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Autore: Malika    20/04/2012    3 recensioni
Dalla storia: Buio.
Una goccia che cade.
L’aria gelida che penetra sottopelle.
Il silenzio inquietante.
Lo zampettìo lieve di un insetto.
Buio. Buio.
[…]
Un bambino solo e maltrattato, rinchiuso in una cantina.
La flash-fic partecipa alla 25 Stories, Your Choiche! – Prompts Challenge e si è classificata 7° al Drabble & FlashFic – Contest di storie brevi indetto da five carrots.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Titolo: Darkness
Autore: Malika
Personaggi Principali: Harry Potter
Pairing: //
Genere: Introspettivo, Angst, Drammatico
Rating: Giallo
Avvertimenti: Flash-fic
Contesto: Prima di Hogwarts
Parole Scelte: Nero, Dolore
Promts della Challenge: Sangue – Achluofobia (Paura del Buio) – Piangere
Introduzione: Dalla storia: Buio.
Una goccia che cade.
L’aria gelida che penetra sottopelle.
Il silenzio inquietante.
Lo zampettìo lieve di un insetto.
Buio. Buio.[…]
Un bambino solo e maltrattato, rinchiuso in una cantina.
La flash-fic partecipa alla 25 Stories, Your Choiche! – Prompts Challenge e al Drabble & FlashFic – Contest di storie brevi indetto da five carrots (In attesa di valutazione).
Elenco Capitoli: //
 
Darkness
 
Buio.
Una goccia che cade.
L’aria gelida che penetra sottopelle.
Il silenzio inquietante.
Lo zampettìo lieve di un insetto.
Buio. Buio.
Un bambino tremante, rannicchiato su se stesso, seduto sugli scalini freddi, cerca di non piangere facendosi forza, ma è troppo difficile.
Buio.
Una goccia che cade.
Il bambino avvicina le mani al viso e ci alita sopra cercando di scaldarsele, poi si asciuga una goccia sfuggita al suo controllo; i suoi occhi smeraldo risplendono alla luce fioca proveniente da sotto la porta dietro di lui.
Qualcosa gli sfiora la schiena e un alito gelido soffia sulla pelle nuda del suo collo provocandogli un brivido; il piccolo si guarda intorno sempre più spaventato.
Buio.
Una goccia che cade.
Un rumore.
Il piccolo scatta in piedi, correndo verso la porta: «Zio! Ho paura! Fammi uscire! Sarò buono, lo prometto!» chiede picchiando i pugni contro il legno. «Ti prego, zio, ti prego!».
Le lacrime scorrono veloci, rincorrendosi sopra la pelle delle guance e le manine si arrossano sempre di più a contatto con la superficie della porta; la voce del piccolo diventa sempre più strozzata dalla paura e la gola si seccò sempre di più, arrossandosi.
Buio.
Una goccia che cade.
Che cosa dovrebbe accadere adesso?
In una normale famiglia, in una casa felice, lo zio a lungo chiamato entra preoccupato in quella scura cantina, cercando con gli occhi il nipote piangente; trova il bambino e si abbassa ad abbracciarlo: «Piccolo, non piangere, va tutto bene» gli dice per tranquillizzarlo, ricevendo come risposta: «Non è vero che ti odio! Non è vero! Prometto che se mi arrabbierò ancora non mi nasconderò più!».
Lo zio asciuga gli occhi del piccolo e sorridendogli lo porta fuori per rassicurarlo maggiormente e medicare la gocciolante ferita sul braccio.
Ma…
Questa non è una normale famiglia, non è una casa felice.
Buio.
Una goccia che cade.
La porta si apre di colpo andando a sbattere prima contro il bambino e poi contro il muro; il piccolo cade a terra, sbattendo la testa e graffiandosi la fronte.
«Ragazzo!» abbaia l’omone sulla porta, fissando con disgusto il bambino ancora per terra con una mano a reggersi il viso. «Cosa vuoi?».
«Per favore, zio… per favore, fammi uscire… sarò buono, lo prometto, per favore… lo prometto…!» le lacrime cadono sul viso mentre il povero piccolo si rialza in piedi faticosamente sotto lo sguardo malefico dello zio.
Zio che, inaspettatamente, scattò in avanti tirando un potente schiaffo al nipote e spaccandogli il labbro: «Non darci fastidio, mostro!» urla uscendo e sbattendosi la porta alle spalle.
Buio.
Una goccia che cade.
Il piccolo si rannicchia sui gradini, cercando di trattenere lacrime e singhiozzi; il suo labbro, il braccio e la testa gocciolano sangue, che ormai ha creato piccole pozze sotto di lui. Le spalle tremano e il petto si alza e si abbassa velocemente per il freddo, la febbre e la paura.
«Sono un mostro…» sussurra il piccolo.
Una goccia che cade.
Buio.





Grammatica e Punteggiatura: 14.05/15
Stile e Lessico: 14.80/15
Originalità: 15/15
Caratterizzazione: 15/15
Gradimento personale: 5/5
Totale: 63.85/65


Grammatica e Punteggiatura: 14.05/15 (-0.40 per un verbo coniugato in malo modo, -0.10 per un accento errato)
Gli errori che ho notato sono i seguenti.

Il piccolo si rannicchiò sui gradini, […] presumo sia un errore di distrazione, dato che sei improvvisamente passata dal presente al passato remoto per poi continuare nuovamente al presente. (-0.40)

Un bambino tremante, rannicchiato su sé stesso. Nella parola “se stesso” non va l'accento su sé, poiché il significato è già espresso nella parola “stesso”. (-0.10)

Stile e Lessico: 14.80/15 (-0.20 per espressione confusa)
L'unica svista che vorrei farti notare è la seguente.

I suoi occhi smeraldo risplendono alla luce fioca proveniente da sotto la porta dietro di lui. La parte in grassetto è un po' confusionaria, ti consiglio di scrivere I suoi occhi smeraldo risplendono alla luce fioca proveniente dalla porta dietro di lui. oppure I suoi occhi smeraldo risplendono alla luce fioca proveniente dalla fessura della porta dietro di lui. (-0.20)

Originalità: 15/15
Questa storia è davvero molto originale: ho letto tante storie in cui Harry viene maltrattato dai Dursley, ma la tua mi ha stupita, per la tua capacità di rendere la tematica così reale e possibile che arrivo perfino a chiedermi se l'episodio da te raccontato possa essere davvero accaduto a Harry.

Caratterizzazione: 15/15
Ho amato il tuo Harry. Era tremendamente PERFETTO. Per non parlare di Vernon: così violento e reale. Hai caratterizzato davvero in maniera impeccabile i personaggi di Harry e Vernon, scrivendo questa storia bellissima e trasportandoli dai libri di Jo alla tua fic. Complimenti!

Gradimento personale: 5/5
La tua storia mi è piaciuta molto: oltre ad aver caratterizzato i personaggi, sei riuscita a trasportarmi dentro la storia, facendomi sentire freddo proprio come lo ha sentito Harry, facendomi immaginare il buio come lo ha visto lui. Sei stata davvero brava, Malika!
   
 
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