RAFFY.


Preparo la valigia. Ormai è tutto pronto per intraprendere il viaggio.
E' strano,quando senti di voler qualcosa così tanto,sei pronta a far di tutto,perfino a scappare di casa.
Quando senti che la persona che ti ha cambiato la vita è a pochi kilometri da te,abbatteresti ogni ostacolo per potergli dire un semplice ''grazie''.
Non posso rinunciare ad un occasione simile,non ne ho voglia.
Devo riuscire,almeno stavolta,a credere che i sogni possano davvero diventare realtà. Un suo abbraccio è quello che desidero da sempre,dalla prima volta che ho incrociato i suoi occhi da uno schermo.
Un estraneo può darti sensazioni che nemmeno una persona che hai accanto da una vita,può regalarti. Sono felice,non importa a cosa andrò incontro,ormai ho preso una decisione,e non cambierò idea,per nessuna ragione al mondo.
Chiudo la valigia e mi guardo un pò attorno.
Le mura piene di poster sembrano quasi volermi dire,che sto facendo la cosa giusta. Io ci credo,perchè è così. Semplicemente,lo sento.
La casa è vuota,il silenzio viene interrotto dal cigolio della porta che ho appena aperto per entrare nel corridoio.
Un ultimo sguardo,sospiro. Chiudo la porta e scendo le scale,piano,quasi come se non volessi far il minimo rumore.
Arrivo nel soggiorno,prendo un pezzo di carta della tasca e la poso sul tavolino. La mia lettera per far capire cosa sto facendo. I miei genitori non hanno mai capito cosa significasse avere dei sogni,e per raggiungerli ho dovuto attuare questa soluzione: scappare di casa.
Mi avvio all'entrata,poso una mano sulla maniglia della porta e la guardo,stringendo sempre più forte il pugno. Sono sicura,non me ne pentirò.
La apro,per poi richiuderla alle mie spalle. Una lieve brezza mi scombina i capelli,guardo il cielo,sorrido. Sono pronta ad intraprendere questo viaggio,voglio vivere questo sogno. Alla fine,la vita è solo un breve viaggio,dobbiamo pur vivere per sempre,no?



ANNA.


Sbatto la porta ed esco fuori sbuffando.
Ascoltare le sue parole è asfissiante. Non sopporto più questa situazione,non sopporto più mia madre. Metto gli occhiali da sole e mi sistemo la borsa sulla spalla,sbuffando. Sono distrutta dalle liti,che ormai si susseguno da giorni.
Ma finalmente il mio corso di inglese mi aspetta.
L'unica cosa che voglio è distrarmi il più possibile. Sono appena iniziate le vacanze e l'unica cosa che desidero è riposare,e sopratutto viaggiare. I miei non me lo avrebbero mai permesso,ma almeno sognare non costa niente. All'incrocio noto un manifesto,che raffigura cinque ragazzi ,si loro,I One Direction.
A me non stanno molto simpatici,ma continuo a fissarlo e a leggere ciò che c'è scritto. Domani saranno qui,a pochi passi da casa mia,per un meet and great,ma a me non interessa molto,anche se so quanto ci stia male la mia amica,che li ama molto.
Mi aggiusto i capelli,portandomi un ciuffo dietro l'orecchio e riprendo il mio cammino,ma improvvisamente sento squillare il cellulare. Dall'altra parte era lei,Raffy.

- Pronto.- dico.
- Anna,sto venendo da te.-
Mi fermo. - Cosa?-
- Si,cosi staremo insieme,devo vedere i One Direction.
- Ma i tuoi?-
- Ci sentiamo dopo,ciao.-

Stacca. Resto a fissare il cellulare tra le mani,mi sarebbe venuta a trovare. Si,Raffy ed io non c'eravamo mai incontrare,la nostra è come si suol dire,un'amicizia virtuale. Ma io le voglio un gran bene,e so quanto darei per vederla sorridere.
Da Milano a Napoli,per me ed una boyband.
Sorrido,e corro al mio corso d'nglese,ormai sono in ritardo. Come al solito,ma poi mi fermo e scuoto la testa. Vedo una gelateria e vi entro,il gelato mi chiama. Salta il corso,mi rilasso un pò,voglio solo star tranquilla,godermi un pò di pace.
Sento che qualcosa sta per cambiare,qualcuno porterà aria nuova nel mio cuore.