ambientato qualche giorno prima dell'accenno di conversazione tra Alucard e Integra,
scritto nel capitolo precendente.

- Desiderio dannato

 

" Lady Integra? " la voce gentile e giovane di Seras si propaga nello studio della donna. Questa, è alla finestra, assorta da molteplici pensieri. Ma uno in particolare, la tormenta da giorni. Scuote leggermente il capo, senza voltarsi. " Entra pure Agente. " esclama con il solito tono serio. La ragazza annuisce ed entra, chiudendo la porta alle sue spalle.  Avanza lentamente fino alla scrivania dietro la donna. " Mi..mi domandavo se questo pomeriggio, potevo rimanere alla Villa con Walter. Volevo..prendere mano con il nuovo fucile che mi ha proposto questa mattina.." mormora con un tono leggermente impacciato. Integra inspira, senza ancora voltarsi. " Ecco..so che, dovrei andare con Alucard fuori città..ma.." un piccolo silenzio gela la stanza. Ma stranamente..Integra non si irrita ne si rivolge alla ragazza con una delle sue solite uscite rimproverevoli. Ciò, fa preoccupare la bionda. " Integra? E' tutto apposto? " chiede  guardandola di schiena. La donna non risponde. Seras decide quindi di avvicinarsi; finisce di fianco alla donna e le sfiora una mano per posarla sulla spalla. Ma Integra, come svegliata da un sonno profondo, si scansa ricomponendosi " Si, si tutto apposto. Vai pure con lui. " esclama distrattamente. La ragazza sgrana gli occhi per poi assumere un'espressione seria. Ha capito che qualcosa non va, nella sua Signora. Così, tenta di farsi dire cosa. " Mi permetto di dissentire. " la donna la gela con lo sguardo " Che cosa hai detto? " ma Seras, è pur sempre un vampiro. Incrocia le braccia al petto ed esclama, con tono quasi infantile stile bambino offeso " Non me ne vado da qui finché non si deciderà a dire cosa la tormenta, mia Signora. "