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Autore: Ismene_    20/04/2012    4 recensioni
Sirius sa di cosa ha bisogno Emmeline per prendersi una pausa dalla guerra.
Sa dove trovarla.
Quello che non sa è che qualcuno è arrivato prima di lui.
Dalla storia:
"Ninetta mia crepare di maggio
Ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
Avrei preferito andarci in inverno."

Vi consiglio di leggerla ascoltando "La guerra di Piero" di Fabrizio de Andrè.
[ Seconda classificata al contest "Drabble sotto di sole" di Zetadreams ]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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N.D.A. Ci sono delle strofe (in corsivo sulla vostra destra) tratte da una canzone di Fabrizio de Andrè, La guerra di Piero. Vi consiglio di leggerla ascoltando la canzone (:

L’estate che viene a maggio.

Riesci a vedere soltanto il nero. Qualche sfumatura cambia quando le nuvole coprono il sole.

Riesci a dimenticare tutto. 

La guerra.

Non ti viene in mente nient’altro. È l’unica cosa che vorresti dimenticare.

Ma sai che quando ti alzerai da quest’erba soffice, quando troverai la forza di aprire gli occhi, la guerra tornerà.

Senti dei passi.

Sirius sa quanto ti piace sdraiarti qui. Soprattutto sdraiarti qui con lui.

Decidi di non aprire gli occhi. Lui vi poserà le tue mani e ti chiederà “Chi sono?”.

Quello che non sa è che riconosceresti le sue mani tra mille.

Sirius non arrivò mai.

L’ultima cosa che vedesti fu il verde. Non il verde dell’erba, il verde che oscurò la luce che il sole rifletteva sui tuoi occhi.

Cadesti in terra senza un lamento

e ti accorgesti in un solo momento

Che la tua vita finiva quel giorno

E non ci sarebbe stato un ritorno.

Chi diede la vita ebbe in cambio una croce.

* * *

Il suo corpo. Il corpo della sua Emmeline.

Era uno dei primi giorni di maggio, di quelli che sanno d’estate più delle calde mattine d’agosto.

Sanno della voglia d’estate. Voglia, desiderio, che rendono quei giorni i più belli.

Emmeline ora aveva bisogno di quei giorni. Aveva bisogno di qualcosa che la riportasse alla normalità.

Ne avevate bisogno entrambi.

Sapeva dove sarebbe andata.

Lui l’avrebbe raggiunta e, posando le mani sugli occhi chiusi di lei, le avrebbe chiesto “Chi sono?”. 

E lei avrebbe indovinato, perché riconosceva sempre le sue mani. Le avrebbe riconosciute tra mille.

La trovò sdraiata a terra, con gli occhi chiusi.

Posò le sue mani sugli occhi di lei, ma lei non rispose.

Ninetta mia crepare di maggio

Ci vuole tanto troppo coraggio

Ninetta bella dritto all'inferno

Avrei preferito andarci in inverno.

* * *

Resterà qui.

Resterà qui per sempre.

Nella natura, in questo campo che per lei è l’estate.

L’estate che viene a maggio.

La più bella.

La più desiderata.

Quella di cui abbiamo più bisogno.

Emmeline Vance morì felice.

Morì gustando un attimo di normalità.

Morì aspettando l’amore della sua vita.

Morì vittima di una guerra di cui non aveva colpa.

Morì al sole.

Dormi sepolto in un campo di grano

Non è la rosa non è il tulipano

Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi

Ma sono mille papaveri rossi.


Cantuccio Ismeniano_


Spero vi siano piaciute!

Le tre drabble hanno partecipato al contest Drabble sotto di sole di Zetadreams, classificandosi seconde con il seguente giudizio:

Seconda classificata – “L’estate che viene a maggio” di mitty95 .
Grammatica e Punteggiatura: 9,2/10
Stile e forma: 10/10
Caratterizzazione: 10/10
Originalità: 10/10
Uso prompt e pacchetto: 4/5 
Gradimento personale: 5/5
Totale: 48/50 

Dal giudizio:

Stile. Tu scrivi esattamente come piace a me. Questi periodi brevissimi, ma di forte impatto. La cosa difficile dello scrivere frasi brevi è proprio dar loro la giusta potenza. E tu ci sei riuscita. Sono frasi che ti rimangono impresse e che esprimono perfettamente ogni sensazione.
Caratterizzazione. Non sappiamo niente di Emmeline Vance, per cui ho valutato la profondità della caratterizzazione. E il risultato è che tu sei stata eccezionale, mi sembra di conoscere Emmeline da sempre. Sei riuscita a creare un personaggio, praticamente. Eccezionale, davvero!
Originalità. Si tratta di un personaggio poco discusso, ma la tua originalità sta nel modo in cui lo hai presentato. La scelta del momento, la scelta dei pensieri, tutto diverso da ciò che si legge in giro.

Fatemi sapere cosa ne pensate,

Ismene_

  
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