, non volevo spaventarti, davvero," balbettò Lily, presa alla sprovvista dalla sua improvvisa ostilità. Tuttavia, aveva ragione, avrebbe dovuto saperlo. "Posso ancora dare un'occhiata a quello che stai facendo?"

Severo arrossì di nuovo. Distolse lo sguardo, nascondendo il viso arrossato dietro una cortina di capelli unti. "Non è niente di speciale, davvero..." borbottò così piano che lei riuscì a malapena a sentirlo.

Beh, questo era strano. Normalmente, Severus era abbastanza sicuro di sé riguardo alle sue pozioni, quasi arrogante. Non era proprio da lui dire a qualcuno che  stava lavorando a 'niente di speciale'.

"Era madreperla quella che hai aggiunto per ultima, non è vero?, mescolata con qualcos’altro..."

Lentamente, lui annuì. Lily si avvicinò al banco da lavoro e gettò uno sguardo agli ingredienti che erano sparsi dappertutto. Come Severus riuscisse a districarsi in quel caos era un enigma assoluto per lei. Un piccolo vaso mezzo vuoto con una polvere bianco-argentea catturò la sua attenzione. Gli occhi di Lily si spalancarono. Quella non poteva essere…

“Severus, è quello che penso che sia? Polvere di corno di unicorno?" Chiese incredula. "Non stai preparando una pozione d'amore, vero?"

"Non sono affari tuoi, Evans," Ringhiò il ragazzo bruno, incrociando le braccia sul petto magro con aria di sfida. I bordi del suo volto ormai erano di un brutto color mattone.

"Sì, invece!" Lily disse bruscamente, mettendo le mani sui fianchi. "Dopo tutto, io sono Capo Scuola. I Filtri d'Amore sono fuorilegge a Hogwarts come ben sai! E i tuoi registri non sono esattamente puliti, non è vero? Potrei farti espellere per questo, se volessi!"

Alle sue ultime parole, Severus divenne bianco gesso, tutto il sangue abbandonò il suo viso.

"Non lo faresti..." quasi sussurrò.

"No, non lo farei, stupido", disse lei quasi con dolcezza. La sua indignazione sembra essere svanita con la stessa velocità con cui era venuta. "Ma, Severus, mi devi promettere una cosa. Non utilizzare mai un Filtro d’Amore su qualcuno. Mai".

Severus deglutì, poi annuì. "Lo prometto".

"A proposito, a chi hai avevi intenzione di dare la pozione?" Chiese Lily con una strizzatina d'occhio. “Non ti preoccupare, non lo dirò in giro."

"E' solo per far pratica," disse Severus senza guardarla negli occhi. "Ero solo curioso di vedere se riuscivo a farla..."

"Non penso di poterti credere", disse Lily delicatamente, i suoi occhi di smeraldo scintillanti di curiosità e malizia. "Non c'è una ciocca di capelli neri accanto a quel calderone?" Chiese. "O forse dovrei dire 'capelli di Black'[2]?" Piton divenne rosso di nuovo alle sue parole. "Chi è allora la sventurata che volevi far innamorare di Sirius? Mirtilla Malcontenta? O Madama Pince?"

"Stavo pensando al calamaro gigante..."

"Ma hai promesso..."

"Ho promesso," concesse Severus. "E io mantengo le promesse".

"Allora perché non continui la pozione? Non volevi vedere se sapevi farla? Mi piacerebbe davvero vedere se esce come nei libri," disse Lily con un sorriso smagliante. "E io prometto di tenere la bocca chiusa e di non disturbarti più."

Severus guardò il pentolone con la pozione che bolliva a fuoco lento. Aveva ancora il colore, la viscosità e la temperatura richieste, nessun danno...

Lentamente aggiunse tre ciocche di capelli neri, mescolò per tre volte in senso antiorario, attese esattamente tredici secondi e poi soffiò leggermente sulla superficie. La Pozione, acquistò un’affascinante sfumatura di rosa con un distinta lucentezza madreperlacea. Fumi color pastello cominciarono a salire dal calderone in caratteristiche spirali...

"Severus, è incredibile!" Lily prese fiato, fissando le spirali di fumo con ammirazione. "E' Amortentia, non è vero? La pozione d'amore più potente del mondo, e la più pericolosa... Ma è così bella!"

Chiuse gli occhi e, lentamente, profondamente, ne respirò i fumi. Il profumo ammaliante di fiori selvatici ed erbe le solleticava il naso, una passeggiata attraverso i boschi, dopo una dolce pioggia d'estate, cioccolato e cannella e mandorle tostate e... arrossì. Sentiva davvero l'odore del manico legnoso di una scopa, e un ragazzo dai capelli neri vestito di rosso e oro, fumante di sudore fresco mentre stringeva un Boccino d'oro in una mano guantata?

Sorridendo tra sé e sè, aprì gli occhi. Severus la fissava in un modo molto particolare. Non poteva leggere i suoi pensieri, no? O era qualcosa di completamente diverso? Qualcosa come… nostalgia? Anche i suoi capelli erano neri...

"Severus, non erano i capelli di Sirius che hai usato nella pozione, vero?" Sussurrò lei con gli occhi spalancati, seppur conoscendo già la risposta.

Seguì un silenzio imbarazzante.

"Credo che faremmo meglio a svuotare quel calderone prima che Lumacorno ci becchi a preparare una pozione illegale", disse infine Severus, cercando di sembrare disinvolto, ma senza incontrare i suoi occhi.

Con un tocco di bacchetta, la pozione scomparve.

"Vuoi che ti aiuti a pulire?" Chiese Lily mentre la sua mente correva. Sicuramente, lui non avrebbe usato la pozione, giusto?

"No", disse lui come al solito, "ma grazie per avermelo chiesto". Alzò lo sguardo e per un brevissimo istante, i loro sguardi si incontrarono, prima che lui si voltasse e cominciasse a raccogliere le sue cose. Sorpresa dall'espressione angosciata nei suoi occhi neri, Lily rimase lì in silenzio. Improvvisamente Severus si aggrappò al bordo del banco di lavoro e si piegò in due, un violento attacco di tosse gli scuoteva il corpo ossuto, soffocandolo. La sua vista si offuscò, non riusciva più a respirare...

"Ssst, cerca di rilassarti”, disse una voce dolce alle sue spalle. Un braccio confortante si strinse furtivamente intorno alla sua vita sottile, stringendolo a sé, mentre le dita delicate gli strofinavano la schiena in cerchi calmanti. "Espira, lentamente... ora respira.. non così in fretta... Dovresti andare da Madama Chips. La tua famiglia non accende il riscaldamento durante l'inverno?... Ora respira di nuovo... di nuovo... Sembri sempre ritornare dopo le vacanze con un raffreddore o peggio... dentro... fuori... dentro... fuori... meglio ora?"

Severus si alzò goffamente. Non era abituato ad avere una ragazza così vicino.

"Stai bene?" Chiese Lily preoccupata, il braccio ancora intorno alla sua vita. Non confidando nella sua voce, Severus annuì.

"Ecco, prendi il mio fazzoletto, prima di pulirti la faccia sui miei vestiti." Lily ritrasse il braccio e infilò la mano in tasca. Estrasse qualcosa di morbido e rosa e lo porse a Severus. Lui si asciugò gli occhi umidi e, voltandosi imbarazzato, si soffiò il naso, il respiro quasi tornato alla normalità.

"Devono essere i fumi della fabbrica e di quel fiume puzzolente”, borbottò nel tessuto rosa.

Beh, quello spiegava molto. Una volta, Lily era stata a Manchester con i suoi genitori e sua sorella. Accidentalmente, erano finiti in uno di quei quartieri tristi in cui vivevano i lavoratori del settore tessile. La puzza dalle ciminiere delle fabbriche era quasi insopportabile. Se Severus viveva in un quartiere come quello...

"Ma perché non ti trasferisci se è così terribile? Guarda cosa ti sta facendo!"

"Come se a qualcuno importasse..." mormorò cupamente. "Non potremmo permettercelo in ogni caso."

"A me importa", disse Lily a bassa voce, i suoi occhi di smeraldo si incatenarono a quelli neri di Severus. E con un movimento rapido, lo baciò sulla guancia. "Abbi cura di te, Severus, prometti”, sussurrò. Poi si diresse verso la porta. Sulla soglia si voltò indietro.

"L'amore è una cosa sacra, sai," disse con un sorriso ironico. "Come gli unicorni. Se si cattura un unicorno e lo si obbliga a rimanere, appassisce e muore. Devono venire di loro spontanea volontà".

"E se non vengono?"

"Allora devi vivere senza di loro. Anche se è difficile".

La porta si richiuse silenziosamente dietro di lei.

Per un lungo periodo, Severus fissò la porta chiusa, stringendo il fazzoletto di Lily nelle sue mani.

Con un sospiro amaro, ficcò infine il tessuto rosa nella tasca del suo abito.

Avrebbe dovuto vivere senza di lei, allora. Ma era dannatamente difficile.


Fine
 


*******
 


Note alla traduzione.

[1] Firecracker. Sono dei piccolo fuochi d’artificio, che in italiano vengono tradotti semplicemente petardi. Come i purple Firecrackers che Silente usa al banchetto di Halloween nel primo libro per ristabilire la calma nella Sala Grande che sono stati tradotti semplicemente petardi viola.

[2]"Isn't there a bunch of black hair next to that cauldron?" she inquired. "Or should I say 'Black's hair'?" Qui l’autrice gioca sulla parola black. Rendere lo stesso gioco di parole in italiano è impossibile… a meno che non si cambi il cognome di Sirius da Black a Nero. Ma non mi pare il caso, vero? XD

 
Spero che questa breve storia vi sia piaciuta. A me molto!
Come al solito, qualsiasi correzione o consiglio sulla traduzione è ben accetto.
Au revoir!

FRC Coazze

 
  
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